lunedì 2 marzo 2009

"La vita che tu hai è frutto dei tuoi pensieri" di Daniela Moretti

Oggi pubblico un nuovo "guest post" di Daniela MORETTI, tra le più autorevoli formatrici e coach di programmazione neuro-linguistica (PNL).
Questi sono i suoi articoli precedenti (per chi non li avesse letti):

LA SFIDA DEI 30 GIORNI PER VIVERE UN ANNO SPECIALE
Come superare le barriere più comuni dell'AMORE

Se vuoi saperne di più, clicca su questo link:
www.danielamoretti.it

"Noi realizziamo ciò su cui poniamo l’attenzione dei nostri pensieri.
C’è una grande verità da sapere: quello su cui concentriamo la nostra attenzione diventa realtà, si materializza. Se concentri i tuoi pensieri sulle cose brutte che ti possono accadere, con molta probabilità queste si avverano. E’ magia?
No! È semplicemente il nostro cervello che funziona così. Noi abbiamo a disposizione il computer più potente e sofisticato della Terra ma purtroppo nessuno ci ha mai dato il libretto d'istruzioni per usarlo in modo funzionale, permettendoci così di costruire la vita che desideriamo. Per questo motivo ci ritroviamo a vivere nella paura (di fallire, del rifiuto, del giudizio negativo degli altri) e paradossalmente quello che più ci fa paura lo attraiamo.

Una donna prima di andare alla posta si ripeteva sempre: “Con la sfortuna che ho beccherò sicuramente la fila più lunga e più lenta, con la solita vecchietta che non sente e che impiega tre ore per prendere la pensione!”. Si diceva questo, se lo ripeteva, si immaginava ad aspettare per ore in fila e arrivava alla posta già nervosa e…guarda un po’…la maggior parte delle volte succedeva proprio così! Così lei usciva dalla posta dicendosi: “Ecco, vedi che ho ragione, sono proprio sfortunata”. E così andava a rafforzare la sua convinzione limitante di essere sfortunata.
Lei stessa si andava a creare la “sfortuna”. Se solo avesse saputo che cambiando linguaggio interno e le immagini mentali avrebbe potuto allontanare quella dannata “sfortuna” che la seguiva ovunque!

Oppure aprite il giornale, leggete l’oroscopo che vi mette in guardia perché tutti quelli del vostro segno avranno un imprevisto, una difficoltà che li farà sentire nervosi e vi consiglia di non scaricare il nervosismo sui vostri cari. Effettivamente andate al lavoro e succede un imprevisto ad esempio: “il capo ha cambiato tutta la campagna di marketing e quindi voi dovete velocemente crearne un’altra in pochissimo tempo”. Come diceva l’oroscopo il vostro nervosismo aumenta perché continuate a chiedervi: “Perché lui deve sempre cambiare tutto all’ultimo momento?”, “Ma io non sono una macchina”. E così, come diceva l'oroscopo, arrivate a casa con questi pensieri che vi rendono molto nervosi. Vi coricate pensando: “Certo che gli oroscopi ci azzeccano! Mi è proprio successo tutto quello che c’era scritto”.

Spesso ci dicono e ci diciamo che sono gli eventi esterni e le persone che incontriamo a determinare la vita che abbiamo, la nostra felicità oppure la nostra infelicità, il nostro sentirci bene o meno. Nulla di più falso! La nostra realtà è frutto dei nostri pensieri, di quello che ci diciamo e ci immaginiamo ogni giorno. Non sono mai gli eventi a determinare la nostra vita ma il modo in cui li percepiamo e reagiamo ad essi.
Possiamo rimuginare sui torti ricevuti: “Tutti ce l’hanno con me”; oppure possiamo chiederci: “Cosa posso fare affinché questa esperienza mi possa arricchire? Qual è l’insegnamento che può aiutarmi a costruire un futuro meraviglioso?”.
La maggior parte delle persone pianifica il peggio, pensa a quel che potrebbe andar storto e poi lo applica alla perfezione.

Siamo quello che pensiamo. Tutto ciò che siamo nasce dai nostri pensieri. Noi creiamo il nostro mondo”. Buddah
“Trasformatevi rinnovando la vostra mente”
Citazione biblica

