"JUGAAD INNOVATION Pensa frugale, sii flessibile, genera una crescita dirompente" di Navi RADJOU, Jaideep PRABHU e Simone AHUJA (Casa Editrice RUBBETTINO www.rubbettinoeditore.it) descrive un processo di innovazione che proviene dal basso ed è in grado di creare soluzioni efficienti a costi contenuti.
"Jugaad" non è solo un fattore che influenza il management, bensì una vera e propria "rivoluzione culturale", che sfida i modelli di produzione propri dell'Occidente. Una sfida a colpi di creatività e ingegno.
Come si racconta nel libro molti CEO di grandi aziende spingono i dipendenti ad ogni livello a liberare la loro creatività e inventare modi frugali e sostenibili per dare un valore aggiunto significativo agli stakeholders usando molte meno risorse naturali e risparmiando nel contempo un significativo ammontare di capitale per la compagnia.
Questo è lo spirito "Jugaad" che l'Occidente deve accogliere e inglobare. "Jugaad Innovation" è un vero e proprio "manuale di sopravvivenza" ai tempi che cambiano per le aziende occidentali.
Navi Radjou, Jaideep Prabhu e Simone Ahuja (www.jugaadinnovation.com) sono tre giovani indiani con brillanti carriere in occidente: rispettivamente consulente strategico, docente e imprenditrice.
Navi Radjou è un leader di pensiero indipendente e consulente strategico che vive nella Silicon Valley. E' una voce internazionalmente riconosciuta per quanto riguarda la business innovation e la leadership.
Jaideep Prabhu è professore alla Jawaharlal Nehru University di Business e Impresa Indiana e direttore del Centro per l'India e Global Business alla Judge Business School.
Simone Ahuja è fondatrice di Blood Orange, una società di consulenza che si occupa di marketing e strategia, con una particolare esperienza nei mercati emergenti per l'innovazione e la capacità di produrre contenuti.
"Jugaad è un vocabolo hindi che indica un'idea che serve a risolvere rapidamente un problema. Spesso è una scorciatoia, un espediente improvvisato per aggirare un ostacolo. Ma potrebbe essere tradotto come "una soluzione improvvisata che nasce dalla creatività e dall'ingegno".
Jugaad evoca quella che per noi italiani è in qualche modo l'arte di arrangiarsi. In India Jugaad indica anche un oggetto (un camion diffuso nelle zone rurali più arretrate, in pratica un camion assemblato con un motore diesel su un vecchio carro-buoi).
Dalla prefazione alll'edizione italiana di Federico Rampini: "Jugaad indica la necessità di usare l'ingegno per sopperire alla mancanza di risorse, all'inefficienza, ai mille ostacoli di una realtà arretrata. La lezione che possiamo apprendere da questo processo di innovazione della Jugaad è di rifuggire dalla pigrizia intellettuale, che ci rende incapaci di generare il cambiamento, e quindi di miglioramento sociale e individuale.
Un concetto che parte da una riflessione: è possibile trasformare la crisi nella migliore opportunità di crescita? E se sì, come? L'obiettivo è proprio di spingere le aziende ad "abbracciare il concetto di frugalità (ma non ad essere frugali) ovvero comprendere che non serve riversare, come avviene ora, tutte le risorse in dipartimenti di ricerca e sviluppo per ottenere gli stessi risultati che potrebbero raggiungere in altro modo."
Il nostro non è un metodo sostitutivo, ma complementare, a cui si stanno approcciando molte multinazionali (come ad esempio la Renault-Nissan, General Electric, Glaxo-Smithkline per citarne alcune).
Così saremo capaci di "vedere il mondo con occhi nuovi e diversi". Per innovare in modo semplice bisogna uscire dalla propria comfort zone (che è solo una trappola confortevole) e cambiare il nostro punto di vista abituale, quello che ci ispira familiarità.
