"Libera la Tua Vita
- Come evitare le 15 trappole sulla strada della felicità" di
Lucia GIOVANNINI (Sperling e Kupfer Edizioni) è un ottimo testo di sviluppo personale perchè spiega come evitare "le 15 trappole per rovinarsi la vita che ognuno di noi mette in atto quotidianamente".
Lucia Giovannini (www.luciagiovannini.com), esperta in psicologia e formazione, è un'autrice di grande professionalità: è Master Trainer di Firewalking, Trainer di Programmazione Neurolinguistica e Neurosemantica, coach certificata (ACMC USA), Master Trainer di Breathwork e insegnante del metodo Louise HAY.
E' co-fondatrice di Bless You! (www.blessyou.it) e co-direttrice della Libera Università di Crescita Evolutiva (L'UCE) e dell'Istituto Italiano di Neurosemantica. Da oltre 15 anni tiene corsi per privati e aziende in tutta Europa. E' autrice di "Tutta un'altra vita" e "Mi merito il meglio", pubblicati con successo da Sperling e Kupfer. Leggi la mia recensione del libro "Mi merito il meglio":
Mi merito il meglio di Lucia Giovannini - Recensione
Lucia ci invita a smettere di dire "Io sono fatto così, non posso farci niente.": "Non è vero, tu non sei fatto così e lo scoprirai leggendo questo libro... Ti spiego come cambiare per sempre i tuoi atteggiamenti e il rapporto con chi ti sta vicino. Per liberare la tua vita. Finalmente."
"Libera la tua vita" è una mappa per esplorare il mondo interiore e funziona esattamente come una mappa del mondo esterno, che indica montagne, valli, strade principali e aree pericolose. Non è solo una mappa descrittiva, ma è anche operativa poichè fornisce istruzioni PRATICHE e indica i passi per uscire da ogni trappola. Quindi può definirsi una mappa che contiene anche una bussola, un navigatore satellitare che indica la strada da seguire per aiutarci a pensare in modo efficiente e quindi, di conseguenza, a vivere meglio la nostra vita.
Questo libro deve essere "usato" in modo da mettere in moto il processo del "disimparare" dalle vecchie credenze, ed aprirci ad un nuovo modo di pensare ed agire. Le nostre credenze spesso sono rinchiuse come "dentro una cornice" di pensieri incatenati dalle convinzioni. Il testo contiene un validissimo insieme di spunti di riflessione, di ESERCIZI pratici ed utili e diverse DOMANDE da considerare, ma soprattutto da mettere in pratica.
Ci sono due domande "chiave" che ci aiuteranno nel nostro cambiamento totale. La prima è:
Cosa posso fare (di nuovo, di diverso)? (riguarda nuovi modi di pensare o comportamenti da adottare).
La seconda: Cosa posso smettere di fare?
Ecco una lista parziale delle scuse che ci raccontiamo per evitare la fatica di migliorare. Ne esistono tante altre, ma queste sono le più gettonate nei corsi dell'autrice:
1) "Le persone non possono cambiare il loro modo di pensare." Assolutamente falso.
La neuroplasticità dimostra che il cervello altera se stesso quando impariamo qualcosa di nuovo: in altre parole ogni volta che abbiamo una nuova esperienza abbiamo la possibilità di cambiare. Le neuroscienze usano il termine "sprouting" che in italiano si traduce "germogliazione", per indicare la continua nascita di nuove ramificazioni neuronali. Questo fenomeno avviene a tutte le età.
2) "La mia situazione è diversa." Anche questo è assolutamente falso. Dobbiamo abbassare la guardia e provare con impegno ogni strategia, senza stabilire a priori che per noi non funziona.
3) "Sono troppo giovane/vecchio/grasso/povero/stanco/occupato/sfortunato per cambiare."
Non è così: sono solo scuse che usiamo, una più subdola dell'altra. Dobbiamo smetterla di dare la colpa alle condizioni esterne, per impedire che ciò ci limiti. Appena cessiamo di nasconderci dietro al vittimismo ritroviamo il nostro potere personale.
4) "Sono gli altri (il mio partner, i miei genitori, il mio capo, i miei colleghi, ecc.) che devono cambiare. Io non ho bisogno di queste cose." Davvero? Come fate ad esserne certi? Non avere il bisogno di cambiare significa NON VOLERE EVOLVERSI. Il cambiamento è vita. Rifiutarsi di cambiare vuol dire stasi, paralisi, immobilità. Siete certi che sia questo ciò che volete?
Ci sono 15 + 1 modi per rendersi infelici (provengono in parte dalla programmazione neurolinguistica e dalle ricerche di Michael L. HALL, padre della neurosemantica, e dalla psicologia della Self Actualization, che studia lo sviluppo del nostro potenziale).
Alcuni spunti derivano anche da Aaron BECK, il padre della terapia cognitiva, da Albert ELLIS, fondatore della RET (Rational-Emotive Therapy, la terapia razionale emotiva) e da Robert LEAHY, presidente dell'associazione internazionale di psicoterapia cognitiva.
