domenica 11 marzo 2012

Brevetto di volo per aquile e polli di Anthony De Mello - Recensione

Anthony De Mello, gesuita, è conosciuto in tutto il mondo per i suoi libri, che sono best seller internazionali e sono diventati veri cult del pensiero positivo. "Brevetto di volo per aquile e polli" è un testo di grande interesse e profondo valore. Si legge con piacere, grazie anche allo stile elegante e chiaro. Il titolo può sembrare curioso, lascia pensare a qualcosa di estremamente frivolo e divertente. In realtà è solo una metafora in grado di compiere una personale trasformazione interiore seguendo dei principi ben precisi. La saggezza contenuta nelle storie e nelle citazioni aiuta molto a riflettere sulla propria vita, su se stessi e sul modo in cui quotidianamente ci relazioniamo con gli altri.
Altro punto fondamentale su cui soffermare l’attenzione è il concetto di amore: De Mello lo considera uno stato dell’essere, un amore disinteressato, mai egoista né possessivo, libero da ogni forma di condizionamento e in quanto tale non trattiene, ma lascia l’altro libero di essere e realizzare se stesso.

Per mettere in pratica questi principi è necessario compiere alcuni esercizi che danno ad ognuno di noi la possibilità di entrare in contatto col nostro corpo e prendere coscienza dei nostri sensi; mezzi fondamentali e necessari per l’autore sono la PREGHIERA e la lettura delle SACRE SCRITTURE, uniche strade in grado di condurre al silenzio avvicinando a Dio. In questo libro l'autore svela tutti i segreti del PENSIERO POSITIVO per ritrovare energia e coraggio e spiega come affrontare le difficoltà della vita con la forza della fede e della meditazione.

Ecco le mie citazioni e "parabole" preferite, tratte dal libro "Brevetto di volo per aquile e polli" di Anthony De Mello:

1) La lezione della farfalla: ognuno deve avere il proprio ritmo di crescita.
"Qualcuno vide una farfalla che lottava per uscire dal suo bozzolo... agli occhi di chi guardava la nascita era penosa e lenta. L'uomo, allora, incominciò a soffiare il suo alito amico e caldo sull'animaletto per aiutarlo a nascere. Così facendo, accelerò il processo e la farfalla nacque. Ma le sue piccole ali rimasero atrofizzate!
E, allora, il maestro concluse dicendo: "Nella crescita, amici, non si può accelerare il processo: questo è fatale! Una crescita accelerata si trasforma in un aborto!".
Nel seguente post puoi leggere una versione più lunga di questa storia, tratta dal libro "Attitudini per Trionfare" di Eric de la Parra Paz:

2) Messaggio per un'aquila che si crede un pollo: diventiamo quello che crediamo di essere.
"Un uovo d'aquila, messo nel nido di una chioccia, si schiuse e l'aquila, cresciuta insieme ai pulcini, per tutta la vita fece quel che facevano i polli nel cortile. Un giorno vide sopra di lei un magnifico uccello: "Chi è quello?", chiese al vicino. "È l'aquila, la regina degli uccelli, ma non ci pensare. Tu ed io siamo diversi da lei". Così l'aquila non ci pensò e morì pensando di essere una gallina...
Quando l’aquila che si credeva un pollo vide volteggiare nel cielo un’altra aquila, dapprima abbassò la testa sconsolata e si disse: “Io non sono che un pollo”. Poi rialzò gli occhi e, a poco a poco, dispiegò le sue magnifiche ali. Non ebbe più paura e il cielo l’accolse."

3) Vivere ADESSO: vivere nel presente, senza rimpiangere il passato nè preoccuparsi per il futuro
"Durante la guerra, un ufficiale dell'esercito giapponese fu fatto prigioniero. Egli era terrorizzato da quanto avrebbero potuto fargli i nemici e così non riusciva a chiudere occhio. Nel bel mezzo della notte, gli tornarono alla mente le parole del suo maestro ZEN: "Il domani non è reale. L'unica realtà è il presente".
Non appena divenne consapevole delle verità contenute in queste parole, l'ufficiale riuscì ad addormentarsi. Ridivenne una persona in grado di "essere". Nel presente. La maggior parte delle persone trascorre il tempo a rimpiangere il passato o a temere il futuro, dimenticando che la vita è in gioco adesso."

