"I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA Guida 2015 Il fascino dell'Italia nascosta" (Società Editrice Romana www.editriceromana.com) è ormai un classico nel panorama nazionale dell'informazione in ambito turistico. Sono in tutto 245 i borghi classificati a tutt'oggi dall'Associazione I Borghi più belli d'Italia e presenti nell'edizione 2015 della guida.
La storia di ogni borgo, le cose da vedere, i piaceri e i sapori, gli eventi, i musei, un ricco apparato fotografico e 17 tavole cartografiche dell'ACI (Automobile Club d'Italia) guidano il lettore attraverso l'insospettabile ricchezza della provincia italiana, dove la bellezza sedimentata nella storia aspetta solo di svelarsi al visitatore curioso.
Tutti i borghi classificati dall'Associazione, collegata all'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sono il frutto di un'accurata selezione sull'intero territorio nazionale, che vede il coinvolgimento dei Comuni e comporta anche parecchie esclusioni.
Infatti I Borghi più belli d'Italia si adeguano ai parametri di qualità architettonica e paesaggistica richiesti dalla Fédération des Plus Beaux Villages de la Terre di cui l'Associazione italiana è socio fondatore.
I Paesi che, oltre all'Italia, hanno una rete di borghi certificati sono Francia, Belgio, Spagna, Romania, Germania, Grecia, Giappone, Canada (a breve si uniranno Portogallo, Malta e Polonia). Leggi anche la recensione della Guida 2013:
I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA Il fascino dell'Italia nascosta Guida 2013
VIDEO: Il grande spettacolo dell'acqua 2015 MONTEVERDE (AV)
"Una guida utile e agile per svelare luoghi dal fascino senza tempo non solo ai turisti stranieri ma anche a noi stessi.
I borghi non sono solo una meravigliosa eredità del passato ma anche un tassello di una strategia per il futuro. Visitiamoli e amiamoli come meritano.
Lasciamoci conquistare dalla magia che si respira passeggiando o pedalando per le loro piazze, dal calore dell'ospitalità, dall'unicità dei prodotti, dai sapori e dalle tradizioni, dalla straordinaria varietà ambientale e architettonica."
Dario Franceschini (Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo)
"I Borghi che si trovano in questa guida rappresentano al meglio la grande diversità della nostra splendida Italia ma, soprattutto, la rappresentano in tutta la sua originalità e naturalezza.
Grazie ad un circuito di eccellenza composto da 245 destinazioni selezionate l'associazione ha conseguito notevoli risultati di riconosciuta qualità a livello nazionale e internazionale.
In questa guida conoscerete l'originalità della proverbiale bellezza italiana attraverso il racconto delle centinaia di tipicità rappresentate dai piccoli borghi.
Iniziare il viaggio seguendo la nostra guida vuol dire iniziare un percorso attraverso le storie, le culture e le tradizioni che fanno dell'Italia il paese più bello del mondo.
In ogni borgo c'è sempre qualcosa da vedere, da gustare, da vivere, in modo unico e irripetibile. Andare a visitare o trascorrere qualche giorno in questi luoghi significa contribuire al loro mantenimento e alla salvaguardia del patrimonio di storia, arte e tradizioni di cui sono custodi e promotori.
Stiamo investendo sul passato per costruire il futuro in un Paese, l'Italia, dove la Bellezza può essere la linfa vitale per offrire nuove e sicure opportunità di sviluppo e di benessere."
Fiorello Primi (Presidente Club "I Borghi più belli d'Italia" www.borghipiubelliditalia.it)
"I Borghi più Belli d'Italia Guida 2015" rappresenta un percorso dettagliato della nostra magnifica Italia. La presentazione in questo testo è ben rappresentata da 245 località con immagini e descrizioni dettagliate che partono dalla spiegazione del NOME di ogni singolo borgo: dalla STORIA, il GENIUS LOCI; ciò che c'è da VEDERE, PRODOTTI e piatti tipici locali, EVENTI, MUSEI e GALLERIE D'ARTE e DIVERTIMENTI.
Ecco alcuni Borghi descritti in questa guida turistica in modo completo e dettagliato:
MONTEVERDE (CAMPANIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Avellino. Sorge su un colle nell'alta valle dell'Ofanto, ai confini orientali della Campania. Il centro storico è arroccato intorno al castello.
Il castello, costruito in pietra locale sbozzata e lavorata, è stato adattato e ampliato nel XV secolo dagli Aragonesi sul torrione innalzato dai Longobardi a difesa dei confini del ducato di Benevento.
Nelle stradine lastricate l'attenzione è spesso catturata dagli edifici d'interessante fattura della borghesia terriera ottocentesca, come i palazzi Pelosi e Spirito in via Bocchetti, abbelliti da artistici portali.
Quanto ai luoghi di culto il principale è la ex cattedrale dedicata a Santa Maria di Nazareth. Anche la chiesa parrocchiale è intitolata a Santa Maria di Nazareth.
I prodotti tipici del borgo sono gli insaccati, quali soppressata, salsiccia e capocollo e i prodotti caseari dell'allevamento bovino brado, come caciocavallo, scamorza, ricotta, formaggio fresco e stagionato.