PRINCIPIO NUMERO UNO: COGLIERE L'OPPORTUNITA' NELLE AVVERSITA'
Il dott. Thomas Muller, psicologo specializzato nella gestione di crisi, osserva che nei casi di crisi alcune persone tentano semplicemente di tornare alla situazione precedente. Così facendo scendono a compromessi in ragione di una garanzia di sicurezza. Altre invece resistono alla pressione e si chiedono: "Qual è l'opportunità che posso sfruttare se faccio un passo avanti?".
Gli imprenditori Jugaad appartengono a questa seconda categoria. Quando devono affrontare difficoltà non si ritraggono, ma le accettano e imparano dall'esperienza.
In questo modo sono in grado di creare un mondo migliore non solo per se stessi, ma anche per le proprie comunità. Bisogna "trasformare il bicchiere mezzo vuoto in bicchiere mezzo pieno".
Gli innovatori Jugaad sono in grado di trovare le opportunità nelle avversità in tre modi: trasformando le difficoltà in opportunità per la crescita; facendo in modo che i vincoli lavorino per loro; e adattandosi costantemente a un ambiente in continuo cambiamento grazie alla loro capacità di improvvisare soluzioni adeguate alle sfide che incontrano lungo la strada.
Tutte queste sfide stanno generando vincoli nell'ambiente in cui operano le aziende occidentali. Questi vincoli potrebbero paralizzare i leader occidentali e arrestare i loro processi decisionali oppure potrebbero stimolarli a innovare per la crescita.
Dovendo affrontare dure sfide le aziende occidentali tendono ad adottare uno solo tra 4 possibili atteggiamenti. Non notano le difficoltà o semplicemente le ignorano, provano a contrastarle di petto, le affrontano facendo riferimento a vecchie strutture o pensano troppo in piccolo per riuscire a rispondervi.
Tuttavia queste reazioni sono controproducenti nel mondo di oggi. Ecco il perchè: non considerare o ignorare le avversità finchè diventa troppo tardi; affrontare le difficoltà di petto invece di influenzarle;
affrontare nuovi problemi con vecchi riferimenti; pensare in piccolo quando si devono affrontare grandi sfide.
I leader occidentali possono imparare come trasformare le avversità a proprio favore e trarne vantaggi dagli innovatori jugaad. Dimostrare resilienza di fronte alle avversità e trasformare queste ultime in vantaggi è una competenza che oggi i leader aziendali devono sviluppare con urgenza.
Trasformare le avversità in opportunità non è impossibile. La chiave per riuscirci è adottare una predisposizione mentale ottimista, quella che Justin Menkes chiama "realismo ottimista" ovvero la capacità di riconoscere con chiarezza i rischi che minacciano la sopravvivenza aziendale e rimanere tuttavia fiduciosi di poter avere la meglio.
In altre parole, alla vista di una prima nube oscura, i leader di successo non "aprono l'ombrello" ma provano a identificare il risvolto positivo che può avere la nube. Le imprese occidentali e i propri leader possono cogliere le opportunità nelle avversità seguendo diverse strade:
riconoscendo che il bicchiere è sempre mezzo pieno; realizzando che condizioni estreme sono un terreno fertile per innovazioni estreme; costruendo un capitale psicologico per sviluppare la resilienza;
affrontando le grandi sfide con un atteggiamento di sviluppo; sfruttando il potere della rete per affrontare le grandi minacce del mercato.
PRINCIPIO DUE: FARE DI PIU' CON MENO
PRINCIPIO TRE: PENSARE E AGIRE CON FLESSIBILITA'
PRINCIPIO QUATTRO: MANTENERE LA SEMPLICITA'
PRINCIPIO CINQUE: INCLUDERE IL MARGINE
PRINCIPIO SEI: SEGUI IL TUO CUORE
Innovatori jugaad come Kishore Biyani e Steve Jobs sono sinceramente spontanei per molti aspetti: hanno il coraggio e la voglia di assumere dei rischi, si fidano del loro intuito e sono appassionati di quello che fanno, convinti che stiano lavorando per una causa più grande.
