martedì 1 settembre 2009

"La PNL e la LEGGE DI ATTRAZIONE" di Dario Perlangeli

Oggi ho il piacere di pubblicare un "guest post" di Dario Perlangeli ( http://www.loadtrainers.it/ ), un personal coach dai molteplici interessi: PNL, coaching, sviluppo personale, legge di attrazione, autostima, motivazione, benessere, pensiero positivo, psicologia quantistica, miglioramento delle relazioni e tanto altro ancora...

"La PNL e la LEGGE DI ATTRAZIONE
Cambiare le proprie convinzioni e aspettative per attrarre ciò che si desidera

Esiste quasi sempre una differenza tra la posizione in cui ci si trova e quella in cui ci si vorrebbe trovare. La realtà di cui si è fatta esperienza fino ad ora non contiene molti degli obiettivi che desideriamo ottenere e allora ci si trova di fronte ad un bivio : lamentarsi di quello che manca cercando giustificazioni o proiettarsi verso i nuovi obiettivi con l’aspettativa di riuscire a realizzarli.
Ben presto ci si accorge di quanto saggio sia stato Einstein affermando che per risolvere un problema è necessaria una nuova mente e allora ci si rende conto che per ottenere nuovi risultati sono necessari nuovi comportamenti e prima ancora, nuovi schemi mentali, nuove convinzioni, nuove “abitudini”.

L’intenzione con cui si legge un libro di sviluppo personale o si partecipa ad un seminario di PNL o sulla Legge di attrazione è proprio quella di colmare la distanza tra la posizione in cui ci si trova e quella in cui ci si vorrebbe trovare. E’ come se passo dopo passo si componesse un nuovo puzzle, con l’auspicio che questa volta, sia quella giusta. Come è possibile ottenere nuovi risultati? E’ possibile? Cosa pensano di se stesse le persone che riescono a concretizzare i propri desideri?

Una valutazione corretta per poter rispondere efficacemente a queste domande può essere fatta solo se si considera il presupposto fondamentale della PNL (Programmazione neuro linguistica): “La mappa non è il territorio”.

I risultati raggiunti fino ad oggi sono il frutto delle azioni scaturite dalle nostre convinzioni. Le nostre convinzioni rappresentano le mappe soggettive attraverso cui ci muoviamo più o meno efficacemente nella nostra vita, nel territorio. Le nostre abitudini, i nostri schemi abituali di comportamento, la nostra percezione del sé determinano le azioni e i risultati che crediamo possibili per noi ed è del tutto evidente che le possibilità “oggettive” sono di gran lunga superiori a quelle che riusciamo a percepire soggettivamente.

Quello che crediamo possibile diviene per noi quello che è possibile. Credere è una sensazione di sicurezza che motiva all’azione così come “non credere” è una sensazione di incertezza, di dubbio, che inibisce l’azione. Le nostre mappe soggettive sono funzionali al raggiungimento degli obiettivi che intendiamo raggiungere?

Se la risposta fosse sì saremmo già nella posizione in cui vorremmo trovarci. Le mappe contengono le informazioni di quello che crediamo possibile o meritevole raggiungere. Sono state senz’altro funzionali alla realizzazione delle mete che abbiamo già realizzate, ma se vogliamo nuovi risultati è necessario creare un nuovo livello di pensiero, stabilire nuovi criteri, sviluppare nuove convinzioni, nuove sensazioni di certezza.

La PNL è straordinaria nel fornire gli strumenti necessari ad espandere le nostre mappe o modelli del mondo integrandole con nuove convinzioni potenzianti.
Le convinzioni sono connesse alle nostre aspettative. Aspettativa significa “non vedere l’ora di” e implica un alto grado di certezza, fino al punto di fare dei preparativi o anticipare certe cose, certe azioni o determinate sensazioni.

La legge di attrazione è praticamente fondata sul potere dei nostri sentimenti di creare risonanza e quindi sul potere di attrazione che le sensazioni hanno nei confronti di idee, persone e opportunità “con frequenza vibrazionale simile”. Tipicamente, la mancanza di un’aspettativa del risultato desiderato porta a sentirsi “senza speranza” ed è proprio questo sentire, frutto di una improduttiva attenzione e focalizzazione sulla “mancanza”, ad impedire di fare le esperienze auspicate.
In sostanza gli esseri umani sabotano la propria capacità di creare/attrarre la realtà voluta perché desiderano qualcosa ma non si aspettano di realizzarlo."

(Dario Perlangeli, http://www.loadtrainers.it/ )

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.
Abbonati GRATIS ai Feed RSS

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:

Delivered by FeedBurner

4 commenti:

  1. Ecco la risposta di Dario a Giancarlo:

    "Ciao Raffaele, rispondo alla domanda di Giancarlo.
    Cerco di farlo nella maniera più semplice possibile anche se
    premetto che una descrizione più attenta e scientifica del concetto
    la si può trovare nelle spiegazioni di ologramma o coscienza olografica

    ( consiglio la lettura di "La Matrix divina di Gregg Braden"
    http://www.loadtrainers.it/index.php/Libri/Creare-la-propria-realtà-Nuove-Scienze.html ).