Come avviene questo? Come si materializzano i nostri pensieri?
Immaginate una persona che pensi e si ripeta ogni giorno: “Speriamo che non mi ritrovi con un lavoro sbagliato, alle dipendenze di un capo che non mi fa mai un complimento e che mi tiene sempre sotto pressione”. Quello che pensiamo e che ci ripetiamo ogni giorno è un comando che noi stiamo dando al nostro cervello, proprio come se la nostra mente fosse una barca e i nostri pensieri fossero il timone. Il cervello realizza ciò su cui poniamo i nostri pensieri e, ahimè, anche ciò che cerchiamo di evitare. Lavorando per immagini infatti la nostra mente realizza tutto ciò che pensa, al di là del fatto che sia ciò che vogliamo o ciò che non vogliamo.
Se adesso io ti chiedessi: “Non pensare ad un cavallo bianco che corre su un prato verde. Mi raccomando, adesso non pensare ad un cavallo bianco che corre su un prato verde!”. Cosa stai facendo? Stai pensando ad un cavallo bianco che corre su un prato verde! Il nostro cervello, lavorando per immagini, non percepisce il “non” e quindi, anche se tu gli dici quello che “non vuoi”, lui comunque dà al sistema nervoso il segnale di realizzarlo nella realtà.
E’ un meccanismo che funziona sempre: “Ho paura di parlare in pubblico. Sicuramente mi bloccherò, mi emozionerò e tutti rideranno di me”. Questa persona ha dato un comando ben chiaro al suo cervello che è quello di emozionarsi, di bloccarsi e di attirare le risate del pubblico.
Noi andiamo ad attrarre tutto ciò su cui ci focalizziamo: siamo come calamite!
La vita che noi abbiamo è la vita che abbiamo scelto, consciamente o inconsciamente.

Che film ti proietti nella mente ogni giorno?
Di cosa nutri la tua mente ogni giorno?
Di pensieri positivi sul futuro oppure di pensieri distruttivi e orrendi su esperienze passate e future sgradevoli? Tante persone rivivono i momenti più brutti della loro vita ogni giorno, proiettando nella mente quelle esperienze sgradevoli, oppure vivono già un futuro d’inferno pensando a tutto ciò di brutto che potrà accadere loro nel futuro! Mi chiedo: “Perché starci male adesso?”. Sembra che alla maggior parte della gente piaccia soffrire! E allora cosa fare con quei pensieri spiacevoli che ti vengono in mente? Allenati ad allontanarli e a renderli sfocati, poco visibili e poco colorati. Allontana l’immagine di quel pensiero e sostituiscilo con qualcosa di bello che ti faccia sentire bene. Ci sono persone che cancellano i ricordi belli ed entusiasmanti della vita ed ingrandiscono le esperienze sgradevoli tenendole sempre a portata di mano per “sentirsi male” ogni volta. Quando ripensiamo a qualcosa di sgradevole è come rivivere quel momento in quanto la nostra mente non distingue tra ciò che immaginiamo vividamente e ciò che avviene nella realtà.
Non permettete a quelle esperienze di ferirvi di nuovo ogni giorno!

Sabato 7 e domenica 8 marzo durante il corso “Come usare il cervello per cambiare” ci alleneremo a nutrire la nostra mente di pensieri funzionali per raggiungere i nostri obiettivi nel lavoro e nella vita affettiva. Riuscirai inoltre a “ristrutturare” quelle esperienze del passato affinché non ti facciano più soffrire e si trasformino in strumenti utili per aiutarti costruire un futuro entusiasmante!
Dai comandi chiari al tuo cervello: cosa vuoi?
Un giorno un barbone si avvicina a me e mi chiede: “Mi puoi dare qualcosa?”, allora io gli chiedo: “Quanti soldi vuoi?”, lui mi risponde:“Puoi darmi 50 centesimi?”. Prima mi sono chiesta se era giusto darglieli e alimentare la carità per le strade, poi ho aperto la borsa dove tenevo gli spiccioli. Avevo 2 euro in monete da un euro e da 50 centesimi. Ho preso una moneta da 50 centesimi e gliel’ho data. Ho ripreso a camminare e poi mi sono fermata e mi sono chiesta: “Perché gli ho dato solo 50 centesimi? Se lui mi avesse chiesto 2 euro io glieli avrei dati”. Gli ho dato 50 centesimi perché questo è ciò che lui mi ha chiesto.
Molte persone non raggiungono ciò che desiderano perché al loro cervello, tanto potente, non chiedono quello che vogliono ma quello che assolutamente vorrebbero evitare e si fanno domande che non li portano ad agire.

Quando al ristorante ti serve un coltello cosa fai? “Lo chiedo al cameriere.” Ecco, lo stesso avviene con il nostro cervello. Molta gente però non chiede il coltello, piuttosto dice al cameriere: “Non voglio una forchetta, non voglio un cucchiaio, non voglio un bicchiere”. Il cameriere sarà capace di sapere cosa vuole? No, perché non sa cosa il cliente vuole ma sa solo cosa il cliente non vuole.
Allenati a chiedere al tuo cervello quello che vuoi con una intensità emotiva incredibile e fai finta di averlo già raggiunto:
“Come ti senti all’idea di averlo già raggiunto?”. In questo modo andrai a sprigionare una vitalità, una gioia e soddisfazione incredibili che contageranno tutti e che ti permetteranno ti attrarre le occasioni e le persone indispensabili per realizzare i tuoi sogni."

Daniela Moretti

Il PERCORSO "LIFE" di Daniela Moretti comprende l'area "Relazioni - Vita affettiva" con i corsi "COMUNICAZIONE EFFICACE – COMUNICAZIONE UOMO-DONNA – I SEI PILASTRI DELL’AMORE".
Se vuoi leggere i dettagli, clicca su questo link:

www.danielamoretti.it/percorso_life.php

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