domenica 4 maggio 2008

Il MODELLAMENTO in PNL:"Quello che qualcuno può fare, altri possono imparare a fare"

Una delle attività centrali nella PNL è lo studio delle persone che vengono riconosciute (dai loro pari) come eccellenti in qualche campo di attività. Lo scopo è riuscire a individuare che cosa queste persone facciano IN MODO DIVERSO rispetto ai loro colleghi per ottenere risultati eccezionali: è la cosiddetta "differenza che fa la differenza".
Una volta identificate le differenze nelle strategie di pensiero e di azione, queste possono essere comunicate ad altri individui, che possono imparare a svolgere la stessa attività CON UN LIVELLO SIMILE di abilità ed ECCELLENZA.
L'abilità del modellamento è così importante nella PNL che è stato detto che "La PNL è il modellamento e viceversa" e che tutte le altre tecniche in realtà non sono che strumenti messi a punto per facilitare il processo di modellamento.
Il modellamento può essere molto utile in un contesto lavorativo, specie nella socializzazione delle abilità: per esempio, se un manager riesce con continuità a portare a termine i propri progetti, potrebbe risultare decisamente più utile prenderlo a MODELLO e trasmettere i risultati agli altri membri del "team", piuttosto che mandare questi ultimi a un generico corso.
Esistono due tipi di modellamento utilizzati nella PNL:

1) Modellamento OSSERVAZIONALE
E' definito come "il processo per cui si crea un modello di un'altra persona copiandola in qualche modo". I due tipi di modellamento osservazionale sono:

A) Modellamento additivo
Andrew Bradbury lo descrive in quattro fasi:
"- decidere quale abilità si vuole ottenere;
- individuare un modello, ovvero qualcuno che già possieda l'abilità desiderata;
- identificare i fattori su cui sembra basata l'abilità nel modello;
- (facoltativo) acquisire, o codificare, questi fattori in una forma tale da poterli trasmettere ad altre persone che desiderano ottenere l'abilità."

B) Modellamento sottrattivo
E' una specie di "immersione totale" ("per conoscere veramente qualcuno devi prima camminare un miglio nei suoi mocassini", antico proverbio dei nativi americani).

2) Modellamento ADOTTIVO
Una volta che una capacità è stata modellata in senso osservazionale, deve essere descritta in modo da POTERLA INSEGNARE ad altre persone che non la possiedono.
"Per un modellamento efficace è necessario tenere conto di tre aspetti del soggetto preso a modello.

- Comportamento: ciò che l'esperto fa.
- Convinzioni: le "mappe mentali" che stanno alla base di tale comportamento.
- VALORI: i CRITERI attraverso i quali l'esperto decide in merito a un particolare corso d'azione."

In conclusione il fine del modellamento è rendere le persone capaci di REPLICARE un comportamento di successo. Lo scopo del processo è agevolare il trasferimento delle abilità, NON creare un "clone" dell'esperto.
Per chi volesse approfondire, consiglio il libro "Sviluppare le proprie capacità con la PNL" di Andrew Bradbury.




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