lunedì 5 novembre 2018

MINDFULNESS AL LAVORO di Stephen MCKENZIE Piccolo manuale di sopravvivenza allo stress

"MINDFULNESS AL LAVORO Piccolo manuale di sopravvivenza allo stress" di Stephen MCKENZIE (Edizioni ERICKSON www.erickson.it) è un ottimo libro scritto da un esperto del tema con anni di esperienza: fornisce tanti esempi pratici su come praticare la mindfulness sul luogo di lavoro e nelle diverse professioni.
Può la mindfulness (la piena presenza mentale) aiutarci a sopravvivere allo stress lavorativo? La risposta è sì! Tutti parlano di mindfulness ma pochi sanno davvero di che si tratta.
Mettere in pratica la mindfulness significa semplicemente essere pienamente consapevoli, pienamente capaci di rivolgere coscientemente la nostra consapevolezza a ciò che è (proprio qui e proprio ora) e accettare pienamente ciò di cui siamo consapevoli.

Tutti possiamo vivere e lavorare consapevolmente a patto di saper lasciar andare le nostre idee riguardo a ciò che possiamo o non possiamo essere.
Questo è il nostro stato naturale di pace e felicità e compare in modo del tutto spontaneo quando smettiamo di farci distrarre da ciò che non è ossia dalle nostre immagini mentali sul passato e sul futuro.
Stephen McKenzie ti rivelerà come la pratica della mindfulness (ovvero la capacità di focalizzare la mente su ciò che è invece che su ciò che non è) può essere un antidoto molto potente contro lo stress della tua vita, soprattutto professionale.

Mindfulness al lavoro ti aiuterà a: ridurre lo stress; diventare più produttivo; incrementare le tue capacità decisionali; migliorare le relazioni con i colleghi; lavorare in modo più creativo;
sviluppare la tua leadership e... divertirti lavorando.
Il segreto della mindfulness è che è molto più facile di quanto si pensi. Leggi anche le recensioni di altri libri sullo stesso argomento:

I QUATTRO SEGRETI DELLA FELICITA' di Pamela HAYS

MINDFOODNESS di Emanuel MIAN Allena la tua mente a gestire meglio cibo, corpo ed emozioni

MENTE CALMA CUORE APERTO di Carolina TRAVERSO Mindfulness: un potente kit antistress per fare pace con i tuoi pensieri

IL PICCOLO LIBRO DELLA MINDFULNESS di Tiddy Rowan Rallenta, respira, libera la mente

IL PROGRAMMA MINDFULNESS di Bob STAHL e Elisha GOLDSTEIN Un metodo pratico e clinicamente testato per superare: stress, ansia, panico, depressione, dolore cronico... e altri problemi di salute


Stephen McKenzie ha oltre 20 anni di esperienza nell'insegnamento e nella ricerca su una vasta gamma di tematiche psicologiche, fra cui depressione, demenza, abuso di sostanze e (più recentemente) mindfulness.
Come oratore, ricercatore e scrittore ha una capacità straordinaria di parlare di argomenti complessi in modo vivace, coinvolgente e divertente.
Attualmente è docente e ricercatore presso la Deakin University's School of Psychology, dove studia le applicazioni cliniche della mindfulness. Ha pubblicato diversi libri su psicologia, filosofia e mindfulness, fra cui:
"IL LIBRO DELLA MINDFULNESS Liberarsi dallo stress, gestire l'ansia, vivere sereni", HEARTFULNESS Vivere oltre la mindfulness con il cuore.

"In parole povere la mindfulness è un'antica tecnica di guarigione e valorizzazione della propria vita, che può aiutarci a non perdere di vista il nostro naturale stato di felicità e salute, anche quando pensiamo di essere troppo impegnati e "di corsa" per mettere al primo posto quello che conta veramente: essere pienamente consapevoli e pienamente consapevoli della possibilità di vivere pienamente.
La mindfulness può essere ridotta a due soli principi: la consapevolezza e l'accettazione.

Questi elementi fondamentali possono essere visti come le due ali di un uccello: possono farci volare più in alto di quanto ci siamo mai sognati di fare, a condizione però di riconoscerle e utilizzarle entrambe.
Senza accettazione, infatti, la consapevolezza potrebbe incutere paura; senza consapevolezza l'accettazione potrebbe avere un effetto sedativo.
Quando siamo consapevoli e, allo stesso tempo, accettiamo ciò di cui siamo consapevoli (ciò che ci sta accadendo nel qui e ora), non siamo schiavi della nostra mente, non siamo in lotta con la nostra esistenza e le circostanze della nostra vita tendono a migliorare." Dott. Stephen McKenzie

I principi della mindfulness presentati in questo libro possono aiutarti a svolgere qualunque lavoro con maggiore successo e divertimento.
Possono essere applicati soprattutto ad alcune tipologie professionali; conoscerli meglio potrebbe rivelarsi particolarmente utile per coloro che svolgono questi lavori, che conoscono qualcuno che li svolge, oppure che sperano di poter un giorno lavorare in quel determinato campo.
Mindfulness al lavoro contiene preziose "lezioni di vita lavorativa" tratte dall'esperienza di alcuni lavoratori. La mindfulness ti aiuta a scegliere ciò che ti serve e che ti fa bene.
Questo metodo si adatta perfettamente ai nostri tempi, non è una moda come alcuni affermano, ma è una tecnica che serve per la salute e il benessere.
Ci invita a fare una cosa per volta e a concentrarci su di essa: in questo modo eviteremo errori, imprecisioni e il risultato finale sarà ottimale.

