sabato 31 ottobre 2009

Se tu non credi in te stesso non pretendere che lo faccia qualcun altro

"Se intendi avere successo nell'ottenere la vita dei tuoi sogni, DEVI CREDERE DI ESSERE CAPACE DI REALIZZARLA. Devi credere di avere la stoffa giusta, di potercela fare. Devi credere in te stesso. Che tu la chiami autostima, fiducia in te stesso o sicurezza, è una credenza radicata nell'avere ciò che occorre: le capacità, le risorse interiori, i talenti e le abilità per ottenere i risultati che desideri.
Credere in te stesso è una SCELTA. E' un ATTEGGIAMENTO che sviluppi con il tempo. Non sprecare la vita credendo di non potere."

"Devi credere in te stesso quando non ci crede nessun altro. Questo è ciò che ti rende un vincitore." (Venus Williams, campionessa di tennis)

"Fate di ogni giorno della vostra vita un capolavoro. Ricordate il vecchio detto:"Non è quello che pensate di essere a limitarvi, ma quello che pensate di NON essere." Siate padroni dei vostri pensieri, e la mente sarà in vostro potere; controllando la mente, dominerete la vostra vita; se avrete il pieno controllo della vostra vita, sarete padroni del vostro destino."
( Robin Sharma, dal libro "Vivere alla grande" )

E' praticamente impossibile non trasmettere agli altri i tuoi dubbi e le tue insicurezze attraverso il linguaggio del corpo (non verbale), il tono di voce (paraverbale), l'inflessione, la scelta delle parole e altre sottili caratteristiche. Quando dimostri di non avere fiducia in te stesso anche gli altri cominciano a dubitare delle tue capacità. Ma tu puoi guadagnarti il rispetto e la fiducia degli altri.
Inizia facendo una lista di tutte le cose che ti piacciono di te stesso e delle cose che vorresti cambiare. Fai uno sforzo cosciente per costruire sui tuoi punti di forza positivi e correggere le tue aree di miglioramento. Può non essere facile ma, se valuti te stesso con obiettività e perseveri nei tuoi sforzi, alla fine ce la farai.
E non preoccuparti troppo di quello che pensano gli altri. Ricordati la "Regola del 18/40/60" del dottor Daniel Amen:
"Quando hai 18 anni, ti preoccupi di ciò che tutti pensano di te; quando ne hai 40 te ne freghi di ciò che chiunque pensa di te; quando ne hai 60, ti rendi conto che NESSUNO HA PENSATO AFFATTO A TE."

"Dobbiamo avere PERSEVERANZA e soprattutto FIDUCIA IN NOI STESSI. Dobbiamo credere che siamo dotati di un talento per qualcosa e che questa cosa deve essere conseguita." (Marie Curie)

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

venerdì 30 ottobre 2009

Riesamina la tua giornata prima di andare a dormire

"Il segreto della vita non risiede in ciò che ti succede, ma in COME REAGISCI a quello che ti succede."

"Non lasciarti intrappolare dai vecchi modelli, ciò che non funziona continuerà a non funzionare! CAMBIA! Solo il tuo ATTEGGIAMENTO è in grado di riequilibrare le tue forze." ( Ron Rathbun )

Tutti noi facciamo errori. Non saremmo umani se non lo facessimo. La differenza tra i vincenti e i perdenti sta nel modo di reagire agli errori che facciamo. Le persone negative rimuginano su di essi, mentre le persone positive IMPARANO da essi. I perdenti o gli "sfortunati" continuano a ripetere sempre gli stessi errori.
Impiega 10 minuti al giorno (prima di coricarti) rivedendo quello che hai fatto bene e quello che non hai fatto altrettanto bene. Questa costante rivalutazione rende più difficile rimuginare sugli aspetti negativi e ti dà un'opportunità di considerare le cose positive.

Action point

In che modo puoi concentrarti di più sugli aspetti positivi nella tua vita?
Non paragonarti agli altri. Fai quello che puoi al meglio delle tue capacità e assicurati che, quando sbagli, passi un po' di tempo (al termine della giornata) a focalizzarti su come puoi imparare dai tuoi errori.

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

martedì 27 ottobre 2009

"Do it now!" ROBERTO RE A NAPOLI il 4 novembre

Segnalo due eventi importanti: l'inaugurazione del nuovo centro HRD NET a Napoli e la serata "DO IT NOW!" (4/11/09) con il leader della formazione ROBERTO RE (a soli 25 euro a persona, inclusi un libro di Roberto Re e una sessione di personal coaching con un coach HRD!). Anch'io sarò presente: può essere anche una buona occasione per conoscerci di persona! L'evento è presente anche su FACEBOOK.

"COMUNICATO STAMPA
In occasione dell’inaugurazione del nuovo centro HRD NET, si svolgerà il 4 novembre a Napoli la fantastica serata "DO IT NOW! Trasforma la motivazione in AZIONE", un’esperienza formativa davvero speciale e divertente con protagonista Roberto Re, celebre life coach e autore di best seller come  "Leader di te stesso", “Smettila di incasinarti!” ed “Energy!” (con Roy Martina, n.d.r.).

Una serata per accrescere la fiducia in se stessi, sviluppare la capacità di prendere decisioni, e trasformare le proprie scelte in azioni e risultati concreti.

Per raggiungere gli obiettivi prefissati personali e professionali è necessario avere a disposizione una forza e una motivazione tali da trasformare ciò che vogliamo in risultati concreti. Per rendere una scelta "la migliore possibile" è necessario imparare a pensare e decidere in fretta, anticipando le conseguenze di ogni azione. Niente determina il nostro destino più delle decisioni che noi stessi prendiamo.

"È NEL MOMENTO DELLE DECISIONI CHE SI CREA IL TUO DESTINO." (Tony Robbins)

La società contemporanea richiede una disponibilità continua al cambiamento che richiede di saper prendere decisioni rapidamente ed efficacemente.
La serata DO IT NOW è l’occasione per iniziare a scoprire ed acquisire le conoscenze e le tecniche per accrescere l’autostima, imparare ad usare e migliorare il proprio potere decisionale. Si apprenderanno inoltre nuovi strumenti per gestire gli stati d'animo usando il focus mentale e la fisiologia del corpo per conoscere e sfruttare al meglio le proprie risorse.
Grazie alla volontà e alla capacità di focalizzarsi sugli obiettivi è possibile raggiungere ciò che si vuole. Anche nei momenti difficili si può decidere di reagire per cambiare e crescere, oppure di immobilizzarsi e subirne le conseguenze.

