sabato 17 gennaio 2009

"Il valore sopravvalutato dell’esperienza" da CreareSuccesso.it

"Psicologi, sociologi e altri ricercatori hanno dato vari significati a quello che viene chiamato ‘esperienza di vita’, ma nel linguaggio comune della gente l’esperienza è riconducibile agli avvenimenti che accadono nella vita di una persona e in base ai quali tale individuo formerà la sua personalità, il suo carattere e le sue risposte emotive. Ebbene tutto ciò non vale assolutamente nulla, e se le esperienze che viviamo ci portano, come spesso avviene, ad abbandonare le nostre aspirazioni, i nostri sogni, i nostri ideali per il ‘quieto vivere’ o per rassegnazione, allora non solo saranno inutili ma anche dannose e avveleneranno la nostra vita.

Provate a pensare a quante esperienze diverse può vivere un essere umano sul nostro pianeta: avresti potuto nascere in un paese dove c’è sempre la guerra, oppure in uno dove c’è molta povertà, malattie e delinquenza, o ancora potevi essere il figlio o la figlia di un narcotrafficante internazionale. Se avessi vissuto quelle esperienze, come saresti oggi? Non c’è differenza tra noi e loro, l’unica differenza è le condizioni e l’ambiente in cui nasci e cresci. Che valore ha dunque l’esperienza? Purtroppo nella nostra società il valore dell’esperienza è il più e a volte l’unico considerato.

Il risultato generato dentro di noi dalle esperienze, sono le credenze negative sul mondo e sulla vita nati da esperienze che altri hanno vissuto prima di noi. Senza neanche preoccuparci di verificarle, le diamo per scontate. Non bisognerebbe mai giudicare una persona dalle esperienze che ha vissuto, ma piuttosto dai principi e dagli ideali che ha coltivato dentro di sè.
Lo stesso Og MANDINO, uno tra i più grandi autori motivazionali al mondo, nel suo libro ‘I dieci rotoli del successo’ in merito all’esperienza scrive..."

( Raffaele Sannino, www.crearesuccesso.it )

Se vuoi leggere l'intero articolo, clicca su questo link:

www.crearesuccesso.it/2008/10/il-valore-sopravvalutato-dellesperienza

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.
Abbonati GRATIS ai Feed RSS

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:

Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

2 commenti:

  1. Ciao Raffaele, putìrtroppo si tende a giudicare le persone dicendo "tu sei così!", niente di più sbagliato, nessuno è in un certo modo... o melio, siamo tutti uguali ma ci comportiamo in maniera diversa a seconda di come i nostri genitori, gli amici e l' ambiente che ci circonda ci ha formati.

    RispondiElimina
  2. Ciao Roberto, grazie per il commento.
    Prima di risponderti vorrei chiederti una cosa: ho notato che il link del tuo commento viene evidenziato in rosso solo nel modulo dove si scrivono i commenti (ma non nella pagina del post): devo togliere un altro Nofollow?

    "Sono fatto così" è una delle convinzioni più limitanti e bisogna assolutamente sostituirla con una credenza potenziante del tipo:"Mi assumo la piena responsabilità della mia vita."

    Consiglio un ottimo libro (che sto leggendo):
    "100 REGOLE PER MOTIVARE TE STESSO - Come riconoscere le tue potenzialità e diventare finalmente la persona che potresti essere" di Steve CHANDLER (autore anche di "100 regole per motivare gli altri"), ediz. A. Vallardi.

    "Tu non hai nessuna personalità. Il fatto che ognuno di noi abbia una personalità immutabile è una leggenda. E' un'idea che ci limita e ci impedisce di continuare a creare...
    Non esistono personalità ottimistiche o pessimistiche: ci sono soltanto singole scelte individuali di pensare in modo ottimistico o pessimistico... Il concetto di personalità è sopravvalutato.
    CHI SIAMO DIPENDE SOLTANTO DA NOI, in ogni momento."
    (Steve Chandler, dal libro "100 regole per motivare te stesso")

    RispondiElimina

Articoli correlati