Seguire il proprio cuore (la sede dell'empatia, dell'intuizione e della passione) è l'ultimo dei 6 principi che seguono gli innovatori jugaad. Bisogna capire anche quali cambiamenti sono necessari a livello di organizzazione oltre che a livello individuale.
La percezione globale e le aspettative in merito all'innovazione stanno cambiando e il mondo del business sarebbe miope se non si decidesse a cambiare in prima persona. E questo significa guardare all'innovazione sia nei laboratori scientifici sia nei laboratori "del mondo reale".
Da un procedimento top-down si è arrivati a un processo che prevede la collaborazione delle masse ovvero masses-up. E dal puro profitto siamo giunti alla scelta di guadagnare con uno scopo.
Le aziende che sposano questo nuovo modello d'innovazione oggi sicuramente avranno più possibilità di crescere domani in modo più concreto e stabile. Ovviamente alla base ci deve essere caparbietà e determinazione.
Il vero valore di un'impresa non sono più le sue risorse tangibili né i processi tecnologici: tutto risiede nel capitale umano e nel sottostante capitale psicologico, nessuno dei quali può essere imitato.
Chiunque può comprare la tecnologia o guadagnare denaro nel mercato finanziario; ma nessuno può comprare la motivazione, il coinvolgimento, la fiducia, la resilienza, la speranza e l'ottimismo." Navi Radjou, Jaideep Prabhu e Simone Ahuja
Alcune citazioni da "JUGAAD INNOVATION Pensa frugale, sii flessibile, genera una crescita dirompente" di Navi RADJOU, Jaideep PRABHU e Simone AHUJA (Casa Editrice RUBBETTINO):
"Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato." A. Einstein
"Il vostro tempo è limitato. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e intuito. In qualche modo loro sanno già quello che volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario." Steve Jobs
"Le culture aziendali sono come quelle nazionali. Mai cercare di cambiarle. Provate, invece, a lavorare con quelle che avete." Peter Drucker
"Abbiamo bisogno di un sistema di capitalismo inclusivo che abbia una duplice missione: fare profitti e migliorare la vita anche a coloro che non possono beneficiare pienamente di tutte le forze di mercato." Bill Gates
Un caro saluto.
"Jugaad" non è solo un fattore che influenza il management, bensì una vera e propria "rivoluzione culturale", che sfida i modelli di produzione propri dell'Occidente. Una sfida a colpi di creatività e ingegno.
Come si racconta nel libro molti CEO di grandi aziende spingono i dipendenti ad ogni livello a liberare la loro creatività e inventare modi frugali e sostenibili per dare un valore aggiunto significativo agli stakeholders usando molte meno risorse naturali e risparmiando nel contempo un significativo ammontare di capitale per la compagnia.
Questo è lo spirito "Jugaad" che l'Occidente deve accogliere e inglobare. "Jugaad Innovation" è un vero e proprio "manuale di sopravvivenza" ai tempi che cambiano per le aziende occidentali.
Navi Radjou, Jaideep Prabhu e Simone Ahuja (www.jugaadinnovation.com) sono tre giovani indiani con brillanti carriere in occidente: rispettivamente consulente strategico, docente e imprenditrice.
Navi Radjou è un leader di pensiero indipendente e consulente strategico che vive nella Silicon Valley. E' una voce internazionalmente riconosciuta per quanto riguarda la business innovation e la leadership.
Jaideep Prabhu è professore alla Jawaharlal Nehru University di Business e Impresa Indiana e direttore del Centro per l'India e Global Business alla Judge Business School.
Simone Ahuja è fondatrice di Blood Orange, una società di consulenza che si occupa di marketing e strategia, con una particolare esperienza nei mercati emergenti per l'innovazione e la capacità di produrre contenuti.
"Jugaad è un vocabolo hindi che indica un'idea che serve a risolvere rapidamente un problema. Spesso è una scorciatoia, un espediente improvvisato per aggirare un ostacolo. Ma potrebbe essere tradotto come "una soluzione improvvisata che nasce dalla creatività e dall'ingegno".