Lucia Giovannini introduce così questi 15 + 1 modi negativi di pensare che portano sofferenza psicologica:
"Nella vita il dolore è inevitabile perchè la vita stessa è fatta anche di momenti dolorosi. Ma la sofferenza psicologica (soprattutto prolungata) è una scelta. Se vuoi rovinarti la vita, ecco cosa devi fare. (Tranquillo: per ogni trappola ci sono anche I MODI PER USCIRNE!)."
Le seguenti domande valgono per tutte le trappole descritte in questo libro:
Quando e in che modo scatta questa trappola nella tua vita? Come agisce?
Quali sono i suoi effetti? Rende la tua vita migliore? Aiuta le tue relazioni?
Come puoi trasformarla? Cosa diresti al tuo migliore amico se si comportasse così?
Cosa hai bisogno di fare di nuovo? Cosa hai bisogno di smettere di fare?
1° trappola : IL SUPERIMPEGNATO: ignori come ti senti.
Sei sempre preso da mille impegni e hai l'attenzione costantemente fuori da te, verso l'esterno. Per questo sei propenso a non notare le sensazioni fisiche ed emotive. In questo modo la nosta vita potrebbe "appannarsi". Domande utili per ascoltare il tuo corpo:
Quanto spesso ascolti il tuo corpo? Cosa stai facendo finta di non sapere?
Cosa stai facendo finta che non sia un problema nella tua vita?
Di cosa hai paura di parlare anche con te stesso?
In che modo il tuo corpo sta somatizzando questa situazione?
2° trappola: IL MELODRAMMATICO: ti fai guidare dalle emozioni (o il robot: cerchi di sopprimerle).
Il melodrammatico è colui che viene definito dallo scrittore Alan COHEN "il termostato adrenalinico", che inizia a dare segni di scompenso quando il livello di drammaticità scende sotto una certa soglia (dal libro "Tutto il bello che c'è"). Apprensioni, turbamenti, eccitazioni, diventano il cibo quotidiano, le emozioni vengono amplificate.
Daphne Rose KINGMA (terapeuta americana) sostiene che piangere porta una guarigione profonda. Viceversa, quando sopprimiamo la tristezza, sopprimiamo anche le emozioni positive. Ciò che non permettiamo a noi stessi di sentire nell'estremo di un "continuum emozionale". non lo sentiremo neanche all'altro capo del continuum. Quando ci anestetizziamo alle emozioni, ci anestetizziamo alla vita.
Come uscirne. Domande utili per l'intelligenza emozionale:
Che emozione sto provando ora? In quale stato d'animo sono?
Quali sono i pensieri che nutrono questo stato d'animo? Cosa mi sta segnalando questa emozione?
In che direzione mi sta portando questo stato d'animo? E' la direzione in cui voglio andare?
3° trappola: L'APOCALITTICO: leggi il futuro e prevedi catastrofi.
Occorre sfidare il messaggio di paura perchè è lì che ha origine il tutto. Una volta che riusciamo a mettere in dubbio la sua veridicità, la sua presa viene indebolita e allora si apre lo spazio per nuovi comportamenti. Ecco che troviamo la libertà!
Domande utili per disinnescare la catastrofizzazione:
Se senti che ti stai focalizzando sul futuro prevedendo catastrofi, chiediti:
E' veramente così? Quante probabilità ci sono che lo scenario peggiore abbia luogo?
Sto prevedendo il futuro in base a dei dati di fatto o solo in base a delle sensazioni?
4° trappola: IL SORVEGLIANTE: tieni tutto sotto controllo.
Un esercizio da mettere in pratica: Definisci le tre zone e le domande utili per rientrare nella tua zona di potere. Pensa alla tua vita nelle varie aree: il lavoro, le relazioni, la salute, le amicizie. In ogni area scrivi le tue ansie, le tue preoccupazioni, ciò che stai cercando di tenere sotto controllo. Per ciascuna definisci a quale delle tre zone appartiene (zona di pre-occupazione, zona di influenza o zona di potere) e cosa puoi fare.
5° trappola: L'AUTOTIRANNO: doverizzi.
Tsultrim ALLIONE, ex monaca buddista, descrive benissimo la sostanziale differenza tra obiettivo e attaccamento (che è malsano) nel suo libro "Nutri i tuoi demoni". Come uscirne. Domande utili per disinserire le doverizzazioni:
Prendi una per una le tue doverizzazioni e chiediti:
Dov'è scritto che io (per esempio) debba assolutamente evitare discussioni e contrasti?
Dov'è la prova del fatto che (per esempio) la mia vita debba per forza essere priva di sfide e problemi?
6° trappola: L'INDOVINO: leggi la mente degli altri.
Sai sempre (o spesso) cosa pensano gli altri, cosa dicono, cosa provano (e cosa dovrebbero fare!). Esercizio da mettere in pratica: porta l'attenzione alle possibili letture della mente, diventa un investigatore e allenati a scoprirle sempre più velocemente dentro di te e nei dialoghi con le persone. Chiediti:
Come fai a sapere che...? Su cosa è basato il tuo ragionamento?
