"HO IMPARATO A COLORARE NEL BUIO" di Antonio SABIA (Kimerik Edizioni www.kimerik.it) è un invito (fatto dall'autore attraverso il suo protagonista) a non abbattersi mai, a trovare l'arcobaleno anche quando tutto sembra buio e grigio perché "il buio è un colore, è come la tela di un pittore, possiamo disegnarci sopra i nostri sogni, possiamo colorarli, possiamo immaginare qualsiasi cosa e renderla reale".
Antonio Sabia è nato a Potenza nel 1994. Attualmente studia Psicologia presso l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti e Pescara.
"Ho imparato a colorare nel buio" è un libro che racconta le grandi difficoltà di un uomo che reagisce e che non "abbassa la testa" di fronte a un destino che a prima vista potrebbe sembrare ostile, ma il protagonista (Dawson) dice NO alle grandi difficoltà e di fronte ad esse decide di "saltarlo", anzi no, di più, decide di farne un "trampolino di lancio" per raggiungere il cielo e lì scorgere ciò che la vita gli ha negato: i colori dell'arcobaleno.
Il romanzo ci insegna a "vedere oltre" la vista. Il protagonista infatti non può vedere quei colori. Una malattia lo ha progressivamente privato della vista, anche se ciò non gli ha impedito di sviluppare una spiccata sensibilità e un enorme amore per tutto ciò che lo circonda: l'affetto di un padre, la passione per il proprio lavoro, l'amore di sua moglie e poi lei, Allison...
Imparerà a colorare nel buio. Ne farà un insegnamento per tutti coloro che vorranno leggere la sua rubrica sul New York Times.
"Certo è che la vita passa e nemmeno te ne accorgi, stai lì ed aspetti un miracolo che nella maggior parte dei casi è un'illusione. Ci hanno insegnato ad affrontare la vita di petto, a sorriderle e a guardarla di spalle perchè il suo passato porta amari ricordi.
A volte la vita si rivela un duro colpo nello stomaco ma alcuni lo sentono perchè sono "solo cenere". Ci insegnano a non arrenderci mai, ci insegnano a dare sempre il massimo e fare di tutto per raggiungere i nostri obiettivi e se dovessimo vacillare o pensare che non ne varrà più la pena, solo allora getteremo la spugna perchè saremo noi a volerlo non perchè lo avranno deciso gli altri per noi.
Una cosa che ho imparato da questo cammino solitario è che non c'è bisogno di guardare negli occhi una persona per capire quanto essa sia speciale perchè a volte arriva alle tue spalle proprio quando meno te lo aspetti cambiandoti la vita.
La mia vita ad un tratto prese una "luce diversa" (dopo la morte di mia moglie) che ora posso solo raccontarvi con l'emozione e con tutto l'amore che ho nel cuore. Forse è un potere che hanno solo i ciechi, quello di capire quando qualcuno è davvero importante e non basta una vita per dimenticarlo.
Noi, semplici esseri umani, noi che ci arrendiamo e spesso siamo vulnerabili a noi stessi, alla malattia, mentre dovremmo scalare vette molto alte, segnare impronte su un sentiero e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo e svegliarci senza programmare la giornata.
Ci sono momenti nella vita che ci trasciniamo in attimi di debolezza, momenti che vorresti che non esistessero mai. Provo ogni giorno a pianificare la mia vita e cerco con tutto me stesso di essere un uomo migliore, ogni giorno che passa.
Ci sono storie che vanno raccontate, momenti da custodire e pensieri da esternare. Ci sono momenti inconfondibili, come quando si "chiudono gli occhi" per assaporare un istante della vita, come quando lo si fa per sempre... I miei disegni nascono da soli, difficile crederci, è il cuore che fa tutto da sé, comanda ogni singolo movimento.
Molte persone mi parlano della vita, dell'amore e delle delusioni avute da esso, vogliono vendetta, vogliono sfogarsi, urlare, piangere: ma io dico sempre che questa non è la soluzione, ma solo piccoli dettagli da dimenticare: "chiudi gli occhi e sogna".
SOGNA perchè è l'unica cosa certa che c'è e nessuno può portarceli via. Ci sono persone che ci rendono uniche, ci fanno sentire vive, ci sono vicine in qualsiasi momento, ma quando ci facciamo l'abitudine esse spariscono e la nostra vita cambia.
Tutto cambia: il nostro modo di aprirci alla gente, il nostro modo di ridere o il nostro modo di innamorarci ancora una volta. Quante cose ci può trasmettere un disegno? Felicità, gioia, rabbia? Ogni cosa lo rende unico da un altro.
A volte vorrei fermare i passanti e chiedergli quali sono i loro sogni, se li hanno realizzati, se sono felici. Forse questo è un motivo per cui sono diventato un opinionista: volevo aiutare la gente scrivendo qualcosa che potesse rafforzarli, dare una speranza.
Per me contare su Dio vale tanto, è come "navigare a vista", è come la sensazione di vedere con incanto e stupore un mondo attraente, un mondo così perfetto creato da colui che è infinito, e pensare che ogni minimo particolare è merito SUO.
C'è chi dice che Dio dipinga le ali delle farfalle con le sue dita: io credo che dipinga ognuno di noi.
Nulla è buio, tutto ha un colore ed è questo che ci insegna l'amore. Il dono più grande della vita è l'amore, senza l'amore non c'è vita. Amare se stessi, amare l'altro, amare la compagna, amare la natura, amare il mondo: questa è la vera essenza della vita.