Se vogliamo migliorare i nostri risultati in un qualsiasi ambito, dobbiamo inevitabilmente cambiare qualcosa in "ciò" che facciamo e in "COME" lo facciamo.
Il cambiamento è una costante nella vita di tutti i giorni ma spesso solo l’idea di prendere una decisione spaventa perché si crede di dover eliminare completamente ciò che esiste e ripartire da zero. In questa serata i partecipanti apprenderanno come il cambiamento possa diventare sinonimo di miglioramento, progresso e crescita, e di come il modo più semplice di superare la paura sia AFFRONTARLA.

Un incontro con un coach d’eccezione che, con la sua instancabile energia e carica motivazionale, insegnerà ad usare il proprio potere personale per trasformare le proprie scelte in azioni reali, risultati concreti e vincenti! Grazie alla sola, ma indispensabile, volontà e capacità di focalizzarsi sugli obiettivi, Roberto Re illustrerà come sia davvero possibile ottenere risultati concreti e vincenti.

Il seminario avrà inizio alle ore 20 e si concluderà alle 23:30 circa (registrazione ore 19).
La quota di partecipazione è di € 25 a persona, comprensiva di una copia del libro "Smettila d'incasinarti!" o "Leader di te stesso" in versione Oscar Mondadori.
Ogni partecipante avrà inoltre diritto a una sessione di personal coaching con un coach HRD.
Per la partecipazione la prenotazione è obbligatoria e può essere effettuata scrivendo una mail a hrd.rinaldi@libero.it (oppure telefonando al n° 3398946200) .
A fine serata, lo staff del programma di formazione F.L.Y. (organizzato da HRD NET) sarà a disposizione per rispondere alle domande del pubblico presente."


Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

domenica 25 ottobre 2009

"Il COACH in “Sviluppo delle competenze personali”" da loadtrainers.it


Il coaching è il processo attraverso il quale si aiutano individui e gruppi di persone a realizzare obiettivi che da soli non potrebbero raggiungere e a dare il meglio per produrre risultati in modo veloce ed efficace. Il coach sostiene le loro scelte e offre gli strumenti per ricercare in sé stessi le risorse necessarie ad attuare precisi e mirati piani d’azione per il raggiungimento del successo.
Questo processo comporta l’espressione piena della forza delle persone, che vengono aiutate ad aggirare i propri limiti e le proprie barriere perché possano dare il meglio di sé, e vengono indotte a realizzare prestazioni più efficaci.

Il termine coach deriva dall’inglese "coche" che corrisponde al moderno "wagon" (carro) o "carriage" (carrozza): quindi allude all’idea di trasporto. Furono poi degli studenti universitari ad attribuire l’appellativo di coach ai loro tutor migliori, proprio a sottolinearne il ruolo di supporto. Nel linguaggio sportivo la parola coach indica infatti l’allenatore con il duplice ruolo di "tecnico" esperto dello sport in questione ma anche motivatore, capace di infondere ai suoi atleti l’energia, l’entusiasmo e la carica necessari ad affrontare la sfida della gara.

Il coach è dunque un veicolo di CAMBIAMENTO, di CRESCITA: trasporta una o più persone da uno stato di partenza alla meta desiderata (la vittoria nel caso sportivo, il raggiungimento di determinati obiettivi, come trovare lavoro, gestire efficacemente gli stati d’animo, relazionarsi con successo o acquisire nuove quote di mercato nel caso del coaching personale o aziendale) grazie alla definizione degli OBIETTIVI e di un PIANO D'AZIONE.
Un coach efficace quindi osserva il comportamento di una persona ed è in grado di fornirle guida e consigli per ottenere dei miglioramenti in situazioni e contesti specifici ed inoltre promuove lo sviluppo delle competenze comportamentali della persona attraverso un’accurata attività di osservazione e feedback.

Nella fase preliminare del corso di "Sviluppo delle competenze personali" i coach di LOAD trainers&coaches svolgono un’attenta attività di monitoraggio delle convinzioni e delle aspettative di ogni partecipante. Un primo obiettivo è quello di rendere i partecipanti consapevoli dei propri processi mentali e delle proprie mappe di credenze.
In una fase successiva, che si integra alle attività in aula, l’impegno è diretto a rendere conosciute le dinamiche mentali più efficaci per trasformare le credenze limitanti in schemi di pensiero, di linguaggio e di comportamento potenzianti e funzionali all’obiettivo.

L’attività del coach si svolge sia al telefono che attraverso un’efficace azione di verifica dell’apprendimento nel forum di sviluppo delle competenze personali. E’ lo stesso forum a favorire l’interazione tra i partecipanti al corso e permettere la condivisione degli argomenti trattati in aula e i miglioramenti ottenuti durante il cammino e le sessioni con il coach.
Tra gli obiettivi del coach, nel corso di sviluppo delle competenze personali l’elemento principale è far emergere le capacità individuali e SVILUPPARE IL POTENZIALE INESPRESSO. A differenza dei modelli formativi tradizionali, qui il coach non cerca di infondere nel partecipante competenze e informazioni, ma ACCENDE QUELLE CHE GIA' SONO PRESENTI educandolo ad attingere facilmente ad esse per ottenere ciò che si vuole."


Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

giovedì 22 ottobre 2009

10 strategie per migliorare la tua capacità di ASCOLTARE

"ASCOLTARE ATTENTAMENTE qualcuno è uno dei modi migliori che io conosca per onorare quella persona e stabilire un profondo contatto umano. Quando ascolti qualcuno, non soltanto con la mente, ma con ogni fibra del tuo corpo, gli trasmetti un messaggio:" Per me quello che hai da dire è IMPORTANTE e, in tutta umiltà, ascolto le tue parole."...
ASCOLTA IL DOPPIO di quanto parli. Diventa un ascoltatore senza uguali. INTERESSATI perdutamente a quanto gli altri hanno da dirti. E sta a vedere come reagiscono le persone. Si innamoreranno di te. Rapidamente."

"La capacità di ascoltare si può acquisire attraverso la PRATICA. Primo, decidete di sviluppare l'abitudine in questione. Secondo, cominciate subito ascoltando con attenzione ogni volta che qualcuno vi parla. Terzo, non concedetevi mai eccezioni fino al momento in cui gli altri cominceranno a complimentarsi con voi per come sapete ascoltare bene...
Sono quattro i segreti per imparare ad ascoltare in modo EFFICACE: ascoltare ATTENTAMENTE, prendere una PAUSA prima di intervenire, chiedere CHIARIMENTI, e riportare tutto con le PROPRIE PAROLE."

"Quando le persone parlano, ASCOLTA totalmente. La maggior parte della gente non ascolta mai." (Ernest Hemingway)

"Chi sa ascoltare non soltanto è simpatico a tutti, ma dopo un po' finisce con l'imparare qualcosa." (Wilson Mizner)

1) Prendi un solenne IMPEGNO ("commitment") con te stesso per migliorare le tue capacità di ascolto.