Quali sono le prove? Da cosa capisci che...? Cosa ti fa pensare che...?
7° trappola: IL NOSTALGICO: vivi nel passato.
Un esercizio per fare pace con il passato: prendi un foglio e scrivi una lettera al tuo passato. Ringrazialo e ringraziati per ciò che è stato, per gli insegnamenti appresi. PERDONA per iscritto tutte le persone che hai bisogno di perdonare (incluso te stesso). Prenditi tutto il tempo necessario.
Può darsi che tu abbia bisogno di farlo in più volte: va bene così, non affrettare il processo. Ricordati che senza il tuo passato non saresti ciò che sei ora.
8° trappola: IL CATALOGATORE: generalizzi (il mondo di tutti, nessuno, sempre, mai).
Domande spezzaincantesimo. Quando ti rendi conto che tu stesso o qualcun altro usa delle generalizzazioni, ecco le domande antidoto da fare:
Cosa succede esattamente? Come fai a saperlo? Quali sono le prove?
Proprio tutti (per esempio, gli uomini sono dei traditori)?
Proprio nessuno (per esempio, non posso fidarmi di nessuno)? Proprio sempre/proprio mai?
Qual è l'esperienza che ha generato questo modo di pensare?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo modo di pensare?
Questo modo di pensare ti serve? Rende la tua vita migliore?
9° trappola: LA VITTIMA: personalizzi (o "Tutti ce l'hanno con me")
Esercizio per distillare consigli dalle critiche.
Quale tipo di critica ti mette sotto pressione? (Se fai fatica a rispondere prova a terminare le seguenti frasi: Non sopporto quando le persone ...: Ho un problema con le persone che...)
Come puoi estrarre del buono da questi atteggiamenti?
10° trappola: IL BRAVO BAMBINO: dici sempre di sì.
Come sostiene Dragos Roua (esperto rumeno di crescita personale), "dire sempre di sì anche quando sai che è bene dire di no è come essere nelle sabbie mobili: finisci per affondare lentamente".
A forza di vivere così, soffochiamo le nostre aspirazioni, finiamo per confondere i confini della nostra personalità e non sapere più chi siamo veramente. Domande utili per imparare a dire di no:
Cosa significa per te dire sempre di sì?
Cosa hai bisogno di credere, di pensare, per imparare a dire di no?
Quali sono le cose a cui vuoi dire di no oggi? Come puoi dirlo in maniera gentile?
11° trappola: IL GIUDICE: fai continui paragoni.
Secondo Swami VIVEKANANDA, filosofo e maestro spirituale indiano, l'essenza del vero successo è ciò che facciamo di noi stessi, il comportamento che teniamo, il carattere che coltiviamo e il tipo di persona che diventiamo. Questa visione non ci sgancia forse dal paragone con gli altri?
OSHO insegnava che "ogni cosa, ogni persona si completa con le altre. Nessuno è superiore e nessuno è inferiore. Nessuno è più in alto e nessuno è più in basso. Tutti siamo incomparabilmente UNICI."
Perchè non prendere l'impegno di migliorarci anche solo dell'1% al giorno in un ambito a scelta? Può essere un obiettivo come scrivere un libro, imparare una lingua straniera o l'uso del computer, ma anche sviluppare una qualità spirituale come la pazienza, la comprensione, l'ascolto, la fiducia. Alla fine dell'anno saremo migliorati di 37 volte. Esercizio. Migliorati il 37% annuo!
In cosa vorresti migliorarti dell'1% al giorno? Cosa puoi fare?
Qual è da ora il tuo piano di azione? Sei pronto per prenderti l'impegno? Allora passa all'AZIONE!
12° trappola: IL COMMISSARIO: cerchi il colpevole.
Consideriamo il modo in cui formulare la comunicazione affinchè l'altro si senta apprezzato e non colpevolizzato. Domande utili per eliminare la colpevolizzazione. Ogni volta che punti il dito chiediti: Preferisco trovare il colpevole o la soluzione?
Quale delle due cose è più importante/più funzionale in questo momento?
13° trappola: IL PRIMO DELLA CLASSE: cerchi di essere perfetto.
Domande utili per usare gli errori per crescere:
Cosa significa per te fare errori? Cosa credi a proposito degli errori?
Hai il permesso di sbagliare? In che modo puoi accettare i tuoi errori?
Cosa hai bisogno di fare? Quali nuovi significati hai bisogno di dare al concetto di sbagliare?
14° trappola: IL MINIMIZZATORE: sminuisci le cose positive.
Questa trappola è composta da due versioni: nella prima non vediamo nemmeno le cose belle perchè cadono al di sotto del nostro radar; nella seconda le vediamo, ma solo per un attimo. E' come se non avessimo il permesso di soffermarci su di esse. Domande utili per riconoscere i doni della tua vita:
Quanto sei aperto ad accettare i doni dell'universo? Quanto spesso ti comporti nei confronti di te stesso e della vita come se un amico ti facesse un regalo e tu lo infilassi in un cassetto con noncuranza?
Cosa credi a proposito del meritare? Pensi di meritare di celebrare il bello?
