martedì 23 aprile 2013

COMUNICAZIONE NEURO-LINGUISTICA di Christian LEZZI Conoscere e Sfruttare a Tuo Vantaggio la Comunicazione Extra-Verbale e la Persuasione

"COMUNICAZIONE NEURO-LINGUISTICA Conoscere e Sfruttare a Tuo Vantaggio la Comunicazione Extra-Verbale e la Persuasione" di Christian LEZZI (BRUNO Editore) è un e-book che insegna come comunicare efficacemente con la PNL - Programmazione Neurolinguistica.
"In questo corso imparerai i più importanti concetti per ottimizzare la tua comunicazione e come e perché, a livello inconscio, la comunicazione polisensoriale riesca a influenzare le decisioni meno razionali e più impulsive, ossia il 90% del nostro vissuto.

Scoprirai il significato della Comunicazione Extra-Verbale del tuo interlocutore, comprendendo finalmente il perché di alcune gestualità, posture, e modi di porsi.
Imparerai a riconoscere le persone in base alle categorie dell'analisi comportamentale e a capire in che modo elaborano le informazioni." Christian Lezzi



Christian Lezzi, laureato in Ingegneria Aerospaziale, opinionista e scrittore per passione, ha iniziato improvvisamente a scrivere poesie. Ha spesso scritto in qualità di opinionista su diverse testate giornalistiche nazionali, prevalentemente su argomenti inerenti la società, i suoi costumi e la politica.
Ha sempre amato scrivere e pensare oltre gli stereotipi, analizzando la vera natura delle cose. Quello che gli interessa è trasmettere delle emozioni, in una sorta di scrittura concettuale di senso compiuto e spontaneo, assolutamente ispirato, quasi inconscio, come fosse una sorta di psicoanalisi letteraria e artistica.

Christian Lezzi guarda la vita, la ascolta, ma senza occhi e orecchie, solo con i sensi e con il cuore, scavando sempre e comunque oltre ogni apparenza. E la guarda negli occhi anche quando fa male.
E' un docente di Comunicazione NeuroLinguistica, di Marketing e di Sales Strategy ed è anche un Life e Business Coach professionista.
E’ accreditato come formatore presso l’Associazione per Educatori e Formatori (A.p.E.F.) e come Coach presso l’Associazione Italiana Coach Professionisti (A.I.C.P.).

"Comunicazione NeuroLinguistica" è composto da 3 capitoli, con 15 SEGRETI da mettere in pratica in modo efficace:
Capitolo 1: Come comunicare oltre le parole
Capitolo 2: Come comprendere il mondo esterno
Capitolo 3: Come convincere il mondo esterno

La comunicazione polisensoriale o Neuro-Linguistica mira a coinvolgere più canali sensoriali (spesso contemporaneamente) e, a livello persuasivo, riesce ad essere molto più efficace, riuscendo ad andare oltre la superficie conscia della percezione.
L’uso standardizzato dei concetti rischia di essere un’informazione fredda e poco affascinante. Per raggiungere il nostro interlocutore in profondità è necessario comprendere, elaborare e analizzare i canali d’ingresso delle informazioni e il suo modo di elaborare le informazioni (es. metaprogrammi).
In questo e-book potrai scoprire:

- Capirai il significato della frase "la mappa non è il territorio", concetto utile a comprendere sintonicamente il punto di vista delle persone e ad essere capiti da esse.
- Imparerai a non usare determinate parole a doppio taglio e a evitare la distonia, cancellando dal tuo vocabolario tutto ciò che, lessicalmente, è avversativo.
Utilizzando questi spunti come base di partenza Connirae e Steve Andreas ci suggeriscono ciò che hanno affermato Richard Bandler e John Grinder (nell’introduzione del libro La Ristrutturazione):
"Il lettore sagace troverà nel testo molte più cose di quante non siano esplicitamente dette".

COMUNICARE OLTRE LE PAROLE
La comunicazione non è semplicemente parlare, ma presuppone necessariamente una relazione e quindi uno scambio. Inoltre, con la "Comunicazione Non Verbale", è possibile "leggere" gli altri oltre le parole, scoprendo così le loro intenzioni profonde.

SEGRETO n. 1
La comunicazione si misura dal risultato: non esistono le belle parole fini a se stesse, non in un discorso a due o più interlocutori.
Di conseguenza il riscontro che daremo e riceveremo sarà il metro di valutazione della buona comunicazione.
SEGRETO n. 2
L’insieme dei segnali che ci giungono dalla comunicazione non verbale va sempre valutato NEL CONTESTO esperienziale del discorso e nel momento situazionale, analizzando un insieme più ampio possibile di segnali incrociati tra di loro.

SEGRETO n. 5
L’osservazione attenta della comunicazione non verbale, unita ai sistemi rappresentazionali in uso e completata dalla comprensione dei metaprogrammi utilizzati, ci fornirà un ritratto comportamentale del nostro interlocutore, ossia la categoria di appartenenza.
Le percentuali di "efficacia" dei diversi tipi di comunicazione (statisticamente comprovati ma soprattutto derivati dallo studio condotto nel 1972 da Albert Mehrabian) è così suddivisa:
Non verbale 55% (gesti, viso, abbigliamento, ecc.); paraverbale 38% (tono di voce, volume, ritmo, pause, ecc.) e verbale 7%

SEGRETO n. 7
Quando elaboriamo le informazioni muoviamo gli occhi, seppur impercettibilmente. Questo movimento si definisce LEM (Lateral Eye Movements) ed è dovuto a un particolare processo cognitivo che mette in relazione questi movimenti con i canali d’accesso e con le rappresentazioni interne.
L'approfondimento di questi studi, però, va attribuito alla PNL in generale e a Robert DILTS in particolare.

