"RICERCHE SULLA FELICITA' Come accrescere il benessere psicologico per una vita più soddisfacente" di Edoardo GIUSTI e Emanuela PERFETTI (SOVERA Edizioni) ci fa capire che a volte rendere felici gli altri ci può rendere più gioiosi e soddisfatti, aumentando la nostra percezione soggettiva di appagamento, per un'esistenza più realizzata.
Edoardo Giusti, psicologo clinico e psicoterapeuta, è presidente dell' A.S.P.I.C. e dell'Istituto per la formazione di psicoterapeuti in psicoterapia umanistica integrata.
E' autore di vari saggi rivolti sia al largo pubblico che agli specialisti.
Emanuela Perfetti è counselor e formatrice nei corsi del personale socio-sanitario. Conduce gruppi di cura e prevenzione del Burn-Out.
La felicità è un argomento che affascina l'intera umanità. Ogni individuo è alla ricerca di questo "stato di grazia", ma se tutti la perseguono, non tutti la definiscono nello stesso modo.
Spesso ci chiediamo: CHE COS'E' LA FELICITA'? ESISTE?
Per alcuni la felicità è uno stato perfetto dell'anima, per altri è un'estasi quasi insopportabile, per qualcuno è avere tutto, per altri è "essere" nel senso più pieno del termine, per altri ancora la felicità esiste solamente quando si è perduta; per Giacomo Leopardi, ad esempio, è il semplice intervallo tra due dolori.
Per la gente comune felicità è stare bene, è sentirsi bene. Il libro è composto da 8 capitoli e un TEST finale:
1- IL CONCETTO DI BENE E MALE
2- COSA DICONO I FILOSOFI
3- LE NUOVE FRONTIERE DELLA FELICITA' NEL TERZO MILLENNIO
4- FELICITA' CON SE STESSI
5- FELICITA' CON GLI ALTRI
6- FELICITA' COSMICA - IL TRANSPERSONALE
7- SULL' INFELICITA'
8- NONOSTANTE TUTTO, LA FELICITA'
TEST: IL GRANDE GIOCO DEL QUOZIENTE DEL PIACERE
Il dizionario italiano definisce la felicità come uno stato di pieno appagamento; oppure come opportunità o eccellente riuscita; o ancora come un sinonimo di gioia o beatitudine.
Il dizionario inglese la definisce uno stato di benessere caratterizzato da una relativa permanenza, da emozioni prevalentemente piacevoli, che possono variare dalla semplice contentezza ad una gioia di vivere intensa e profonda, e da un naturale desiderio che questo stato prosegua nel tempo.
LE PERSONE FELICI VIVONO PIU' A LUNGO? SI
La felicità influenza la salute e la longevità. Chi conduce una vita senza eccessivo stress ha una personalità più equilbrata e positiva, ha relazioni affettive, svolge un lavoro soddisfacente, non nutre rancori e ostilità, mantiene attiva la mente, vive più a lungo.
La salute di queste persone beneficia dei seguenti vantaggi:
- migliore funzionamento del sistema immunitario, quindi minore probabilità di contrarre malattie;
- minore incidenza di disturbi cardiovascolari, quali attacchi cardiaci, infarti e ipertensione;
- probabilmente una minore possibilità di neoplasie e, nel caso si sviluppi una malattia tumorale, un periodo di sopravvivenza più lungo;
- ridotta vulnerabilità a disturbi vari e somatizzazioni, quali cefalee, sindrome da colon irritabile, allergie ecc.
TRATTI CHE CARATTERIZZANO LE PERSONE FELICI
I ricercatori nel campo del benessere psicofisico parlano di "correlati di felicità" proprio perchè c'è difficoltà a distinguere esattamente tra causa ed effetto della felicità. I più validi e promettenti possono essere:
- una condizione di benessere materiale e uno status sociale elevato;
- un credo religioso o una ferma e solida visione del mondo/filosofia della vita;
- rapporti sociali stabili e relazioni sentimentali sicure.