2) Parla di meno e ascolta di più.

3) Presta sempre la tua ATTENZIONE completa ed ESCLUSIVA al tuo interlocutore. Fai tutto il possibile per eliminare le fonti di distrazione (o almeno ridurle).

4) Quando ascolti gli altri, mostrati OBIETTIVO: non esprimere giudizi e non farti influenzare da preconcetti o interessi personali.

5) Quando ascolti persone che hanno opinioni diverse dalle tue, prova a metterti nei loro panni. Entrare in "rapport" (empatia) ti aiuterà a comprendere meglio il loro punto di vista. Cerca di trovare un "terreno comune", ossia aspetti su cui siete d'accordo entrambi.

6) Aspetta che l'altro abbia finito di parlare, prima di rispondere. Rispondere mentre l'altro sta ancora parlando può sembrare una mancanza di rispetto.

7) Per dimostrare di aver ascoltato bene, riassumi e/o parafrasa (esprimi con parole tue) quello che la persona ha appena detto. Puoi dire qualcosa del tipo:"Vediamo se ho capito bene...".
Questo è il cosiddetto "ascolto riflessivo", che si differenzia dall'"ascolto di sostegno", in cui fai solo da "cassa di risonanza" (incoraggiando l'altro a parlare, facendo domande chiarificatrici, senza commentare nè dare consigli).

8) Mentre ascolti, prendi APPUNTI (se necessario) per ricordare i concetti più importanti.

9) Presta la massima attenzione anche al linguaggio PARAVERBALE del tuo interlocutore: qual è il suo tono di voce? Parla ad alta voce? Parla velocemente? Quali parole usa per esprimere le sue EMOZIONI?

10) Osserva anche il linguaggio NON VERBALE (linguaggio del corpo) perchè, a volte, esso è in contraddizione con le parole dette. Le braccia (e/o le gambe) sono incrociate? Non c'è contatto oculare? Questo può significare che l'interlocutore è "chiuso". Al contrario, se un individuo ti sorride, ti guarda direttamente negli occhi e ha una postura rilassata, vuol dire che è aperto al dialogo.

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

mercoledì 21 ottobre 2009

I 7 segreti per diventare un COACH di successo

Livio Sgarbi (nel suo DVD "Professione Coach") elenca "i 7 segreti che fanno la differenza":

1) Vedere il cambiamento nelle persone ("vedere la quercia nella ghianda")

2) Essere preparato tecnicamente

3) Sviluppare una personalità piacevole

4) Assumere L'IDENTITA' del coach

5) Essere il primo cliente di te stesso

6) Avere dei MENTORI

7) Essere generoso

Quello che mi ha colpito di più è il segreto n° 4: "Per diventare un coach eccellente, non devi fare il coach, LO DEVI ESSERE. Devi assumere l'identità del coach.
L'identità è una delle convinzioni più forti che un essere umano può creare nella propria vita. Rappresenta ciò in cui noi ci identifichiamo. L'identità di un coach si distingue per specifiche caratteristiche:

- Fisiologia sicura e risoluta
- Focus sulle SOLUZIONI e sul creare
- Linguaggio poderoso (DOMANDE eccellenti e strategiche, METAFORE positive)
- CREDENZE POTENZIANTI (convinzioni che ti spingono verso i tuoi obiettivi)

Ecco alcune credenze potenzianti che ti potrebbero aiutare:

- Tutto ciò di cui ho bisogno E' GIA' DENTRO DI ME, ORA!
- C'E' SEMPRE UN MODO PER RIUSCIRE.
- Dietro ogni problema si nasconde UN'OPPORTUNITA'.
- Io posso influenzare chiunque.
- Io sono un buon coach.
- NON ESISTE PROBLEMA CHE NON SI POSSA RISOLVERE.
- Tutti possono cambiare."

Se vuoi saperne di più e guardare il trailer del DVD "Professione Coach" di Livio Sgarbi, clicca su questo link:

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

lunedì 19 ottobre 2009

"La PNL (programmazione neurolinguistica) può guarire il senso di inadeguatezza" di Flavia Corona

Presento un nuovo guest post della dott.ssa Flavia Corona, http://www.loadtrainers.it/ .

"Quante volte ti sei sentito inadeguato rispetto al lavoro, rispetto al rapporto con gli altri, e ancor di più rispetto all'idea di avere un partner e una famiglia? Il sentimento del proprio potere e del proprio senso di efficacia sono fondamentali nell’essere umano. Il completo sviluppo della personalità è fondato sulla scoperta che uno fa del proprio potere di raggiungere certi stati finali desiderati.
Dal fallimento di questa scoperta fondamentale provengono il sentimento di inadeguatezza, di impotenza e di incapacità e le conseguenti misure messe in atto per proteggersi da tale sentimento.

Nei primi anni di vita e fino alla conquista dell'autonomia durante l'adolescenza, siamo esseri indifesi che vanno costantemente controllati e ripresi per evitare di commettere errori e mettere a repentaglio la nostra vita. Compito dei genitori è quello di esercitare l'autorità attraverso continui atti di repressione. In parte questo meccanismo è inevitabile. Ma se l'intervento dei genitori eccede in colpevolizzazione ed è accompagnato a freddezza, aggressività, ritiro d'affetto, tutto ciò lo si vive in maniera negativa.
Solo dopo i cinque anni cominciamo a ragionare secondo le categorie di causa ed effetto; prima non capiamo il senso delle sgridate e ne soffriamo terribilmente. Al punto che con gli anni il senso di inadeguatezza e di colpa diventa una componente profonda del nostro essere che genera le nevrosi e l'ansia.

Spesso ti convinci che devi portare avanti certi comportamenti e se non ci riesci ti arrabbi e produci disturbi psicosomatici. Come fai a difenderti dagli altri se anzitutto danneggi te stesso? Nel passato, fino a quando non hai avuto un po’ di chiarezza, come ti sei adeguato? Subendo.
La PNL ci insegna che il nostro agire è determinato dalla vita che abbiamo vissuto, che, come una corrente, ci trascina lungo il suo corso. Per cambiare posizione è necessario mettere a confronto le tue idee (come risultato di tanti messaggi scorretti) con nuovi messaggi; accorgerti dell’infondatezza delle prime e sostituirle con una realtà adeguata.
Allora, impara a proteggerti, impara a stimarti e poi ti farai rispettare dagli altri. Spesso per abitudine non riusciamo ad apprezzarci, per abitudine chiediamo rassicurazione agli altri e per abitudine ci lamentiamo. Ti ci ritrovi? Con il tempo ciò che ti terrorizzava apparirà come un brutto ricordo del passato, che ti ha fatto soffrire per niente.