Jugaad evoca quella che per noi italiani è in qualche modo l'arte di arrangiarsi. In India Jugaad indica anche un oggetto (un camion diffuso nelle zone rurali più arretrate, in pratica un camion assemblato con un motore diesel su un vecchio carro-buoi).
Dalla prefazione alll'edizione italiana di Federico Rampini: "Jugaad indica la necessità di usare l'ingegno per sopperire alla mancanza di risorse, all'inefficienza, ai mille ostacoli di una realtà arretrata. La lezione che possiamo apprendere da questo processo di innovazione della Jugaad è di rifuggire dalla pigrizia intellettuale, che ci rende incapaci di generare il cambiamento, e quindi di miglioramento sociale e individuale.
Un concetto che parte da una riflessione: è possibile trasformare la crisi nella migliore opportunità di crescita? E se sì, come? L'obiettivo è proprio di spingere le aziende ad "abbracciare il concetto di frugalità (ma non ad essere frugali) ovvero comprendere che non serve riversare, come avviene ora, tutte le risorse in dipartimenti di ricerca e sviluppo per ottenere gli stessi risultati che potrebbero raggiungere in altro modo."
Il nostro non è un metodo sostitutivo, ma complementare, a cui si stanno approcciando molte multinazionali (come ad esempio la Renault-Nissan, General Electric, Glaxo-Smithkline per citarne alcune).
Così saremo capaci di "vedere il mondo con occhi nuovi e diversi". Per innovare in modo semplice bisogna uscire dalla propria comfort zone (che è solo una trappola confortevole) e cambiare il nostro punto di vista abituale, quello che ci ispira familiarità.
PRINCIPIO NUMERO UNO: COGLIERE L'OPPORTUNITA' NELLE AVVERSITA'
Il dott. Thomas Muller, psicologo specializzato nella gestione di crisi, osserva che nei casi di crisi alcune persone tentano semplicemente di tornare alla situazione precedente. Così facendo scendono a compromessi in ragione di una garanzia di sicurezza. Altre invece resistono alla pressione e si chiedono: "Qual è l'opportunità che posso sfruttare se faccio un passo avanti?".
Gli imprenditori Jugaad appartengono a questa seconda categoria. Quando devono affrontare difficoltà non si ritraggono, ma le accettano e imparano dall'esperienza.
In questo modo sono in grado di creare un mondo migliore non solo per se stessi, ma anche per le proprie comunità. Bisogna "trasformare il bicchiere mezzo vuoto in bicchiere mezzo pieno".
Gli innovatori Jugaad sono in grado di trovare le opportunità nelle avversità in tre modi: trasformando le difficoltà in opportunità per la crescita; facendo in modo che i vincoli lavorino per loro; e adattandosi costantemente a un ambiente in continuo cambiamento grazie alla loro capacità di improvvisare soluzioni adeguate alle sfide che incontrano lungo la strada.
Tutte queste sfide stanno generando vincoli nell'ambiente in cui operano le aziende occidentali. Questi vincoli potrebbero paralizzare i leader occidentali e arrestare i loro processi decisionali oppure potrebbero stimolarli a innovare per la crescita.
Dovendo affrontare dure sfide le aziende occidentali tendono ad adottare uno solo tra 4 possibili atteggiamenti. Non notano le difficoltà o semplicemente le ignorano, provano a contrastarle di petto, le affrontano facendo riferimento a vecchie strutture o pensano troppo in piccolo per riuscire a rispondervi.
Tuttavia queste reazioni sono controproducenti nel mondo di oggi. Ecco il perchè: non considerare o ignorare le avversità finchè diventa troppo tardi; affrontare le difficoltà di petto invece di influenzarle;
affrontare nuovi problemi con vecchi riferimenti; pensare in piccolo quando si devono affrontare grandi sfide.
I leader occidentali possono imparare come trasformare le avversità a proprio favore e trarne vantaggi dagli innovatori jugaad. Dimostrare resilienza di fronte alle avversità e trasformare queste ultime in vantaggi è una competenza che oggi i leader aziendali devono sviluppare con urgenza.