Uno dei correlati della felicità più discussi è proprio il benessere materiale. Inchieste svolte dall'istituto demoscopico tedesco hanno rilevato che nella stessa Germania il picco di una sufficiente condizione di benessere è stato raggiunto già all'inizio degli anni Sessanta, ma da allora la percentuale degli individui che si dichiara felice è rimasta pressochè invariata e costante.
Quindi la felicità è possibile solo in condizioni di libertà interiore. E' una conquista personale.
GLI "ESSENTIALS" DELLA FELICITA'
Con il termine "essentials" si intendono quegli elementi essenziali, quelle offerte di felicità, che determinano un elevato quoziente del piacere o che lo mantengono su livelli decisamente alti.
Sono modi e gesti immediati che costituiscono la base della felicità di tutti i giorni. Ecco gli elementi essenziali da non sottovalutare:
- INTENZIONE
- RESPONSABILITA'
- IDENTIFICAZIONE
- CENTRALITA'
- RICONFIGURAZIONE
- OPPORTUNITA'
- GRATITUDINE
- ALTRUISMO
- VERITA'
L'OTTIMISMO è un costrutto molto complesso che comprende aspettative positive sia a breve che a lungo termine. Le componenti dell'ottimismo sono diverse ed investono sia la sfera cognitiva che quella affettivo-comportamentale.
L'ottimismo può essere considerato parte della natura umana? In ambito psicologico il primo a rispondere a questa domanda fu Freud (1921), che considerò l'ottimismo come un derivato del conflitto fra istinti e socializzazione.
Inoltre egli sostenne che l'ottimismo è una caratteristica potenzialmente pericolosa perchè incentiva nel soggetto la negazione della realtà per come essa è. Da questa sua interpretazione il concetto di salute mentale sarà permeato da un buon fondo di pessimismo.
Oltre ad imparare ad essere ottimisti, importante è apprendere il modo di controllare il proprio ottimismo: per evitare che esso si trasformi nella ricerca e nell'aspirazione di mete irraggiungibili (ovvero fantasie ed illusioni), che possono apportare frustazioni sino ad arrivare non di rado a depressione.
La PSICOLOGIA POSITIVA e la figura carismatica di MARTIN SELIGMAN
La cosiddetta Psicologia Positiva, attualmente, è il trend più caldo del settore: si basa fondamentalmente sullo studio scientifico di cosa rende le persone felici e buone.
Seligman sostiene che chiunque può ritrovare il meglio di sè, dal punto di vista emotivo, riesaminando le predispoizioni negative, assaporando le esperienze positive e facendo leva sul desiderio naturale di migliorare.
L'ottimismo è speranza. Non è assenza di sofferenza. Non è essere sempre felici e soddisfatti. E' la convinzione che, sebbene si possa sbagliare o si possa avere un'esperienza dolorosa, si può agire per cambiare le cose.
Un metodo che egli ci suggerisce è scrivere quel che si pensa di fronte ad alcune situazioni frustranti. Se ci accorgiamo di essere inclini a reagire agli eventi in modo pessimista, ci possiamo esercitare a "contestare" le nostre convinzioni negative.
L'AZIONE E' LA VIA
Chi non agisce non rischia nè la critica nè il fallimento. Corre però un rischio maggiore, quello di perdersi nei meandri della delusione e della scarsa fiducia in sé.
L'azione presuppone la riflessione, l'impegno, la decisione. AGIRE invece di REAGIRE significa anche far posto all'altro. Nella reazione siamo egoisti e a volte violenti.
L'azione ci fa capire che non tutto è possibile e che non tutto il possibile è desiderabile. Più si cresce e più si è costretti a riconoscerela propria parte di responsabilità nella vita che ci conduce. Ma che cosa ci spinge ad agire? La rabbia, l'egoismo, il rancore, o la cura dell'altro? La nostra dignità umana? Preoccuparsi dell'altro non vuol dire sacrificarsi. Alla fine si fa sempre piacere a se stessi, si fa quello che si vuole e nessuno va interamente contro i propri interessi. A meno di non voler sacrificare la propria gioia; e non è questa la strada della felicità.
