martedì 1 luglio 2014

MAPPE DELLA MENTE di Umberto SANTUCCI

"MAPPE DELLA MENTE" di Umberto SANTUCCI (Homeless Book www.homelessbook.it) presenta una ricca raccolta di strumenti di visualizzazione, come mappe mentali e concettuali, dinamiche e sistemiche, ipermappe, grafici e diagrammi. Che cosa sono, a che servono, come si scelgono e come si usano per ridurre le complessità del mondo in cui viviamo cominciando dai piccoli problemi.
Strumenti utilissimi per studiare, preparare esami, tesi e relazioni, affrontare nuovi problemi, trovare soluzioni. Questo è il secondo libro della nuova collana "Strumenti per la transizione", raccolta di strumenti manageriali, cognitivi, creativi, operativi, da usare per affrontare i cambiamenti (che già si manifestano e sempre più emergeranno) dovuti alla transizione dalle energie fossili alle energie rinnovabili, dalla crescita distruttiva all'ottimizzazione conservativa.
"Mappe della mente" è disponibile per l'acquisto su Amazon e IBS oppure scrivendo a info@homelessbook.it.



Umberto Santucci (www.umbertosantucci.it) è uno dei maggiori autori italiani di multivisioni e spettacolarizzazioni per eventi speciali. Si è sempre occupato di formazione per condividere le sue esperienze con persone giovani e mature.
Nell'attività consulenziale di problem solving per la comunicazione e le relazioni umane Umberto usa ampiamente gestione a vista e mappe come riduttori di complessità.

"Mappe della mente" è una utile guida sui vari modi di visualizzare e rappresentare graficamente concetti, informazioni, relazioni al fine di "vederci chiaro". Gli argomenti sono:
Le mappe della mente; mappe e territori; le mappe in pratica; come fare una mappa; come non fare una mappa; approfondimenti.
CHE COSA SONO
"Le mappe della mente sono oggetti grafici o videografici che rappresentano in modo visivo processi di pensiero, insiemi di informazioni e contenuti, entità organizzative e processi operativi, oggetti di comunicazione e cooperazione.
Mappe e grafici sono strumenti di "gestione a vista" o riduttori di complessità: permettono di cogliere a colpo d'occhio la struttura e l'organizzazione di un insieme complesso.

A COSA SERVONO

La capacità di rappresentare in forma di mappa (mapping) è un potente strumento per comprendere, apprendere, comunicare. Questo libro è focalizzato sui metodi di visualizzazione più usati e più utili per governare i flussi sempre crescenti di informazioni che si intrecciano nel nostro lavoro e nella nostra vita.
Il testo si divide in due parti: una teorica ("Le mappe del pensiero" e "mappe e territori"), una pratica ("Le mappe in pratica" e "approfondimenti"). La parte teorica si occupa di ciò che si vuol sapere sulle mappe, la parte pratica descrive ciò che si vuol fare con le mappe.
Tutti i termini specifici che si incontreranno sono definiti nel glossario in fondo al libro. Le Mappe oltre a rappresentare un territorio sia parziale (una città, una montagna, una regione ecc.) che intero (carta geografica d'Italia, atlante stradale ecc.) si usano anche per rappresentare territori virtuali e immaginari o insiemi di conoscenze, come la distribuzione della popolazione sul planisfero o la diffusione di internet.

In questo caso il territorio è un processo di pensiero, la mappa è un modo di rappresentarlo. Gli antichi erano però più attenti ai risultati del pensiero che non ai suoi processi. I moderni hanno indirizzato la ricerca verso meccanismi e processi mentali, dal riduzionismo della trasmissione di impulsi fra neuroni fino all'olismo della stretta combinazione fra corpo e mente (psicosoma), fra conscio e inconscio.
Howard Gardner sostiene che la nostra mente non funziona con un solo tipo di intelligenza (quello logico/matematico/verbale di cui tiene conto la misurazione del quoziente di intelligenza ma con diversi tipi di intelligenza: visiva, cinestesica, auditiva, logica, verbale, interpersonale, intrapersonale, ambientale).
Daniel Goleman ha aggiunto l'intelligenza emotiva, che aiuta nel prendere decisioni e nel dirigere le persone con umanità ed empatia. Studiosi più recenti hanno aggiunto l'intelligenza collettiva e connettiva, tipiche del nostro ragionare per reti cognitive e sociali.

Nella comunicazione e nell'apprendimento usare bene le varie intelligenze significa essere molto efficaci e convincenti. Il cervello segue altre due modalità proposte da Edward De Bono: il pensiero verticale segue una gerarchia dal generale al particolare, con ramificazioni algoritmiche, e serve a sviluppare in concreto le intuizioni del pensiero laterale.
Il pensiero laterale divaga, salta qua e là, si muove per associazioni euristiche e serve quando il pensiero verticale ha esaurito i suoi percorsi e non è più efficiente; i salti laterali possono aprire altre strade quando andando dritti si arriva in un "vicolo cieco".
Tony Buzan parla di "pensiero radiante", che da un'idea centrale sviluppa rami e connessioni con altre idee, così come i neuroni diramano i loro tentacoli per far sì che le loro sinapsi contattino altre sinapsi per produrre idee e conoscenza.

Per Buzan ogni informazione che entra nel cervello genera un nucleo centrale da cui si diramano una quantità di rami che si ramificano sempre più e si intrecciano con altri rami.
Le mappe mentali sono particolarmente utili per chi predilige "strumenti visivi" nell'apprendimento, le mappe concettuali aiutano invece a sviluppare significati e ragionamenti logici. Sono validi strumenti per comprendere ciò che si ascolta e prendere appunti durante le lezioni.
Sono utili per imparare e, confrontando le stesse mappe nel tempo, rendersi conto di quanto la propria mappa cognitiva si sia sviluppata riguardo all'argomento studiato." Umberto Santucci

Alcune delle LETTURE consigliate

Alberto Scocco, Costruire mappe per rappresentare e organizzare il proprio pensiero
Tony Buzan, Usiamo la testa
Tony e Barry Buzan, Mappe Mentali
Eric De La Parra Paz, L'eccezionale Tecnica degli Schemi Mentali

Un caro saluto.
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