lunedì 11 febbraio 2019

COSA NON TI INSEGNANO ALLA HARVARD BUSINESS SCHOOL di Mark H. MCCORMACK Strategie, consigli e tecniche di un businessman di successo

"COSA NON TI INSEGNANO ALLA HARVARD BUSINESS SCHOOL Strategie, consigli e tecniche di un businessman di successo" di Mark H. MCCORMACK (GRIBAUDI edizioni www.gribaudi.it) è un libro bestseller da oltre 1 milione di copie vendute!
C'è una grande differenza tra quello che impari in una business school e quello che impari nella vita di tutti giorni quando effettivamente sei alla guida di un'impresa e hai delle persone da gestire.
Queste pagine condensano tutte le tecniche, le conoscenze, i piccoli trucchi e le strategie frutto dell'esperienza dell'autore di oltre 25 anni di business.
Con incredibile fiuto e sagacia egli ti offre una miniera di preziose indicazioni pratiche, quel tipo di consiglio che non si impara a scuola e men che meno nelle più prestigiose business school. Grazie a questo libro impari come:

analizzare se stessi e gli altri; vendere e negoziare; gestire il tempo; prendere le decisioni giuste; comunicare in modo efficace con partner e clienti.
"Incisivo, intelligente e spiritoso, questo libro è vincente come il suo autore. Leggendolo ho imparato moltissimo." Rupert Murdoch, presidente News Corp, presidente e CEO 21st Century Fox
"Mark McCormack è tra i più grandi negoziatori di successo che io ab­bia conosciuto. Egli mostrava come uscire vincenti facendo in modo che la controparte non si sentisse perdente." Frank A. Olson, Hertz Corporation

Mark H. McCormack (www.markhmccormack.com) è stato definito "l'uomo più potente nello sport": ha fondato IMG (International Management Group) con una stretta di mano. È stata la sua prima società di grande successo ed è diventata una compagnia multimilionaria a livello mondiale che ricopre le più varie sfere del business e del marketing.
"La lezione più utile che si può ricavare da una business school è prendere atto di ciò che non può insegnare: tutti i segreti della vita che si vivono ogni giorno in azienda si imparano sostanzialmente in un processo di autoapprendimento ma conoscere l'esperienza di uno come me potrebbe rendere l'apprendimento più breve, più facile e molto meno doloroso." Mark McCormack

"Mark ha codificato in questo libro la sua capacità di ispirare gli altri. Un testo pratico, utilizzabile da chiunque voglia avviare un'attività e da tutti coloro che vogliono rompere con la tradizione in qualunque campo.
E' soprattutto un manuale per il management efficace poiché spiega come prendere decisioni difficili, come dominare i concorrenti, come sviluppare una strategia e come mettere in atto una visione imprenditoriale."
Dalla prefazione di Ariel Emanuel e Patrick Whitesell

Questo libro insegna moltissime cose: come "leggere" le persone, come influenzare il modo in cui si vedono, come applicare o customizzare entrambi i processi in tutte le possibili situazioni di business.
L'obiettivo principale è colmare tanti vuoti che separano l'istruzione formale della business school dal sapere pragmatico che deriva dall'esperienza quotidiana nella conduzione di un'impresa e nella gestione dei dipendenti.
Presumere che dei diplomi avanzati o un QI elevato siano sinonimo di "capacità manageriale" si è rilevato spesso un costoso errore di valutazione.
"Non ho nessun pregiudizio innato contro l'intelligenza, la cultura e tanto meno i diplomi avanzati  ma non possono sostituire il buonsenso, la sensibilità ai rapporti interpersonali o il senso degli affari.