Vi si produce inoltre la filiera agricola, con orzo coltivato in loco, la birra artigianale Serro Croce. Come eventi principali c'è il grande Spettacolo dell'Acqua tutte le sere (dal 27 luglio al 25 agosto): il lago artificiale di San Pietro esplode di luci, suoni, danze e giochi d'acqua dedicati a Gerardo Maiella, il santo del popolo.
NORCIA (UMBRIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Perugia. Norcia è un luogo dalla doppia anima, dove sacro e profano si uniscono sapientemente (una sapienza tutta italica, di lunga tradizione) per dare piacere sia allo spirito che al fisico.
Oltre che per le bellezze artistiche (sopravvissute quasi per miracolo ai numerosi terremoti) a Norcia si viene sia per conoscere la profonda spiritualità benedettina (oggi rinvigorita dal ritorno di una giovane comunità di monaci americani) sia attratti soprattutto dalla sua fama artistica oltre a quella gastronomica.
Dalle chiese affiorano le gesta di San Benedetto, il viso dolce di Santa Scolastica. Norcia inoltre è un vero paradiso gastronomico dove regnano produzioni tipiche d'eccellenza, quali il pregiato tartufo nero, la lenticchia di Castelluccio e il prosciutto; da non dimenticare i salumi e in genere i prodotti della norcineria per i quali Norcia è celebre, ma anche i formaggi, il farro e il miele.
OTRANTO (PUGLIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Lecce. Dai Romani era chiamata Hydruntum (dal fiume Idro: Hydrus che sfocia vicino alla città). Il nome deriva dal greco: "acqua e monte".
Otranto è un luogo di luce meridiana che acceca e rapisce, è l'Oriente trasfigurato, una Gerusalemme d'acqua, un presepe immobile, pacificato con il suo mare. Otranto è "una stella collassata dove c'è tutto l'universo, dove c'è la vita quotidiana e la storia, dove gli anni non passano e tutto sembra compenetrarsi, dove tutti sanno di essere in un posto diverso, dove il tempo è immerso e "fermo" nella sua affascinante e misteriosa luce."
Otranto ha belle spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina che lambisce i bastioni in cui è racchiuso il centro storico. Dal 12 al 15 agosto inoltre si possono ammirare i festeggiamenti in onore della Madonna dell'Altomare (4-5 settembre) con processione a mare.
Il prodotto tipico del borgo è l'olio extravergine d'oliva del Salento: è tra i migliori d'Italia. Tra i numerosi vini Doc si segnalano: l'Alezio, il Copertino e il Salice Salentino.
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
La storia di ogni borgo, le cose da vedere, i piaceri e i sapori, gli eventi, i musei, un ricco apparato fotografico e 17 tavole cartografiche dell'ACI (Automobile Club d'Italia) guidano il lettore attraverso l'insospettabile ricchezza della provincia italiana, dove la bellezza sedimentata nella storia aspetta solo di svelarsi al visitatore curioso.
Tutti i borghi classificati dall'Associazione, collegata all'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), sono il frutto di un'accurata selezione sull'intero territorio nazionale, che vede il coinvolgimento dei Comuni e comporta anche parecchie esclusioni.
Infatti I Borghi più belli d'Italia si adeguano ai parametri di qualità architettonica e paesaggistica richiesti dalla Fédération des Plus Beaux Villages de la Terre di cui l'Associazione italiana è socio fondatore.
I Paesi che, oltre all'Italia, hanno una rete di borghi certificati sono Francia, Belgio, Spagna, Romania, Germania, Grecia, Giappone, Canada (a breve si uniranno Portogallo, Malta e Polonia). Leggi anche la recensione della Guida 2013:
I BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA Il fascino dell'Italia nascosta Guida 2013
VIDEO: Il grande spettacolo dell'acqua 2015 MONTEVERDE (AV)
"Una guida utile e agile per svelare luoghi dal fascino senza tempo non solo ai turisti stranieri ma anche a noi stessi.
I borghi non sono solo una meravigliosa eredità del passato ma anche un tassello di una strategia per il futuro. Visitiamoli e amiamoli come meritano.
Lasciamoci conquistare dalla magia che si respira passeggiando o pedalando per le loro piazze, dal calore dell'ospitalità, dall'unicità dei prodotti, dai sapori e dalle tradizioni, dalla straordinaria varietà ambientale e architettonica."
Dario Franceschini (Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo)
"I Borghi che si trovano in questa guida rappresentano al meglio la grande diversità della nostra splendida Italia ma, soprattutto, la rappresentano in tutta la sua originalità e naturalezza.
Grazie ad un circuito di eccellenza composto da 245 destinazioni selezionate l'associazione ha conseguito notevoli risultati di riconosciuta qualità a livello nazionale e internazionale.
In questa guida conoscerete l'originalità della proverbiale bellezza italiana attraverso il racconto delle centinaia di tipicità rappresentate dai piccoli borghi.
