domenica 8 febbraio 2015

AGNUS DEI di Stefano CORDARO

"AGNUS DEI" di Stefano CORDARO (Casa Editrice Kimerik www.kimerik.it) è l'ennesima testimonianza che un barlume di speranza esiste, che non tutto è soffocato da malvagità e arroganza, che esiste chi, come il protagonista di questo romanzo, è disposto a tutto pur di mantenere intatta la propria integrità morale.
Con un linguaggio studiato e quasi direttamente dettato da una forte passione e da un animo in cerca della purezza assoluta, l'autore racconta che la redenzione è possibile.
Se vuoi guardare un video dell'autore, clicca sul seguente link:

L'artista Stefano Cordaro presentato dal critico d'arte prof. avv. Andrea Diprè

Stefano Cordaro è nato a Roma, ove risiede attualmen­te. Sin dalla giovinezza si è cimentato nel disegno e nel­la pittura. Dopo il liceo arti­stico ha gradualmente ampliato i suoi inte­ressi culturali, che oggi spa­ziano dalla lettera­tura (egli è anche scrittore e poeta) alla filosofia e alla storia della mu­sica, della quale è un ap­passionato cultore, ed il cui in­flusso si nota nelle sue creazioni pittoriche, tramite richiami visivi, evi­denziati da un vasto cromatismo che, magistralmente, tende sem­pre ad armonizzarsi.
Me­diante un assiduo lavoro (che predilige, giustamente, la qualità alla quantità e scaturisce soltanto da una genuina ispirazione, che rifiuta il "già fatto" e le "serie") egli ha prodotto quadri che hanno suscitato gran­de inte­resse sia tra il pub­blico, sia tra gli esegeti.
La sua arte manifesta una mi­rabile sintesi tra astrattismo, metafisica e sim­bolismo. È iscritto all'Ac­cademia Uni­versale "Anto­nio Cano­va".

"Agnus Dei" è un'opera profondamente meditata e scritta in un vasto arco di tempo, dove il suo pensiero artistico, filosofico, religioso e musicale, raggiunge l'apogeo.
E' una storia molto umana ma, al contempo, ricca di concettualità, che non appesantisce la narrazione spiegando il perchè dell'indole e del comportamento dei personaggi.
Stefano Cordaro mette tra le righe il dilemma dell'esistenza di Dio: fede o ragione, materia o spirito, soddisfazione dei piaceri terreni o aspirazione a una felicità eterna, ultraterrena, a cosa dedicare la propria vita? In cosa fare affidamento?
Ed è lo stesso autore, attraverso il suo "Agnus Dei", a dare la risposta. Così un'opera d'arte si fa strumento di crescita, di miglioramento personale e universale.

L'arte, la più sublime delle espressioni donate da Dio agli uomini, diviene occasione di meditazione, ripensamento, pentimento, trasformazione e, alla fine, redenzione.
E' l'arte l'ancora di salvezza e viene espressa tramite la musica (aspetto essenziale del romanzo): "il linguaggio che la nostra alma utilizza per farsi percepire e portare a termine il suo compito, che consiste nel condurci ove è stata creata, vale a dire nella sfera soprasensibile". L'arte è capace di elevare l'animo, di farlo salire fino a una dimensione più alta, più nobile.
Non è da tutti avventurarsi in tematiche così profonde e impegnative: pertanto l'autore merita ammirazione e gratitudine per un'occasione di redenzione, mediante l'arte della scrittura, donata a tutti i lettori.


Un caro saluto.
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