"DOVE SONO GLI UOMINI? Perchè le donne sono rimaste sole?" di Simone PEROTTI (CHIARELETTERE Editore www.chiarelettere.it) affronta il fenomeno della crisi del genere maschile, di fronte a quello femminile.
Dove sono i protagonisti di sempre della scena sociale, quelli che sono sempre stati al centro della piazza, della spiaggia, del bar, delle storie? Perché sul palcoscenico ora sembra che ci siano solo donne?
Uomini impauriti, senza sogni, inerti. In giro, a divertirsi e tentare, soltanto donne. Che succede agli uomini?
Mentre psicologi e sociologi si esercitano sulle più svariate teorie mancava ancora un libro fatto di storie e racconti di donne che da anni parlano della scomparsa del maschio ("o sono gay o sono impegnati", "non si trova più un uomo decente").
Donne single o sposate, ma lasciate sole, e tuttavia ottimiste, piene di energia e capacità di rinnovarsi, fino alla spregiudicatezza.
L'uomo invece è assente, incapace di trovare una collocazione sociale, massacrato dal lavoro, frustrato nelle sue aspirazioni, in crisi sessuale: essenzialmente solo mentre il mondo cambia.
Leggi anche la recensione di un altro libro dello stesso autore:
ADESSO BASTA di Simone PEROTTI Lasciare il lavoro e cambiare vita Filosofia e strategia di chi ce l'ha fatta
Simone Perotti (www.simoneperotti.com) ha fatto il manager per quasi vent'anni nel settore della comunicazione, in aziende quotate e non, italiane e multinazionali.
Poi ha detto basta, ha lasciato soldi e carriera e si è trasferito in Liguria per dedicarsi esclusivamente a scrittura e navigazione.
Per vivere oggi fa l'affittabarche, trasferisce imbarcazioni, fa lo skipper e l'istruttore di vela trascorrendo circa quattro mesi all'anno in mare.
Attualmente Simone Perotti si dedica a varie attività creative come: pittura case, prepara aperitivi per i bar, restaura mobili, fa la guida turistica, vende le sue sculture e i suoi pesci.
In "Dove sono gli uomini?" l'autore sostiene che gli uomini di questa generazione sono quasi assenti, privi di collocazione e di dimensione, alienati tra lavoro che cambia, vita familiare esplosa, relazioni remote, socialità insoddisfacente.
Vengono spinti in questa "no man's land" dalle donne che ormai occupano tutto il campo. Esse infatti vivono con passione ed entusiasmo malgrado i problemi, anche enormi, dotate di un coraggio e di una forza che mai, forse, avevano avuto prima.
Questo libro contiene racconti per comporre il quadro complessivo. Per comprendere la situazione attuale dell'uomo occorre usare la tecnica del mosaico, posando le tessere le une accanto alle altre e prendendosi la responsabilità di lasciar emergere gradualmente immagini deprimenti, capaci di coinvolgere autore e lettori nella visione d'insieme finale.
Nelle storie raccontate in questo volume (tutte autentiche) è possibile trovare qualche risposta e molti nuovi interrogativi. "Dove sono gli uomini?" è formato da 3 parti:
PRIMA PARTE: Assenti ingiustificati
SECONDA PARTE: Fughe e sopravvivenze
TERZA PARTE: Forse questo è il momento
LA FINE DELL'UOMO
"Secondo il sociologo Alain Touraine il modello maschile è in crisi. A questo si deve l'insorgenza sempre più marcata delle donne e la loro vasta ed evidente copertura della scena in ogni ambito.
Oggi le donne irrompono su tutte le scene con l'entusiasmo e l'energia del nuovo spingendo in disparte gli uomini, troppo stanchi e apatici, troppo in crisi per il crollo del modello di cui sono sempre stati protagonisti.
"Gli uomini hanno esaurito la loro capacità di immaginare un mondo nuovo" ha dichiarato Touraine in una recente intervista a "la Repubblica".