Quali cose belle della tua vita tendi a far passare inosservate?
Cosa stai dando per scontato? Cosa non stai celebrando?
Fai una lista di almeno 10 cose belle che sono presenti nella tua vita:
Come potresti celebrarle? Quando lo farai?
15° trappola: L'ACCUMULATORE: segui falsi bisogni (psico-mangi, psico-spendi...).
Esercizio. Scopri perchè... mangi, spendi, cerchi approvazione (adattato dal libro "Il crudo è servito! - I segreti del crudismo per vivere più sani senza rinunciare al piacere del cibo" di Lucia Giovannini e Giuseppe COCCA).
Qual è il comportamento che ti sta creando dei problemi? (per esempio psico-mangiare, psico-shopping, psico-sesso...) Identificalo e poi chiediti: Perchè lo faccio? Individua un altro modo più funzionale per soddisfare quel bisogno.
16° trappola: IL PRUDENTE: e comunque... non rischiare!
La resistenza mira ad uccidere i nostri sogni: il nostro compito è superare la resistenza, con l'aiuto dell'assistenza. La trappola del "non rischiare" si applica a qualunque cambiamento vogliamo fare nella vita, come la realizzazione dei nostri sogni.
Clarissa Pinkola ESTES, nel suo libro "Forte è la donna", spiega che noi temiamo l'ignoto, il diverso, il sognare in grande: quindi abbiamo l'impulso di abbassare la grandezza nostra e altrui.
Ma noi possiamo diventare dei "risvegliatori", cioè aiutare gli altri a risvegliarsi e a ritrovare la propria vitalità, a seguire i propri sogni. Un risvegliatore ti ispira a fare cose folli come lasciare il lavoro che non ami più, proporre il tuo progetto, dire finalmente a quella persona che sei innamorato di lei.
Domande utili: un passo al giorno toglie la paura di torno.
Quali sono le aree della tua vita in cui tendi maggiormente a stare nella tua zona di comfort e, anche se desidereresti un cambiamento, giochi al "non rischiare"?
Cosa puoi fare di diverso ogni giorno per allenarti? Ricorda che puoi cambiare il corso della tua vita anche con un piccolo passo alla volta.
Queste sono le 15 + 1 trappole che ci rovinano la vita, ma ora sappiamo anche come evitarle!
C.R.A.P. è l'acrostico di: C = CATASTROFIZZARE, COLPEVOLIZZARE, CONTROLLARE (e DOVERIZZARE). R = RIFIUTO , A = ANALFABETISMO EMOZIONALE, P = PERSONALIZZARE, perfezionismo, paragonare continuamente, psico-mangiare, psico-acquistare, ecc.
Il bracciale No C.R.A.P. funziona così: scegli la modalità C.R.A.P. di cui vuoi liberarti. Osserva, senti, pensa a come agisce nella tua vita. Indossa il braccialetto.
Quando ti sorprendi a usare quella modalità C.R.A.P. sposta il bracciale nell'altro braccio e poi ricomincia finchè non sei riuscito a stare per 21 giorni ininterrotti col bracciale allo stesso polso, quindi senza utilizzare quella modalità C.R.A.P..
In conclusione, leggendo questo libro e seguendone i consigli, seguirete un cammino che pochi hanno il coraggio di percorrere. Il cammino della crescita evolutiva. Giorno dopo giorno farete quello che le madri e gli dei fanno: CREATE UNA NUOVA VITA! www.liberalatuavita.com
Ecco le mie citazioni preferite da Libera la Tua Vita di Lucia GIOVANNINI:
"Sebbene nessuno possa andare indietro e fare un nuovo inizio, chiunque può iniziare adesso e creare una nuova fine." Carl Bard
"Una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo." Morpheus, nel film Matrix
"La chiave di un uomo si trova negli altri: è il contratto con il prossimo che ci illumina su noi stessi." Paul Claudel
"Consapevolezza è cercare di osservare e accettare le tue sensazioni e i tuoi stati emotivi, momento per momento." Jon KABAT-ZINN
"Se continuiamo a curare i sintomi senza comprendere quello che la malattia o il disagio vogliono dirci, rischiamo di perdere informazioni importanti che il corpo sta cercando di comunicarci." Candace PERT
"Bernie Siegel, medico e autore di "Amore, medicina e miracoli", sostiene che il 90% dei suoi pazienti che hanno avuto delle guarigioni spontanee da malattie definite incurabili, avevano apportato dei grossi cambiamenti alla loro vita."
"Per ogni minuto di rabbia si perdono sessanta secondi di pace mentale." Ralph Waldo Emerson
"Non si tratta di pensare di più, quanto di pensare diversamente." Jean-Marie Domenach
"I nostri fallimenti non derivano dalle sconfitte che abbiamo subìto, ma dalle discussioni che non abbiamo mai fatto." Graffito in un centro giovanile a Berna
Un caro saluto.
Lucia Giovannini (www.luciagiovannini.com), esperta in psicologia e formazione, è un'autrice di grande professionalità: è Master Trainer di Firewalking, Trainer di Programmazione Neurolinguistica e Neurosemantica, coach certificata (ACMC USA), Master Trainer di Breathwork e insegnante del metodo Louise HAY.