Dilts condusse lo studio più completo che permise di mettere in relazione il movimento oculare (movimento Dilts) con le elaborazioni mentali e con i processi neurofisiologici e cognitivi.
Naturalmente il risultato di questi studi, approfonditi poi in collaborazione con Richard Bandler e John Grinder (fondatori della PNL), è applicabile, in linea di massima, ai destrorsi.

SEGRETO n. 8
L'osservazione del movimento degli occhi è utilissima per capire attraverso quale canale rappresentazionale il nostro interlocutore elabori le nostre parole.
Capito questo, riusciremo a parlare direttamente a quel canale risultando vincenti e persuasivi come mai prima.
"Con un’oculata selezione del codice con cui organizziamo la nostra esperienza cosciente abbiamo un’ampia latitudine entro la quale aumentare la quantità dei bit di informazione che ci possiamo rappresentare consciamente." Bandler e Grinder, La struttura della magia

I METAPROGRAMMI
I metaprogrammi sono, letteralmente, i programmi dei programmi, ossia quell’insieme di schemi mentali che inducono un comportamento e che ci orientano verso una scelta.
Pensa a un discorso fatto a un gruppo di persone: certo avrai notato come, a parità di messaggio, le reazioni siano molto diverse da soggetto a soggetto.

SEGRETO n. 10
Ogni metaprogramma, partendo da un ideale punto di equilibrio, si dirama in due direzioni opposte, ossia si sviluppa in due alternative. Di norma ogni persona protende per una delle due modalità.
Immagina graficamente il concetto di metaprogramma come fosse un centro da cui si diramano due strade che rappresentano le due alternative comportamentali.

MetaprogrammaDirezione” (VERSOLONTANO DA):
Nel caso di un Verso, la persona si muoverà verso ciò che desidera e che vuole. Per contro un lontano da si allontanerà dal problema, cercando di evitare ciò che non vuole o desidera.
Ci sono altri METAPROGRAMMI:

- Metaprogramma “Indice di Referenza” (Interno – Esterno);
- Metaprogramma “Ragione” (Necessità – Possibilità);
- Metaprogramma “Controllo” (Reattivo – Proattivo);
- Metaprogramma “Relazione” (Adeguante – Disadeguante);
- Metaprogramma “Attenzione” (Processo – Obiettivo);
- Metaprogramma “Dimensione” (Generale – Dettaglio);

IL RAPPORT
In Programmazione Neuro-Linguistica ciò che definiamo rapport è esattamente: uno stato di condivisione profondo e di profonda sintonia, che porta il tuo interlocutore a percepirti come simile a lui, come affidabile, come la persona o il professionista presso cui riporre la propria fiducia, con cui aprirsi e al quale chiedere consiglio.
Questa sintonia migliorerà tutte le tue relazioni influenzando in modo positivo la tua vita: infatti solo riuscendo a creare una buona apertura, un fattivo rapporto di fiducia, di condivisione e sintonia, avremo la pienezza delle nostre capacità persuasive finalizzate ai nostri intenti.

SEGRETO n. 12
Il rapport è una tappa fondamentale da raggiungere per conseguire i nostri obiettivi interpersonali, comunicativi e persuasivi, in ogni ambito della nostra vita.
Per rendere più efficaci le nostre parole inoltre bisogna porre le giuste domande.
Le domande saranno quindi aperte o chiuse, a seconda dei casi e delle necessità, e andranno a indagare i veri motivi di un’esternazione.

Le domande chiuse, cioè quelle che prevedono una risposta secca SÌ/NO, tagliano fuori l’elaborazione della risposta stessa, non approfondiscono, non estraggono i reali motivi e, cosa ancora peggiore, disattivano il cervello.
Una domanda aperta, invece, attiva il ragionamento, scende nel dettaglio, approfondisce la visione personale delle cose, ci permette di trovare delle soluzioni e di ribaltare i punti di vista dissonanti.
Ossia è utile quando vogliamo far parlare a lungo e più dettagliatamente il nostro interlocutore.

Milton H. ERICKSON, famoso terapeuta, era un maestro dell'"USO DEL NON": l’uso di questa negazione rientra in quel modello comunicativo definito Milton Model.
Ovviamente esiste un uso produttivo dell’induzione mediante il NON.
SEGRETO n. 15
Pesa le parole eliminando le congiunzioni e i predicati avversativi, le parole a doppio taglio e le negazioni inutili. Ascolta senza interpretare, prendendo alla lettera il tuo interlocutore.

"Prenditi il tuo tempo nell’osservare l’interlocutore, nell’estrarre i suoi metaprogrammi, nel capire i suoi canali rappresentazionali, nel calibrarne i tre livelli della sua comunicazione, allo scopo di effettuare un efficace ricalco sintonico.
Ascoltalo con sincero interesse e, soprattutto, senza saltare alle conclusioni. Del resto, se siamo nati con una bocca e due orecchie, ci sarà un perché.

"Comunicazione Neuro-Linguistica" è un e-book che apre la mente ad un nuovo modo di relazionarsi agli altri, indipendentemente dal ruolo che si svolge nella propria vita, da chi siamo e cosa facciamo.
Ma mi raccomando, non stancarti mai di esercitarti, perché solo l’esercizio, unito all’apertura mentale, ti porterà ad affinare ogni tecnica di cui hai letto, facendola tua, modellandola a tuo modo, rendendola innata nella tua comunicazione.
Punta sempre all'eccellenza e non ti pentirai mai!" Christian Lezzi

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Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi

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