La PNL (programmazione neurolinguistica) può guarire il senso di inadeguatezza aiutandoti a definire i tuoi obiettivi e ad avere una maggiore capacità di motivazione e di auto-motivazione.
Il 19 dicembre 2009 LOAD trainers&coaches organizza a Lecce la prima di 5 giornate del corso di formazione "Sviluppo delle competenze personali". Il percorso, della durata di tre mesi, ha lo scopo di migliorare le capacità personali mediante un intervento diretto sui comportamenti e sulle abitudini del partecipante.
"Sviluppo delle competenze personali" è dedicato a chi desidera migliorare l’efficacia delle proprie azioni in ogni area della vita, sviluppando la fiducia in se stesso e l'autostima e imparando a gestire efficacemente gli stati d'animo."

( Dott.ssa Flavia Corona, www.loadtrainers.it )

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

venerdì 16 ottobre 2009

Ruolo e funzione del COACHING

"Se apri te stesso al coaching, riceverai gli stessi vantaggi di cui godono i grandi attori e atleti in tutto il mondo. Se accetti il coaching non diventi più debole, ma PIU' FORTE. Diventi più RESPONSABILE del tuo stesso cambiamento...
I migliori coach ci mostrano come esaminare noi stessi. Ci vuole coraggio per ricorrere al coaching, ma i vantaggi possono essere enormi. I momenti migliori sono quelli in cui il coach ti aiuta a fare qualcosa che prima avevi paura di fare... Puoi ricorrere al coaching ogni volta che vuoi. Se ti è utile per giocare a golf o a tennis, ti servirà ancora di più per il gioco della vita. Ci vuole coraggio, ma ti porterà sempre a essere più motivato e a CRESCERE."
( Steve Chandler, dal libro "100 regole per motivare te stesso")

"Il coaching si concentra sulle POSSIBILITA' FUTURE, non sugli errori passati."
( John Whitmore, autore del libro "Coaching" )

Il coaching è un processo di "accompagnamento" di una persona, che ha come obiettivo "l'ottimizzazione del potenziale" degli individui. Grazie al coaching il coachee (ossia il cliente) può superare ciò che rappresenta un ostacolo al proprio sviluppo, esprimere le proprie aspirazioni, acquisire nuove competenze ed elaborare un PIANO D'AZIONE per migliorare la propria "performance" (le sue prestazioni).

Questo tipo di intervento si differenzia da altre "relazioni d'aiuto" come il counseling, il mentoring e la psicoterapia, perchè il coaching è una sorta di "collaborazione" (partnership) tra coach e cliente, in cui il coach è solo un "facilitatore del cambiamento" (un facilitatore del percorso dallo "stato attuale" allo "stato desiderato").
Il coach non è necessariamente un esperto, NON DA’ CONSIGLI e fa domande "potenti": il coachee ha in sè tutte le risorse di cui ha bisogno per raggiungere i risultati desiderati (è un “campione” da allenare per il successo).
Invece il counselor è un esperto (relativamente alla tipologia del problema del cliente), dà consigli e fornisce una guida attraverso l’uso dell’ascolto attivo e del feedback al cliente (che ha bisogno di supporto per risolvere i suoi problemi personali).

Il coach non propone soluzioni ma, con un processo simile alla maieutica socratica, agevola nel cliente la consapevolezza e la presa di coscienza delle sue potenzialità. Il fatto che il coach abbia piena fiducia nelle capacità inespresse del cliente è necessario per diversi motivi:

"- condiziona e struttura la relazione che si va a stabilire tra i due partner;
- crea nel cliente un fenomeno di accrescimento, portatore di speranza, di superamento e di dinamismo che ritorna nell'interazione;
- assicura che la crescita e le soluzioni emerse nel coaching siano quelle del cliente e quindi immediatamente assimilabili e utilizzabili da quest'ultimo;
- RESPONSABILIZZA il cliente e, paradossalmente, rinforza la sua autonomia nella realizzazione del suo progetto professionale."
(dal libro "Il coaching" di Pierre Angel e Patrick Amar, ediz. Il Mulino)

Volendo sintetizzare, il coach è un professionista che affianca, stimola e incoraggia l'assistito lasciandogli al tempo stesso il potere decisionale e quello di azione. Il coaching pone il cliente al centro della relazione, come "primo attore" della scena, e lo stimola a prendere in mano la propria vita, facendolo riflettere su quanto possa essere fondamentale il suo comportamento.
Il coachee aumenta la fiducia in se stesso e riconosce la sua capacità di trovare le risposte dentro di sè: per questo è molto più motivato nel passare dal piano all'azione.

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

giovedì 15 ottobre 2009

"Il rapport e il ricalco: la PNL per essere efficaci nella comunicazione" di Francesca Greco

Oggi ho il piacere di offrirvi un ottimo guest post della dott.ssa Francesca Greco, http://www.loadtrainers.it/ .

"Quando la comunicazione tra due o più individui raggiunge il suo optimum si dice che si è instaurato un ottimo rapporto. Quando comunicare con una determinata persona riesce difficile si afferma che "è impossibile rapportarsi ad essa". Vi sono persone estranee che tuttavia suscitano in noi fiducia immediata, magari invece uno dei nostri vicini di casa che incrociamo di sfuggita da oltre vent’anni non ci ha mai "ispirato" fiducia.

Quando due o più esseri umani si incontrano entrano subito in moto meccanismi automatici (sia consci che inconsci) attraverso i quali l’individuo avvia un processo di confronto e di identificazione con l’altro. Se l’esito di tale processo è giudicato complessivamente positivo si instaura tra i due il rapport.
Quando le persone si trovano nello stato di rapport sono portate a rispondere più facilmente ai nostri stimoli, alle nostre proposte, alla nostra persona in generale.

Il RAPPORT è una definizione che in PNL spiega i concetti di empatia, di fiducia, che sono necessariamente la base su cui ogni buon rapporto poggia. Il rapport costituisce un elemento chiave nella persuasione, l’arte di ottenere l’appoggio e la cooperazione di altre persone. L’esperienza insegna che il rapport si costruisce più sul piano della relazione che su quello del contenuto – attraverso i gesti, il tono della voce, lo sguardo, le pause nel parlare, ecc. I parametri ed i meccanismi di tale processo sono talmente dettagliati ed aventi luogo simultaneamente da sfuggire al totale controllo della mente conscia.
Il concetto che sta alla base della costituzione del rapport è che vi è un’innata tendenza nell’uomo ad uniformarsi ai comportamenti dell’altro. Tale uniformazione avviene attraverso una comparazione del proprio modello del mondo con i dati in entrata dall’esperienza sulla relazione in corso. Se l’uniformazione è giudicata possibile e conveniente, allora l’individuo avvia il processo di uniformazione e rapport.