E' co-fondatrice di Bless You! (www.blessyou.it) e co-direttrice della Libera Università di Crescita Evolutiva (L'UCE) e dell'Istituto Italiano di Neurosemantica. Da oltre 15 anni tiene corsi per privati e aziende in tutta Europa. E' autrice di "Tutta un'altra vita" e "Mi merito il meglio", pubblicati con successo da Sperling e Kupfer. Leggi la mia recensione del libro "Mi merito il meglio":
Mi merito il meglio di Lucia Giovannini - Recensione
Lucia ci invita a smettere di dire "Io sono fatto così, non posso farci niente.": "Non è vero, tu non sei fatto così e lo scoprirai leggendo questo libro... Ti spiego come cambiare per sempre i tuoi atteggiamenti e il rapporto con chi ti sta vicino. Per liberare la tua vita. Finalmente."
"Libera la tua vita" è una mappa per esplorare il mondo interiore e funziona esattamente come una mappa del mondo esterno, che indica montagne, valli, strade principali e aree pericolose. Non è solo una mappa descrittiva, ma è anche operativa poichè fornisce istruzioni PRATICHE e indica i passi per uscire da ogni trappola. Quindi può definirsi una mappa che contiene anche una bussola, un navigatore satellitare che indica la strada da seguire per aiutarci a pensare in modo efficiente e quindi, di conseguenza, a vivere meglio la nostra vita.
Questo libro deve essere "usato" in modo da mettere in moto il processo del "disimparare" dalle vecchie credenze, ed aprirci ad un nuovo modo di pensare ed agire. Le nostre credenze spesso sono rinchiuse come "dentro una cornice" di pensieri incatenati dalle convinzioni. Il testo contiene un validissimo insieme di spunti di riflessione, di ESERCIZI pratici ed utili e diverse DOMANDE da considerare, ma soprattutto da mettere in pratica.
Ci sono due domande "chiave" che ci aiuteranno nel nostro cambiamento totale. La prima è:
Cosa posso fare (di nuovo, di diverso)? (riguarda nuovi modi di pensare o comportamenti da adottare).
La seconda: Cosa posso smettere di fare?
Ecco una lista parziale delle scuse che ci raccontiamo per evitare la fatica di migliorare. Ne esistono tante altre, ma queste sono le più gettonate nei corsi dell'autrice:
1) "Le persone non possono cambiare il loro modo di pensare." Assolutamente falso.
La neuroplasticità dimostra che il cervello altera se stesso quando impariamo qualcosa di nuovo: in altre parole ogni volta che abbiamo una nuova esperienza abbiamo la possibilità di cambiare. Le neuroscienze usano il termine "sprouting" che in italiano si traduce "germogliazione", per indicare la continua nascita di nuove ramificazioni neuronali. Questo fenomeno avviene a tutte le età.
2) "La mia situazione è diversa." Anche questo è assolutamente falso. Dobbiamo abbassare la guardia e provare con impegno ogni strategia, senza stabilire a priori che per noi non funziona.
3) "Sono troppo giovane/vecchio/grasso/povero/stanco/occupato/sfortunato per cambiare."
Non è così: sono solo scuse che usiamo, una più subdola dell'altra. Dobbiamo smetterla di dare la colpa alle condizioni esterne, per impedire che ciò ci limiti. Appena cessiamo di nasconderci dietro al vittimismo ritroviamo il nostro potere personale.
4) "Sono gli altri (il mio partner, i miei genitori, il mio capo, i miei colleghi, ecc.) che devono cambiare. Io non ho bisogno di queste cose." Davvero? Come fate ad esserne certi? Non avere il bisogno di cambiare significa NON VOLERE EVOLVERSI. Il cambiamento è vita. Rifiutarsi di cambiare vuol dire stasi, paralisi, immobilità. Siete certi che sia questo ciò che volete?
Ci sono 15 + 1 modi per rendersi infelici (provengono in parte dalla programmazione neurolinguistica e dalle ricerche di Michael L. HALL, padre della neurosemantica, e dalla psicologia della Self Actualization, che studia lo sviluppo del nostro potenziale).
Alcuni spunti derivano anche da Aaron BECK, il padre della terapia cognitiva, da Albert ELLIS, fondatore della RET (Rational-Emotive Therapy, la terapia razionale emotiva) e da Robert LEAHY, presidente dell'associazione internazionale di psicoterapia cognitiva.
Lucia Giovannini introduce così questi 15 + 1 modi negativi di pensare che portano sofferenza psicologica:
"Nella vita il dolore è inevitabile perchè la vita stessa è fatta anche di momenti dolorosi. Ma la sofferenza psicologica (soprattutto prolungata) è una scelta. Se vuoi rovinarti la vita, ecco cosa devi fare. (Tranquillo: per ogni trappola ci sono anche I MODI PER USCIRNE!)."
Le seguenti domande valgono per tutte le trappole descritte in questo libro:
Quando e in che modo scatta questa trappola nella tua vita? Come agisce?
