"LA GRANDE AVVENTURA Discorsi sul vivere e sul morire" di E.J. GOLD (Edizioni Spazio Interiore www.spaziointeriore.com) è una raccolta dei suoi discorsi, un vademecum dello scritto più noto di E.J. Gold: il Libro americano dei morti.
"Alla fine si arriverà a questo. Morirete, e tutto ciò che avrete realizzato e accumulato ordinariamente in questa vita sarà perduto.
Se davvero riuscirete mai a giungere a sapere e comprendere che presto dovete morire (e alla fine tutti giaceremo distesi sullo stesso letto in attesa che l'angelo della morte ci prenda) potete comprendere come tutti gli specchi sui quali avete tentato di arrampicarvi (che siano materiali, emozionali o mentali) non abbiano alcun valore.
Molti pazienti terminali comprendono benissimo che la loro vita è stata proficua solo nei momenti in cui respiravano nel sé essenziale (respiravano con Dio) amando ed essendo amati.
Non amando le persone ed essendo contraccambiate da loro, l'amore davvero non ha niente a che fare con le persone. Le persone sono incapaci di amare.
Quello che chiamano amore è realmente brama, un sentimento di calore, sicurezza, lussuria, soddisfazione, autoriconoscimento, identità specchiata: ma mai amore.
Soltanto il sé essenziale può amare, e l'amore non comporta mai un oggetto, non si riferisce mai a qualcosa di specifico.
Ciò che davvero conta nella vita sono quei pochi momenti di coscienza tramite i quali ripaghiamo Dio per la nostra esistenza, e questo è terribilmente chiaro a coloro che giacciono distesi nel loro ultimo letto." E.J. Gold
Leggi anche la recensione di un altro libro dello stesso autore:
LIBRO AMERICANO DEI MORTI di E.J. GOLD Guida all'arte del morire per l'uomo occidentale
Eugene Jeffrey Gold, nato a New York nel 1941 e figlio del fondatore della rivista di fantascienza Galaxy, è stato fin da bambino a contatto con artisti e intellettuali come Isaac Asimov, Orson Welles e Ray Bradbury.
E.J. Gold negli anni '50 ha cominciato a occuparsi di arte visiva, producendo sculture e quadri d'avanguardia e interpretando pressoché ogni linguaggio artistico.
Successivamente ha condotto gruppi di lavoro su di sé e il suo insegnamento è stato considerato la prosecuzione naturale della Quarta Via di Gurdjieff.
"La grande avventura" è un libro pieno di riflessioni vivaci, sessioni di domande e risposte, colloqui e dibattiti, e rappresenta una guida alla comprensione del bestseller "Libro americano dei morti".
Grazie a un approccio pratico e diretto e all'originale prospettiva di Gold sulla morte, sul morire e sull'integrazione del trapasso nella vita cosciente, questo testo ti offre visioni acute e divergenti, pur mantenendosi all'interno del pensiero occidentale contemporaneo.
La grande avventura affronta i temi centrali dell'esistenza umana in modo compassionevole e non-sentimentale, tentando una comprensione sincera del grande viaggio che ogni essere umano si impegna a compiere.
"La spietata osservazione di sè è la chiave di accesso a uno stato di coscienza "vivo"; nello sforzo di diventare "colui che osserva" e che non è più coinvolto dai bisogni e dalle paure della personalità trasmutiamo alchemicamente l'apparato psicofisico ("la macchina biologica umana" direbbe Gold) e la rendiamo pronta per ricevere ordini dall'anima."
Dalla prefazione di Salvatore Brizzi
"Quando ami, donagli tutto ciò che hai. E quando hai raggiunto il tuo limite, donagli di più, e dimenticane il dolore. Perchè nell'affrontare la tua morte è solo l'amore che hai donato e ricevuto a contare, e tutto il resto: le realizzazioni, gli sforzi, le lotte saranno dimenticati nel tuo riflesso.