"Non ci sono più gli uomini di una volta. È la fine del "sesso forte" ha annunciato Hanna Rosin, dando notizia che nel 2010, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la quota di donne impiegate ha superato il 50 per cento dell'intera forza lavoro. "Stiamo vivendo un vero boom dell'autostima femminile."
L'uomo non si candida più al proprio ruolo tradizionale, ha rinunciato in gran parte a svolgere (sia sul piano effettivo, sia su quello simbolico) la funzione del procreatore.
Liberi finalmente dalle imposizioni sociali e culturali della procreazione, i due generi potrebbero incontrarsi con maggiore serenità, minori vincoli e ridotte responsabilità, per il puro gusto di comunicare, accompagnarsi, condividere.
L'impressione è che in questo processo siano le donne a fare il passo più lungo e a evolversi a una velocità maggiore, forti di una consapevolezza più solida.
Per riassestare lo schema serve un'analisi vera fatta da psicologi e nuovi tentativi da parte di ognuno di noi. Perché gli uomini oggi sono in crisi? Perché si sentono spesso insofferenti e disorientati e soprattutto esprimono fragilità e insicurezza?
La psicologa Mariacandida Mazzilli scrive: "Forse dovremmo intanto domandarci se esiste ancora quella proverbiale tendenza della donna, tipica di altri tempi, a coltivare e a fortificare l'ideale dell'Io maschile.
Il problema è che le donne scavalcano i limiti culturali e soprattutto hanno cominciato a rifiutare il "ruolo" di spalla e sostenitrice dell'uomo.
Il risultato è che gli uomini trovano maggiori difficoltà a conservare potere e credibilità agli occhi dell'altro sesso e perdono progressivamente quella posizione privilegiata di cui spesso hanno goduto in passato nel rapporto con la partner."
UNA RIVOLUZIONE?
Il vero avversario del grande cambiamento non è mai soltanto "fuori", ma è soprattutto "dentro", nell'animo e nella psiche. Le rivoluzioni producono sempre frutti, prima o poi.
Una generazione di donne così autonome, coraggiose, piene di energia, noncuranti del giudizio sociale e pronte a percorrere strade nuove non si era mai vista. E neppure una generazione di uomini così impauriti, assenti, senza entusiasmo né creatività, in crisi sul lavoro, con l'altro sesso e con se stessi.
Forse è oggi il tempo per una rivoluzione maschile. Gli uomini stanno toccando il fondo e hanno bisogno di alzare per la prima volta la testa e la voce, alla ricerca di un nuovo ordine esistenziale, psicologico, sociale.
Hanno diritto al riconoscimento della loro sensibilità e al rispetto delle loro fragilità.
Purtroppo la consapevolezza di genere, la "coscienza di classe" che le donne hanno da sempre, manca del tutto agli uomini ed è forse questo il momento per costruirla. Se non c'è più tempo per goderne nelle nostre vite, che almeno serva ai nostri figli.
I diritti non si ricevono, si conquistano. Ecco perché a volte i libri sono messi al bando: perché non c’è cosa più importante delle domande e chi non se le fa è destinato alla decadenza e alla schiavitù.
Tra le pagine, invece, sorgono interrogativi e nasce il desiderio di formulare possibili ipotesi, da mettere in comune perchè tutti possano confrontarle con le proprie.
Il dibattito non lo concludono mai i libri, semmai lo suscitano. Un libro è sempre e solo un inizio. Fine." Simone Perotti
La seguente intervista all'autore è il tentativo di capire cosa è successo e cosa sta succedendo al mondo maschile, cercando infine di ipotizzare possibili soluzioni e di trovare risposte agli interrogativi del libro:
DOVE SONO GLI UOMINI? INTERVISTA A SIMONE PEROTTI
LEGGI LA RECENSIONE DI PAOLO ERMANI
"Il Piccolo Principe finì sulla terra, nel bel mezzo del deserto. "Dove sono gli uomini?" disse. "Si è un po' soli nel deserto."
