sabato 31 maggio 2008

BOZZOLI O FARFALLE?

"Ci sono fasi della vita nelle quali ci sentiamo leggeri, ci sembra di poter volare in alto e da lassù tutto è più chiaro, vediamo da una prospettiva che ci permette di valutare aspetti e situazioni anche a distanza.
In altri momenti della vita ci rinchiudiamo in noi, protetti da mura che noi stessi costruiamo.
Sono periodi nei quali si ha bisogno di riprendere fiato, l'isolamento sembra proteggerci da possibili ostacoli o pericoli che percepiamo all'esterno. Sembra quasi confortevole questa situazione.
Si ricorre a prassi abituali, ad automatismi rassicuranti che ci facilitano la vita, ci fanno risparmiare tempo ed energia.
Tutto bene finchè le abitudini mentali da comode, avvolgenti, morbide coperte si trasformano in legacci che ci imbrigliano, impedendoci i movimenti. E' questo il punto nel quale il bruco si trasforma in crisalide e tenta di uscire di nuovo allo scoperto. Sente che è ora di cambiare, ma le pareti del bozzolo sono ancora spesse, è faticoso crearsi un varco. E anche quando si è fuori, le ali sono ancora deboli, appesantite.
Si osservano le altre farfalle che volano in alto e ci si può scoraggiare o cadere nella trappola dell'invidia, piuttosto che nell'emulazione.
Che fare? Rientrare nello stretto bozzolo o tentare di spiccare il volo?
Non è detto che si debba essere sempre in movimento, l'importante è verificare
QUANDO E' IL MOMENTO DI CAMBIARE
.

Hai desideri, seppure teorici e fantasiosi, di cambiare?
Hai mai sognato ad occhi aperti ALTRE OPPORTUNITA'
, diversi ambiti di lavoro, altre persone intorno a te o nuove SFIDE da affrontare?
Se tutto ciò non ti è mai venuto in mente, forse non è il caso di modificare ciò che hai consolidato.
Ma se qualcosa dentro di te ogni tanto si fa sentire e spinge per essere soddisfatto in altro modo, allora vuol dire che ci sono POTENZIALITA' INESPRESSE che vogliono realizzarsi.
E vale certamente la pena di esplorarle, combattendo le resistenze al cambiamento, quei pensieri negativi, ricorrenti che vengono in mente e che sono la causa di molte rinunce.
Sono pensieri "killer", uccidono entusiasmi e voglia di sperimentarsi.
Ma, come dice un antico detto Zen, "ciò che per il bruco è la fine del mondo, per la farfalla è l'inizio di una nuova vita". "
(Giovanna Giuffredi, personal e business coach)


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Smetti di preoccuparti di ciò che pensano gli altri

Solo tu hai la responsabilità della tua vita! Accetta il fatto che non puoi piacere sempre a tutti... e ricorda che devi sempre piacere A TE STESSO prima di tutto!

Action point:
Chi dovrebbe interessarsi di più a quello che fai: TU o qualcun altro?
La prossima volta che ti preoccuperai dell'impressione che tu CREDI che darai... fai un profondo respiro... e cerca la risposta che TU consideri giusta PER TE.


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La lezione della farfalla

"Un giorno, in un bozzolo apparve una piccola apertura. Un uomo si sedette lì vicino e per ore osservò una farfalla che si sforzava di spingere il suo corpo attraverso quel minuscolo foro.
A un certo punto, tutto sembrò inutile. La farfalla si era impegnata con tutte le sue forze, ma non era riuscita ad uscire. Allora l'uomo decise di aiutarla, prese un coltello e allargò il buco nel bozzolo. La farfalla uscì facilmente.
Ma il corpo della farfalla era malformato e le ali accartocciate. L'uomo continuò a osservarla, sperando che da un momento all'altro le ali si aprissero e la farfalla spiccasse il volo.
Purtroppo, non accadde mai. La farfalla passò il resto della vita trascinando un corpo non ancora formato e un paio di ali che non si aprivano. Non riuscì mai a volare.
Nella sua gentilezza e nel suo desiderio di dare aiuto, quell'uomo non aveva capito che lo sforzo richiesto alla farfalla per spingere il corpo attraverso quella piccola apertura era il modo stabilito da Dio perchè il fluido del corpo passasse nelle ali, che in questo modo si sarebbero irrobustite e sarebbero state pronte per volare una volta fuori dal bozzolo.

