"LA SEDUZIONE DELLE BUGIE" di Paul EKMAN (DI RENZO Editore) descrive i segreti del mentitore e i trucchi del mestiere di colui che non vuole lasciarsi ingannare, senza mai dimenticare però che, dietro ogni bugia, c'è anche un pizzico di poesia.
Gli studi di Paul Ekman hanno ispirato la serie TV "LIE TO ME", il cui protagonista Cal Lightman, interpretato da Tim Roth, va a caccia di bugiardi grazie alla sua capacità di comprendere le MICROESPRESSIONI facciali, le quali possono dare un contributo a rivelare se una persona mente o meno.
Paul Ekman (www.paulekman.com), un'autorità riconosciuta nello studio della psicologia delle emozioni e della comunicazione non verbale, è uno psicologo statunitense.
È divenuto, grazie alle sue ricerche scientifiche, un pioniere nel riconoscere le emozioni e le espressioni facciali. E' considerato uno dei 100 psicologi più importanti del ventesimo secolo e fa parte della lista delle 100 persone più influenti del mondo.
Paul Ekman è il massimo esperto mondiale di espressioni facciali. E' autore di più di un centinaio di articoli apparsi su eccellenti riviste scientifiche e di 14 libri, tra cui:
Te lo Leggo in Faccia
Giù la Maschera
I Volti della Menzogna
Le Bugie dei Ragazzi.
"La seduzione delle bugie" racconta la vita e le ricerche di Ekman, in particolare come è nato il suo interesse per le bugie. La bugia è come un'arte: richiede capacità innate. E' un puro atto di fantasia che, come tale, può ritenersi creativo.
Tanto per chi le dice quanto per chi si lascia convincere, rappresentano una via di fuga dalle costrizioni del vivere quotidiano.
Ho trovato interessante specialmente la parte che descrive come funziona il suo Facial Action Coding System (F.A.C.S. o Sistema di Codifica delle Espressioni Facciali), attraverso il quale è in grado di rilevare una serie di emozioni positive e negative codificate nei muscoli facciali.
Ekman ha lavorato anche a un software di rilevamento emozionale chiamato Face Reader. Lo stesso Ekman afferma però che nessuna macchina può sostituire l'uomo per rilevare le menzogne.
Ma cosa s'intende per Facial Action Coding System (F.A.C.S.)?
Il Facial Action Coding System (Facs) è un nuovo sistema di individuazione delle bugie che registra e analizza ogni singolo movimento facciale.
Esso è ritenuto più affidabile del sistema della "macchina della verità". Oggi bisogna stare attenti a quel che si dice, soprattutto se in giro c'è un "cacciatore di bugie".
Con questo termine, coniato da Paul Ekman, si allude a una persona appositamente preparata per smascherare l'inganno.
Il sistema fornisce un metodo oggettivo di misurazione della contrazione dei muscoli facciali, solitamente coinvolti nell'espressione di tutte le differenti emozioni.
Quanto è affidabile questo sistema? "E' un sistema molto preciso per misurare i movimenti facciali, che ha dato ottimi riscontri nel distinguere la verità dalla menzogna", conferma Ekman, "ma il suo margine di errore è del 10 per cento: troppo alto per essere usato come prova in un tribunale".
Ovviamente non tutte le bugie sono reati, spesso sono dette a "fin di bene" per evitare un particolare dolore, quindi prima di "puntare il dito contro" qualsiasi essere umano, bisogna accertarsi sempre di non mancarne di rispetto e verificarne sempre la causa e il motivo.
Questo libro è formato da 5 capitoli:
- SCOPRIRE LE BUGIE DALLE PAROLE, DALLA VOCE O DAL CORPO
- IL POLIGRAFO E I VERI CACCIATORI DI BUGIE
- PERCHE' NON TUTTI SIAMO A "CACCIA" DI BUGIE?
- IL SISTEMA DI DECODIFICAZIONE DEI MOVIMENTI FACCIALI (F.A.C.S. FACIAL ACTION CODING SYSTEM)
- LE ESPRESSIONI: OVVERO LA COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI.
L'atteggiamento del volto e il tono della voce ci permettono di smascherare una bugia: le persone cambiano a seconda di quale dei due: atteggiamento o tono, sia il più rivelatorio o il meno manipolabile.