Uno dei chiari segni della presenza di rapport è che la relazione diviene simbiotica, ossia gli individui tendono verso un compromesso comportamentale, una specie di punto d’intesa su uno o più piani della relazione. Si può notare facilmente come due cari amici vadano col tempo assimilando sempre più la gestualità reciproca, la mimica facciale, le espressioni verbali, le posture, fino al punto di venire scambiati per fratelli.
Questo è dovuto al fatto che la prolungata esperienza di rapport reciproco ha generato una vera e propria simbiosi comportamentale duratura. Anche quando questi due amici si troveranno in disaccordo su una questione (piano del contenuto) essi riusciranno a bisticciare mantenendo vivo il rapport comunicazionale sul piano della relazione.
Il modo in cui continueranno a bisticciare (i gesti che useranno, il tono, le espressioni facciali e quelle verbali al di là dell’oggetto della discussione) sarà un ricalco reciproco del rispettivo stato di disaccordo, del modo in cui il disaccordo viene vissuto e comunicato. Per questa ragione due amici o una coppia di amanti possono bisticciare per ore incessantemente su di una questione, laddove due estranei troncherebbero il dibattito dopo un paio di battute.
Possiamo subito comprendere il ruolo indispensabile che il ricalco e l’instaurazione del rapport rivestono nella formazione delle relazioni umane e della loro sopravvivenza. La sopravvivenza dell’uomo stesso – in quanto essere sociale – dipende largamente dalla sua abilità di ricalcare e gestire i rapporti che ha con i suoi simili.

Il processo attraverso il quale un individuo contribuisce ad instaurare rapport con un’altra persona è identificato in PNL come "RICALCO". Il ricalco è un processo che consiste nell’accedere al modello del mondo del proprio interlocutore: una volta individuato il suo sistema rappresentazionale (il modo in cui si rappresenta la realtà) dominante, lo si integra nel proprio modo di comunicare.
Ricalcare significa andare incontro all’altra persona nel punto in cui lui o lei si trova, riflettendo quello che lui o lei sa o presuppone sia vero, o accordarsi ad alcune parti dell’esperienza che lui o lei sta vivendo. Sostanzialmente possiamo affermare che ricalcare una persona vuol dire stare al passo con la sua esperienza.
Il concetto di ricalco trova applicazione in tutti i livelli e piani del comportamento e dell’esperienza umana. Si possono ricalcare i movimenti ed il ritmo del corpo dell’altro imitandolo. Oppure si può ricalcare il suo modo di parlare, il suo tono, il suo ritmo, ma anche il tipo di terminologia da lui usata, il suo gergo, il modo in cui costruisce le frasi. Si possono ricalcare sia quei fattori fisici che riscontriamo nell’individuo, sia fattori più astratti quali i VALORI, i preconcetti, le aspettative, ecc.
Ricalcare è molto diverso da “scimmiottare” con atteggiamenti ridicoli in cui si cerca in modo poco spontaneo e innaturale di imitare le gesta dell’interlocutore.

La programmazione neurolinguistica viene molto spesso utilizzata in maniera impropria e con interpretazioni che distorcono in maniera negativa il vero senso di questa scienza. La PNL è uno straordinario insieme di strumenti e sistemi per riuscire a comprendere se stessi e gli altri per realizzare la massima efficacia nella comunicazione. Ricalcare significa interessarsi sinceramente, avvicinandosi così tanto alla posizione della persona con cui si comunica che diviene inevitabile la creazione di stati empatici, o di RAPPORT, così come viene definita l’empatia in PNL."

( Dott.ssa Francesca Grecowww.loadtrainers.it )

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

mercoledì 14 ottobre 2009

Post di servizio: ARCHIVIO articoli per DATA di pubblicazione e per CATEGORIE

Questo post serve solo per segnalare ai lettori che ho inserito l'"indice dei contenuti" del blog, ossia l'elenco di tutti i post ordinati per categoria (o etichetta, es. coaching, PNL, sviluppo personale...) e per data.
Se vuoi visionare la "mappa del blog", clicca su questi link:


Ho aggiunto questi due link alla colonna laterale (a destra, sotto ai "top e-book"), in modo che sia facile accedervi ogni volta che si cerca un particolare articolo (o argomento).
Inoltre ricordo che esiste un MOTORE DI RICERCA INTERNO (nella colonna laterale di destra del blog): per cercare le voci che ti interessano all’interno del blog devi spuntare il cerchietto "langolodelpersonalcoaching", digitare l'argomento in questione (es. PNL) e cliccare sul pulsante Cerca.

Se vuoi inserire un "archivio articoli" anche nel tuo blog (e usi Blogger), clicca su questo link (dove si spiega il procedimento):

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

martedì 13 ottobre 2009

Come migliorare la tua immagine di te stesso

"Il vero potere è dentro di noi. Non abbiamo che da cercarlo al nostro interno, estrarlo e portarlo alla luce. Allora e solo allora riusciremo a comprendere come possiamo infinitamente migliorare la nostra persona, i nostri averi, la nostra immagine senza fare ricorso a nessun altro se non a noi stessi." (Anthony Robbins)
"In ognuno di noi esiste un potenziale straordinario. Con l'ambiente giusto, le risorse giuste, le capacità e le conoscenze giuste, persone ordinarie possono produrre risultati straordinari." (Kevin Eikenberry)
"Eleviamo noi stessi attraverso i nostri pensieri. Cresciamo grazie alla nostra visione di noi stessi. Se vuoi migliorare la tua vita, prima devi migliorare la qualità dei tuoi pensieri su di essa e riguardo a te stesso." (Orison Swett Marden)
"La nostra massima libertà è il diritto e il potere di decidere come chiunque o qualunque cosa all'esterno di noi stessi ci influenzerà." (Stephen R. Covey)

I nostri pensieri e comportamenti sono determinati principalmente dal nostro sistema di credenze. Le nostre convinzioni su noi stessi (come ci vediamo) giocano un ruolo importante nel modo in cui interagiamo con gli altri: ciò dà forma all'immagine che proiettiamo all'esterno.
Il "quadro dell'identità" è un potente strumento motivazionale che ti permette di rafforzare le tue caratteristiche positive e di trasformare gli aspetti negativi in positivi. Infatti esso riunisce tutti i benefici delle due più diffuse tecniche motivazionali (visualizzazione e affermazioni positive). Ecco come usarlo:

1) Fai una lista dei tuoi PUNTI DI FORZA
Scrivi una lista delle tue qualità e capacità più potenzianti (che ti aiutano a raggiungere i tuoi obiettivi).

