"LIBERARSI DALLA DIPENDENZA AFFETTIVA IN 5 MOSSE" di Maria Cristina STROCCHI, Sonny RAUMER e Tullio SEGATO (Il Punto d'Incontro Edizioni www.edizionilpuntodincontro.it) propone 5 azioni pratiche per dire basta alla dipendenza affettiva e alla manipolazione di partner dominanti, narcisisti e violenti.
"Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano." Osho
Attraverso una presa di coscienza, validi consigli per difendersi anche sul piano fisico ed esercizi pratici per aumentare l'autostima, Liberarsi dalla dipendenza affettiva è la chiave per lasciarsi alle spalle in tutta sicurezza partner inaffidabili, fornendo gli strumenti per prendere in mano la propria vita e per creare relazioni soddisfacenti, in primis con se stessi.
Maria Cristina Strocchi (www.strocchimc.com www.volereepotere.com) è psicologa e psicoterapeuta, sessuologa clinica, specialista in disturbi dell'età evolutiva e della personalità.
Attualmente è docente di scuola superiore, insegna nelle scuole di specializzazione post laurea ed è supervisore dell'A.I.A.M.C. (indirizzo di psicoterapia cognitivo-comportamentale).
È perito del Tribunale Civile e Rotale. Tiene corsi e seminari sulla coppia, sull'autostima e sulla sessualità e scrive per numerose riviste e quotidiani nazionali e locali.
Ha pubblicato numerosi libri, tra cui "La coppia che scoppia Come prevenire e curare le crisi nelle relazioni sentimentali".
Sonny Raumer, psicologo e psicoterapeuta, è specialista in disturbi da uso di sostanze e gioco d'azzardo problematico. Lavora in strutture che trattano, oltre alla dipendenza, patologie psichiatriche (psicosi e disturbi della personalità).
Tullio Segato, sociologo, criminologo clinico, già Ufficiale di Polizia Giudiziaria, collabora con gli autori attraverso l'associazione "Volere è Potere", effettuando incontri informativi e di prevenzione della violenza contro le donne.
Leggi un estratto dal libro LIBERARSI DALLA DIPENDENZA AFFETTIVA IN 5 MOSSE di Maria Cristina STROCCHI, Sonny RAUMER e Tullio SEGATO
La dipendenza affettiva si crea quando l'affetto, l'attrazione, l'amore che proviamo verso una persona assumono le caratteristiche di una vera e propria dipendenza, che può portare a conseguenze drammatiche: perdita di autostima, di identità, disturbi di ansia e panico, disturbi alimentari, depressione a livelli sempre più gravi e sviluppo di altre dipendenze (per esempio dall'alcol).
Nella dipendenza affettiva il partner diventa il nostro unico obiettivo di vita, diventa ai nostri occhi colui/colei che risolverà i nostri problemi personali. La nostra stessa esistenza viene messa in secondo piano rispetto alla sua.
La dipendenza affettiva non rientra tra le patologie incluse nei più diffusi sistemi diagnostici (es. DSM-V). L'argomento è stato messo in risalto negli anni '70 da Robin Norwood (autrice del bestseller Donne che amano troppo), psicologa e terapeuta familiare americana.
Negli ultimi tempi questa problematica è stata trattata in modo più ampio, descritta in modo più chiaro e semplice, raggiungendo tramite i media (radio, televisione, internet) una fetta corposa di popolazione.
La dipendenza affettiva si caratterizza per essere persistente; quindi perdura nel tempo e i protagonisti della danza della dipendenza si vincolano a vicenda in un rapporto contrastato, ambiguo, a tratti quasi sadico-masochistico.
Tale persistenza si protrae anche per moltissimi anni: esistono coppie che addirittura non prenderanno mai consapevolezza del problema, altre che pur nella consapevolezza continuano a permanere nella stessa condizione.
E' una patologia caratterizzata da ossessività (riferita sia ai pensieri che ai comportamenti).
Altra caratteristica che si può trovare nel dipendente affettivo è l'impulsività, che fa venir meno la capacità di riflettere e spinge talvolta ad agire istintivamente, portandoci a parlare o agire con eccessiva "spontaneità".
Se infatti in alcuni casi un agire di tipo impulsivo può incentivare la presa di decisione di fronte alla risoluzione di un problema, nella maggior parte un tale atteggiamento tende ad allontanare le persone attorno a noi, creando terreno bruciato.
Ciò accade perché l'imprevedibilità dei comportamenti impulsivi genera solitamente molta ansia correlata al pensiero "chissà cosa succederà".
Accanto all'impulsività e ancor di più ai pensieri di tipo ossessivo ci sono spesso comportamenti di tipo compulsivo, che si ripetono con frequenza sempre maggiore, dai quali la persona non riesce a fuggire perché la volontà viene quasi annullata.
Chi mette in atto questi comportamenti viene rassicurato dagli stessi ma, se non vengono trattati, consolidano una dipendenza non semplice da risolvere. In questa situazione viene a mancare totalmente il controllo, mentre prevale il "principio del piacere".
"Amare è come una droga: all'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono. Poi il giorno dopo vuoi di più.
Non hai ancora preso il vizio ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo. Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore.
Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa.
Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga.