Solo l'uomo che conoscerà l'amore amerà la vita... con l'amore ho imparato a colorare "nel buio" e non c'è stata cosa più bella che io abbia mai fatto, imparare a colorare nel buio del mio cuore la mia luce infinita che è la mia vita!" Antonio Sabia
Un caro saluto.
Antonio Sabia è nato a Potenza nel 1994. Attualmente studia Psicologia presso l'Università degli Studi "G. D'Annunzio" di Chieti e Pescara.
"Ho imparato a colorare nel buio" è un libro che racconta le grandi difficoltà di un uomo che reagisce e che non "abbassa la testa" di fronte a un destino che a prima vista potrebbe sembrare ostile, ma il protagonista (Dawson) dice NO alle grandi difficoltà e di fronte ad esse decide di "saltarlo", anzi no, di più, decide di farne un "trampolino di lancio" per raggiungere il cielo e lì scorgere ciò che la vita gli ha negato: i colori dell'arcobaleno.
Il romanzo ci insegna a "vedere oltre" la vista. Il protagonista infatti non può vedere quei colori. Una malattia lo ha progressivamente privato della vista, anche se ciò non gli ha impedito di sviluppare una spiccata sensibilità e un enorme amore per tutto ciò che lo circonda: l'affetto di un padre, la passione per il proprio lavoro, l'amore di sua moglie e poi lei, Allison...
Imparerà a colorare nel buio. Ne farà un insegnamento per tutti coloro che vorranno leggere la sua rubrica sul New York Times.
"Certo è che la vita passa e nemmeno te ne accorgi, stai lì ed aspetti un miracolo che nella maggior parte dei casi è un'illusione. Ci hanno insegnato ad affrontare la vita di petto, a sorriderle e a guardarla di spalle perchè il suo passato porta amari ricordi.
A volte la vita si rivela un duro colpo nello stomaco ma alcuni lo sentono perchè sono "solo cenere". Ci insegnano a non arrenderci mai, ci insegnano a dare sempre il massimo e fare di tutto per raggiungere i nostri obiettivi e se dovessimo vacillare o pensare che non ne varrà più la pena, solo allora getteremo la spugna perchè saremo noi a volerlo non perchè lo avranno deciso gli altri per noi.
Una cosa che ho imparato da questo cammino solitario è che non c'è bisogno di guardare negli occhi una persona per capire quanto essa sia speciale perchè a volte arriva alle tue spalle proprio quando meno te lo aspetti cambiandoti la vita.
La mia vita ad un tratto prese una "luce diversa" (dopo la morte di mia moglie) che ora posso solo raccontarvi con l'emozione e con tutto l'amore che ho nel cuore. Forse è un potere che hanno solo i ciechi, quello di capire quando qualcuno è davvero importante e non basta una vita per dimenticarlo.
Noi, semplici esseri umani, noi che ci arrendiamo e spesso siamo vulnerabili a noi stessi, alla malattia, mentre dovremmo scalare vette molto alte, segnare impronte su un sentiero e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo e svegliarci senza programmare la giornata.
Ci sono momenti nella vita che ci trasciniamo in attimi di debolezza, momenti che vorresti che non esistessero mai. Provo ogni giorno a pianificare la mia vita e cerco con tutto me stesso di essere un uomo migliore, ogni giorno che passa.
Ci sono storie che vanno raccontate, momenti da custodire e pensieri da esternare. Ci sono momenti inconfondibili, come quando si "chiudono gli occhi" per assaporare un istante della vita, come quando lo si fa per sempre... I miei disegni nascono da soli, difficile crederci, è il cuore che fa tutto da sé, comanda ogni singolo movimento.
Molte persone mi parlano della vita, dell'amore e delle delusioni avute da esso, vogliono vendetta, vogliono sfogarsi, urlare, piangere: ma io dico sempre che questa non è la soluzione, ma solo piccoli dettagli da dimenticare: "chiudi gli occhi e sogna".
SOGNA perchè è l'unica cosa certa che c'è e nessuno può portarceli via. Ci sono persone che ci rendono uniche, ci fanno sentire vive, ci sono vicine in qualsiasi momento, ma quando ci facciamo l'abitudine esse spariscono e la nostra vita cambia.
Tutto cambia: il nostro modo di aprirci alla gente, il nostro modo di ridere o il nostro modo di innamorarci ancora una volta. Quante cose ci può trasmettere un disegno? Felicità, gioia, rabbia? Ogni cosa lo rende unico da un altro.
A volte vorrei fermare i passanti e chiedergli quali sono i loro sogni, se li hanno realizzati, se sono felici. Forse questo è un motivo per cui sono diventato un opinionista: volevo aiutare la gente scrivendo qualcosa che potesse rafforzarli, dare una speranza.
Per me contare su Dio vale tanto, è come "navigare a vista", è come la sensazione di vedere con incanto e stupore un mondo attraente, un mondo così perfetto creato da colui che è infinito, e pensare che ogni minimo particolare è merito SUO.
C'è chi dice che Dio dipinga le ali delle farfalle con le sue dita: io credo che dipinga ognuno di noi.
Nulla è buio, tutto ha un colore ed è questo che ci insegna l'amore. Il dono più grande della vita è l'amore, senza l'amore non c'è vita. Amare se stessi, amare l'altro, amare la compagna, amare la natura, amare il mondo: questa è la vera essenza della vita.
Solo l'uomo che conoscerà l'amore amerà la vita... con l'amore ho imparato a colorare "nel buio" e non c'è stata cosa più bella che io abbia mai fatto, imparare a colorare nel buio del mio cuore la mia luce infinita che è la mia vita!" Antonio Sabia
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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