Iniziare il viaggio seguendo la nostra guida vuol dire iniziare un percorso attraverso le storie, le culture e le tradizioni che fanno dell'Italia il paese più bello del mondo.
In ogni borgo c'è sempre qualcosa da vedere, da gustare, da vivere, in modo unico e irripetibile. Andare a visitare o trascorrere qualche giorno in questi luoghi significa contribuire al loro mantenimento e alla salvaguardia del patrimonio di storia, arte e tradizioni di cui sono custodi e promotori.
Stiamo investendo sul passato per costruire il futuro in un Paese, l'Italia, dove la Bellezza può essere la linfa vitale per offrire nuove e sicure opportunità di sviluppo e di benessere."
Fiorello Primi (Presidente Club "I Borghi più belli d'Italia" www.borghipiubelliditalia.it)
"I Borghi più Belli d'Italia Guida 2015" rappresenta un percorso dettagliato della nostra magnifica Italia. La presentazione in questo testo è ben rappresentata da 245 località con immagini e descrizioni dettagliate che partono dalla spiegazione del NOME di ogni singolo borgo: dalla STORIA, il GENIUS LOCI; ciò che c'è da VEDERE, PRODOTTI e piatti tipici locali, EVENTI, MUSEI e GALLERIE D'ARTE e DIVERTIMENTI.
Ecco alcuni Borghi descritti in questa guida turistica in modo completo e dettagliato:
MONTEVERDE (CAMPANIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Avellino. Sorge su un colle nell'alta valle dell'Ofanto, ai confini orientali della Campania. Il centro storico è arroccato intorno al castello.
Il castello, costruito in pietra locale sbozzata e lavorata, è stato adattato e ampliato nel XV secolo dagli Aragonesi sul torrione innalzato dai Longobardi a difesa dei confini del ducato di Benevento.
Nelle stradine lastricate l'attenzione è spesso catturata dagli edifici d'interessante fattura della borghesia terriera ottocentesca, come i palazzi Pelosi e Spirito in via Bocchetti, abbelliti da artistici portali.
Quanto ai luoghi di culto il principale è la ex cattedrale dedicata a Santa Maria di Nazareth. Anche la chiesa parrocchiale è intitolata a Santa Maria di Nazareth.
I prodotti tipici del borgo sono gli insaccati, quali soppressata, salsiccia e capocollo e i prodotti caseari dell'allevamento bovino brado, come caciocavallo, scamorza, ricotta, formaggio fresco e stagionato.
Vi si produce inoltre la filiera agricola, con orzo coltivato in loco, la birra artigianale Serro Croce. Come eventi principali c'è il grande Spettacolo dell'Acqua tutte le sere (dal 27 luglio al 25 agosto): il lago artificiale di San Pietro esplode di luci, suoni, danze e giochi d'acqua dedicati a Gerardo Maiella, il santo del popolo.
NORCIA (UMBRIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Perugia. Norcia è un luogo dalla doppia anima, dove sacro e profano si uniscono sapientemente (una sapienza tutta italica, di lunga tradizione) per dare piacere sia allo spirito che al fisico.
Oltre che per le bellezze artistiche (sopravvissute quasi per miracolo ai numerosi terremoti) a Norcia si viene sia per conoscere la profonda spiritualità benedettina (oggi rinvigorita dal ritorno di una giovane comunità di monaci americani) sia attratti soprattutto dalla sua fama artistica oltre a quella gastronomica.
Dalle chiese affiorano le gesta di San Benedetto, il viso dolce di Santa Scolastica. Norcia inoltre è un vero paradiso gastronomico dove regnano produzioni tipiche d'eccellenza, quali il pregiato tartufo nero, la lenticchia di Castelluccio e il prosciutto; da non dimenticare i salumi e in genere i prodotti della norcineria per i quali Norcia è celebre, ma anche i formaggi, il farro e il miele.
OTRANTO (PUGLIA)
E' un borgo che si trova in provincia di Lecce. Dai Romani era chiamata Hydruntum (dal fiume Idro: Hydrus che sfocia vicino alla città). Il nome deriva dal greco: "acqua e monte".
Otranto è un luogo di luce meridiana che acceca e rapisce, è l'Oriente trasfigurato, una Gerusalemme d'acqua, un presepe immobile, pacificato con il suo mare. Otranto è "una stella collassata dove c'è tutto l'universo, dove c'è la vita quotidiana e la storia, dove gli anni non passano e tutto sembra compenetrarsi, dove tutti sanno di essere in un posto diverso, dove il tempo è immerso e "fermo" nella sua affascinante e misteriosa luce."
Otranto ha belle spiagge di sabbia bianca e acqua cristallina che lambisce i bastioni in cui è racchiuso il centro storico. Dal 12 al 15 agosto inoltre si possono ammirare i festeggiamenti in onore della Madonna dell'Altomare (4-5 settembre) con processione a mare.
Il prodotto tipico del borgo è l'olio extravergine d'oliva del Salento: è tra i migliori d'Italia. Tra i numerosi vini Doc si segnalano: l'Alezio, il Copertino e il Salice Salentino.
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
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