"Si è soli anche con gli uomini" rispose il serpente." Antoine de Saint-Exupéry
Un caro saluto.
Dove sono i protagonisti di sempre della scena sociale, quelli che sono sempre stati al centro della piazza, della spiaggia, del bar, delle storie? Perché sul palcoscenico ora sembra che ci siano solo donne?
Uomini impauriti, senza sogni, inerti. In giro, a divertirsi e tentare, soltanto donne. Che succede agli uomini?
Mentre psicologi e sociologi si esercitano sulle più svariate teorie mancava ancora un libro fatto di storie e racconti di donne che da anni parlano della scomparsa del maschio ("o sono gay o sono impegnati", "non si trova più un uomo decente").
Donne single o sposate, ma lasciate sole, e tuttavia ottimiste, piene di energia e capacità di rinnovarsi, fino alla spregiudicatezza.
L'uomo invece è assente, incapace di trovare una collocazione sociale, massacrato dal lavoro, frustrato nelle sue aspirazioni, in crisi sessuale: essenzialmente solo mentre il mondo cambia.
Leggi anche la recensione di un altro libro dello stesso autore:
ADESSO BASTA di Simone PEROTTI Lasciare il lavoro e cambiare vita Filosofia e strategia di chi ce l'ha fatta
Simone Perotti (www.simoneperotti.com) ha fatto il manager per quasi vent'anni nel settore della comunicazione, in aziende quotate e non, italiane e multinazionali.
Poi ha detto basta, ha lasciato soldi e carriera e si è trasferito in Liguria per dedicarsi esclusivamente a scrittura e navigazione.
Per vivere oggi fa l'affittabarche, trasferisce imbarcazioni, fa lo skipper e l'istruttore di vela trascorrendo circa quattro mesi all'anno in mare.
Attualmente Simone Perotti si dedica a varie attività creative come: pittura case, prepara aperitivi per i bar, restaura mobili, fa la guida turistica, vende le sue sculture e i suoi pesci.
In "Dove sono gli uomini?" l'autore sostiene che gli uomini di questa generazione sono quasi assenti, privi di collocazione e di dimensione, alienati tra lavoro che cambia, vita familiare esplosa, relazioni remote, socialità insoddisfacente.
Vengono spinti in questa "no man's land" dalle donne che ormai occupano tutto il campo. Esse infatti vivono con passione ed entusiasmo malgrado i problemi, anche enormi, dotate di un coraggio e di una forza che mai, forse, avevano avuto prima.
Questo libro contiene racconti per comporre il quadro complessivo. Per comprendere la situazione attuale dell'uomo occorre usare la tecnica del mosaico, posando le tessere le une accanto alle altre e prendendosi la responsabilità di lasciar emergere gradualmente immagini deprimenti, capaci di coinvolgere autore e lettori nella visione d'insieme finale.
Nelle storie raccontate in questo volume (tutte autentiche) è possibile trovare qualche risposta e molti nuovi interrogativi. "Dove sono gli uomini?" è formato da 3 parti:
PRIMA PARTE: Assenti ingiustificati
SECONDA PARTE: Fughe e sopravvivenze
TERZA PARTE: Forse questo è il momento
LA FINE DELL'UOMO
"Secondo il sociologo Alain Touraine il modello maschile è in crisi. A questo si deve l'insorgenza sempre più marcata delle donne e la loro vasta ed evidente copertura della scena in ogni ambito.
Oggi le donne irrompono su tutte le scene con l'entusiasmo e l'energia del nuovo spingendo in disparte gli uomini, troppo stanchi e apatici, troppo in crisi per il crollo del modello di cui sono sempre stati protagonisti.
"Gli uomini hanno esaurito la loro capacità di immaginare un mondo nuovo" ha dichiarato Touraine in una recente intervista a "la Repubblica".
"Non ci sono più gli uomini di una volta. È la fine del "sesso forte" ha annunciato Hanna Rosin, dando notizia che nel 2010, per la prima volta nella storia degli Stati Uniti, la quota di donne impiegate ha superato il 50 per cento dell'intera forza lavoro. "Stiamo vivendo un vero boom dell'autostima femminile."