A volte E' PROPRIO LO SFORZO QUELLO CHE CI OCCORRE nella vita.
Se Dio non ci ponesse degli ostacoli, resteremmo per sempre limitati.

Non diventeremmo forti, non saremmo mai capaci di volare.

Chiesi forza ... e Dio mi diede difficoltà per rafforzarmi.
Chiesi saggezza ... e Dio mi diede problemi da risolvere.
Chiesi ricchezza ... e Dio mi diede muscoli e cervello per lavorare.

Chiesi coraggio ... e Dio mi diede ostacoli da superare.
Chiesi amore ... e Dio mi diede persone che soffrivano da aiutare.
Chiesi favori ... e Dio mi diede opportunità.
Non ho ricevuto niente di ciò che ho chiesto ... ma ho ricevuto tutto ciò di cui avevo bisogno.
VIVI LA TUA VITA SENZA PAURA, AFFRONTA TUTTI GLI OSTACOLI e dimostra che sei in grado di superarli."

"Se un uomo ha dei talenti e non li usa, ha fallito.
Se li usa solo parzialmente, ha fallito parzialmente.
Se li utilizza a fondo HA TRIONFATO e godrà di una soddisfazione che pochi conoscono." (Thomas Wolfe)

(Il brano "La lezione della farfalla" è tratto dal libro "Attitudini per trionfare - Scopri i segreti di chi nella vita ha saputo trionfare grazie alle giuste attitudini"
di Eric de la Parra Paz e Maria del Carmen Madero Vega, Essere Felici edizioni)


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venerdì 30 maggio 2008

RIDI E SORRIDI più spesso

Ci sono almeno due buone ragioni per ridere e sorridere più spesso:

1) La mente umana è letteralmente incapace di rimuginare pensieri negativi quando si ha un largo sorriso stampato sulla faccia (se non ci credi, prova!);

2) sorridere è contagioso: la gente vuole stare vicino alle persone felici, non agli infelici... e tu hai bisogno di persone che ti aiutino ad arrivare dove vuoi andare.

Action point:
Che cosa ti sta impedendo di ridere di più?
Osserva come gli individui "felici" reagiscono alle diverse situazioni.
Perchè loro vanno in giro con un grosso sorriso sul volto?
Perchè i problemi semplicemente "rimbalzano" su di essi, piuttosto che deprimerli?
Guarda come le persone felici "contagiano" gli altri intorno a loro.


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Ottima riuscita di "INTERNET CHALLENGE"

Domenica 25 maggio (a Roma) ho partecipato al convegno "Internet Challenge", "La nuova sfida dell'Internet Business", organizzato da Daniele Penna e Federico Pacilli.
E' stata una bellissima giornata (con più di 120 partecipanti), dedicata "alla scoperta di chi siamo realmente e cosa vogliamo nella vita, insegnando a tutti le regole ed i segreti per la buona formazione di un obiettivo chiaro e motivante con relativa strategia e programmazione inconscia" (gran finale con il "board breaking", rottura della tavoletta, efficacissima metafora della totale distruzione delle nostre credenze limitanti).

Segnalo inoltre che è in preparazione "Internet Challenge II - Reloaded" (probabilmente in due giornate, 5 e 6 luglio, sempre a Roma):

"
Internet Challenge II - Reloaded (è questo il nome che abbiamo scelto per la seconda edizione, parafrasando il film Matrix che si adatta perfettamente alla filosofia che ci muove nel cercare nuovi modi di entrare e migliorare un sistema non sempre perfetto) vuole diventare il primo corso che oltre ad insegnare a guadagnare su internet, sarà esso stesso fonte di guadagno per i partecipanti e mezzo di miglioramento personale per tutti coloro che in questa seconda edizione vorranno essere dei nostri.

In questi giorni stiamo già lavorando su questo ed è spuntata una prima data probabile, questa volta su due intere giornate, più tecniche da una parte e più intense dall’altra per dare il giusto spazio sia alle tecniche e strategie di marketing online che alle strategie di miglioramento personale". (Daniele Penna)


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L'e-book GRATUITO "La libertà di Raimondo"

Segnalo che si può scaricare GRATIS il nuovo e-book di Roland Del Vecchio, intitolato "La libertà di Raimondo".
L'autore (che ha già pubblicato con autostima.net altri due validi e-book: "La Bussola di Roly" e "Lo Stato SDV"), utilizzando tecniche di PNL, è riuscito a guarire un giovane balbuziente a distanza, addirittura con un semplice scambio di e-mail tra i due.
Ecco il link:
La libertà di Raimondo


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mercoledì 28 maggio 2008

Il BUSINESS COACHING

Esistono due diverse tipologie di coaching:

1) Il Business coaching, in cui il cliente si rivolge a un coach per migliorare le proprie prestazioni in ambito LAVORATIVO;

2) Il Life coaching (o personal coaching), in cui il cliente ha l'obiettivo di migliorare la propria qualità di vita (in senso più globale).