FELICITA' SI CHIAMA AMARE
Amare ed essere amati è una delle felicità più grandi. Ci si sente ad un tratto potenti, generosi, pieni di slancio, aperti; sembra di irradiare amore intorno.
Quando si è innamorati, si impara ad essere attenti all'altro, che prende tutto lo spazio. Amare veramente vuol dire andare oltre il rapporto amoroso, significa proseguire insieme un percorso difficile con l'obiettivo di interesse comune: IL BENE DELL'ALTRO.
Amare l'altro e amare la vita sono la stessa cosa.
IL SEGRETO DELLA FELICITA'
Come scrive Leone Tostoj: "ll segreto della felicità non è di fare sempre ciò che si vuole, ma di volere sempre ciò che si fa." La ricerca della felicità offre grandi vantaggi rispetto a molte altre attività umane.
Non comporta speciali mezzi economici, non presuppone un grado di istruzione elevato, non richiede amicizie particolari o potenti.
La felicità è un'esperienza aperta a tutti, non sembra avere controindicazioni.
E' salutare tanto per la persona che la scopre, quanto per quelle con cui entra in contatto. Ognuno arriva alla "sua" felicità in modo strettamente personale: anche per questo è una conquista così importante.
La felicità è uno stato mentale, non una serie di circostanze. E' una sensazione di serenità in cui vivere e non qualcosa da cercare lontano.
La felicità è quel sentimento naturale che esprime il nostro innato e sano funzionamento psicologico; conoscendolo o imparando a conoscerlo si accende a quel luogo interiore in cui già risiede la serenità.
Non dobbiamo quindi cercare di essere felici, ma semplicemente ESSERLO. La felicità genera un'esistenza gaia ed un modo gioioso di guardare la vita.
La felicità quindi come sentimento e non come risultato: è un sentimento che già esiste dentro di noi, è semplicemente apprezzare ciò che la vita ci offre dalle cose più semplici e quindi meravigliose che spesso diamo per scontate.
Ecco alcune citazioni da "RICERCHE SULLA FELICITA' Come accrescere il benessere psicologico per una vita più soddisfacente" di Edoardo GIUSTI e Emanuela PERFETTI (SOVERA Edizioni):
"Ogni uomo è in fondo conscio di essere un individuo unico ed irripetibile su questa terra; neppure per opera della coincidenza più straordinaria una tale meraviglia di complessa eterogeneità nell'unità potrà mai essere ricomposta una seconda volta." F. Nietzsche
"Amare se stessi significa iniziare un idillio che dura tutta la vita." Oscar Wilde
"L'insegnamento dell'ottimismo potrebbe diventare un valido strumento di prevenzione dei più gravi disturbi psicologici perchè l'ottimismo lavora direttamente sui meccanismi di coping (si riferisce agli sforzi cognitivi e comportamentali dell'individuo, mirati alla gestione di situazioni stressanti)."
Martin Seligman
"Ascoltare la dimensione corporea significa ampliare la nostra conoscenza, agevolare l'espressione e la comunicazione con gli altri e nel complesso partecipare più intensamente alla vita dentro e fuori di noi." Alexander Lowen
"Trovare il senso della vita vuol dire raggiungere uno stato di coscienza talmente elevato da abbacciare l'universo intero, al punto che tutte le piccole cose dell'esistenza vi si perdono, vi si dissolvono.
Allora sentirete in voi qualcosa che si sprigiona, che trabocca... e, anche senza chiedere nulla, avrete la sensazione di aver già ottenuto tutto." Aivanhov
"Il senso della vita è la ricompensa per un lavoro interiore paziente ed incessante che l'uomo intraprende su se stesso.
Una volta trovato il senso della vita, con il suo sostegno tutto si attenua, tutto si colora di tinte più soft, e le proccupazioni e le tensioni della quotidianità perdono la loro importanza...
Guardare è una cosa, vedere ciò che si guarda è un'altra, comprendere ciò che si vede una terza, imparare da ciò che si comprende è ancora un'altra cosa.
