"COMUNICARE OLTRE LA MORTE Il metodo testato clinicamente su oltre 3000 casi per sciogliere il dolore del lutto e ritrovare la serenità" di Allan BOTKIN (UNO Editori www.unoeditori.com) descrive la nuova tecnica che trasforma il dolore del lutto in amore.
Un libro che permette di rielaborare in chiave positiva e costruttiva il quotidiano confronto con il dolore causato da un lutto che ha lasciato irrisolte troppe questioni: dai sensi di colpa alla rabbia e alla tristezza che affliggono coloro che sopravvivono alla perdita di una persona cara.
Attraverso una particolare stimolazione del cervello il dott. Botkin induce un'esperienza in cui il paziente ha la viva percezione di incontrare la persona per cui sta vivendo un lutto. Questo testo è pubblicato in co-edizione con IONS Edizioni.
Se vuoi guardare un video dell'autore con sottotitoli in italiano, clicca su questo link:
Una scoperta rivoluzionaria: la terapia IADC del dott. Allan BOTKIN
Allan Botkin (www.induced-adc.com) è uno psicologo specializzato nella diagnosi e nella cura del disturbo post traumatico da stress (PTSD). Il dr. Botkin ha curato molti veterani di guerra e ha pubblicato articoli scientifici riguardanti le zone della funzionalità cerebrale, il PTSD, la desensibilizzazione e l'elaborazione mediante movimenti oculari (EMDR).
Attualmente è direttore del Center for Grief and Traumatic Loss, dove sperimenta la tecnica da lui messa a punto, una procedura psicologica per ottenere esperienze evocative del defunto chiamata IADC.
L'acronimo "IADC" è un marchio registrato di proprietà del dott. Allan L. Botkin e significa "Induced After Death Communication”: comunicazione post-mortem indotta. Per ulteriori informazioni sulla IADC in Italia visita il sito www.terapia-iadc.it e scarica il VIDEO GRATUITO "In dialogo con Botkin".
Tutti i casi presentati in questo libro sono veri perchè si sono verificati negli studi di terapeuti o, nel caso delle comunicazioni post-mortem, avvenute in modo inaspettato e spontaneo. Il libro contiene la descrizione dettagliata di numerosi casi risolti.
"Comunicare oltre la morte" presenta la IADC che permette di risolvere in modo immediato e definitivo: 1) il lutto non elaborato; 2) il dolore causato dal distacco della morte;
3) i sensi di colpa legati alla scomparsa di una persona; 4) l'incertezza sulla condizione di un caro dopo la sua dipartita; 5) l'amarezza che deriva da un perdono mancato. E concede quei "5 minuti in più" che tutti avremmo voluto avere, per dire addio a una persona amata.
"Questo nuovo metodo è utile soprattutto per chi soffre di un lutto traumatico recente, o subito decine di anni prima, e per chi ha sentimenti di colpa, rabbia e tristezza per la morte di una persona cara e vuole superarli.
Le IADC aiutano i nostri pazienti a guarire le immagini traumatiche fornendo un'immagine positiva che sostituisce con naturalezza quella negativa. EMDR è la desensibilizzazione e rielaborazione tramite movimenti oculari (da Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
L'EMDR si è dimostrata una procedura talmente affidabile ed efficace nello svelare e alleviare il lutto traumatico che non ho avuto nessuna esitazione nell'incoraggiare più caldamente i pazienti ad andare immediatamente nella tristezza profonda e a rimanerci dentro. Quando siamo riusciti a elaborare a pieno la tristezza profonda il senso di colpa e la rabbia tendevano a svanire completamente.
L'EMDR aiuta i pazienti affetti da PTSD a ridurre l'intensità dei ricordi intrusivi provenienti dagli eventi traumatici, eliminando dalla memoria la componente del rivissuto. Molti pazienti notano di essere ancora in grado di ricordare il trauma, ma di sentirsi come se il tutto fosse accaduto tantissimo tempo prima o come se facessero parte di un racconto.
L'EMDR accelera l'elaborazione delle informazioni nel cervello: fa andare più velocemente il "proiettore" della coscienza sbloccandolo in modo da permettergli di girare regolarmente.
L'evento traumatico cessa quindi di intromettersi indesideratamente nella coscienza e, al contempo, l'EMDR non accresce la suscettibilità del soggetto, cosicchè i falsi ricordi non rappresentino un problema.