4) AMARE NONOSTANTE TUTTO
"Un giovane alcolizzato tentò per anni di liberarsi dalla schiavitù dell'alcool. Ma ogni volta che sembrava fosse riuscito a liberarsi, ricadeva nella trappola del vizio. Per questa ragione, spesso era arrabbiato, ombroso, violento oppure apatico e cinico. E le sue condizioni lo emarginarono da tutto e da tutti. Solo il suo cane sembrava sopportare i suoi eccessi, restando sempre a fargli compagnia.
"Sei forse in attesa di vedermi cambiare amico mio - disse un giorno il ragazzo al cane - oppure sei solo così sciocco da amarmi nonostante tutto". E quel giorno il ragazzo capì che avrebbe definitivamente chiuso con l'alcool.

"Quando si diventa esperti e presto lo sarete, non si ha bisogno di psicologia. Quando si comincia a osservarsi, a guardarsi, a individuare i sentimenti negativi, si scopre il proprio modo di spiegarlo. E il cambiamento si noterà."

"Un consiglio importante dell'autore degli "Esercizi", ovvero di Sant'Ignazio: non dal molto sapere l'anima è resa sazia e appagata, ma dal sentire e gustare le cose internamente."

"Un giovane andò a trovare un amico e trovatolo triste e disperato gli chiese: "Perchè ti senti così depresso?" "In verità non lo so" - rispose l'amico - "è una sensazione che mi porto dentro da quasi una settimana."
Se vuoi un consiglio - riprese il giovane - prova a pulire la finestra del tuo cuore e vedrai che ti sentirai meglio. L'amico lo guardò stupito ed esclamò: "Cosa dici?".
"Tu fai dipendere la felicità sempre da qualcosa o da qualcuno, da un avvenimento bello o brutto. Ma la vera felicità E' DENTRO DI TE, dentro il tuo cuore. Non ricercarla al di fuori di te stesso."

"Due fratelli, volendo andare in un paese lontano per far fortuna, chiesero al padre la benedizione. L'uomo la concesse e poi suggerì ai due ragazzi di lasciare dei segni lungo la strada percorsa, affinchè non perdessero la via del ritorno. Il figlio maggiore cominciò così a tracciare dei segni sugli alberi man mano che proseguiva.
Il più giovane intraprese invece un'altra strada, fermandosi a visitare molte delle case che incontrava, facendo amicizia con i bambini e le loro famiglie. Al ritorno a casa, il padre, dopo averli accolti, chiese ai due figli di mostrargli i segni fatti durante il loro peregrinare.
Il primogenito gli mostrò tutti i tipi di segni con cui aveva contraddistinto gli alberi; viaggiarono a lungo senza toccare cibo e, infine, tornarono a casa a mani vuote. Quando il padre ripercorse la strada fatta dal secondogenito, lui e il figlio furono accolti calorosamente da molte delle persone che il ragazzo aveva visitato.
Furono trattati come ospiti d'eccezione, per loro si uccidevano le capre ed erano davvero felici. Portarono a casa svariati doni, tra cui non mancava la carne. Allora il padre chiamò a sè i due giovani e disse:"Cari figli, ho visto come vi siete comportati. Ora combinerò un matrimonio per chi di voi si è comportato meglio. Si rivolse poi al primogenito dicendo:
"Figliolo, sei completamente pazzo. Non ti sei occupato delle persone e hai lasciato segni di nessun valore". Al più giovane invece disse:" I tuoi segni, invece, si sono rivelati duraturi e belli ovunque tu sia stato".

Leggi anche questi altri due post su Anthony De Mello:

Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi



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1 commento:

  1. L'insegnamento di De mello, è sempre un ottimo motivo per migliorare se stessi con la "Forza della fede". Ottimo per molti lettori che non riescono ad avere una vita equilibrata e vogliono comprendere il senso dell'AMORE e della VITA stessa attraverso la parola di Dio e dei suoi insegnamenti.

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