Quello che attualmente sappiamo sulle espressioni facciali lo abbiamo appreso dal libro di Charles Darwin: "L'Espressione dei sentimenti nell'uomo e negli animali", pubblicato nel 1872.
Cesare Lombroso (1835-1909), studioso italiano di fisiognomica, sostenne che, studiando il volto di una persona, è possibile dedurne elementi sulla sua personalità o sul suo carattere.
Possiamo mentire o essere sinceri, individuare un inganno o mancarlo, lasciarci sviare o riconoscere la verità.
Comunque abbiamo sempre una scelta e, in essa, si riscontra la nostra vera natura.
Il lavoro di Ekman è iniziato con lo studio ispirato alle ricerche dell'antropologo argentino David Efron: egli esaminava lo studio dei movimenti delle mani che accompagnavano il discorso. Questo fu definito lo studio degli "illustratori".
A differenza delle espressioni facciali, che sono dal punto di vista evolutivo universali, i gesti degli illustratori sono socialmente determinati e culturalmente variabili.
Paul Ekman, partendo dagli studi dello psicologo Silvan Tomkins, ha dimostrato che le espressioni facciali che esprimono le nostre emozioni non sono culturalmente determinate, ma sono universali in tutte le culture e hanno dunque un’origine biologica.
Tra le espressioni universali quelle che esprimono rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa. In studi successivi ha inoltre individuato le espressioni che esprimono disprezzo, appagamento, imbarazzo, eccitazione, il senso di colpa, orgoglio per i risultati ottenuti, sollievo, soddisfazione, piacere dei sensi, vergogna e divertimento.
IL SISTEMA DI DECODIFICAZIONE DEI MOVIMENTI FACCIALI (F.A.C.S. FACIAL ACTION CODING SYSTEM www.facsitaly.it)
Il VOLTO è la parte del nostro corpo in cui si concentra la maggior parte degli input sensoriali e degli output comunicativi.
E' un sistema "macroespressivo", contraddistinto dalle molteplici risposte e capace di estrema flessibilità e specificità al tempo stesso. Questo converte le informazioni attraverso quattro classi di segnali o "veicolatori di segni".
La prima è quella dei "segnali facciali statici", che rappresentano la forma relativamente permanente del volto, come la struttura ossea e i tessuti che contribuiscono alla fisionomia individuale.
La seconda è quella dei "segnali facciali lenti", che dimostrano dei cambiamenti nella fisionomia scanditi gradualmente nel tempo, come le rughe permanenti e le evoluzioni della trama della pelle.
La terza è contrassegnata dai "segnali artificiali", che modificano l'aspetto dei segnali lenti e di quelli statici attraverso l'uso di cosmetici.
Infine ci sono i "segnali facciali rapidi", che rappresentano i cambiamenti immediati dell'attività neuromuscolare, in grado di mutare visibilmente l'aspetto del volto.
LE ESPRESSIONI: OVVERO LA COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI
Che cosa vediamo quando studiamo un'emozione attraverso le sue manifestazioni facciali? E' un'emozione vera e propria come la rabbia, la paura, il disgusto, la tristezza la gioia ecc.; oppure è una sorta di messaggio più confuso su che cosa sta accadendo intimamente a una persona?
Dovremmo considerarlo come un messaggio chiaramente indirizzatoci, una forma di comunicazione, o si tratta solo di espressioni involontarie di uno stato d'animo?
Quale informazione ci viene fornita dalle espressioni facciali?
Ogni espressione fornisce informazioni molto diverse fra loro. Le informazioni, in genere, possono fornire sette possibilità (quelle principali):
1. Gli antecedenti, ossia gli eventi da cui è scaturita quell'espressione;
2. I pensieri della persona: progetti, aspettative e ricordi
3. La condizione psicologica della persona
4. Una metafora del suo stato d'animo
5. Che cosa gli piacerebbe fare dopo
6. Cosa vorrebbe che facesse la persona che ha causato il suo stato d'animo
7. L'emozione pura e semplice.
In conclusione resta ancora molto da imparare sulla menzogna. Mark Frank ha posto tre quesiti in merito: quali caratteristiche possiedono coloro che sono più portati a mentire?