2) Aggiungi i punti di forza che vuoi acquisire
Una volta che hai deciso quale obiettivo vuoi perseguire, CHIEDITI:
- Chi ho bisogno di diventare allo scopo di realizzare questo obiettivo?
- Quali tratti caratteriali mi piacerebbe acquisire?
- Quali altre capacità (abilità) vorrei sviluppare?
- Che tipo di persona voglio essere?
Scrivi le risposte a queste domande.

3) Crea il tuo "quadro dell'identità"
- Metti la tua fotografia preferita nel centro di una grande cornice
- Scrivi in alto (usando un segnalibro o un'etichetta):
"Questo è chi io scelgo di essere" o "Chi sono io?
- Metti intorno alla tua immagine tutte le parole che avevi scritto nella lista dei tuoi punti di forza (tutte le tue qualità positive): così sarà più facile cambiare le tue credenze negative su te stesso.

4) Imprimi bene tutto nel tuo subcosciente!
Appendi al muro il tuo "quadro dell'identità" (preferibilmente dove puoi vederlo quando ti alzi, al mattino, e prima di coricarti, la sera). Trascorri almeno 5 minuti al giorno leggendo tutte le tue caratteristiche positive scritte sul tuo "quadro dell'identità".
Crea una FORTE EMOZIONE GIOIOSA perchè tu sei già questa persona (questa tecnica è più efficace se si pronunciano le parole AD ALTA VOCE). Non ti renderai conto del tuo potenziale finchè non riconoscerai la persona che sei e comincerai a trasformarti nella persona che desideri diventare.
"Soltanto un fantasma volteggia attorno al proprio passato e spiega se stesso con la vita che ha già vissuto. Tu non sei quale in precedenza hai deciso di essere, MA QUALE OGGI SCEGLI DI ESSERE."
"Se ti preoccupi prima del necessario, ti preoccupi soltanto più del necessario. Il futuro non è uno specchio che riflette il passato. Pensalo piuttosto come un terreno fertile: se ci pianti i semi del tuo pessimismo, spunteranno soltanto crisantemi e salici piangenti." (Rosario Alfano, dal libro "Non farti fregare dal passato!")

Leggi (o rileggi) anche questi miei post su argomenti simili:

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

lunedì 12 ottobre 2009

Preferisci il piacere o la felicità?

"Nessuno ha il controllo della tua felicità, all'infuori di te; perciò tu hai il potere di cambiare qualunque cosa (di te stesso o della tua vita) che vuoi cambiare." (Barbara De Angelis)
"Non possiamo essere felici se ci aspettiamo di vivere sempre al più alto picco di intensità. La felicità non è una questione di intensità, ma di EQUILIBRIO, ordine, ritmo e armonia." (Thomas Merton)
"Non vi è nulla di più incontrollabile di una persona felice che vive nell' entusiasmo! Non vi è nulla di più facile da controllare di una persona infelice che vive nella paura!"

Recentemente ho riletto il libro "La costruzione della felicità" del prof. Martin Seligman, pioniere dello studio dell'ottimismo e fondatore della psicologia positiva. L'autore fa un'importante distinzione tra "piacere" (che non appaga veramente) e "felicità" (che si può "apprendere", può essere coltivata e nutrita). Quando sostituiamo al piacere la "gratificazione" o la "realizzazione", il nostro "senso di felicità" aumenta notevolmente e questo effetto positivo perdura a lungo termine! 

Seligman definisce la gratificazione come "l'appagamento dei nostri valori" o il "raggiungimento di obiettivi a lungo termine". Egli cita varie ricerche che dimostrano che coloro che realizzano obiettivi a lungo termine sono MOLTO PIU' FELICI di coloro che perseguono principalmente il piacere o il divertimento.
Quindi, per essere felici nel tempo, bisogna ridurre il tempo dedicato ai piaceri "momentanei" e dedicare, invece, molto più tempo (e sforzo) alla realizzazione dei propri sogni (e progetti) più importanti.

Leggi (o rileggi) anche questi miei post su argomenti simili:
"Una delle cose che ho imparato a mie spese è che SCORAGGIARSI NON PAGA. Mantenersi impegnati e fare dell'OTTIMISMO uno stile di vita può restituirti la fiducia in te stesso." (Lucille Ball)

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

venerdì 9 ottobre 2009

Applica il "PRINCIPIO 80/20" a tutto quello che fai

"Il principio 80/20 può diventare la chiave per il controllo della nostra vita. Se riusciamo a cogliere le poche forze decisive che agiscono in noi e intorno a noi, possiamo dosare i nostri sforzi in modo da moltiplicarne l'efficacia. Gran parte di ciò che facciamo produce risultati marginali. Ciò che conta veramente è una parte minima della nostra attività (il 20%) e se ci concentriamo su di essa possiamo controllare gli eventi invece di esserne controllati, ottenendo risultati di molto superiori alle aspettative."

"Metti le prime cose al primo posto. Dare precedenza alle PRIORITA' vuol dire innanzitutto organizzarsi ed eseguirle. Significa, indipendentemente dalle circostanze, vivere ed essere guidati dai principi PIU' IMPORTANTI PER NOI e non dalle urgenze o dalle forze che premono dall'esterno."
(Stephen R. Covey, autore del libro "First Things First - Le prime cose al primo posto")

L'economista italiano Pareto enunciò la "legge 80/20" (detta anche principio di Pareto): l'80% dei risultati dipende dal 20% delle cause. L’80% della ricchezza è detenuta dal 20% della popolazione. L’80% dei profitti di un’azienda deriva dal 20% dei clienti.
Se applichi questo principio a te stesso, noterai che l'80% dei tuoi risultati ha origine dal 20% del tuo lavoro; l'80% del tuo successo nasce dal 20% dei tuoi sforzi. Pertanto concentrati solo sulle cose veramente produttive e riduci al minimo indispensabile tutto il resto.

Action point
Oggi come userai la regola dell'80/20 a tuo vantaggio?
Prendi la buona abitudine di APPLICARE il principio di Pareto a tutto ciò che fai, in ogni area della tua vita professionale e privata. Secondo Brian Tracy "le persone ad alta produttività suddividono il tempo IN BASE AL VALORE attribuito a ogni mansione o attività."
Anche tu dovresti fare lo stesso. Stabilisci prima di tutto quali sono le cose più importanti che puoi fare per raggiungere i tuoi obiettivi (priorità); poi decidi che cosa dev'essere fatto PRIMA di qualcos'altro (sequenzialità).