Trasformare le avversità in opportunità non è impossibile. La chiave per riuscirci è adottare una predisposizione mentale ottimista, quella che Justin Menkes chiama "realismo ottimista" ovvero la capacità di riconoscere con chiarezza i rischi che minacciano la sopravvivenza aziendale e rimanere tuttavia fiduciosi di poter avere la meglio.
In altre parole, alla vista di una prima nube oscura, i leader di successo non "aprono l'ombrello" ma provano a identificare il risvolto positivo che può avere la nube. Le imprese occidentali e i propri leader possono cogliere le opportunità nelle avversità seguendo diverse strade:
riconoscendo che il bicchiere è sempre mezzo pieno; realizzando che condizioni estreme sono un terreno fertile per innovazioni estreme; costruendo un capitale psicologico per sviluppare la resilienza;
affrontando le grandi sfide con un atteggiamento di sviluppo; sfruttando il potere della rete per affrontare le grandi minacce del mercato.
PRINCIPIO DUE: FARE DI PIU' CON MENO
PRINCIPIO TRE: PENSARE E AGIRE CON FLESSIBILITA'
PRINCIPIO QUATTRO: MANTENERE LA SEMPLICITA'
PRINCIPIO CINQUE: INCLUDERE IL MARGINE
PRINCIPIO SEI: SEGUI IL TUO CUORE
Innovatori jugaad come Kishore Biyani e Steve Jobs sono sinceramente spontanei per molti aspetti: hanno il coraggio e la voglia di assumere dei rischi, si fidano del loro intuito e sono appassionati di quello che fanno, convinti che stiano lavorando per una causa più grande.
Seguire il proprio cuore (la sede dell'empatia, dell'intuizione e della passione) è l'ultimo dei 6 principi che seguono gli innovatori jugaad. Bisogna capire anche quali cambiamenti sono necessari a livello di organizzazione oltre che a livello individuale.
La percezione globale e le aspettative in merito all'innovazione stanno cambiando e il mondo del business sarebbe miope se non si decidesse a cambiare in prima persona. E questo significa guardare all'innovazione sia nei laboratori scientifici sia nei laboratori "del mondo reale".
Da un procedimento top-down si è arrivati a un processo che prevede la collaborazione delle masse ovvero masses-up. E dal puro profitto siamo giunti alla scelta di guadagnare con uno scopo.
Le aziende che sposano questo nuovo modello d'innovazione oggi sicuramente avranno più possibilità di crescere domani in modo più concreto e stabile. Ovviamente alla base ci deve essere caparbietà e determinazione.
Il vero valore di un'impresa non sono più le sue risorse tangibili né i processi tecnologici: tutto risiede nel capitale umano e nel sottostante capitale psicologico, nessuno dei quali può essere imitato.
Chiunque può comprare la tecnologia o guadagnare denaro nel mercato finanziario; ma nessuno può comprare la motivazione, il coinvolgimento, la fiducia, la resilienza, la speranza e l'ottimismo." Navi Radjou, Jaideep Prabhu e Simone Ahuja
Alcune citazioni da "JUGAAD INNOVATION Pensa frugale, sii flessibile, genera una crescita dirompente" di Navi RADJOU, Jaideep PRABHU e Simone AHUJA (Casa Editrice RUBBETTINO):
"Non si può risolvere un problema con la stessa mentalità che lo ha generato." A. Einstein
"Il vostro tempo è limitato. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e intuito. In qualche modo loro sanno già quello che volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario." Steve Jobs
"Le culture aziendali sono come quelle nazionali. Mai cercare di cambiarle. Provate, invece, a lavorare con quelle che avete." Peter Drucker
"Abbiamo bisogno di un sistema di capitalismo inclusivo che abbia una duplice missione: fare profitti e migliorare la vita anche a coloro che non possono beneficiare pienamente di tutte le forze di mercato." Bill Gates
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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