Il Business coaching si può definire come "un processo di training personalizzato (un rapporto "one-to-one" del coach con il proprio coachee) svolto da professionisti esperti di gestione e sviluppo delle risorse umane e destinato a persone che, all'interno di un'azienda, mirano a gestire meglio il loro lavoro e a crescere professionalmente."
(dal libro "L'arte dell'individual coaching" di Pasquale Intonti).
Gli effetti del coaching sono particolarmente efficaci in alcune specifiche circostanze:

- fasi di "start-up" o di cambiamento aziendale;
- costituzione di nuovi gruppi di lavoro (team coaching) o potenziamento di "team" (squadre, équipe) già esistenti;
- periodi di stress emotivo;
- situazioni conflittuali;
- difficoltà di "time management" (gestione del tempo);
- problemi di gestione dei collaboratori;
- demotivazione del singolo o del gruppo;
- inibizione della creatività o della capacità di "problem solving";
- mancanza di chiarezza degli OBIETTIVI.

Nel Business coaching il manager (cliente) viene aiutato dal coach nell'elaborare un piano d'azione per superare i momenti di difficoltà e affrontare al meglio il proprio futuro professionale (trovando il migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata).
NON si analizza la vita privata del coachee: infatti il coach non è autorizzato ad indagare su aspetti che esulino da quelli decisi in un "contratto di coaching" ben preciso.
Anche l'azienda trae vantaggi dal Business coaching, inteso come strumento di gestione delle risorse umane: così evita l'abbandono da parte dei suoi collaboratori più preziosi ("retention" dei talenti).
Alcuni autori distinguono tre livelli di coaching all'interno del "sistema azienda":

1) coaching PRIMARIO: un coach esterno all'azienda segue un manager-coachee;

2) coaching SECONDARIO: il manager, una volta divenuto autonomo e competente, diventa coach di se stesso;

3) coaching TERZIARIO: a un livello ancora più profondo, è il manager stesso ad agire da coach dei propri collaboratori.

L' Executive coaching è il processo rivolto al singolo manager, mentre il Corporate coaching si focalizza sul "sistema azienda" (i suoi valori, la sua VISION, la sua MISSION).
Invece il Team coaching è un "coaching di gruppo", in cui il coach lavora per sviluppare le potenzialità della "squadra di lavoro".

(adattato dal libro "Le nuove tecniche del coaching" di Gianluca Castelnuovo e Barbara Demi, De Vecchi editore)


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martedì 27 maggio 2008

Concentrati su quello che ti piace

Focalizzati su ciò che ti piace, piuttosto che su quello che non ti piace.
Per esempio, invece di lamentarti chiedendoti perchè sei povero... costringiti a concentrarti SU QUELLO CHE PUOI CAMBIARE in modo che NON sarai più povero in futuro.

Action point:
Perchè non stai riuscendo a sfruttare appieno le tue grandi potenzialità?
Scrivi le cose di te stesso che ti piacciono (o che piacciono ad altre persone).
Ora scrivi tre modi in cui puoi migliorare in ciascuna di esse.
Prendi la ferma decisione di lavorare ogni giorno su un modo diverso per potenziare i tuoi punti di forza.


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PENSIERI DELLA SERA

"Mi ritengo soddisfatto/a per come è andata la giornata?
- Sì - No
Per quale motivo?

In quale momento della giornata mi sono piaciuto/a di più?

Quali delle mie RISORSE ho utilizzato al meglio?

In quale momento della giornata mi sono piaciuto/a meno?

Quale risorsa che non ho utilizzato, mi sarebbe servita?


Chiudo gli occhi e immagino COME VORREI CHE LE COSE CAMBIASSERO...

Mi concentro sulla mia VISUALIZZAZIONE, in ogni dettaglio...

DOMANI SARO'... E FARO'...

