"CIO' CHE NON SAI SUL CIBO E CHE POTREBBE SALVARTI LA VITA" di Stefano MOMENTE' (Il Punto d'Incontro Edizioni www.edizionilpuntodincontro.it) permette di comprendere l'origine delle principali malattie dell'era moderna e si rivela una guida preziosa per tutti coloro che ritengono che la buona salute cominci a tavola, per chi vuole cambiare modo di alimentarsi e migliorare così la propria condizione, per chi segue o vorrebbe seguire un'alimentazione vegetariana o vegana, per chi ha a cuore il proprio benessere e quello dei propri cari.
Sei davvero sicuro che quello che hai nel piatto ti faccia bene? E sai cosa ti viene nascosto sul cibo? Qual è il rapporto tra alimentazione e le cosiddette malattie del benessere?
Basandosi su una ricca bibliografia di studi scientifici Stefano Momentè dimostra quanto ancora sia limitata la conoscenza sul potere che ha il cibo di modificare lo stato di salute, in meglio o in peggio.
Sfatando luoghi comuni quali: "Hai bisogno di consumare carne per assimilare proteine" oppure: "I latticini sono utili perché ti forniscono il calcio" ecc., mette in luce il lato oscuro dell'alimentazione moderna e della pubblicità fuorviante, quando propone immagini idilliache che si rivelano veri e propri attentati alla salute.
VIDEO di Stefano MOMENTE': I luoghi comuni dello stile di vita vegano
Stefano Momentè (www.veganitalia.com) è un giornalista, scrittore, editore ed esperto di alimentazione vegetariana. Nel 2001 ha fondato Vegan Italia. Ha lanciato e promuove il circuito Ristoranti Verdi ed è membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Veganitalia Cooking School è la sua scuola di cucina itinerante per la diffusione della cultura vegan e crudista.
"In tutti questi anni Stefano non ha mai smesso di approfondire le sue conoscenze e le sue ricerche, contribuendo alla diffusione di uno strumento semplice, alla portata di tutti, fondamentale per il mantenimento della salute senza dover dipendere dai medici, specialisti e farmaci che agiscono per lo più solo sui sintomi, senza mostrarci la vera natura della malattia.
Come medico devo confermare a malincuore che nelle facoltà di medicina il tema dell'alimentazione non viene affrontato ed è per questo che la maggioranza dei miei colleghi consiglia ai propri pazienti una dieta basata sulle proprie abitudini e tradizioni, "un po' di tutto".
Proprio quello che poi porta ad ammalarsi... un po' di tutto! La salute è un bene prezioso; solo quando stiamo bene possiamo essere liberi nelle nostre scelte...
Trovo quest'opera di Stefano Momentè fondamentale per chi voglia affacciarsi al panorama della verità alimentare, da troppo tempo occultata a causa dei forti interessi economici che proliferano grazie a quello che è diventato purtroppo un grande business della salute."
Dalla prefazione della dott.ssa Mirella Pizzi, specialista in neurologia e neuropsichiatria
"Ippocrate diceva: "Fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo". In pratica dobbiamo iniziare seriamente a promuovere la prevenzione e non la cura. Quindi iniziamo a nutrirci bene.
Frutta e verdura aiutano a ridurre il rischio di varie malattie, le diete ricche di fibre sicuramente proteggono di più di altre diete poichè la fibra accelera notevolmente il passaggio del cibo attraverso il colon, eliminando i fattori cancerogeni.
Inoltre esse assorbono e diluiscono meglio quei pericolosi acidi biliari che spesso sono causa di formazione di cellule cancerogene.
Nella dieta occidentale tradizionale consumiamo purtroppo troppe proteine, circa il doppio della dose giornaliera raccomandata per un adulto medio sedentario, che è di 0,8 g per kg di peso corporeo.