E se hai amato bene allora tutto sarà valso. E la gioia di questo ti basterà fino alla fine. Ma se non hai amato, la morte arriverà sempre troppo presto e sarà troppo terribile da affrontare." Dalla premessa di Elisabeth Kubler-Ross
Un caro saluto.
"Alla fine si arriverà a questo. Morirete, e tutto ciò che avrete realizzato e accumulato ordinariamente in questa vita sarà perduto.
Se davvero riuscirete mai a giungere a sapere e comprendere che presto dovete morire (e alla fine tutti giaceremo distesi sullo stesso letto in attesa che l'angelo della morte ci prenda) potete comprendere come tutti gli specchi sui quali avete tentato di arrampicarvi (che siano materiali, emozionali o mentali) non abbiano alcun valore.
Molti pazienti terminali comprendono benissimo che la loro vita è stata proficua solo nei momenti in cui respiravano nel sé essenziale (respiravano con Dio) amando ed essendo amati.
Non amando le persone ed essendo contraccambiate da loro, l'amore davvero non ha niente a che fare con le persone. Le persone sono incapaci di amare.
Quello che chiamano amore è realmente brama, un sentimento di calore, sicurezza, lussuria, soddisfazione, autoriconoscimento, identità specchiata: ma mai amore.
Soltanto il sé essenziale può amare, e l'amore non comporta mai un oggetto, non si riferisce mai a qualcosa di specifico.
Ciò che davvero conta nella vita sono quei pochi momenti di coscienza tramite i quali ripaghiamo Dio per la nostra esistenza, e questo è terribilmente chiaro a coloro che giacciono distesi nel loro ultimo letto." E.J. Gold
Leggi anche la recensione di un altro libro dello stesso autore:
LIBRO AMERICANO DEI MORTI di E.J. GOLD Guida all'arte del morire per l'uomo occidentale
Eugene Jeffrey Gold, nato a New York nel 1941 e figlio del fondatore della rivista di fantascienza Galaxy, è stato fin da bambino a contatto con artisti e intellettuali come Isaac Asimov, Orson Welles e Ray Bradbury.
E.J. Gold negli anni '50 ha cominciato a occuparsi di arte visiva, producendo sculture e quadri d'avanguardia e interpretando pressoché ogni linguaggio artistico.
Successivamente ha condotto gruppi di lavoro su di sé e il suo insegnamento è stato considerato la prosecuzione naturale della Quarta Via di Gurdjieff.
"La grande avventura" è un libro pieno di riflessioni vivaci, sessioni di domande e risposte, colloqui e dibattiti, e rappresenta una guida alla comprensione del bestseller "Libro americano dei morti".
Grazie a un approccio pratico e diretto e all'originale prospettiva di Gold sulla morte, sul morire e sull'integrazione del trapasso nella vita cosciente, questo testo ti offre visioni acute e divergenti, pur mantenendosi all'interno del pensiero occidentale contemporaneo.
La grande avventura affronta i temi centrali dell'esistenza umana in modo compassionevole e non-sentimentale, tentando una comprensione sincera del grande viaggio che ogni essere umano si impegna a compiere.
"La spietata osservazione di sè è la chiave di accesso a uno stato di coscienza "vivo"; nello sforzo di diventare "colui che osserva" e che non è più coinvolto dai bisogni e dalle paure della personalità trasmutiamo alchemicamente l'apparato psicofisico ("la macchina biologica umana" direbbe Gold) e la rendiamo pronta per ricevere ordini dall'anima."
Dalla prefazione di Salvatore Brizzi
"Quando ami, donagli tutto ciò che hai. E quando hai raggiunto il tuo limite, donagli di più, e dimenticane il dolore. Perchè nell'affrontare la tua morte è solo l'amore che hai donato e ricevuto a contare, e tutto il resto: le realizzazioni, gli sforzi, le lotte saranno dimenticati nel tuo riflesso.
E se hai amato bene allora tutto sarà valso. E la gioia di questo ti basterà fino alla fine. Ma se non hai amato, la morte arriverà sempre troppo presto e sarà troppo terribile da affrontare." Dalla premessa di Elisabeth Kubler-Ross
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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