sabato 26 marzo 2016

IL POTERE EMOTIVO DEI GESTI di Amy Cuddy Presenza, autostima, sicurezza: usa il linguaggio del corpo per affrontare le sfide più difficili

"IL POTERE EMOTIVO DEI GESTI Presenza, autostima, sicurezza: usa il linguaggio del corpo per affrontare le sfide più difficili" di Amy Cuddy (Sperling e Kupfer Editori) contiene consigli scientifici per apparire e diventare sicuri e assertivi.
Molti libri hanno approfondito il linguaggio del corpo ma questo apre una strada mai battuta prima: ti svela come sfruttare il linguaggio del corpo per cambiare la tua mente.
Una tesi semplice e rivoluzionaria: se fingi di essere sicuro e potente, automaticamente lo diventi. Lo dimostra la scienza.
Devi assumere una postura spontanea e naturale di potere, ossia espandere il corpo occupando più spazio, senza intimorire l'interlocutore. Solo così comunichi la tua determinazione agli altri e soprattutto a te stesso!

Più ostenti sicurezza (nei modi giusti) più ti senti davvero sicuro perché particolari gesti ingannano il cervello, inducendolo a rilasciare testosterone (l'ormone dell'assertività) e a frenare il cortisolo (l'ormone dello stress).
Questa è la rivoluzionaria scoperta di Amy Cuddy, fra le massime esperte a livello mondiale di linguaggio del corpo, che ha anticipato i suoi studi pionieristici in una delle TED conference più viste e applaudite di sempre.
Il potere emotivo dei gesti espone le sue ricerche e spiega come applicarle nella vita di tutti i giorni: quali atteggiamenti assumere o evitare, come muoverti nello spazio e altre tecniche semplici ma efficaci per liberarti dalle paure e superare le sfide con soddisfazione.
Il corpo plasma la mente, la mente plasma il comportamento e il comportamento plasma il futuro.

VIDEO di Amy CUDDY: IL POTERE EMOTIVO DEI GESTI

Amy Cuddy è famosa in tutto il mondo grazie al suo intervento alla TED Conference del 2012, il secondo per numero di visualizzazioni nella storia del TED.
È docente e ricercatrice alla Harvard Business School, dove studia i condizionamenti dettati dal comportamento non verbale e dai giudizi aprioristici.
I suoi risultati sono stati pubblicati sulle più importanti riviste accademiche e ripresi da The New York Times, Wall Street Journal, The Economist, Wired e altri.
Definita "game changer" dal Time Magazine e "astro nascente" dalla Association for Psychological Science, Amy Cuddy è stata inserita tra le 50 donne che stanno cambiando il mondo da Business Insider e tra gli young global leaders dal World Economic Forum.

Leggi un estratto dal libro IL POTERE EMOTIVO DEI GESTI di Amy Cuddy

Il potere emotivo dei gesti non è l'ennesimo manuale per imprenditori e manager. La "presenza" necessaria per convincere gli investitori è la stessa che occorre per persuadere te stesso che non è un problema parlare in pubblico o chiedere un aumento o un trattamento più rispettoso.
Questo libro è adatto soprattutto alle persone che vogliono affrontare la vita con un po' di ottimismo e dignità in più, persone con risorse limitate e che hanno vissuto situazioni molto difficili, ma trovano comunque in sè la volontà di provarci.
Di provare a essere presenti, sentirsi capaci, non solo per se stesse ma per coloro che amano e rispettano. Non cercano un successo strepitoso ma semplicemente sfruttano al meglio il proprio potenziale per vincere le sfide quotidiane.

Un'entusiastica sicurezza di sè è un indicatore di successo straordinariamente efficace. Da numerose ricerche risulta che la fiducia in se stessi denota spirito di iniziativa, disponibilità a lavorare duramente, tenacia di fronte alle avversità, attività mentale potenziata, creatività e capacità di riconoscere buone occasioni e nuove idee.
Inoltre l'entusiasmo di un imprenditore è contagioso: stimola passione e migliori prestazioni in chi lavora per e con lui.
Tendiamo a prestar fede alle persone entusiaste e appassionate anche perchè sono caratteristiche difficili da simulare.
Quando i candidati a un colloquio si sforzano troppo di fare buona impressione rischiano di ottenere l'effetto opposto perchè possono sembrare fasulli e manipolatori.

Quando sostieni un colloquio di lavoro e pensi "Sono a un colloquio di lavoro" non riesci a entrare in piena connessione con l'interlocutore o a mostrare l'aspetto di te che vorresti presentare: il tuo sé più autentico, più acuto, più audace, più rilassato.
Forse ti preoccupi di ciò che gli altri pensano di te e questo ti fa sentire impotente. E poi sei troppo proiettato sul risultato finale (a cui dai un'importanza eccessiva) invece di concentrarti sul percorso.
Preoccupazioni simili si combinano in un micidiale cocktail autolesivo. Ancora prima di affrontare un'opportunità sei in preda all'ansia, prevedendo il peggio per un futuro che ancora non si è realizzato.

Quando affronti una situazione di stress con questo atteggiamento mentale per forza rimani insoddisfatto.
La prossima volta che ti capiterà guardala approssimarsi con fiducia ed entusiasmo invece che con dubbio e paura.
Immaginati energizzato e a tuo agio mentre la vivi, libero dal timore di come gli altri potrebbero giudicarti: un'immagine di te che te ne vai senza rimpianti, soddisfatto di aver dato il meglio, al di là del risultato misurabile.

"Il senso d'impotenza ci blocca: blocca ciò che sappiamo, che crediamo, che sentiamo. Vela ciò che siamo, rendendolo invisibile. Riesce persino ad alienarci gli altri.
L'opposto dell'impotenza è la potenza. In un certo senso è vero ma non è tanto semplice.
Le ricerche che ho condotto per anni si aggiungono a un vasto corpus di indagini incentrate su una qualità che io chiamo "presenza", cioè una disposizione a essere presenti nel momento, sereni, disinvolti e sicuri di sé.
La presenza è un misto di determinazione e autostima, che scaturisce dal credere in se stessi, dal nutrire fiducia nelle proprie sensazioni, nei propri valori, nelle proprie capacità.

È un'attitudine personale che si comunica subito agli altri e dà immediata forza alle nostre parole, alle nostre azioni, al nostro modo di porci.
È importante perché se noi per primi non confidiamo in noi stessi, come possono farlo gli altri?
Che si parli di fronte a 2 persone o a 5000, che si debba sostenere un colloquio di lavoro, raccogliere fondi per una causa o promuovere un'idea con potenziali investitori, che si agisca a nome proprio o per conto di terzi, nella vita ci si trova ad affrontare momenti impegnativi che richiedono il giusto equilibrio.
La presenza ci dà il potere di essere all'altezza di quelle situazioni." Amy Cuddy



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo

Nessun commento:

Posta un commento