Trovo estremamente incoraggiante che in Italia si è sviluppato interesse recentemente intorno a questa tecnica, grazie soprattutto all'impegno del dott. Andrea Leone. Tutto ciò ci fa presagire che la IADC conoscerà in futuro un grande sviluppo e ci auguriamo che possa integrarsi completamente nelle terapie del dolore.
La ragione che ci spinge a credere nella diffusione e che presiede al nostro ottimismo è che la IADC, molto semplicemente, FUNZIONA!" Allan Botkin
POSTFAZIONE DI ANDREA LEONE
"Anni fa sentii accennare dal prof. Ervin Laszlo di un Centro in America in cui attraverso una semplice stimolazione bilaterale era possibile guarire da profondi traumi attraverso un incontro (reconnection) in pieno stato di veglia con persone defunte. Ebbi la curiosità di approfondire, se non altro per l'autorevolezza della fonte...
Sembrava incredibile che: in un solo istante (attraverso una breve stimolazione bilaterale di pochi secondi) un grande trauma potesse sciogliersi come neve al sole;
l'80% dei pazienti in cui veniva indotta una IADC la viveva e ne godeva gli immediati benefici; su oltre 3000 casi non ci fosse nessun paziente che avesse vissuto un effetto collaterale negativo.
Che vi sia la possibilità di comunicare con i morti non è una novità, ma che tale esperienza si potesse vivere:
in pieno stato di veglia; in pochi minuti; con naturalezza; senza controindicazioni; in un set "clinico" rassicurante; senza necessità di anni di pratiche spirituali/di respiro; e che inoltre potesse avere un enorme e duraturo impatto sulla salute psichica della persona... tutto questo non si era mai saputo e neanche lontanamente sospettato!
Il terapeuta infatti non induce e forza nulla, non ha poter di nulla rispetto al contenuto dell'esperienza. Solo si limita a condurre sulla soglia la persona e poi a lasciare che le cose accadano... se devono accadere.
Per concludere non posso tralasciare che con questo libro si apre "NOETIC", la collana diretta da me (come IONS edizioni) insieme a Prabhat Eusebio (UNO Editori), con la quale ci proponiamo di esplorare temi di frontiera e di convergenza tra Scienza e Spiritualità." Andrea Leone
Un caro saluto.
Un libro che permette di rielaborare in chiave positiva e costruttiva il quotidiano confronto con il dolore causato da un lutto che ha lasciato irrisolte troppe questioni: dai sensi di colpa alla rabbia e alla tristezza che affliggono coloro che sopravvivono alla perdita di una persona cara.
Attraverso una particolare stimolazione del cervello il dott. Botkin induce un'esperienza in cui il paziente ha la viva percezione di incontrare la persona per cui sta vivendo un lutto. Questo testo è pubblicato in co-edizione con IONS Edizioni.
Se vuoi guardare un video dell'autore con sottotitoli in italiano, clicca su questo link:
Una scoperta rivoluzionaria: la terapia IADC del dott. Allan BOTKIN
Allan Botkin (www.induced-adc.com) è uno psicologo specializzato nella diagnosi e nella cura del disturbo post traumatico da stress (PTSD). Il dr. Botkin ha curato molti veterani di guerra e ha pubblicato articoli scientifici riguardanti le zone della funzionalità cerebrale, il PTSD, la desensibilizzazione e l'elaborazione mediante movimenti oculari (EMDR).
Attualmente è direttore del Center for Grief and Traumatic Loss, dove sperimenta la tecnica da lui messa a punto, una procedura psicologica per ottenere esperienze evocative del defunto chiamata IADC.
L'acronimo "IADC" è un marchio registrato di proprietà del dott. Allan L. Botkin e significa "Induced After Death Communication”: comunicazione post-mortem indotta. Per ulteriori informazioni sulla IADC in Italia visita il sito www.terapia-iadc.it e scarica il VIDEO GRATUITO "In dialogo con Botkin".
Tutti i casi presentati in questo libro sono veri perchè si sono verificati negli studi di terapeuti o, nel caso delle comunicazioni post-mortem, avvenute in modo inaspettato e spontaneo. Il libro contiene la descrizione dettagliata di numerosi casi risolti.
