martedì 21 marzo 2017

IL CANTO DI SIDDHARTA di Ernesto MORGANTI in Appendice: "Fisica e Metafisica dei Sistemi"

"IL CANTO DI SIDDHARTA in Appendice: "Fisica e Metafisica dei Sistemi" di Ernesto MORGANTI (Kimerik Edizioni www.kimerik.it) è una bellissima raccolta di poesie.
I testi qui compendiati, pur assumendo per ogni titolo autonomia propria (come già a ogni sezione compiutezza espressiva), si rappresentano tutti in un unico sistema drammaturgico, con svolgimento in un solo tempo poetico, dalla Sera (attraverso una sola Notte) fino all'Alba.
Il soggetto narrante, in attesa della partenza per il proprio irripetibile viaggio, è coinvolto in un percorso spirituale di evocazioni amplificate delle grandi esperienze umane (secondo le tradizioni delle varie culture) a testimonianza dell'universalità compassionevole dell'uomo.

Si immedesimano così in una sola le storie e le vicende spirituali evocate e le figure dei personaggi sono definite in un unico impasto poetico, trovando coincidenza con lo stesso narratore. "Ci sono più cose in cielo e in terra di quanto l'uomo sappia immaginare." Eraclito
I Sonetti finali fanno da controcanto all'intera rappresentazione, secondo la partecipazione propria dell'autore, che è il vero soggetto drammaturgico dissimulato.

Leggi un'INTERVISTA A ERNESTO MORGANTI, autore di IL CANTO DI SIDDHARTA

Ernesto Morganti nasce a Roma nell'Anno Giubilare postbellico. Di formazione giuridico-economica, è cultore di Teologia Dogmatica, docente di management, consulente di compagnie multinazionali, è progettista di Sistemi Qualità.
È già autore di un'opera poetica (compendio di 5 poemetti): Le Sirene Sapienti.
Sposato da oltre 40 anni, padre di una figlia giurista poco più che trentenne, vive e lavora a Milano, trovando il tempo per ordinare qualche riflessione.

"Il canto di Siddharta nasce facendo seguito al poemetto "I dialoghi", inserito nel mio precedente Volume (Le Sirene Sapienti) pubblicato lo scorso anno, come speculazione sulle qualità assolute, e i suoi turbamenti, la nozione di sé, nella forza e nella responsabilità negli amori, che proprio quali umani, sono della stessa sostanza di quelli "Altissimi".
L'intera opera, che ha un respiro sinfonico, sviluppandosi nella meditazione di una notte, fino all'alba, rappresenta tutti i tempi universali dell'uomo, da cultura a cultura, da continente a continente, per esperienze storiche e metastoriche assolute, che rendono all'uomo la compiutezza della nozione di sé, così che, se ne accresce la stessa nozione di Domine Iddio, che attende la sua creatura al Giudizio, a cui non mancherà, per universale civiltà giuridica, l'Advocata nostra!" Ernesto Morganti

DI LA' DALLA TENUE ALBA

"Di là dalla tenue alba
sono isole come ciotoli di fiume
le rive lampeggiano di tremule case
quali anime pronte alla prima preghiera
il fior delle labbra congiunge al respiro
e sospira il timore del nostro breve tempo
che il mondo percorra sul filo il tratto desiato." Ernesto Morganti



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo


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