Se sia possibile insegnare alle persone ad essere degli accurati "cacciatori di bugie"; quali accorgimenti siano necessari per scoprire gli indizi comportamentali di menzogna, tenendo conto delle differenze individuali.
Le nostre conoscenze in merito alle espressioni coinvolte nelle relazioni sociali sono ancora da ampliare, e abbiamo virtualmente troppo poche informazioni sulle espressioni facciali spontanee specifiche di una cultura. Il mentire è una caratteristica centrale della nostra vita che andrebbe comunque compresa in maniera più approfondita.
Ecco le mie citazioni preferite da "LA SEDUZIONE DELLE BUGIE" di Paul EKMAN (DI RENZO Editore):
"Dopo le parole, è il volto a ricevere la gran parte delle attenzioni altrui, essendo il luogo preferenziale in cui si palesano le emozioni. Insieme alla voce, esso può dichiarare a colui che ascolta qual é lo stato d'animo di chi parla in relazione a quanto sta dicendo.
La voce non è tanto efficace quanto il volto nel dichiarare i sentimenti...
Un altro aspetto del corpo che va esaminato è la postura: coloro che stanno mentendo hanno la tendenza di protrarsi in avanti, quando si è interessati o arrabbiati, e a ritrarsi, quando si è impauriti o disgustati...
Freud sosteneva che la vita è un'esperienza troppo dolorosa per essere presa così com'è.
Abbiamo bisogno di inventarci spazi incondizionati per la fantasia, dove il principio del piacere abbia ancora la sua indiscussa superiorità.
Da questo punto di vista, la "bugia" è una condizione di consapevole difesa dell'inconscio: lo strumento attraverso cui l'uomo riesce a vivere in una realtà propria, conciliandola però con la quotidianità delle sue responsabilità." Paul Ekman
Un caro saluto.
Gli studi di Paul Ekman hanno ispirato la serie TV "LIE TO ME", il cui protagonista Cal Lightman, interpretato da Tim Roth, va a caccia di bugiardi grazie alla sua capacità di comprendere le MICROESPRESSIONI facciali, le quali possono dare un contributo a rivelare se una persona mente o meno.
Paul Ekman (www.paulekman.com), un'autorità riconosciuta nello studio della psicologia delle emozioni e della comunicazione non verbale, è uno psicologo statunitense.
È divenuto, grazie alle sue ricerche scientifiche, un pioniere nel riconoscere le emozioni e le espressioni facciali. E' considerato uno dei 100 psicologi più importanti del ventesimo secolo e fa parte della lista delle 100 persone più influenti del mondo.
Paul Ekman è il massimo esperto mondiale di espressioni facciali. E' autore di più di un centinaio di articoli apparsi su eccellenti riviste scientifiche e di 14 libri, tra cui:
Te lo Leggo in Faccia
Giù la Maschera
I Volti della Menzogna
Le Bugie dei Ragazzi.
"La seduzione delle bugie" racconta la vita e le ricerche di Ekman, in particolare come è nato il suo interesse per le bugie. La bugia è come un'arte: richiede capacità innate. E' un puro atto di fantasia che, come tale, può ritenersi creativo.
Tanto per chi le dice quanto per chi si lascia convincere, rappresentano una via di fuga dalle costrizioni del vivere quotidiano.
Ho trovato interessante specialmente la parte che descrive come funziona il suo Facial Action Coding System (F.A.C.S. o Sistema di Codifica delle Espressioni Facciali), attraverso il quale è in grado di rilevare una serie di emozioni positive e negative codificate nei muscoli facciali.
Ekman ha lavorato anche a un software di rilevamento emozionale chiamato Face Reader. Lo stesso Ekman afferma però che nessuna macchina può sostituire l'uomo per rilevare le menzogne.
Ma cosa s'intende per Facial Action Coding System (F.A.C.S.)?
Il Facial Action Coding System (Facs) è un nuovo sistema di individuazione delle bugie che registra e analizza ogni singolo movimento facciale.
Esso è ritenuto più affidabile del sistema della "macchina della verità". Oggi bisogna stare attenti a quel che si dice, soprattutto se in giro c'è un "cacciatore di bugie".
