lunedì 16 giugno 2008

Le tecniche di PNL per il coach

La PNL (programmazione neurolinguistica) può fornire al coach diversi strumenti pratici
per lavorare con i clienti:

- ancore e ancoraggio (un'àncora collega uno stato d'animo con uno stimolo esterno,
per esempio un brano musicale; l'ancoraggio è il processo per costruire un'àncora);
- la "passeggiata delle credenze" (serve per eliminare le convinzioni limitanti, che "chiudono
risorse", e far adottare nuove credenze potenzianti, che "aprono risorse");

- il TOTE (Test - Operate - Test - Exit) :
si identifica lo "stato attuale", di partenza (Test), si analizza tutto ciò che stiamo facendo (Operate), o che potremmo fare, per raggiungere lo "stato desiderato", cioè l'obiettivo finale; si effettua la verifica (Test) del raggiungimento dello stato desiderato: se l'obiettivo prestabilito è stato raggiunto, si esce dallo schema (Exit), altrimenti si torna alla fase "Operate";

- le posizioni percettive;
- la griglia dei METAPROGRAMMI;
- la ristrutturazione (è una tecnica che permette di attribuire nuovi significati agli eventi,
cambiando le parole e quindi la "cornice" in cui percepiamo le cose);
- i livelli logici di Robert Dilts ;

- il "come se" e "la domanda miracolo" (sono due tecniche "orientate al futuro":
il "come se"di Paul Watzlawick consiste nel dire al cliente "faccia come se avesse già risolto questo problema ...". La "domanda miracolo", usata, per esempio da Giorgio Nardone, consistenell'affermare:"prova a immaginare che, come per magia, questo problema scompaia.
Da che cosa ti accorgeresti di aver risolto il problema?".);
- il METAMODELLO;
- il ricalco (e guida) e il rapport.


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