Oggi la maggioranza dei nutrizionisti concorda sul fatto che l'introito di proteine, in una qualunque dieta vegetariana equilibrata, dovrebbe rappresentare il 10% circa delle calorie totali della dieta stessa.
L'eccesso comporta conseguenze serie sul nostro stato di salute, provocando problemi come. osteoporosi, patologie renali e cardiovascolari e cancro.
Secondo Michela De Pretis, medico specialista in scienze dell'alimentazione, "attraverso un'alimentazione corretta è possibile modificare il decorso della malattia, ridurre l'intensità e il numero dei disturbi fisici a essa correlati, allungare i periodi di benessere, diminuire le fasi di riacutizzazione e migliorare la prognosi."
I MEDICI SANNO POCO DI NUTRIZIONE
Viviamo in un sistema essenzialmente focalizzato sulle malattie e mirato a eliminare gli effetti piuttosto che ricercare le cause profonde del malessere. Per questo i medici, con le dovute eccezioni, sono spesso specialisti in patologie mentre dovrebbero esserlo in salute.
Pensano solo a guarire, ignorando la prevenzione. Si preoccupano più degli effetti che delle cause. La realtà è che non conviene all'economia lavorare sulla prevenzione ma piuttosto fare in modo che la gente viva sempre più a lungo, ammalata.
Sebbene il medico si confronti di frequente con patologie a componente nutrizionale, molte forme di malnutrizione primaria e secondaria non sono identificate per tempo, con una notevole sottovalutazione dell'importanza della terapia dietetica e della nutrizione artificiale come efficaci mezzi terapeutici.
Per valutare le nostre condizioni di salute ha più senso osservare il nostro stile di vita e i sintomi di malessere che possono comparire. Scegliendo i cibi giusti eviteremo di compromettere il nostro benessere psicofisico globale.
In generale gli alimenti industriali, elaborati e raffinati e le proteine animali rendono l'organismo più acido. Oltre all'alimentazione bisogna anche tenere in forma il fisico, il corpo va allenato costantemente.
Infatti l'esercizio fisico è da tempo riconosciuto come un mezzo per migliorare longevità e salute del cuore, ma lo è anche per la salute del cervello. Ad esempio l'esercizio aerobico può aiutare a ridurre l'atrofia cerebrale, migliorando inoltre funzioni cognitive e memoria." Stefano Momentè
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
Sei davvero sicuro che quello che hai nel piatto ti faccia bene? E sai cosa ti viene nascosto sul cibo? Qual è il rapporto tra alimentazione e le cosiddette malattie del benessere?
Basandosi su una ricca bibliografia di studi scientifici Stefano Momentè dimostra quanto ancora sia limitata la conoscenza sul potere che ha il cibo di modificare lo stato di salute, in meglio o in peggio.
Sfatando luoghi comuni quali: "Hai bisogno di consumare carne per assimilare proteine" oppure: "I latticini sono utili perché ti forniscono il calcio" ecc., mette in luce il lato oscuro dell'alimentazione moderna e della pubblicità fuorviante, quando propone immagini idilliache che si rivelano veri e propri attentati alla salute.
VIDEO di Stefano MOMENTE': I luoghi comuni dello stile di vita vegano
Stefano Momentè (www.veganitalia.com) è un giornalista, scrittore, editore ed esperto di alimentazione vegetariana. Nel 2001 ha fondato Vegan Italia. Ha lanciato e promuove il circuito Ristoranti Verdi ed è membro della Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana.
Veganitalia Cooking School è la sua scuola di cucina itinerante per la diffusione della cultura vegan e crudista.
"In tutti questi anni Stefano non ha mai smesso di approfondire le sue conoscenze e le sue ricerche, contribuendo alla diffusione di uno strumento semplice, alla portata di tutti, fondamentale per il mantenimento della salute senza dover dipendere dai medici, specialisti e farmaci che agiscono per lo più solo sui sintomi, senza mostrarci la vera natura della malattia.