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

giovedì 8 ottobre 2009

Come superare la paura del successo

"Ricordati che l'altra faccia della paura è la libertà e concentrati su questa universale massima del successo: "La vita è come una roulette: più puntate fai più aumenti le tue probabilità di vincere." O con le parole di Sofocle: "La fortuna NON aiuta i pavidi."
Per vivere compiutamente la tua vita, comincia a correre più rischi e a FARE LE COSE CHE TI FANNO PAURA. Impara a sopportare l'incertezza e smettila di percorrere la strada più facile. E' vero che, camminando per la strada meno trafficata, hai più probabilità di farti male, ma quella è l'unica via che può portarti dovunque."
( Robin Sharma )

"Accettate le sfide se volete provare l'eccitazione e il gusto della vittoria." (Generale George S. Patton)
"Per vincere l'unica cosa di cui abbiamo bisogno è OSARE, osare ancora e sempre osare." (Georges Danton)
"Senza rischi non si fa nulla di grande." (André Gide)

Sai qual è la paura più difficile da riconoscere? E' la paura del successo! Ecco 5 ragioni per cui le persone hanno paura del successo:

1) "Se raggiungerò quell'obiettivo, io non sarò più chi sono. Perderò la mia personalità."
Ma devi renderti conto che tu DOVRAI cambiare: però questo non vuol dire che sarà un cambiamento negativo. Tu puoi essere una persona meravigliosa, ricca sia spiritualmente che materialmente: devi solo continuare a crescere e a migliorare.

2) "Io non ne sono degno. Io non merito di essere una persona di successo."
Questo è il problema più difficile da risolvere perchè è causato da una bassa autostima e dalla credenza limitante che ci siano tanti altri individui migliori di te: ma ci sono anche milioni di persone peggiori di te.

3) "E' impossibile!"
Che cosa puoi fare se non credi che sia possibile? Usa questa ottima regola: "Se qualcun altro ce l'ha fatta, ANCH'IO POSSO RIUSCIRCI!" Analizza quello che devi fare per realizzare il tuo obiettivo:
Che cosa hai in comune con le persone che lo hanno già fatto? Che cos'altro hai bisogno di avere o di cambiare in te stesso? Quali ostacoli si trovano sulla tua strada e come puoi superarli?
La chiave per il tuo successo è seguire il buon esempio di qualcun altro (in PNL si definisce modellamento), ma rendendoti unico.

4) "Io non posso farcela!"
Creati una forte convinzione interiore che TU PUOI! Vedrai che differenza!

5) "Non vale la pena di fare così tanti sforzi per questo scopo."
Chiudi gli occhi e immagina di aver già realizzato tutto ciò che hai progettato: come ti senti? Sei veramente felice? Se non è così, forse è meglio non sprecare tempo per qualcosa che la società vuole che tu faccia: piuttosto concentrati sulle cose che ti rendono davvero felice.

"Rifiuta di lasciare che i tuoi risultati attuali influenzino il tuo modo di pensare. Continua a ricordare a te stesso che tu HAI UN POTERE DENTRO DI TE che è superiore a qualunque condizione o circostanza tu possa incontrare lungo la strada verso il tuo obiettivo."
( Bob Proctor )

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

mercoledì 7 ottobre 2009

"Affermazioni per attrarre ricchezza e prosperità nella tua vita" da mentemilionaria.it

Ritengo opportuno completare il discorso sulle affermazioni (iniziato nel precedente guest post) pubblicando questo nuovo articolo tratto dal sito http://www.mentemilionaria.it/ : questa volta l'obiettivo da raggiungere è la crescita finanziaria.

"Ricchezza e prosperità sono condizioni naturali dell’Universo. Siamo su questo splendido mondo per godere della sua bellezza, della sua ricchezza e dei suoi doni e non per trascorrervi una vita di sacrifici e di stenti! Sono le CREDENZE LIMITANTI che tengono l’uomo nella prigione della paura e della rassegnazione. Riappropriati del tuo potere e prenditi la parte che ti spetta!

Considerazioni preliminari
Viviamo in un Universo infinito e abbondante. Se questi concetti non ti sono familiari, prova a leggere "abbondanza infinita" e a guardare questo video. Siamo ricchi per diritto di nascita. Viviamo in un pianeta in cui tutto è abbondante e c'è tutto in abbondanza per tutti. Come mai allora un terzo dell'umanità vive nella più nera miseria e il resto riesce appena a soddisfare i bisogni fondamentali?...
Lo stato di povertà in cui versa l'umanità è dovuto dunque a tutta una serie di credenze limitanti radicate negli esseri umani, che tengono l’uomo nella prigione della paura e della rassegnazione. Il primo passo quindi è liberarsi da queste credenze limitanti...

Comincia col diventare ricco tu e in tal modo accrescerai la ricchezza degli altri, a cominciare dalle persone che ami e da quelli che ti circondano. Diventa ricco e fai in modo che anche gli altri possano accedere all’infinita abbondanza dell’Universo. Ignora i potenti, gli avidi, gli egoisti, gli sfruttatori… in tal modo spariranno dalla tua vita e dalla faccia della terra. Non ti sto dicendo di far finta che non esistano, ti sto dicendo di distogliere da loro la tua attenzione: è questo l’unico modo che hai di sottrarti al loro potere e di sottrar loro potere. Concentrati su te stesso. Arricchisci te stesso e condividi generosamente con gli altri la tua ricchezza! Liberati dunque dalle credenze limitanti che si annidano nel tuo subconscio.
È inutile nascondersi che questo è un processo relativamente lungo e complesso; tutto dipende da quanto radicate sono le tue convinzioni negative riguardo alla ricchezza e al denaro. Capisci adesso come tutti quelli che ti promettono di raggiungere da un momento all'altro la ricchezza e l'abbondanza ti stanno gettando solo fumo negli occhi... Tutto dipende dalla tua determinazione e perseveranza. Continua a seguirci con pazienza e avrai a disposizione tutti gli strumenti che ti servono per crescere in benessere e abbondanza.
Ma non dimenticare mai che la tua vita è nelle tue mani e sei tu solo l’artefice principale del tuo destino. La ricchezza è uno stato dell’essere: se nel tuo intimo sei ricco e generoso, nobile e amorevole, niente potrà mai mancarti e l’abbondanza fluirà verso di te più di quanto tu stesso non riesca ad immaginare.
Le affermazioni che seguono possono sicuramente aiutarti a cominciare. Prima è bene che tu legga attentamente i suggerimenti di carattere generale dati nell'articolo “Le affermazioni”; saprai così cosa fare e come farlo nel migliore dei modi.

Affermazioni sulla ricchezza e prosperità
Il primo gruppo di affermazioni è una specie di set-up, una sorta di messa a punto prima di cominciare. Il secondo gruppo di affermazioni serve per sintonizzarsi con l'Universo; il terzo gruppo comprende le affermazioni vere e proprie sull’abbondanza. Si chiude infine con una formula di ringraziamento e di commiato.