L'uomo non si candida più al proprio ruolo tradizionale, ha rinunciato in gran parte a svolgere (sia sul piano effettivo, sia su quello simbolico) la funzione del procreatore.
Liberi finalmente dalle imposizioni sociali e culturali della procreazione, i due generi potrebbero incontrarsi con maggiore serenità, minori vincoli e ridotte responsabilità, per il puro gusto di comunicare, accompagnarsi, condividere.
L'impressione è che in questo processo siano le donne a fare il passo più lungo e a evolversi a una velocità maggiore, forti di una consapevolezza più solida.
Per riassestare lo schema serve un'analisi vera fatta da psicologi e nuovi tentativi da parte di ognuno di noi. Perché gli uomini oggi sono in crisi? Perché si sentono spesso insofferenti e disorientati e soprattutto esprimono fragilità e insicurezza?
La psicologa Mariacandida Mazzilli scrive: "Forse dovremmo intanto domandarci se esiste ancora quella proverbiale tendenza della donna, tipica di altri tempi, a coltivare e a fortificare l'ideale dell'Io maschile.
Il problema è che le donne scavalcano i limiti culturali e soprattutto hanno cominciato a rifiutare il "ruolo" di spalla e sostenitrice dell'uomo.
Il risultato è che gli uomini trovano maggiori difficoltà a conservare potere e credibilità agli occhi dell'altro sesso e perdono progressivamente quella posizione privilegiata di cui spesso hanno goduto in passato nel rapporto con la partner."
UNA RIVOLUZIONE?
Il vero avversario del grande cambiamento non è mai soltanto "fuori", ma è soprattutto "dentro", nell'animo e nella psiche. Le rivoluzioni producono sempre frutti, prima o poi.
Una generazione di donne così autonome, coraggiose, piene di energia, noncuranti del giudizio sociale e pronte a percorrere strade nuove non si era mai vista. E neppure una generazione di uomini così impauriti, assenti, senza entusiasmo né creatività, in crisi sul lavoro, con l'altro sesso e con se stessi.
Forse è oggi il tempo per una rivoluzione maschile. Gli uomini stanno toccando il fondo e hanno bisogno di alzare per la prima volta la testa e la voce, alla ricerca di un nuovo ordine esistenziale, psicologico, sociale.
Hanno diritto al riconoscimento della loro sensibilità e al rispetto delle loro fragilità.
Purtroppo la consapevolezza di genere, la "coscienza di classe" che le donne hanno da sempre, manca del tutto agli uomini ed è forse questo il momento per costruirla. Se non c'è più tempo per goderne nelle nostre vite, che almeno serva ai nostri figli.
I diritti non si ricevono, si conquistano. Ecco perché a volte i libri sono messi al bando: perché non c’è cosa più importante delle domande e chi non se le fa è destinato alla decadenza e alla schiavitù.
Tra le pagine, invece, sorgono interrogativi e nasce il desiderio di formulare possibili ipotesi, da mettere in comune perchè tutti possano confrontarle con le proprie.
Il dibattito non lo concludono mai i libri, semmai lo suscitano. Un libro è sempre e solo un inizio. Fine." Simone Perotti
La seguente intervista all'autore è il tentativo di capire cosa è successo e cosa sta succedendo al mondo maschile, cercando infine di ipotizzare possibili soluzioni e di trovare risposte agli interrogativi del libro:
DOVE SONO GLI UOMINI? INTERVISTA A SIMONE PEROTTI
LEGGI LA RECENSIONE DI PAOLO ERMANI
"Il Piccolo Principe finì sulla terra, nel bel mezzo del deserto. "Dove sono gli uomini?" disse. "Si è un po' soli nel deserto."
"Si è soli anche con gli uomini" rispose il serpente." Antoine de Saint-Exupéry
Un caro saluto.
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