Note personali... ".
(Giovanna Giuffredi)



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LA MOVIOLA

Vi riporto un utile esercizio elaborato dalla dott.ssa Giovanna Giuffredi, psicologa e coach.
Consiste nel ripercorrere lentamente le proprie esperienze (come una "moviola"), ponendosi le seguenti domande "potenti":

- E' successo che... (fatti)

- Che cosa ho provato? (emozioni)

- Che cosa ho pensato? (pensieri, fase "cognitiva")

- Come ho agito? (azioni)

- Che cosa avrei potuto fare per stare meglio? ( risorse )

- Che cosa me lo ha impedito? (resistenze)


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domenica 18 maggio 2008

"Messaggio per un'aquila che si crede un pollo" di De Mello

Ecco due brani tratti dal libro di Anthony De Mello "Messaggio per un'aquila che si crede un pollo".

"Un contadino trovò un uovo d’aquila e lo mise nel nido di una chioccia.
Il caso volle che l’uovo si schiudesse contemporaneamente a quelle della covata e l’aquilotto crebbe insieme ai pulcini.
Per tutta la vita l’aquila fece quel che facevano i polli del cortile pensando di essere uno di loro.
Frugava il terreno in cerca di vermi e insetti, chiocciava e schiamazzava, scuoteva le ali alzandosi da terra di qualche decimetro.
Trascorsero gli anni e l’aquila divenne molto vecchia. Un giorno alzando lo sguardo, vide sopra di lei nel cielo sgombro di nubi uno splendido uccello che planava maestoso ed elegante in mezzo alle forti correnti d’aria muovendo appena le robuste ali dorate.
La vecchia aquila aguzzò lo sguardo stupita. “Chi è quello?", chiese.
E’ l’aquila, il re degli uccelli, rispose il suo vicino pollo. Appartiene al cielo. Noi invece apparteniamo alla terra perché siamo nati polli. Tirando un sospiro di rassegnazione, la vecchia aquila tornò a frugare il terreno come sempre e visse e morì come un pollo perché pensava di essere tale."

IL VOLO DELL’AQUILA

Non puoi raggiungerla se non sei come lei,

non puoi legarla a te, lei è libera,

non può amarti se la costringi.

Se invece la segui, ti condurrà oltre…..

oltre i tuoi confini e anche i suoi,

oltre la linea degli orizzonti.

L’aquila scopre sempre il sole dietro le nuvole,

con tenacia costruisce il suo nido,

e giorno per giorno, lo rende inattaccabile.

Il suo volo è il più vicino a Dio,

ma è anche il più vicino all’uomo

perché sa del forte legame fra loro.

La sua dignità è impenetrabile,

la sua regalità, è impressionabile.

Non accontentarti di camminare come tutti,

ma cerca di volare come pochi.

Vola anche tu come l’aquila,

abbi la certezza dell’aquila,

la forza e il coraggio dell’aquila,

la sua lungimiranza.

Alzati in volo ogni giorno,

per raggiungere una meta più elevata del giorno prima,

e soprattutto, non tornare mai indietro.




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mercoledì 14 maggio 2008

Introduzione al COACHING

Il coaching nasce nell'ambito sportivo: infatti, quando si pensa a un coach la prima immagine che viene in mente è quella di un allenatore impegnato a sostenere, guidare e motivare una squadra o un singolo individuo al fine di migliorarne le prestazioni.
In realtà il termine "coach", in inglese, significa anche "carrozza (a cavalli), vettura":
in tal senso il coaching è un mezzo che il coach usa per trasportare il proprio coachee (ossia il proprio cliente) dal punto in cui si trova (stato attuale) al punto in cui desidera arrivare (stato desiderato).
Una definizione chiara e completa è quella della International Coach Federation:

"Il coaching professionale è un rapporto di partnership (collaborazione) che si stabilisce tra coach e cliente con lo scopo di aiutare quest'ultimo a ottenere RISULTATI OTTIMALI
in ambito sia lavorativo (business coaching) sia personale (personal coaching o life coaching).
Grazie all'attività svolta dal coach, i clienti sono in grado di apprendere tutte quelle tecniche che permetteranno loro di MIGLIORARE sia le performance sia la qualità della propria vita".

