"Su Vox, un interessante articolo circa le abitudini sociali.
Le persone, vi si sostiene, hanno meno amici e li visitano meno spesso che in passato.
Ad una prima analisi, molti potrebbero sostenere che il motivo risiede nel fatto che passiamo più tempo in attività lavorative, e che questo tempo viene sottratto alle amicizie.
In realtà, recenti ricerche hanno mostrato che non esiste una correlazione tra tempo passato al lavoro e tempo passato nelle relazioni sociali.
Il vero momento di scelta pare essere legato alle modalità con cui si svolge l'interazione sociale.
In particolare, al crescere dell'età e del grado di istruzione, cresce la partecipazione ad attività che implicano un impegno (associazioni, gruppi culturali, eccetera), mentre decresce il numero di visite fatte ad amici e parenti.
Una possibile spiegazione, data dagli autori, è che la maggiore istruzione porti una maggiore attenzione verso la "produttività" del tempo.
Anche del tempo libero.
In questo senso, l'istruzione rende più attraente un'attività che implica partecipazione diretta ed impegno rispetto alla visita ad un amico. Detta così, pare che l'istruzione porti le persone, anche nel tempo libero, ad essere più "orientate al compito" piuttosto che "orientate alla relazione".
Non mi pare una conclusione da prendere alla leggera. Che ne pensate?"(Luca Baiguini)
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