AGIRE secondo ciò che si impara è ciò che veramente conta per essere felici." Edoardo Giusti
Un caro saluto.
Edoardo Giusti, psicologo clinico e psicoterapeuta, è presidente dell' A.S.P.I.C. e dell'Istituto per la formazione di psicoterapeuti in psicoterapia umanistica integrata.
E' autore di vari saggi rivolti sia al largo pubblico che agli specialisti.
Emanuela Perfetti è counselor e formatrice nei corsi del personale socio-sanitario. Conduce gruppi di cura e prevenzione del Burn-Out.
La felicità è un argomento che affascina l'intera umanità. Ogni individuo è alla ricerca di questo "stato di grazia", ma se tutti la perseguono, non tutti la definiscono nello stesso modo.
Spesso ci chiediamo: CHE COS'E' LA FELICITA'? ESISTE?
Per alcuni la felicità è uno stato perfetto dell'anima, per altri è un'estasi quasi insopportabile, per qualcuno è avere tutto, per altri è "essere" nel senso più pieno del termine, per altri ancora la felicità esiste solamente quando si è perduta; per Giacomo Leopardi, ad esempio, è il semplice intervallo tra due dolori.
Per la gente comune felicità è stare bene, è sentirsi bene. Il libro è composto da 8 capitoli e un TEST finale:
1- IL CONCETTO DI BENE E MALE
2- COSA DICONO I FILOSOFI
3- LE NUOVE FRONTIERE DELLA FELICITA' NEL TERZO MILLENNIO
4- FELICITA' CON SE STESSI
5- FELICITA' CON GLI ALTRI
6- FELICITA' COSMICA - IL TRANSPERSONALE
7- SULL' INFELICITA'
8- NONOSTANTE TUTTO, LA FELICITA'
TEST: IL GRANDE GIOCO DEL QUOZIENTE DEL PIACERE
Il dizionario italiano definisce la felicità come uno stato di pieno appagamento; oppure come opportunità o eccellente riuscita; o ancora come un sinonimo di gioia o beatitudine.
Il dizionario inglese la definisce uno stato di benessere caratterizzato da una relativa permanenza, da emozioni prevalentemente piacevoli, che possono variare dalla semplice contentezza ad una gioia di vivere intensa e profonda, e da un naturale desiderio che questo stato prosegua nel tempo.
LE PERSONE FELICI VIVONO PIU' A LUNGO? SI
La felicità influenza la salute e la longevità. Chi conduce una vita senza eccessivo stress ha una personalità più equilbrata e positiva, ha relazioni affettive, svolge un lavoro soddisfacente, non nutre rancori e ostilità, mantiene attiva la mente, vive più a lungo.
La salute di queste persone beneficia dei seguenti vantaggi:
- migliore funzionamento del sistema immunitario, quindi minore probabilità di contrarre malattie;
- minore incidenza di disturbi cardiovascolari, quali attacchi cardiaci, infarti e ipertensione;
- probabilmente una minore possibilità di neoplasie e, nel caso si sviluppi una malattia tumorale, un periodo di sopravvivenza più lungo;
- ridotta vulnerabilità a disturbi vari e somatizzazioni, quali cefalee, sindrome da colon irritabile, allergie ecc.
TRATTI CHE CARATTERIZZANO LE PERSONE FELICI
I ricercatori nel campo del benessere psicofisico parlano di "correlati di felicità" proprio perchè c'è difficoltà a distinguere esattamente tra causa ed effetto della felicità. I più validi e promettenti possono essere:
- una condizione di benessere materiale e uno status sociale elevato;
- un credo religioso o una ferma e solida visione del mondo/filosofia della vita;
- rapporti sociali stabili e relazioni sentimentali sicure.
Uno dei correlati della felicità più discussi è proprio il benessere materiale. Inchieste svolte dall'istituto demoscopico tedesco hanno rilevato che nella stessa Germania il picco di una sufficiente condizione di benessere è stato raggiunto già all'inizio degli anni Sessanta, ma da allora la percentuale degli individui che si dichiara felice è rimasta pressochè invariata e costante.