Nella relazione coach-coachee il punto di partenza è dato da ciò che racconta il cliente:
il coach NON si pone come esperto
o autorità, ma come colui che aiuta semplicemente a sistematizzare l'esperienza vissuta e a rileggerla in una nuova prospettiva, al fine di trarne insegnamento per il futuro.
Il punto d'arrivo è rappresentato dall'acquisizione, da parte del cliente, di una nuova consapevolezza e di un'AUTONOMIA nella scelta dei percorsi più funzionali da intraprendere per raggiungere ciò che desidera: pertanto il coaching NON crea dipendenza, ma, al contrario, libera dai vincoli che spesso il coachee si pone da solo con le proprie convinzioni limitanti, portandolo a una sana autogestione.
Il coach, grazie a una formazione pluridisciplinare, utilizza di volta in volta gli strumenti e le tecniche che valuta più efficaci per la situazione specifica, con lo scopo di supportare il cliente:

"- nel definire gli OBIETTIVI che vuole conseguire;

- nel valutare le risorse (punti di forza) interne ed esterne e i vincoli (punti deboli, o meglio "aree di miglioramento");

- nell'elaborare una STRATEGIA e un idoneo PIANO DI AZIONE;

- nell'incrementare la motivazione a intraprendere AZIONI SIGNIFICATIVE in linea col piano preliminarmente costruito;

- nel mantenere la concentrazione durante la fase di attuazione del piano stesso;

- nel valutare i risultati conseguiti e nel verificare, successivamente, l'adeguatezza del comportamento adottato;

- nell'acquisire un atteggiamento di APPRENDIMENTO CONTINUO".

(adattato dal libro "Le nuove tecniche del coaching - per favorire la crescita personale in azienda" di Gianluca Castelnuovo e Barbara Demi, De Vecchi editore)


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venerdì 9 maggio 2008

Partecipa al giroblog

Questo articolo ha come unico scopo di fare conoscere ai lettori di questo Blog gli altri lettori, che a loro volta hanno un Blog, per questo si chiama Giro Blog.

Come funziona ?

Chi vuole partecipare copia questo articolo, compresi tutti i link sul suo Blog. Quando io vedrò il link che arriva dal suo sito nel pannello di controllo tra i link in entrata, aggiungerò il tuo indirizzo web dopo l’ultimo nell’elenco.

In questo modo la seconda persona che farà la stessa cosa copierà anche il suo link, e così via.

Per copiare questo articolo basta che selezioni tutto il testo, compresi i link e lo copi nel pannello dove si scrivono gli articoli.

Crescita personale e Visualizzazione Positiva , Wellness Pittorico

Fatti conoscere, questo è un invito per te.


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domenica 4 maggio 2008

Il MODELLAMENTO in PNL:"Quello che qualcuno può fare, altri possono imparare a fare"

Una delle attività centrali nella PNL è lo studio delle persone che vengono riconosciute (dai loro pari) come eccellenti in qualche campo di attività. Lo scopo è riuscire a individuare che cosa queste persone facciano IN MODO DIVERSO rispetto ai loro colleghi per ottenere risultati eccezionali: è la cosiddetta "differenza che fa la differenza".
Una volta identificate le differenze nelle strategie di pensiero e di azione, queste possono essere comunicate ad altri individui, che possono imparare a svolgere la stessa attività CON UN LIVELLO SIMILE di abilità ed ECCELLENZA.
L'abilità del modellamento è così importante nella PNL che è stato detto che "La PNL è il modellamento e viceversa" e che tutte le altre tecniche in realtà non sono che strumenti messi a punto per facilitare il processo di modellamento.
Il modellamento può essere molto utile in un contesto lavorativo, specie nella socializzazione delle abilità: per esempio, se un manager riesce con continuità a portare a termine i propri progetti, potrebbe risultare decisamente più utile prenderlo a MODELLO e trasmettere i risultati agli altri membri del "team", piuttosto che mandare questi ultimi a un generico corso.
Esistono due tipi di modellamento utilizzati nella PNL:

1) Modellamento OSSERVAZIONALE
E' definito come "il processo per cui si crea un modello di un'altra persona copiandola in qualche modo". I due tipi di modellamento osservazionale sono:

A) Modellamento additivo
Andrew Bradbury lo descrive in quattro fasi:
"- decidere quale abilità si vuole ottenere;
- individuare un modello, ovvero qualcuno che già possieda l'abilità desiderata;
- identificare i fattori su cui sembra basata l'abilità nel modello;
- (facoltativo) acquisire, o codificare, questi fattori in una forma tale da poterli trasmettere ad altre persone che desiderano ottenere l'abilità."