Quali sono i suoi effetti? Rende la tua vita migliore? Aiuta le tue relazioni?
Come puoi trasformarla? Cosa diresti al tuo migliore amico se si comportasse così?
Cosa hai bisogno di fare di nuovo? Cosa hai bisogno di smettere di fare?
1° trappola : IL SUPERIMPEGNATO: ignori come ti senti.
Sei sempre preso da mille impegni e hai l'attenzione costantemente fuori da te, verso l'esterno. Per questo sei propenso a non notare le sensazioni fisiche ed emotive. In questo modo la nosta vita potrebbe "appannarsi". Domande utili per ascoltare il tuo corpo:
Quanto spesso ascolti il tuo corpo? Cosa stai facendo finta di non sapere?
Cosa stai facendo finta che non sia un problema nella tua vita?
Di cosa hai paura di parlare anche con te stesso?
In che modo il tuo corpo sta somatizzando questa situazione?
2° trappola: IL MELODRAMMATICO: ti fai guidare dalle emozioni (o il robot: cerchi di sopprimerle).
Il melodrammatico è colui che viene definito dallo scrittore Alan COHEN "il termostato adrenalinico", che inizia a dare segni di scompenso quando il livello di drammaticità scende sotto una certa soglia (dal libro "Tutto il bello che c'è"). Apprensioni, turbamenti, eccitazioni, diventano il cibo quotidiano, le emozioni vengono amplificate.
Daphne Rose KINGMA (terapeuta americana) sostiene che piangere porta una guarigione profonda. Viceversa, quando sopprimiamo la tristezza, sopprimiamo anche le emozioni positive. Ciò che non permettiamo a noi stessi di sentire nell'estremo di un "continuum emozionale". non lo sentiremo neanche all'altro capo del continuum. Quando ci anestetizziamo alle emozioni, ci anestetizziamo alla vita.
Come uscirne. Domande utili per l'intelligenza emozionale:
Che emozione sto provando ora? In quale stato d'animo sono?
Quali sono i pensieri che nutrono questo stato d'animo? Cosa mi sta segnalando questa emozione?
In che direzione mi sta portando questo stato d'animo? E' la direzione in cui voglio andare?
3° trappola: L'APOCALITTICO: leggi il futuro e prevedi catastrofi.
Occorre sfidare il messaggio di paura perchè è lì che ha origine il tutto. Una volta che riusciamo a mettere in dubbio la sua veridicità, la sua presa viene indebolita e allora si apre lo spazio per nuovi comportamenti. Ecco che troviamo la libertà!
Domande utili per disinnescare la catastrofizzazione:
Se senti che ti stai focalizzando sul futuro prevedendo catastrofi, chiediti:
E' veramente così? Quante probabilità ci sono che lo scenario peggiore abbia luogo?
Sto prevedendo il futuro in base a dei dati di fatto o solo in base a delle sensazioni?
4° trappola: IL SORVEGLIANTE: tieni tutto sotto controllo.
Un esercizio da mettere in pratica: Definisci le tre zone e le domande utili per rientrare nella tua zona di potere. Pensa alla tua vita nelle varie aree: il lavoro, le relazioni, la salute, le amicizie. In ogni area scrivi le tue ansie, le tue preoccupazioni, ciò che stai cercando di tenere sotto controllo. Per ciascuna definisci a quale delle tre zone appartiene (zona di pre-occupazione, zona di influenza o zona di potere) e cosa puoi fare.
5° trappola: L'AUTOTIRANNO: doverizzi.
Tsultrim ALLIONE, ex monaca buddista, descrive benissimo la sostanziale differenza tra obiettivo e attaccamento (che è malsano) nel suo libro "Nutri i tuoi demoni". Come uscirne. Domande utili per disinserire le doverizzazioni:
Prendi una per una le tue doverizzazioni e chiediti:
Dov'è scritto che io (per esempio) debba assolutamente evitare discussioni e contrasti?
Dov'è la prova del fatto che (per esempio) la mia vita debba per forza essere priva di sfide e problemi?
6° trappola: L'INDOVINO: leggi la mente degli altri.
Sai sempre (o spesso) cosa pensano gli altri, cosa dicono, cosa provano (e cosa dovrebbero fare!). Esercizio da mettere in pratica: porta l'attenzione alle possibili letture della mente, diventa un investigatore e allenati a scoprirle sempre più velocemente dentro di te e nei dialoghi con le persone. Chiediti:
Come fai a sapere che...? Su cosa è basato il tuo ragionamento?
Quali sono le prove? Da cosa capisci che...? Cosa ti fa pensare che...?
7° trappola: IL NOSTALGICO: vivi nel passato.
Un esercizio per fare pace con il passato: prendi un foglio e scrivi una lettera al tuo passato. Ringrazialo e ringraziati per ciò che è stato, per gli insegnamenti appresi. PERDONA per iscritto tutte le persone che hai bisogno di perdonare (incluso te stesso). Prenditi tutto il tempo necessario.