"OSSERVARE E RAGGIUNGERE LE PERSONE: LE MIE 7 AZIONI:

1) Ascoltate aggressivamente 2) Osservate aggressivamente 3) Parlate di meno 4) Date la seconda occhiata alle prime impressioni
5) Prendetevi il tempo che occorre per usare ciò che avete appreso 6) Siate discreti 7) Prendete le distanze.
L'assetto più importante nel business (a parte il buonsenso) è il senso dell'umorismo, la capacità di ironizzare su voi stessi e sulla situazione: è un metodo efficace e vincente non solo nel business ma in tutti gli ambiti della propria vita. John Kennedy infatti era un leader che conosceva molto bene il senso dell'umorismo.
A volte quando era con le spalle al muro usava l'umorismo per addomesticare il Congresso e una stampa perpetuamente ostile. Dopo di lui nessun altro presidente ha mai usato altrettanto bene quest'arma potentissima."

Il senso dell'umorismo crea una delle impressioni più favorevoli nel lungo termine poiché riporta diversamente il senso della realtà e trova più semplicemente soluzioni spesso difficili da districare.
Quasi tutte le aziende per avere successo seguono la regola 80/20, una regola molto comune e riconosciuta da aziende di successo: l'80% del vostro business si fa con il 20% dei vostri clienti.
Bisogna concentrarsi sugli interessi, sulle predilezioni e sui gusti del 20% più importante dei vostri clienti. Cercate di comprendere i sentimenti della controparte: è la tecnica psicologica più vecchia del mondo e funziona nei negoziati e in qualunque altra forma di relazione interpersonale.
Gestire un'azienda matura vuol dire abbandonare sistematicamente strutture arcaiche e politiche antiquate. Vuol dire anche smontare attivamente e aggressivamente le convinzioni e la logica tradizionale dell'azienda.

Gestite soprattutto sulla fiducia. Un bravo manager deve avere fiducia nelle persone che lavorano per lui e credere abbastanza in se stesso da superare i problemi connessi all'ego. Wasserman ha sempre suggerito: "Assumi persone più brave di te e poi non vendere te stesso ma vendi la tua azienda."
L'unica filosofia manageriale che funziona riconosce implicitamente l'inefficacia di tutte le altre: siate flessibili e puntate alla coerenza, interagite con i dipendenti sempre con rispetto osservando 4 punti fondamentali:
1) Pagarli per quello che valgono 2) Farli sentire importanti (non esaltarli troppo) 3) Farli ragionare con la loro testa (sempre nei parametri del buonsenso); 4) Separare sempre la vita aziendale dalla vita sociale.
La confidenza estrema spesso porta alla mancanza di rispetto: la confidenza eccessiva è la madre della cattiva educazione.

"Il business è una competizione: qualunque competizione sofisticata è quasi esclusivamente un gioco intellettuale. Il vero vantaggio competitivo del campione sta solo nella sua mente: ho osservato 3 caratteristiche attitudinali comuni a tutte le superstar che ho conosciuto. Sono applicabili al business non meno che allo sport.
La prima è il profondo senso di insoddisfazione dei campioni per le proprie realizzazioni. Usano qualunque successo, qualunque vittoria, come sprone a fare ancora meglio. La seconda è la capacità di dare sempre il massimo per partecipare a tornei sempre più difficili.
La terza è la capacità di mettere sotto gli avversari. Lo chiamano "istinto omicida" ma questa definizione tiene più conto del risultato che del processo mentale. Nella sua mente il campione non è mai in vantaggio.

Leader non si nasce ma si diventa. La predisposizione e l'approccio relazionale è alla base del successo per diventare un leader aziendale e avere successo internazionale. Chiunque possegga sufficiente volontà e motivazione, capacità di buonsenso, coerenza, rispetto e flessibilità, può migliorare sicuramente e puntare al successo nella propria vita.
Migliorare la propria vita significa soprattutto condividere con dedizione, amore e rispetto verso se stessi e verso gli altri.
I grandi professionisti (i "campioni veri") sono quelli che amano e cercano il benessere di tutti, amano la propria vita e sanno comunicare con il cuore per arrivare al cuore degli altri." Mark H. McCormack



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo


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1 commento:

  1. Sono particolarmente curiosa di leggere i segreti che non ci insegnano. Leggerò questo libro perché lo ritengo molto utile, mi entusiasma molto l'idea di conoscere strategie che non ci insegnano. Grazie a queste informazioni preziose e ben presentate in questo blog dal dott. Ciruolo

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