sabato 21 giugno 2014

OSSESSIONI PERICOLOSE di Pina PARISI

"OSSESSIONI PERICOLOSE" di Pina PARISI (KIMERIK Edizioni www.kimerik.it) è un romanzo che dosa sapientemente le atmosfere noir al ritmo serrato del miglior thriller americano. Ci sono fatti di cui non si può parlare.
Eventi che non si possono descrivere né spiegare; che restano sepolti in fondo all'anima e pesano come macigni. Per tutta la vita essi ci tengono prigionieri, piegati e vinti sotto il giogo dei nostri sensi di colpa, dei rimorsi.
Nelle azioni è racchiuso tutto il senso della vita e le nostre scelte determinano quello a cui, inconsapevolmente, ci condanniamo. Non c'è pace finché il cerchio resta aperto.
Solo la conoscenza della verità può determinare la fine e l'inizio di ogni cosa perché è dalle ceneri del dolore che si può rinascere. Introspezione psicologica e ritmo serrato per un noir che tiene con il fiato sospeso sino all'ultima pagina.



Pina Parisi lavora in qualità di dipendente pubblico. Ha cominciato la sua attività di scrittrice nel 1983 pubblicando racconti e romanzi brevi per la casa editrice Lancio. In seguito ha collaborato con diversi settimanali femminili come "Le donne Raccontano", "Confessioni Donne" e "Confidenze".
Nel 2010 ha pubblicato il suo primo romanzo "Lucida follia", accolto molto favorevolmente dal pubblico e dalla critica.

"Ossessioni pericolose" è la prova di un percorso di crescita compiuto dall'autrice, che dispone la materia e la ordina con maturità ed abilità da scrittrice navigata. Dalla prefazione di Mario Rovinello: "L'abilità della Parisi sta nel muoversi con grande naturalezza tra generi diversi. "Ossessioni pericolose" appassiona il lettore, coinvolgendolo lungo il corso della narrazione: lo inizi e non riesci a distaccartene.
I personaggi sono mossi da sentimenti forti, irrazionali, talvolta tragici. Si tratta di anime tormentate, mai passive, la cui intensità colpisce il lettore, che riesce a rimanere attratto dal piacere della scoperta misteriosa che ogni pagina ci regala, poichè è ricca di emozioni e sorprendenti colpi di scena inaspettati."

L'autrice, con il suo stile preciso e chiaro, riesce a farci affezionare ai vari personaggi in modo semplice e ben descritto. Queste storie sono coinvolgenti poichè sono quelle che capitano a chiunque, sono storie delle persone della porta accanto e chissà forse storie che ci vedono protagonisti in prima persona.
I personaggi in questo romanzo sono tanti e possono definirsi quasi tutti protagonisti dato che ogni storia ha un filo conduttore che li fa intrecciare tra di loro. Il personaggio in cui ci si immedesima di più è Claudia, moglie di Walter e madre di due gemelli.
E' una donna che percepisce il tradimento del marito (tradimento che dura da 3 anni con Soledad) e riesce a riprendere le redini della sua vita. La sua storia si intreccia con Margherita (migliore amica e vicina) e con Roberta (figlia di Margherita, ispettore di polizia).

Madre e figlia (Margherita e Roberta) anni addietro hanno vissuto un lutto che le ha devastate profondamente: la morte del marito e padre Angelo Sorani che era un agente di polizia, ucciso sotto agli occhi della figlia durante una rissa allo stadio.
Sarà Giacomo Angelucci, anche lui agente di polizia e migliore amico di Angelo Sorani, che si prenderà cura della vedova e della figlia. La figlia Roberta non crede alla storia dell'incidente e comincia a indagare per approfondire ciò che è accaduto al padre.
Non si arrende e vuole approfondire la tragedia che si era verificata allo stadio. Questa sua "ossessione" la porterà a scoprire la verità...

I temi trattati in questo romanzo non sono solo le ossessioni, le paure, i tradimenti, ma anche il razzismo, che ci viene descritto attraverso la figura di Soledad. Lo stile di Pina Parisi è semplice e scorrevole: descrive le varie ambientazioni in modo dettagliato e realistico e sembra di essere parte integrante della storia.
Come accade nella realtà ogni essere umano può attraversare nella sua vita periodi di tristezza, di tradimenti, di disperazione, ecc. Ciò non vuol dire arrendersi o pensare al peggio o magari non riuscire a rinascere.
L'essere umano è dotato di una grande e immensa forza interiore che neanche riconosce. Molto spesso rimane imprigionata dalla paura o dalla delusione, basta solo guardare con occhi diversi il valore e l'amore per noi stessi e per la nostra vita.

Una lettera d'addio tratta dal romanzo "Ossessioni pericolose": "Il fiume della vita scorre trasportandoci verso una destinazione naturale ma ignota.
Noi possiamo lasciarci travolgere dalla corrente oppure tenerci a galla con intelligenza e pazienza, aspettando che la furia delle acque si acquieti per darci la possibilità di riprendere il timone della nostra barca.
Non dobbiamo mai perdere di vista il nostro scopo, che non è quello di osservare passivamente il paesaggio che scorre, ma concentrarci sulla meta prefissa. Prendi le distanze dal passato e guarda al futuro con speranza perchè meriti tutto il bene del mondo." Pina Parisi


Un caro saluto.
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