Può darsi che tu abbia bisogno di farlo in più volte: va bene così, non affrettare il processo. Ricordati che senza il tuo passato non saresti ciò che sei ora.
8° trappola: IL CATALOGATORE: generalizzi (il mondo di tutti, nessuno, sempre, mai).
Domande spezzaincantesimo. Quando ti rendi conto che tu stesso o qualcun altro usa delle generalizzazioni, ecco le domande antidoto da fare:
Cosa succede esattamente? Come fai a saperlo? Quali sono le prove?
Proprio tutti (per esempio, gli uomini sono dei traditori)?
Proprio nessuno (per esempio, non posso fidarmi di nessuno)? Proprio sempre/proprio mai?
Qual è l'esperienza che ha generato questo modo di pensare?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo modo di pensare?
Questo modo di pensare ti serve? Rende la tua vita migliore?
9° trappola: LA VITTIMA: personalizzi (o "Tutti ce l'hanno con me")
Esercizio per distillare consigli dalle critiche.
Quale tipo di critica ti mette sotto pressione? (Se fai fatica a rispondere prova a terminare le seguenti frasi: Non sopporto quando le persone ...: Ho un problema con le persone che...)
Come puoi estrarre del buono da questi atteggiamenti?
10° trappola: IL BRAVO BAMBINO: dici sempre di sì.
Come sostiene Dragos Roua (esperto rumeno di crescita personale), "dire sempre di sì anche quando sai che è bene dire di no è come essere nelle sabbie mobili: finisci per affondare lentamente".
A forza di vivere così, soffochiamo le nostre aspirazioni, finiamo per confondere i confini della nostra personalità e non sapere più chi siamo veramente. Domande utili per imparare a dire di no:
Cosa significa per te dire sempre di sì?
Cosa hai bisogno di credere, di pensare, per imparare a dire di no?
Quali sono le cose a cui vuoi dire di no oggi? Come puoi dirlo in maniera gentile?
11° trappola: IL GIUDICE: fai continui paragoni.
Secondo Swami VIVEKANANDA, filosofo e maestro spirituale indiano, l'essenza del vero successo è ciò che facciamo di noi stessi, il comportamento che teniamo, il carattere che coltiviamo e il tipo di persona che diventiamo. Questa visione non ci sgancia forse dal paragone con gli altri?
OSHO insegnava che "ogni cosa, ogni persona si completa con le altre. Nessuno è superiore e nessuno è inferiore. Nessuno è più in alto e nessuno è più in basso. Tutti siamo incomparabilmente UNICI."
Perchè non prendere l'impegno di migliorarci anche solo dell'1% al giorno in un ambito a scelta? Può essere un obiettivo come scrivere un libro, imparare una lingua straniera o l'uso del computer, ma anche sviluppare una qualità spirituale come la pazienza, la comprensione, l'ascolto, la fiducia. Alla fine dell'anno saremo migliorati di 37 volte. Esercizio. Migliorati il 37% annuo!
In cosa vorresti migliorarti dell'1% al giorno? Cosa puoi fare?
Qual è da ora il tuo piano di azione? Sei pronto per prenderti l'impegno? Allora passa all'AZIONE!
12° trappola: IL COMMISSARIO: cerchi il colpevole.
Consideriamo il modo in cui formulare la comunicazione affinchè l'altro si senta apprezzato e non colpevolizzato. Domande utili per eliminare la colpevolizzazione. Ogni volta che punti il dito chiediti: Preferisco trovare il colpevole o la soluzione?
Quale delle due cose è più importante/più funzionale in questo momento?
13° trappola: IL PRIMO DELLA CLASSE: cerchi di essere perfetto.
Domande utili per usare gli errori per crescere:
Cosa significa per te fare errori? Cosa credi a proposito degli errori?
Hai il permesso di sbagliare? In che modo puoi accettare i tuoi errori?
Cosa hai bisogno di fare? Quali nuovi significati hai bisogno di dare al concetto di sbagliare?
14° trappola: IL MINIMIZZATORE: sminuisci le cose positive.
Questa trappola è composta da due versioni: nella prima non vediamo nemmeno le cose belle perchè cadono al di sotto del nostro radar; nella seconda le vediamo, ma solo per un attimo. E' come se non avessimo il permesso di soffermarci su di esse. Domande utili per riconoscere i doni della tua vita:
Quanto sei aperto ad accettare i doni dell'universo? Quanto spesso ti comporti nei confronti di te stesso e della vita come se un amico ti facesse un regalo e tu lo infilassi in un cassetto con noncuranza?
Cosa credi a proposito del meritare? Pensi di meritare di celebrare il bello?
Quali cose belle della tua vita tendi a far passare inosservate?
Cosa stai dando per scontato? Cosa non stai celebrando?
Fai una lista di almeno 10 cose belle che sono presenti nella tua vita:
Come potresti celebrarle? Quando lo farai?
15° trappola: L'ACCUMULATORE: segui falsi bisogni (psico-mangi, psico-spendi...).
Esercizio. Scopri perchè... mangi, spendi, cerchi approvazione (adattato dal libro "Il crudo è servito! - I segreti del crudismo per vivere più sani senza rinunciare al piacere del cibo" di Lucia Giovannini e Giuseppe COCCA).