William James, considerato il fondatore della psicologia sperimentale, era decisamente in anticipo rispetto alla contemporaneità (ma in ritardo rispetto all'antichità!) quando (nel 1890) affermò:
"La facoltà di continuare a recuperare volontariamente l'attenzione quando essa vaga è l'autentico fondamento del discernimento, del carattere e della volontà.
Nessuno può dirsi padrone di sé in mancanza di questa facoltà. Un'educazione capace di migliorarla dovrebbe essere considerata l'educazione per eccellenza. Ma è più facile definire tale ideale piuttosto che fornire indicazioni pratiche per realizzarlo".

La mindfulness può riportare a casa il "figliol prodigo" (la nostra attenzione vagante) e restituirci la competenza mentale che era andata persa.
La mindfulness è in grado di offrire grandi benefici a chiunque: ci aiuta a cogliere e accettare il nostro vero Sé universale, che è universalmente connesso ed eterno, e non la nostra misera idea di noi stessi in quanto separati e soli.
Per essere pienamente consapevoli, nella nostra vita in generale e in quella professionale nello specifico, dobbiamo capire che i nostri ruoli (compresi quelli al lavoro) sono solo ruoli e quindi porzioni della nostra interezza.
Noi siamo infinitamente di più rispetto alle nostre infinite parti e siamo infinitamente connessi con gli altri, compresi coloro con cui abbiamo relazioni di lavoro.

Se sei abbastanza consapevole da trascendere le tue idee riguardo alla bontà di ciò che sei e di ciò che fai, potrai essere libero di fare del tuo meglio in armonia lavorativa con le persone con cui stai fluendo, così naturalmente da poter tutti lavorare in modo "assolutamente ottimale" anziché "relativamente scadente".
Tutto ciò avviene facilmente se attivi il cuore e cominci ad amare quello che fai: puoi innanzitutto aprire il tuo cuore alle persone con cui lavori e apprezzarle in relazione alla condivisione e non alla competizione come spesso avviene nell'ambito lavorativo.

Devi allenare bene il tuo buonsenso e attivare il generatore di energia collettiva mettendo a fuoco la predisposizione all'unità e alleanza universale: così la connessione sarà in sintonia ed armonia con gli altri in modo più amorevole e più produttivo per tutti.
Tutti siamo naturalmente creativi. La creatività e la consapevolezza hanno una radice in comune: la coscienza. Quando pensi si propaga l'attivazione di pensieri correlati tra loro e questo può avvenire sequenzialmente (cioè un passo neurale, cognitivo ed emotivo alla volta) oppure lateralmente, cioè attraverso molti passi neurali, cognitivi ed emotivi simultaneamente.

La diffusione laterale dell'attivazione ha a che fare con il modello di pensiero laterale di Edward De Bono: le persone ad alto funzionamento sul piano della creatività percepiscono un maggior numero di connessioni fra eventi, persone ed effetti rispetto alle altre.
Un ottimo punto da cui partire per il percorso di consapevolezza e accettazione che porta alla pace e al piacere nel lavoro è assumere un atteggiamento di gratitudine: perciò a prescindere da quale sia il tuo approccio rispetto al tuo lavoro attuale puoi perlomeno essere grato di non essere schiavo in un carcere!

Quindici anni dopo la pubblicazione di Helplessness Martin Seligman ha pubblicato il lieto fine: Imparare l'ottimismo.
Questo bestseller fornisce un importante contributo al recente movimento della psicologia positiva: il concetto principale è che come possiamo apprendere l'impotenza, che può renderci depressi, possiamo apprendere anche l'ottimismo e imparare (o meglio ricordare) la felicità, con una nuova e diversa consapevolezza della tanto sospirata libertà.

Alcune delle mie citazioni preferite dal bestseller MINDFULNESS AL LAVORO Piccolo manuale di sopravvivenza allo stress di Stephen MCKENZIE:

"È nei momenti in cui prendi delle decisioni che prende forma il tuo destino." Anthony ROBBINS, autore del bestseller INCROLLABILE
"Sii fedele a te stesso e ne seguirà, come la notte al giorno, che non sarai mai falso con nessuno." William Shakespeare (Amleto)
"Nessun uomo è un'isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto." John Donne

"Non abbattere mai un albero d'inverno. Non prendere mai una decisione negativa in un brutto momento. Non prendere mai le decisioni più importanti quando sei nel tuo stato d'animo peggiore. Aspetta. Sii paziente.
La burrasca passerà. Arriverà la primavera." Robert H. Schuller 
"Le supposizioni sono le termiti delle relazioni." Henry Winkler

"La vita è più ricca quando non è limitata da condizioni o clausole scritte con un carattere piccolissimo, cioè quando è semplice vita.
Viviamo al meglio quando viviamo e basta e lavoriamo al meglio quando lavoriamo e basta.
Questo significa lavorare con i nostri colleghi in uno stato naturale di flusso, in questo modo non saremo neppure consapevoli di avere una relazione con loro, dato che fluiamo insieme.

Una componente fondamentale della nostra vita sono le relazioni con gli altri e questo è vero in modo particolare per la vita professionale.
Il fatto di lavorare più o meno bene con gli altri (che siano tecnicamente al di sopra, al di sotto o alla pari con noi nella gerarchia lavorativa) avrà un effetto notevolissimo sulla felicità, la soddisfazione e la produttività nostra e dei nostri colleghi." Stephen McKenzie



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo 
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1 commento:

  1. Il lavoro nobilita l'uomo, ma lavorare in un ambiente sano ed equilibrato aiuta a produrre di più in ogni caso. Spesso molte aziende, o ambienti lavorativi sono privi di condivisione e cooperazione perché tendono verso la competizione e la disfunzione. Bisognerebbe lavorare con più criterio e con più amore, condividere con il cuore, i leader che adottano questi metodi vincono sempre...!

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