A quel punto, come i drogati rubano e si umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore." Paulo Coelho
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
"Qualunque cosa distrugga la libertà non è amore. Deve trattarsi di altro perché amore e libertà vanno a braccetto, sono due ali dello stesso gabbiano." Osho
Attraverso una presa di coscienza, validi consigli per difendersi anche sul piano fisico ed esercizi pratici per aumentare l'autostima, Liberarsi dalla dipendenza affettiva è la chiave per lasciarsi alle spalle in tutta sicurezza partner inaffidabili, fornendo gli strumenti per prendere in mano la propria vita e per creare relazioni soddisfacenti, in primis con se stessi.
Maria Cristina Strocchi (www.strocchimc.com www.volereepotere.com) è psicologa e psicoterapeuta, sessuologa clinica, specialista in disturbi dell'età evolutiva e della personalità.
Attualmente è docente di scuola superiore, insegna nelle scuole di specializzazione post laurea ed è supervisore dell'A.I.A.M.C. (indirizzo di psicoterapia cognitivo-comportamentale).
È perito del Tribunale Civile e Rotale. Tiene corsi e seminari sulla coppia, sull'autostima e sulla sessualità e scrive per numerose riviste e quotidiani nazionali e locali.
Ha pubblicato numerosi libri, tra cui "La coppia che scoppia Come prevenire e curare le crisi nelle relazioni sentimentali".
Sonny Raumer, psicologo e psicoterapeuta, è specialista in disturbi da uso di sostanze e gioco d'azzardo problematico. Lavora in strutture che trattano, oltre alla dipendenza, patologie psichiatriche (psicosi e disturbi della personalità).
Tullio Segato, sociologo, criminologo clinico, già Ufficiale di Polizia Giudiziaria, collabora con gli autori attraverso l'associazione "Volere è Potere", effettuando incontri informativi e di prevenzione della violenza contro le donne.
Leggi un estratto dal libro LIBERARSI DALLA DIPENDENZA AFFETTIVA IN 5 MOSSE di Maria Cristina STROCCHI, Sonny RAUMER e Tullio SEGATO
La dipendenza affettiva si crea quando l'affetto, l'attrazione, l'amore che proviamo verso una persona assumono le caratteristiche di una vera e propria dipendenza, che può portare a conseguenze drammatiche: perdita di autostima, di identità, disturbi di ansia e panico, disturbi alimentari, depressione a livelli sempre più gravi e sviluppo di altre dipendenze (per esempio dall'alcol).
Nella dipendenza affettiva il partner diventa il nostro unico obiettivo di vita, diventa ai nostri occhi colui/colei che risolverà i nostri problemi personali. La nostra stessa esistenza viene messa in secondo piano rispetto alla sua.
La dipendenza affettiva non rientra tra le patologie incluse nei più diffusi sistemi diagnostici (es. DSM-V). L'argomento è stato messo in risalto negli anni '70 da Robin Norwood (autrice del bestseller Donne che amano troppo), psicologa e terapeuta familiare americana.
Negli ultimi tempi questa problematica è stata trattata in modo più ampio, descritta in modo più chiaro e semplice, raggiungendo tramite i media (radio, televisione, internet) una fetta corposa di popolazione.
La dipendenza affettiva si caratterizza per essere persistente; quindi perdura nel tempo e i protagonisti della danza della dipendenza si vincolano a vicenda in un rapporto contrastato, ambiguo, a tratti quasi sadico-masochistico.
Tale persistenza si protrae anche per moltissimi anni: esistono coppie che addirittura non prenderanno mai consapevolezza del problema, altre che pur nella consapevolezza continuano a permanere nella stessa condizione.
E' una patologia caratterizzata da ossessività (riferita sia ai pensieri che ai comportamenti).
Altra caratteristica che si può trovare nel dipendente affettivo è l'impulsività, che fa venir meno la capacità di riflettere e spinge talvolta ad agire istintivamente, portandoci a parlare o agire con eccessiva "spontaneità".
Se infatti in alcuni casi un agire di tipo impulsivo può incentivare la presa di decisione di fronte alla risoluzione di un problema, nella maggior parte un tale atteggiamento tende ad allontanare le persone attorno a noi, creando terreno bruciato.
Ciò accade perché l'imprevedibilità dei comportamenti impulsivi genera solitamente molta ansia correlata al pensiero "chissà cosa succederà".
Accanto all'impulsività e ancor di più ai pensieri di tipo ossessivo ci sono spesso comportamenti di tipo compulsivo, che si ripetono con frequenza sempre maggiore, dai quali la persona non riesce a fuggire perché la volontà viene quasi annullata.
Chi mette in atto questi comportamenti viene rassicurato dagli stessi ma, se non vengono trattati, consolidano una dipendenza non semplice da risolvere. In questa situazione viene a mancare totalmente il controllo, mentre prevale il "principio del piacere".
"Amare è come una droga: all'inizio viene la sensazione di euforia, di totale abbandono. Poi il giorno dopo vuoi di più.
Non hai ancora preso il vizio ma la sensazione ti è piaciuta e credi di poterla tenere sotto controllo. Pensi alla persona amata per due minuti e te ne dimentichi per tre ore.
Ma, a poco a poco, ti abitui a quella persona e cominci a dipendere da lei in ogni cosa.
Allora la pensi per tre ore e te ne dimentichi per due minuti. Se quella persona non ti è vicina, provi le stesse sensazioni dei drogati ai quali manca la droga.
A quel punto, come i drogati rubano e si umiliano per ottenere ciò di cui hanno bisogno, sei disposto a fare qualsiasi cosa per amore." Paulo Coelho
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
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