mercoledì 17 ottobre 2018

EUROINOMANI di Alessandro MONTANARI Come l'Euro ha ucciso l'Europa Il risveglio dei popoli contro le élite

Il libro "EUROINOMANI Come l'Euro ha ucciso l'Europa Il risveglio dei popoli contro le élite" di Alessandro Montanari (UNO editori www.unoeditori.com) è prezioso per vedere la realtà in modo diverso.
Dieci anni di crisi economica sembrano aver distrutto il mito positivo dell'Europa alimentando l'insofferenza verso Bruxelles, la rigidità dei trattati e la soffocante leadership tedesca.
Ma com'è stato possibile che i partiti populisti e sovranisti siano arrivati, in Italia, a raccogliere il 50% dei consensi? Questo clamoroso successo si deve in larga parte ai cosiddetti "euroinomani".
Così Alessandro Montanari definisce tutti quei politici, quegli economisti e quei giornalisti che per troppi anni si sono rifiutati di riconoscere l'oggettiva anomalia dell'euro ostinandosi a negare il sostanziale fallimento dell'austerità espansiva e sposando acriticamente il nuovo ordine della globalizzazione.

Brexit, la vittoria di Trump e le elezioni italiane dimostrano però che i popoli stanno invertendo la Storia.
Quella che è iniziata infatti non è una protesta ma una rivolta: contro la disuguaglianza crescente, contro l'impoverimento del lavoro, contro la finanziarizzazione dell'economia, contro le delocalizzazioni predatorie e, soprattutto, contro il dominio delle élite.
In questo libro scoprirai: la crisi dell'euro e il fallimento dell'austerity; i parametri di Maastrischt; i retroscena del neo-liberismo.
E inoltre: la retorica anti-casta; la smaterializzazione del denaro.



Alessandro Montanari, giornalista e autore televisivo, ha lavorato per le più importanti televisioni nazionali.
Al fianco di Gianluigi Paragone dai suoi esordi professionali nelle TV locali, firma i programmi Lultimparola (Raidue) e La Gabbia (La7) che per primi in Italia sdoganano il dibattito sull'euro e sui vincoli dei trattati europei, dando voce alle vittime della crisi e raccontando la crescita dei movimenti anti-establishment. Ora è a Rete4 nella squadra della trasmissione Stasera Italia.

Leggi un estratto dal libro EUROINOMANI Come l'Euro ha ucciso l'Europa Il risveglio dei popoli contro le élite di Alessandro MONTANARI

Il modello attuale che stiamo seguendo ha fatto bene a pochi mentre sta facendo del male a troppi: la classe media combatte per non essere risucchiata nel proletariato, il proletariato si accapiglia col sotto-proletariato per un po' di lavoro e un po' di welfare mentre una piccola schiera di privilegiati scivola dietro la curva e scompare dall'orizzonte.
"Il nostro giornalismo, il nostro pensiero ha sempre viaggiato a ritmi frenetici: volevamo che la gente afferrasse subito l'inganno del pensiero unico.
Euroinomani è il primo libro di Alessandro e mi auguro che sia l'inizio di una condivisione letteraria di un pensiero che (vi garantisco) ha il pregio di non appiattirsi. C'è la difesa appassionata dei diritti, c'è l'accusa contro una modernità che abbiamo scrostato palesando l'inganno sotteso di un annichilimento del pensiero.

C'è l'accusa a quel neoliberismo unico-ismo rimasto mentre attorno si anestetizzano idee e storie, c'è infine l'invito a rovesciare ciò che ci appare inevitabile… Euroinomani ci restituisce il gusto della parola come arnese del pensiero, ci rimanda all'equilibrio tra diritti e doveri…
Non per niente, infatti, Montanari la prende come riferimento per circostanziare il suo impianto di analisi e di racconto: la parola "pesata" contro la parola "fugace" di quel contesto social mondo imperfetto e ingannevole dove tutto è funzionale a non riflettere; i diritti veri contro le opzioni dell'invisibilità sociale; il solido contro il moderno." Dalla prefazione di Gianluigi Paragone

Possiamo constatare che con l'entrata dell'Euro in Europa la situazione è paradossalmente cambiata per non dire peggiorata.
Siamo un popolo che segue la scia della "democrazia": in nome della democrazia si evita la democrazia per salvare la democrazia.
In pratica si rimane inermi sotto le direttive dell'Unione Europea. Quindi è tempo di risvegliare le menti e soprattutto unire i nostri cuori per difendere la nostra dignità come persone e come cittadini europei.
"Siamo cittadini italiani, non sudditi europei. Preannuncio che la mia tesi è un po' forte e che qualcuno di voi, probabilmente, la respingerà. Non importa.
Non è questo che mi interessa. Ciò che mi preme invece è che ci pensiate e che riconosciate la necessità di continuare a mettere in fila i fatti per poi derivarne delle conclusioni personali, non suggerite dall'alto e non veicolate dai media.