Qual è il comportamento che ti sta creando dei problemi? (per esempio psico-mangiare, psico-shopping, psico-sesso...) Identificalo e poi chiediti: Perchè lo faccio? Individua un altro modo più funzionale per soddisfare quel bisogno.
16° trappola: IL PRUDENTE: e comunque... non rischiare!
La resistenza mira ad uccidere i nostri sogni: il nostro compito è superare la resistenza, con l'aiuto dell'assistenza. La trappola del "non rischiare" si applica a qualunque cambiamento vogliamo fare nella vita, come la realizzazione dei nostri sogni.
Clarissa Pinkola ESTES, nel suo libro "Forte è la donna", spiega che noi temiamo l'ignoto, il diverso, il sognare in grande: quindi abbiamo l'impulso di abbassare la grandezza nostra e altrui.
Ma noi possiamo diventare dei "risvegliatori", cioè aiutare gli altri a risvegliarsi e a ritrovare la propria vitalità, a seguire i propri sogni. Un risvegliatore ti ispira a fare cose folli come lasciare il lavoro che non ami più, proporre il tuo progetto, dire finalmente a quella persona che sei innamorato di lei.
Domande utili: un passo al giorno toglie la paura di torno.
Quali sono le aree della tua vita in cui tendi maggiormente a stare nella tua zona di comfort e, anche se desidereresti un cambiamento, giochi al "non rischiare"?
Cosa puoi fare di diverso ogni giorno per allenarti? Ricorda che puoi cambiare il corso della tua vita anche con un piccolo passo alla volta.
Queste sono le 15 + 1 trappole che ci rovinano la vita, ma ora sappiamo anche come evitarle!
C.R.A.P. è l'acrostico di: C = CATASTROFIZZARE, COLPEVOLIZZARE, CONTROLLARE (e DOVERIZZARE). R = RIFIUTO , A = ANALFABETISMO EMOZIONALE, P = PERSONALIZZARE, perfezionismo, paragonare continuamente, psico-mangiare, psico-acquistare, ecc.
Il bracciale No C.R.A.P. funziona così: scegli la modalità C.R.A.P. di cui vuoi liberarti. Osserva, senti, pensa a come agisce nella tua vita. Indossa il braccialetto.
Quando ti sorprendi a usare quella modalità C.R.A.P. sposta il bracciale nell'altro braccio e poi ricomincia finchè non sei riuscito a stare per 21 giorni ininterrotti col bracciale allo stesso polso, quindi senza utilizzare quella modalità C.R.A.P..
In conclusione, leggendo questo libro e seguendone i consigli, seguirete un cammino che pochi hanno il coraggio di percorrere. Il cammino della crescita evolutiva. Giorno dopo giorno farete quello che le madri e gli dei fanno: CREATE UNA NUOVA VITA! www.liberalatuavita.com
Ecco le mie citazioni preferite da Libera la Tua Vita di Lucia GIOVANNINI:
"Sebbene nessuno possa andare indietro e fare un nuovo inizio, chiunque può iniziare adesso e creare una nuova fine." Carl Bard
"Una cosa è conoscere il sentiero giusto, un'altra è imboccarlo." Morpheus, nel film Matrix
"La chiave di un uomo si trova negli altri: è il contratto con il prossimo che ci illumina su noi stessi." Paul Claudel
"Consapevolezza è cercare di osservare e accettare le tue sensazioni e i tuoi stati emotivi, momento per momento." Jon KABAT-ZINN
"Se continuiamo a curare i sintomi senza comprendere quello che la malattia o il disagio vogliono dirci, rischiamo di perdere informazioni importanti che il corpo sta cercando di comunicarci." Candace PERT
"Bernie Siegel, medico e autore di "Amore, medicina e miracoli", sostiene che il 90% dei suoi pazienti che hanno avuto delle guarigioni spontanee da malattie definite incurabili, avevano apportato dei grossi cambiamenti alla loro vita."
"Per ogni minuto di rabbia si perdono sessanta secondi di pace mentale." Ralph Waldo Emerson
"Non si tratta di pensare di più, quanto di pensare diversamente." Jean-Marie Domenach
"I nostri fallimenti non derivano dalle sconfitte che abbiamo subìto, ma dalle discussioni che non abbiamo mai fatto." Graffito in un centro giovanile a Berna
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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In questo libro, l'autrice ci "mette in guardia" dalle trappole della vita e ci propone e suggerisce come poterle evitare e migliorare la nostra visuale senza avere più paure che ci frenano terribilmente.
RispondiEliminaAttenzione alle trappole! Ma soprattutto mettiamo in pratica questi consigli, ne vale veramente la pena!
Lucia Giovannini una grande professionista esperta in psicologia e formazione, ho letto questo libro, e lo trovo molto pratico nell'applicare gli esercizi e i suggerimenti dettati. Non tutti sanno di "essere intrappolati" proprio per questo l'autrice ci dà delle direttive in proposito. Quindi perchè non prendere la "palla al balzo?" :-)
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