    La versione semplificata è questa: Ogni pensiero è misurabile da una propria frequenza specifica.
    Ognuno di noi, di fatto,con l'atto del pensare, si sintonizza con una realtà ben determinata.

    Il semplice sentirsi a proprio agio nel salotto di casa ha a che fare con l'essere sintonizzati con quel tipo di realtà. Siamo sintonizzati con la nostra realtà comune perchè possediamo un "pensiero comune", nel senso
    che abbiamo un pensiero che ci è familiare . Questo non fa altro che continuare a confermare la nostra realtà passata.

    Incontriamo persone che sono sulla nostra stessa frequenza e ci accadono delle cose che possono accadere solo a chi è sintonizzato su quella frequenza. Uso un esempio improprio perchè nel mondo quantico la realtà non è localizzata fisicamente, per rendere l'idea: percorrendo la stessa strada o prendendo il caffè allo stesso bar, incontriamo
    la stessa gente e facciamo le stesse cose.
    Ancora peggio,continuiamo ad attivare le stesse neuroassociazioni e quindi
    continuiamo a pensare nello stesso modo.

    La parola frequenza presuppone già una vibrazione, quindi in questo caso, vibrazionale è un rafforzativo ed è un termine che richiama all'energia.
    Sarebbe bastato dire frequenze simili per evidenziare il fatto che facciamo esperienza del mondo
    con cui ci sintonizziamo attraverso i nostri pensieri comuni e familiari.

    Spero di aver chiarito il concetto e ribadisco il suggerimento della lettura di Braden.
    Grazie, a presto."
    Dario Perlangeli

    RispondiElimina
  2. Ecco la risposta di Dario a Giancarlo:

    "Ciao Raffaele, rispondo alla domanda di Giancarlo.
    Cerco di farlo nella maniera più semplice possibile anche se
    premetto che una descrizione più attenta e scientifica del concetto
    la si può trovare nelle spiegazioni di ologramma o coscienza olografica

    ( consiglio la lettura di "La Matrix divina di Gregg Braden"
    http://www.loadtrainers.it/index.php/Libri/Creare-la-propria-realtà-Nuove-Scienze.html ).

    La versione semplificata è questa: Ogni pensiero è misurabile da una propria frequenza specifica.
    Ognuno di noi, di fatto,con l'atto del pensare, si sintonizza con una realtà ben determinata.

    Il semplice sentirsi a proprio agio nel salotto di casa ha a che fare con l'essere sintonizzati con quel tipo di realtà. Siamo sintonizzati con la nostra realtà comune perchè possediamo un "pensiero comune", nel senso
    che abbiamo un pensiero che ci è familiare . Questo non fa altro che continuare a confermare la nostra realtà passata.

    Incontriamo persone che sono sulla nostra stessa frequenza e ci accadono delle cose che possono accadere solo a chi è sintonizzato su quella frequenza. Uso un esempio improprio perchè nel mondo quantico la realtà non è localizzata fisicamente, per rendere l'idea: percorrendo la stessa strada o prendendo il caffè allo stesso bar, incontriamo
    la stessa gente e facciamo le stesse cose.
    Ancora peggio,continuiamo ad attivare le stesse neuroassociazioni e quindi
    continuiamo a pensare nello stesso modo.

    La parola frequenza presuppone già una vibrazione, quindi in questo caso, vibrazionale è un rafforzativo ed è un termine che richiama all'energia.
    Sarebbe bastato dire frequenze simili per evidenziare il fatto che facciamo esperienza del mondo
    con cui ci sintonizziamo attraverso i nostri pensieri comuni e familiari.

    Spero di aver chiarito il concetto e ribadisco il suggerimento della lettura di Braden.
    Grazie, a presto."
    Dario Perlangeli

    RispondiElimina
  3. E' stato il primo seminario ha cui ho partecipato che trattava proprio questo argomento... Avevo attratto quell'esperienza?.... Penso proprio di si!! Per compiere il mio destino... Dio ci manda le persone e le circostanze che servono Ad adempiere la nostra mission... Sta a noi cogliere le opportunità; a volte pero' bisogna modificare la propria "mappa"per comprendere ciò che accade... Niente avviene per "caso"... Ecco che la PNL diventa un elemento utile a tale scopo...
    Concetta

    RispondiElimina
  4. Ciao Concetta, ti consiglio di avere sempre aspettative positive. La Legge di Attrazione è una delle tecniche più potenti: qualunque cosa tu ti aspetti con fiducia, tende a manifestarsi realmente nella tua vita. Dato che è possibile controllare le tue aspettative, aspettati sempre il meglio. Aspettati di avere successo. Aspettati di essere popolare quando incontri persone nuove. Aspettati di raggiungere grandi obiettivi e di creare una vita meravigliosa per te.

    RispondiElimina