B) Modellamento sottrattivo
E' una specie di "immersione totale" ("per conoscere veramente qualcuno devi prima camminare un miglio nei suoi mocassini", antico proverbio dei nativi americani).

2) Modellamento ADOTTIVO
Una volta che una capacità è stata modellata in senso osservazionale, deve essere descritta in modo da POTERLA INSEGNARE ad altre persone che non la possiedono.
"Per un modellamento efficace è necessario tenere conto di tre aspetti del soggetto preso a modello.

- Comportamento: ciò che l'esperto fa.
- Convinzioni: le "mappe mentali" che stanno alla base di tale comportamento.
- VALORI: i CRITERI attraverso i quali l'esperto decide in merito a un particolare corso d'azione."

In conclusione il fine del modellamento è rendere le persone capaci di REPLICARE un comportamento di successo. Lo scopo del processo è agevolare il trasferimento delle abilità, NON creare un "clone" dell'esperto.
Per chi volesse approfondire, consiglio il libro "Sviluppare le proprie capacità con la PNL" di Andrew Bradbury.




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Prosperity MONEY Power Project di Maurizio FIAMMETTA

Già da più di 6 mesi partecipo anche al PROSPERITY MONEY Power Project di Maurizio FIAMMETTA: "Il primo e unico training on line che, non solo ti permette di scoprire, ma SOPRATTUTTO di SPERIMENTARE in prima persona i segreti della RICCHEZZA e della PROSPERITA'".
Maurizio Fiammetta, da circa vent'anni web life coach dell'entusiasmo e trainer di sviluppo personale e di PNL, ha scritto numerosi libri ed e-book: Le 7 leggi della ricchezza, Antivirus per la mente (libro e videocorso DVD), "La forza dell'entusiasmo" sono i più recenti.
" Il Power Project per la Ricchezza e la Prosperità, non è uno dei soliti programmi che ti promettono di diventare ricco in modo "automatico" e senza far nulla... non è un corso di web marketing... è dunque un training on line per acquisire le informazioni, le conoscenze, le abilità, le tecniche basate sui potenti principi che stanno alla base della manifestazione del BenEssere Mentale e Materiale, quindi anche del DENARO."
Se vuoi saperne di più (e scaricare il video gratuito "Dietro le quinte", oltre 12 minuti), clicca su questo link:
Prosperity Money


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sabato 3 maggio 2008

"BEST LIFE PROGRAM" di Luigi DI SALVO

Segnalo il programma di telecoaching on line Best Life Program del noto e apprezzato coach Luigi Di Salvo.
Anch'io sto partecipando (mi sono iscritto come Gold) e mi sto trovando benissimo.
I teletraining (audio +video) di Luigi sono molto motivanti e coinvolgenti e il forum è ricco di interventi di numerosi validi iscritti ed è altamente interattivo.
Ecco un breve estratto:
"Scrivi e rivivi in ogni dettaglio 3 successi passati, dedica del tempo a viverli in ogni dettaglio, fai un gesto e di’ una parola che ti carica tipo yes, io posso, I can. Ripetilo e ripetilo, fino a quando il semplice gesto ti dia una immediata e potente sensazione di benessere."
Se vuoi leggere la recensione approfondita di Massimo Mazzoli (www.serenoefelice.org), clicca su questo link:
http://serenoefelice.org/blog/index.php/recensioni/best-life-program-recensione/
Se vuoi saperne di più su Best Life Program (e i suoi bonus), ecco il link:
http://www.bestlifeprogram.com/


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Che cosa farei se non avessi paura ?

Riporto un interessante brano del coach Angelo Mazzocchi, www.amcoaching.com .

"Se a volte nella nostra vita ci capita di sentirci oppressi dalla paura e senza via di uscita,proviamo a porci più e più volte questa domanda : cosa farei se non avessi paura ?
Ancora prima di passare all’azione,vedremmo che a poco a poco crescerebbe dentro di noi una sensazione di libertà e di nuove energie. Credo che attivando Il Desiderio ed utilizzando la paura come “propellente”, noi potremo sbarazzarci di essa e trasformare la nostra esistenza.