Con questo termine, coniato da Paul Ekman, si allude a una persona appositamente preparata per smascherare l'inganno.
Il sistema fornisce un metodo oggettivo di misurazione della contrazione dei muscoli facciali, solitamente coinvolti nell'espressione di tutte le differenti emozioni.
Quanto è affidabile questo sistema? "E' un sistema molto preciso per misurare i movimenti facciali, che ha dato ottimi riscontri nel distinguere la verità dalla menzogna", conferma Ekman, "ma il suo margine di errore è del 10 per cento: troppo alto per essere usato come prova in un tribunale".
Ovviamente non tutte le bugie sono reati, spesso sono dette a "fin di bene" per evitare un particolare dolore, quindi prima di "puntare il dito contro" qualsiasi essere umano, bisogna accertarsi sempre di non mancarne di rispetto e verificarne sempre la causa e il motivo.
Questo libro è formato da 5 capitoli:
- SCOPRIRE LE BUGIE DALLE PAROLE, DALLA VOCE O DAL CORPO
- IL POLIGRAFO E I VERI CACCIATORI DI BUGIE
- PERCHE' NON TUTTI SIAMO A "CACCIA" DI BUGIE?
- IL SISTEMA DI DECODIFICAZIONE DEI MOVIMENTI FACCIALI (F.A.C.S. FACIAL ACTION CODING SYSTEM)
- LE ESPRESSIONI: OVVERO LA COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI.
L'atteggiamento del volto e il tono della voce ci permettono di smascherare una bugia: le persone cambiano a seconda di quale dei due: atteggiamento o tono, sia il più rivelatorio o il meno manipolabile.
Quello che attualmente sappiamo sulle espressioni facciali lo abbiamo appreso dal libro di Charles Darwin: "L'Espressione dei sentimenti nell'uomo e negli animali", pubblicato nel 1872.
Cesare Lombroso (1835-1909), studioso italiano di fisiognomica, sostenne che, studiando il volto di una persona, è possibile dedurne elementi sulla sua personalità o sul suo carattere.
Possiamo mentire o essere sinceri, individuare un inganno o mancarlo, lasciarci sviare o riconoscere la verità.
Comunque abbiamo sempre una scelta e, in essa, si riscontra la nostra vera natura.
Il lavoro di Ekman è iniziato con lo studio ispirato alle ricerche dell'antropologo argentino David Efron: egli esaminava lo studio dei movimenti delle mani che accompagnavano il discorso. Questo fu definito lo studio degli "illustratori".
A differenza delle espressioni facciali, che sono dal punto di vista evolutivo universali, i gesti degli illustratori sono socialmente determinati e culturalmente variabili.
Paul Ekman, partendo dagli studi dello psicologo Silvan Tomkins, ha dimostrato che le espressioni facciali che esprimono le nostre emozioni non sono culturalmente determinate, ma sono universali in tutte le culture e hanno dunque un’origine biologica.
Tra le espressioni universali quelle che esprimono rabbia, disgusto, paura, gioia, tristezza e sorpresa. In studi successivi ha inoltre individuato le espressioni che esprimono disprezzo, appagamento, imbarazzo, eccitazione, il senso di colpa, orgoglio per i risultati ottenuti, sollievo, soddisfazione, piacere dei sensi, vergogna e divertimento.
IL SISTEMA DI DECODIFICAZIONE DEI MOVIMENTI FACCIALI (F.A.C.S. FACIAL ACTION CODING SYSTEM www.facsitaly.it)
Il VOLTO è la parte del nostro corpo in cui si concentra la maggior parte degli input sensoriali e degli output comunicativi.
E' un sistema "macroespressivo", contraddistinto dalle molteplici risposte e capace di estrema flessibilità e specificità al tempo stesso. Questo converte le informazioni attraverso quattro classi di segnali o "veicolatori di segni".
La prima è quella dei "segnali facciali statici", che rappresentano la forma relativamente permanente del volto, come la struttura ossea e i tessuti che contribuiscono alla fisionomia individuale.
La seconda è quella dei "segnali facciali lenti", che dimostrano dei cambiamenti nella fisionomia scanditi gradualmente nel tempo, come le rughe permanenti e le evoluzioni della trama della pelle.