Quindi la felicità è possibile solo in condizioni di libertà interiore. E' una conquista personale.
GLI "ESSENTIALS" DELLA FELICITA'
Con il termine "essentials" si intendono quegli elementi essenziali, quelle offerte di felicità, che determinano un elevato quoziente del piacere o che lo mantengono su livelli decisamente alti.
Sono modi e gesti immediati che costituiscono la base della felicità di tutti i giorni. Ecco gli elementi essenziali da non sottovalutare:
- INTENZIONE
- RESPONSABILITA'
- IDENTIFICAZIONE
- CENTRALITA'
- RICONFIGURAZIONE
- OPPORTUNITA'
- GRATITUDINE
- ALTRUISMO
- VERITA'
L'OTTIMISMO è un costrutto molto complesso che comprende aspettative positive sia a breve che a lungo termine. Le componenti dell'ottimismo sono diverse ed investono sia la sfera cognitiva che quella affettivo-comportamentale.
L'ottimismo può essere considerato parte della natura umana? In ambito psicologico il primo a rispondere a questa domanda fu Freud (1921), che considerò l'ottimismo come un derivato del conflitto fra istinti e socializzazione.
Inoltre egli sostenne che l'ottimismo è una caratteristica potenzialmente pericolosa perchè incentiva nel soggetto la negazione della realtà per come essa è. Da questa sua interpretazione il concetto di salute mentale sarà permeato da un buon fondo di pessimismo.
Oltre ad imparare ad essere ottimisti, importante è apprendere il modo di controllare il proprio ottimismo: per evitare che esso si trasformi nella ricerca e nell'aspirazione di mete irraggiungibili (ovvero fantasie ed illusioni), che possono apportare frustazioni sino ad arrivare non di rado a depressione.
La PSICOLOGIA POSITIVA e la figura carismatica di MARTIN SELIGMAN
La cosiddetta Psicologia Positiva, attualmente, è il trend più caldo del settore: si basa fondamentalmente sullo studio scientifico di cosa rende le persone felici e buone.
Seligman sostiene che chiunque può ritrovare il meglio di sè, dal punto di vista emotivo, riesaminando le predispoizioni negative, assaporando le esperienze positive e facendo leva sul desiderio naturale di migliorare.
L'ottimismo è speranza. Non è assenza di sofferenza. Non è essere sempre felici e soddisfatti. E' la convinzione che, sebbene si possa sbagliare o si possa avere un'esperienza dolorosa, si può agire per cambiare le cose.
Un metodo che egli ci suggerisce è scrivere quel che si pensa di fronte ad alcune situazioni frustranti. Se ci accorgiamo di essere inclini a reagire agli eventi in modo pessimista, ci possiamo esercitare a "contestare" le nostre convinzioni negative.
L'AZIONE E' LA VIA
Chi non agisce non rischia nè la critica nè il fallimento. Corre però un rischio maggiore, quello di perdersi nei meandri della delusione e della scarsa fiducia in sé.
L'azione presuppone la riflessione, l'impegno, la decisione. AGIRE invece di REAGIRE significa anche far posto all'altro. Nella reazione siamo egoisti e a volte violenti.
L'azione ci fa capire che non tutto è possibile e che non tutto il possibile è desiderabile. Più si cresce e più si è costretti a riconoscerela propria parte di responsabilità nella vita che ci conduce. Ma che cosa ci spinge ad agire? La rabbia, l'egoismo, il rancore, o la cura dell'altro? La nostra dignità umana? Preoccuparsi dell'altro non vuol dire sacrificarsi. Alla fine si fa sempre piacere a se stessi, si fa quello che si vuole e nessuno va interamente contro i propri interessi. A meno di non voler sacrificare la propria gioia; e non è questa la strada della felicità.