In sostanza è proprio questo che vi chiedo: di non smettere mai di sottoporre il pensiero dominante al tribunale individuale della vostra coscienza.
E in proposito ho la massima fiducia. D'altra parte se non credessi nella possibilità di un profondo risveglio civile, non mi sarei imbarcato nell'impresa di comporre questa piccola esortazione per "spiriti ribelli".
Suppongo conveniate con me che non c'è schiavo più indifeso di colui che non riesce a vedere le proprie catene." Alessandro Montanari

"L'opinione pubblica è passata dall'entusiasmo allo scetticismo: prima si guardava l'Europa come un fattore di modernizzazione dell'Italia.
Negli ultimi tempi invece le opinioni si sono rovesciate: laddove il vincolo esterno era considerato un'opportunità per il nostro Paese oggi è vissuto come un limite, un freno alla crescita imposto da un'Europa considerata arcigna, tecnocratica e sempre più distante dalla vita dei cittadini e dai loro bisogni." Nando Pagnoncelli, sondaggista

Alcune delle mie citazioni preferite dal libro EUROINOMANI Come l'Euro ha ucciso l'Europa - Il risveglio dei popoli contro le élite di Alessandro MONTANARI:

"Conosciamo più o meno tutti gli articoli della Costituzione e l'articolo 3 della Costituzione ricorda ai nostri politici che "è compito della Repubblica" cioè in definitiva compito loro… "rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese".
E allora di cosa stiamo parlando? Possiamo ritenerci concretamente motivati, aiutati e migliorati negli ultimi decenni? C'è della retorica nelle mie parole. Lo so bene e anzi lo riconosco.
Ma la retorica è una delle poche armi con cui la politica può provare a sfidare e invertire le tendenze della Storia.
George Orwell, l'autore del profetico romanzo 1984, osservò che "se il pensiero corrompe il linguaggio, anche il linguaggio può corrompere il pensiero".

Aggiungerei soltanto che lo stadio finale del processo è la corruzione dei comportamenti. Dunque uniformare il linguaggio serve a uniformare i pensieri mentre uniformare i pensieri è la condizione essenziale per uniformare i comportamenti…
Il Buio di ieri contro la Luce del domani che stiamo costruendo oggi… Non so voi ma io, se mi fermo a considerare il presente, fatico a immaginare qualcosa di più tetro di questo oscurantismo illuminista e della sua mefistofelica promessa.
La promessa di potere avere Tutto ma solo se prima accetteremo di adorare il Nulla." Alessandro Montanari 

"L'unica regola d'oro è che non esistono regole d'oro." George Bernard Shaw
"I difetti più evidenti della società economica nella quale viviamo sono l'incapacità a provvedere un'occupazione piena e la distribuzione arbitraria e iniqua delle ricchezze e dei redditi. Quando cambiano i fatti cambiano le mie opinioni". John Maynard Keynes
"Ci sono due modi di fare il politico: si può vivere "per" la politica oppure si può vivere "della" politica." Max Weber
"Il denaro che si possiede è strumento di libertà. Quello che si insegue è strumento di schiavitù." Jean-Jacques Rousseau

"Prima ti ignorano. Poi ti deridono. Poi ti combattono. Poi VINCI." Mahatma Gandhi
"E Italiano sia il pensiero continuo dell'anime vostre: Italiani siano gli atti della vostra vita; Italiani i segni sotto i quali v'ordinate a lavorare per l'Umanità. Non dite: io, dite: noi. La Patria s'incarni in ciascuno di voi."
Giuseppe Mazzini, "Dei doveri dell'uomo"



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo 
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1 commento:

  1. Questo grido al malcontento generale dimostra che dopotutto siamo un popolo sempre più in balìa di malessere generale, a prescindere dall'introduzione dell'euro in questo caso. Comunque spero che il popolo si SVEGLIA veramente e iniziare a rivoluzionare le menti altrui.

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