La terza è contrassegnata dai "segnali artificiali", che modificano l'aspetto dei segnali lenti e di quelli statici attraverso l'uso di cosmetici.
Infine ci sono i "segnali facciali rapidi", che rappresentano i cambiamenti immediati dell'attività neuromuscolare, in grado di mutare visibilmente l'aspetto del volto.
LE ESPRESSIONI: OVVERO LA COMUNICAZIONE DELLE EMOZIONI
Che cosa vediamo quando studiamo un'emozione attraverso le sue manifestazioni facciali? E' un'emozione vera e propria come la rabbia, la paura, il disgusto, la tristezza la gioia ecc.; oppure è una sorta di messaggio più confuso su che cosa sta accadendo intimamente a una persona?
Dovremmo considerarlo come un messaggio chiaramente indirizzatoci, una forma di comunicazione, o si tratta solo di espressioni involontarie di uno stato d'animo?
Quale informazione ci viene fornita dalle espressioni facciali?
Ogni espressione fornisce informazioni molto diverse fra loro. Le informazioni, in genere, possono fornire sette possibilità (quelle principali):
1. Gli antecedenti, ossia gli eventi da cui è scaturita quell'espressione;
2. I pensieri della persona: progetti, aspettative e ricordi
3. La condizione psicologica della persona
4. Una metafora del suo stato d'animo
5. Che cosa gli piacerebbe fare dopo
6. Cosa vorrebbe che facesse la persona che ha causato il suo stato d'animo
7. L'emozione pura e semplice.
In conclusione resta ancora molto da imparare sulla menzogna. Mark Frank ha posto tre quesiti in merito: quali caratteristiche possiedono coloro che sono più portati a mentire?
Se sia possibile insegnare alle persone ad essere degli accurati "cacciatori di bugie"; quali accorgimenti siano necessari per scoprire gli indizi comportamentali di menzogna, tenendo conto delle differenze individuali.
Le nostre conoscenze in merito alle espressioni coinvolte nelle relazioni sociali sono ancora da ampliare, e abbiamo virtualmente troppo poche informazioni sulle espressioni facciali spontanee specifiche di una cultura. Il mentire è una caratteristica centrale della nostra vita che andrebbe comunque compresa in maniera più approfondita.
Ecco le mie citazioni preferite da "LA SEDUZIONE DELLE BUGIE" di Paul EKMAN (DI RENZO Editore):
"Dopo le parole, è il volto a ricevere la gran parte delle attenzioni altrui, essendo il luogo preferenziale in cui si palesano le emozioni. Insieme alla voce, esso può dichiarare a colui che ascolta qual é lo stato d'animo di chi parla in relazione a quanto sta dicendo.
La voce non è tanto efficace quanto il volto nel dichiarare i sentimenti...
Un altro aspetto del corpo che va esaminato è la postura: coloro che stanno mentendo hanno la tendenza di protrarsi in avanti, quando si è interessati o arrabbiati, e a ritrarsi, quando si è impauriti o disgustati...
Freud sosteneva che la vita è un'esperienza troppo dolorosa per essere presa così com'è.
Abbiamo bisogno di inventarci spazi incondizionati per la fantasia, dove il principio del piacere abbia ancora la sua indiscussa superiorità.
Da questo punto di vista, la "bugia" è una condizione di consapevole difesa dell'inconscio: lo strumento attraverso cui l'uomo riesce a vivere in una realtà propria, conciliandola però con la quotidianità delle sue responsabilità." Paul Ekman
Un caro saluto.
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Spesso affrontiamo persone false nella nostra vita, che riescono a mascherarsi e a ingannare gli altri. Ma secondo il mio avviso, sono solo persone prive di buonsenso e non sanno relazionarsi con gli altri e che soprattutto hanno problemi con loro stessi, ecco perchè hanno bisogno di mentire. Ammiro molto Ekman,che in questo libro ci porta a conoscenza delle varie espressioni del viso dell'essere umano in generale che trovo molto interessante. Complimenti per questo blog al dott. Ciruolo che ci aggiorna e ci insegna sempre qualcosa in più è quindi ci arricchisce ulteriormente.
RispondiEliminaWaw!!!Veramente interessante!!! da oggi avrò un motivo in più per soffermarmi sulle espressioni dei visi in generale....
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