FELICITA' SI CHIAMA AMARE
Amare ed essere amati è una delle felicità più grandi. Ci si sente ad un tratto potenti, generosi, pieni di slancio, aperti; sembra di irradiare amore intorno.
Quando si è innamorati, si impara ad essere attenti all'altro, che prende tutto lo spazio. Amare veramente vuol dire andare oltre il rapporto amoroso, significa proseguire insieme un percorso difficile con l'obiettivo di interesse comune: IL BENE DELL'ALTRO.
Amare l'altro e amare la vita sono la stessa cosa.
IL SEGRETO DELLA FELICITA'
Come scrive Leone Tostoj: "ll segreto della felicità non è di fare sempre ciò che si vuole, ma di volere sempre ciò che si fa." La ricerca della felicità offre grandi vantaggi rispetto a molte altre attività umane.
Non comporta speciali mezzi economici, non presuppone un grado di istruzione elevato, non richiede amicizie particolari o potenti.
La felicità è un'esperienza aperta a tutti, non sembra avere controindicazioni.
E' salutare tanto per la persona che la scopre, quanto per quelle con cui entra in contatto. Ognuno arriva alla "sua" felicità in modo strettamente personale: anche per questo è una conquista così importante.
La felicità è uno stato mentale, non una serie di circostanze. E' una sensazione di serenità in cui vivere e non qualcosa da cercare lontano.
La felicità è quel sentimento naturale che esprime il nostro innato e sano funzionamento psicologico; conoscendolo o imparando a conoscerlo si accende a quel luogo interiore in cui già risiede la serenità.
Non dobbiamo quindi cercare di essere felici, ma semplicemente ESSERLO. La felicità genera un'esistenza gaia ed un modo gioioso di guardare la vita.
La felicità quindi come sentimento e non come risultato: è un sentimento che già esiste dentro di noi, è semplicemente apprezzare ciò che la vita ci offre dalle cose più semplici e quindi meravigliose che spesso diamo per scontate.
Ecco alcune citazioni da "RICERCHE SULLA FELICITA' Come accrescere il benessere psicologico per una vita più soddisfacente" di Edoardo GIUSTI e Emanuela PERFETTI (SOVERA Edizioni):
"Ogni uomo è in fondo conscio di essere un individuo unico ed irripetibile su questa terra; neppure per opera della coincidenza più straordinaria una tale meraviglia di complessa eterogeneità nell'unità potrà mai essere ricomposta una seconda volta." F. Nietzsche
"Amare se stessi significa iniziare un idillio che dura tutta la vita." Oscar Wilde
"L'insegnamento dell'ottimismo potrebbe diventare un valido strumento di prevenzione dei più gravi disturbi psicologici perchè l'ottimismo lavora direttamente sui meccanismi di coping (si riferisce agli sforzi cognitivi e comportamentali dell'individuo, mirati alla gestione di situazioni stressanti)."
Martin Seligman
"Ascoltare la dimensione corporea significa ampliare la nostra conoscenza, agevolare l'espressione e la comunicazione con gli altri e nel complesso partecipare più intensamente alla vita dentro e fuori di noi." Alexander Lowen
"Trovare il senso della vita vuol dire raggiungere uno stato di coscienza talmente elevato da abbacciare l'universo intero, al punto che tutte le piccole cose dell'esistenza vi si perdono, vi si dissolvono.
Allora sentirete in voi qualcosa che si sprigiona, che trabocca... e, anche senza chiedere nulla, avrete la sensazione di aver già ottenuto tutto." Aivanhov
"Il senso della vita è la ricompensa per un lavoro interiore paziente ed incessante che l'uomo intraprende su se stesso.
Una volta trovato il senso della vita, con il suo sostegno tutto si attenua, tutto si colora di tinte più soft, e le proccupazioni e le tensioni della quotidianità perdono la loro importanza...
Guardare è una cosa, vedere ciò che si guarda è un'altra, comprendere ciò che si vede una terza, imparare da ciò che si comprende è ancora un'altra cosa.
AGIRE secondo ciò che si impara è ciò che veramente conta per essere felici." Edoardo Giusti
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