"Comunicare oltre la morte" presenta la IADC che permette di risolvere in modo immediato e definitivo: 1) il lutto non elaborato; 2) il dolore causato dal distacco della morte;
3) i sensi di colpa legati alla scomparsa di una persona; 4) l'incertezza sulla condizione di un caro dopo la sua dipartita; 5) l'amarezza che deriva da un perdono mancato. E concede quei "5 minuti in più" che tutti avremmo voluto avere, per dire addio a una persona amata.
"Questo nuovo metodo è utile soprattutto per chi soffre di un lutto traumatico recente, o subito decine di anni prima, e per chi ha sentimenti di colpa, rabbia e tristezza per la morte di una persona cara e vuole superarli.
Le IADC aiutano i nostri pazienti a guarire le immagini traumatiche fornendo un'immagine positiva che sostituisce con naturalezza quella negativa. EMDR è la desensibilizzazione e rielaborazione tramite movimenti oculari (da Eye Movement Desensitization and Reprocessing).
L'EMDR si è dimostrata una procedura talmente affidabile ed efficace nello svelare e alleviare il lutto traumatico che non ho avuto nessuna esitazione nell'incoraggiare più caldamente i pazienti ad andare immediatamente nella tristezza profonda e a rimanerci dentro. Quando siamo riusciti a elaborare a pieno la tristezza profonda il senso di colpa e la rabbia tendevano a svanire completamente.
L'EMDR aiuta i pazienti affetti da PTSD a ridurre l'intensità dei ricordi intrusivi provenienti dagli eventi traumatici, eliminando dalla memoria la componente del rivissuto. Molti pazienti notano di essere ancora in grado di ricordare il trauma, ma di sentirsi come se il tutto fosse accaduto tantissimo tempo prima o come se facessero parte di un racconto.
L'EMDR accelera l'elaborazione delle informazioni nel cervello: fa andare più velocemente il "proiettore" della coscienza sbloccandolo in modo da permettergli di girare regolarmente.
L'evento traumatico cessa quindi di intromettersi indesideratamente nella coscienza e, al contempo, l'EMDR non accresce la suscettibilità del soggetto, cosicchè i falsi ricordi non rappresentino un problema.
Trovo estremamente incoraggiante che in Italia si è sviluppato interesse recentemente intorno a questa tecnica, grazie soprattutto all'impegno del dott. Andrea Leone. Tutto ciò ci fa presagire che la IADC conoscerà in futuro un grande sviluppo e ci auguriamo che possa integrarsi completamente nelle terapie del dolore.
La ragione che ci spinge a credere nella diffusione e che presiede al nostro ottimismo è che la IADC, molto semplicemente, FUNZIONA!" Allan Botkin
POSTFAZIONE DI ANDREA LEONE
"Anni fa sentii accennare dal prof. Ervin Laszlo di un Centro in America in cui attraverso una semplice stimolazione bilaterale era possibile guarire da profondi traumi attraverso un incontro (reconnection) in pieno stato di veglia con persone defunte. Ebbi la curiosità di approfondire, se non altro per l'autorevolezza della fonte...
Sembrava incredibile che: in un solo istante (attraverso una breve stimolazione bilaterale di pochi secondi) un grande trauma potesse sciogliersi come neve al sole;
l'80% dei pazienti in cui veniva indotta una IADC la viveva e ne godeva gli immediati benefici; su oltre 3000 casi non ci fosse nessun paziente che avesse vissuto un effetto collaterale negativo.
Che vi sia la possibilità di comunicare con i morti non è una novità, ma che tale esperienza si potesse vivere:
in pieno stato di veglia; in pochi minuti; con naturalezza; senza controindicazioni; in un set "clinico" rassicurante; senza necessità di anni di pratiche spirituali/di respiro; e che inoltre potesse avere un enorme e duraturo impatto sulla salute psichica della persona... tutto questo non si era mai saputo e neanche lontanamente sospettato!
Il terapeuta infatti non induce e forza nulla, non ha poter di nulla rispetto al contenuto dell'esperienza. Solo si limita a condurre sulla soglia la persona e poi a lasciare che le cose accadano... se devono accadere.
Per concludere non posso tralasciare che con questo libro si apre "NOETIC", la collana diretta da me (come IONS edizioni) insieme a Prabhat Eusebio (UNO Editori), con la quale ci proponiamo di esplorare temi di frontiera e di convergenza tra Scienza e Spiritualità." Andrea Leone
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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