Io scelgo consapevolmente di essere l'artefice della mia vita
Io sono consapevole che tutto quello che mi circonda è solo il risultato del mio passato; adesso io posso deliberatamente cambiare la mia vita
Io scelgo di liberarmi da tutti i condizionamenti e credenze limitanti del passato
Io lascio andare tutte le credenze limitanti che sono in me

L’Universo è infinito e abbondante
Tutto nell’Universo è abbondante
Tutti gli esseri partecipano dell'abbondanza dell'Universo
Io sono partecipe dell’abbondanza dell'Universo
L'abbondanza dell'Universo è a disposizione per me da sempre e per sempre
Ricevo dall'Universo più di quanto io possa desiderare
Vivo in un oceano di benessere, abbondanza e prosperità
Io vivo in un continuo flusso di benessere e abbondanza
L'Universo soddisfa ogni mia esigenza e desiderio

La prosperità è un mio Diritto Divino
Io mi merito abbondanza e prosperità
I miei pensieri sono pensieri di abbondanza
Io nutro sentimenti di gratitudine e di generosità
Io sono mentalmente ed emotivamente pronto a vivere una vita prospera e ricca
Io merito tutto il bene possibile e affermo questo mio diritto
Sono ricco. Sono ricco e prospero e me lo merito
Nuoto in un oceano di benessere, abbondanza e prosperità ed esprimo la mia più profonda gratitudine
Amo la ricchezza ed esprimo la mia gratitudine per quello che ho
Amo la ricchezza e il denaro che mi consentono di evolvermi, espandermi ed esprimermi come voglio
Il denaro è la cosa più facile da ottenere. Una grossa somma di denaro mi piove addosso da un momento all’altro senza alcuno sforzo

Io ho tutto le risorse di cui ho bisogno per una vita serena e gioiosa
Il mio reddito aumenta costantemente, trovo prosperità in ogni mia azione
Ogni giorno la vita mi presenta stupende occasioni di realizzazione e di crescita
Ho i mezzi che mi consentono di spostarmi nel mondo secondo il mio piacere e i miei bisogni
Abito nella casa dei miei sogni: una splendida dimora immersa nel verde e piena di tutti i comfort. Ho tutto quello che mi permette di godere della vita e del mondo
Il mio conto in banca aumenta sempre più
Io sono appagato, felice e grato di tutto quello che ho."

Se vuoi leggere l'intero articolo, clicca su questo link:

Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz

martedì 6 ottobre 2009

Come rimanere calmi durante i periodi di crisi

"Il valore di un uomo non si misura nei momenti in cui se ne sta comodamente a suo agio, ma in quelli in cui gli tocca lottare." (Martin Luther King Jr.)

"Nessuna vita è perfetta. Tutti dobbiamo affrontare delle difficoltà, grandi o piccole... Ma tutti noi abbiamo il potere di decidere di elevarci al di sopra delle circostanze esterne. Esiste sempre per noi l'alternativa di comportarci in modo FORTE E POSITIVO quando tutto ci crolla intorno.
Abbiamo la facoltà di usare le macerie come trampolini di lancio verso un livello superiore. La cosa che distingue dalle altre le persone con un carattere straordinario è IL MODO IN CUI REAGISCONO quando la vita presenta loro una delle sue inevitabili svolte."

"Le difficoltà sono i pesi che la vita ci mette a disposizione per forgiare i nostri muscoli morali ed emozionali; se abbiamo la forza e il coraggio di affrontarli e superarli, ne usciamo più forti e robusti di prima." (Roberto Re)

Nelle situazioni difficili hai sempre una scelta: o scegli di preoccuparti per cose su cui non hai nessun controllo (come l'attuale crisi finanziaria), oppure scegli la pace interiore e ti concentri sulle situazioni sotto il tuo controllo. In genere il risultato finale non dipende da te, ma da come affronti il problema.

Action step
Fai questo esercizio: ricorda alcune esperienze negative e/o traumatiche che hai avuto in passato. Scrivi su un foglio di carta ciascuna circostanza e lascia circa 10 righe di spazio tra l'una e l'altra. Ora, per ogni situazione, poniti queste DOMANDE:

1) Questa è una situazione di cui avevo io il controllo?
2) Mi sono preoccupato per questo motivo?
3) Le mie preoccupazioni hanno cambiato in meglio l'esito finale della situazione?
4) Il fatto di preoccuparmi mi ha dato il controllo sui risultati?
5) La vicenda si sarebbe conclusa nello stesso modo, anche se io non mi fossi preoccupato?

Non importa quanto hai rimuginato sulle cose in passato: l'esito finale NON è stato determinato dalla tua preoccupazione. Adesso pensa che cosa sarebbe accaduto se tu avessi scelto la pace interiore. Probabilmente le circostanze in sè non sarebbero state influenzate. Ma ti saresti sentito più a tuo agio (emotivamente, a livello spirituale, mentalmente e fisicamente): così sarebbe diventato più facile affrontare la sfida (non importa l'esito).

Quando puoi scegliere (e puoi sempre scegliere) decidi di sentirti in pace con te stesso. Tu diventerai tanto piccolo quanto i desideri che ti controllano o tanto grande quanto la tua aspirazione dominante.

"Signore, dacci la forza di accettare serenamente le cose che non possiamo cambiare, il coraggio di cambiare le cose che si devono cambiare e il buon senso di distinguere le une dalle altre." ("Preghiera della serenità" di Reinhold Niebuhr)

"NON PREOCCUPARTI DELLE COSE CHE NON PUOI CAMBIARE... Un dirigente d'azienda che ha svolto un esercizio che assegno di solito nei miei seminari sulla leadership ha scoperto che il 54% delle sue preoccupazioni si riferiva a eventi che probabilmente non si sarebbero mai verificati, il 26% a un passato che non poteva essere modificato, l'8% alle opinioni di persone le cui scelte non lo riguardavano, il 4% a problemi di salute ormai risolti, e soltanto il 6% a problemi che meritavano la sua attenzione.
Avendo identificato ed essendosi buttato dietro le spalle le preoccupazioni per cui non poteva far nulla o che sarebbero state un inutile spreco di energie, quell'uomo aveva eliminato il 94% dei problemi che lo affliggevano." (Robin Sharma, dal libro "Una vita inimitabile")

Leggi (o rileggi) anche questi miei post su argomenti simili:
Come affronterai e supererai gli ostacoli?
Come reagirai agli eventi in modo più produttivo?
Ti è piaciuto il post? Iscriviti GRATIS ai miei feed o via e-mail, o lasciami un commento.

Segui il mio blog anche da FACEBOOK

Inserisci qui il tuo indirizzo e-mail e riceverai tutti gli articoli

Enter your email address:


Delivered by FeedBurner


Condividi su Facebook, Twitter o Google Buzz:
Condividi su Facebook Condividi su Twitter Pubblica su Google Buzz