Provate a fare questo esperimento :
1) Scegliete un’area della vostra vita in cui vorreste riuscire che si tratti di un risultato o di una esperienza, o magari entrambi
Esempio: Lavoro, Famiglia, Soldi, Relazioni, Spiritualità

2)Per ognuna di queste aree, iniziate con “ cosa farei se non avessi paura “ e completate la frase ripetendo l’esercizio per diverse volte (fatelo per almeno 6 volte).
Esempio
( Nelle relazioni tra partner)
Se non avessi paura …….. :
Direi più spesso la verità
Mi prenderei degli spazi per me stesso anche se il mio/la mia partner non è d’accordo
Mi coinvolgerei sentimentalmente in modo più profondo con lui/lei
Chiederei un rapporto amoroso quando lo desidero e direi di no quando non lo desidero.

3) Ripetete questo esercizio nelle diverse aree della vostra vita tante volte quanto lo ritenete necessario.
La raccomandazione è di farlo almeno una volta al giorno e vedrete che più spesso lo farete, più il processo di vincere la paura verrà accelerato. Notate anche quanto questo processo porterà nella vostra vita più libertà e più gioia.
Qualsiasi cosa vogliate raggiungere,chiedetevi “cosa farei se non avessi paura?
Non badate se al momento avete o no paura, annotate semplicemente le risposte e decidete in quale area desiderate agire adesso.
Potreste prendere consapevolezza che forse in una di queste aree al momento state vivendo frenati dalla paura e che la libertà e la gioia sono ad un passo da voi." (Angelo Mazzocchi)


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venerdì 2 maggio 2008

L'AFFIDABILITA' è fondamentale per un buon carattere

Le persone di carattere FANNO veramente quello che dicono di voler fare e così diventano dei LEADER (perchè hanno dimostrato con i fatti che si può davvero contare su di loro).
Se rispetti te stesso quanto basta per MANTENERE GLI IMPEGNI (anche quando risulta spiacevole) anche gli altri ti rispetteranno.
L'affidabilità è un'abitudine: comincia OGGI a sviluppare l'abitudine dell'affidabilità.
Se ti sembra difficile, INIZIA CON PICCOLI PASSI.
Per esempio, ripromettiti di essere sempre puntuale e gestisci bene il tuo tempo in modo da riuscirci. Ben presto vedrai che diventerà più facile mantenere anche altri impegni.


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giovedì 1 maggio 2008

L'arte della LEADERSHIP secondo DILTS

Secondo Robert Dilts "essere un leader vuol dire prendersi la responsabilità di guidare gli altri su strade che nessuno ha percorso prima di noi. La leadership è una competenza spirituale: credere in ciò che appare impossibile con una fede tale da trasformarlo in una realtà".
Per completare un mio precedente post, riporto un interessante articolo di Luca Baiguini:
"Il modello dei "livelli di pensiero" delinea una mappa precisa di quali sono i livelli dell'organizzazione coinvolti nella gestione degli obiettivi e del cambiamento. In sintesi, nel momento in cui un’organizzazione si pone un obiettivo (o avvia un processo di cambiamento), entrano in gioco diversi fattori, che si collocano a diversi livelli:

  • I fattori ambientali determinano le opportunità che si presentano all’esterno o i limiti che gli individui o le organizzazioni devono riconoscere e a cui è necessario reagire (dove, quando).
  • I fattori comportamentali sono le azioni specifiche che si intraprendono allo scopo di raggiungere efficacemente un obiettivo (che cosa).
  • Le capacità sono connesse alle mappe, ai piani ed alle strategie mentali che portano ad agire con successo. Esse governano il modo in cui le azioni vengono selezionate e monitorate (come).
  • I valori e le convinzioni forniscono il rinforzo che supporta o, al contrario, inibisce particolari capacità. Alle convinzioni e ai valori sono collegati il perché si scelga un determinato percorso e le ragioni più profonde che portano le persone e le organizzazioni ad agire e perseverare (perché).
  • L’identità riguarda il senso che le persone e le organizzazioni hanno del proprio ruolo e della propria mission. Essa deriva dal modo in cui un singolo individuo o un gruppo percepisce se stesso (chi).
  • I fattori spirituali riguardano la vision che le persone e le organizzazioni hanno rispetto al più ampio sistema di cui fanno parte. Questi fattori si riferiscono al per chi e al per che cosa si siano intraprese determinate azioni o percorsi (il fine).
Uno dei compiti principali del leader è, secondo Dilts, quello di mantenere allineati questi livelli, di mantenere, cioè, la coerenza interna del sistema."
Per chi volesse leggere l'intero articolo di Luca Baiguini, ecco il link:
http://www.lucabaiguini.com/blog/2008/4/30/self-leadership-secondo-dilts-2.html



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