Come medico devo confermare a malincuore che nelle facoltà di medicina il tema dell'alimentazione non viene affrontato ed è per questo che la maggioranza dei miei colleghi consiglia ai propri pazienti una dieta basata sulle proprie abitudini e tradizioni, "un po' di tutto".
Proprio quello che poi porta ad ammalarsi... un po' di tutto! La salute è un bene prezioso; solo quando stiamo bene possiamo essere liberi nelle nostre scelte...
Trovo quest'opera di Stefano Momentè fondamentale per chi voglia affacciarsi al panorama della verità alimentare, da troppo tempo occultata a causa dei forti interessi economici che proliferano grazie a quello che è diventato purtroppo un grande business della salute."
Dalla prefazione della dott.ssa Mirella Pizzi, specialista in neurologia e neuropsichiatria
"Ippocrate diceva: "Fai che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo". In pratica dobbiamo iniziare seriamente a promuovere la prevenzione e non la cura. Quindi iniziamo a nutrirci bene.
Frutta e verdura aiutano a ridurre il rischio di varie malattie, le diete ricche di fibre sicuramente proteggono di più di altre diete poichè la fibra accelera notevolmente il passaggio del cibo attraverso il colon, eliminando i fattori cancerogeni.
Inoltre esse assorbono e diluiscono meglio quei pericolosi acidi biliari che spesso sono causa di formazione di cellule cancerogene.
Nella dieta occidentale tradizionale consumiamo purtroppo troppe proteine, circa il doppio della dose giornaliera raccomandata per un adulto medio sedentario, che è di 0,8 g per kg di peso corporeo.
Oggi la maggioranza dei nutrizionisti concorda sul fatto che l'introito di proteine, in una qualunque dieta vegetariana equilibrata, dovrebbe rappresentare il 10% circa delle calorie totali della dieta stessa.
L'eccesso comporta conseguenze serie sul nostro stato di salute, provocando problemi come. osteoporosi, patologie renali e cardiovascolari e cancro.
Secondo Michela De Pretis, medico specialista in scienze dell'alimentazione, "attraverso un'alimentazione corretta è possibile modificare il decorso della malattia, ridurre l'intensità e il numero dei disturbi fisici a essa correlati, allungare i periodi di benessere, diminuire le fasi di riacutizzazione e migliorare la prognosi."
I MEDICI SANNO POCO DI NUTRIZIONE
Viviamo in un sistema essenzialmente focalizzato sulle malattie e mirato a eliminare gli effetti piuttosto che ricercare le cause profonde del malessere. Per questo i medici, con le dovute eccezioni, sono spesso specialisti in patologie mentre dovrebbero esserlo in salute.
Pensano solo a guarire, ignorando la prevenzione. Si preoccupano più degli effetti che delle cause. La realtà è che non conviene all'economia lavorare sulla prevenzione ma piuttosto fare in modo che la gente viva sempre più a lungo, ammalata.
Sebbene il medico si confronti di frequente con patologie a componente nutrizionale, molte forme di malnutrizione primaria e secondaria non sono identificate per tempo, con una notevole sottovalutazione dell'importanza della terapia dietetica e della nutrizione artificiale come efficaci mezzi terapeutici.
Per valutare le nostre condizioni di salute ha più senso osservare il nostro stile di vita e i sintomi di malessere che possono comparire. Scegliendo i cibi giusti eviteremo di compromettere il nostro benessere psicofisico globale.
In generale gli alimenti industriali, elaborati e raffinati e le proteine animali rendono l'organismo più acido. Oltre all'alimentazione bisogna anche tenere in forma il fisico, il corpo va allenato costantemente.
Infatti l'esercizio fisico è da tempo riconosciuto come un mezzo per migliorare longevità e salute del cuore, ma lo è anche per la salute del cervello. Ad esempio l'esercizio aerobico può aiutare a ridurre l'atrofia cerebrale, migliorando inoltre funzioni cognitive e memoria." Stefano Momentè
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
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