"COME VINCERE L'ANORESSIA e ritrovare il piacere di vivere" di Yves Simon e Francois Nef (L'Età dell'Acquario Edizioni www.etadellacquario.it) descrive uno sperimentato metodo di cura incentrato sulla capacità della persona anoressica di guarire da sola.
La società contemporanea, con i suoi modelli legati al mondo dello spettacolo e dello sport, spinge giovani e adulti verso un ideale di perfezione fisica che spesso è all'origine di gravi disturbi nell'alimentazione, con pesanti ricadute sulla psicologia e sulla capacità di relazionarsi del singolo.
L'anoressia non è in senso proprio una malattia sociale ma è senza dubbio in stretto rapporto con le idee in voga nelle nostre società del benessere e dell'apparenza.
Facendo leva sulla crescita dell'autostima e sul miglioramento del rapporto con gli altri diventa possibile vincere l'ossessione per la dieta (alla base delle crisi di bulimia così frequenti e dannose) e normalizzare il proprio peso corporeo.
Yves Simon è medico psichiatra. François Nef è psicologo. Sono entrambi specialisti dei regimi alimentari e dietetici applicati alla cura delle malattie.
Insieme hanno scritto il manuale "Come vincere la bulimia". Per i due studiosi le vittime dell'anoressia non sono persone passive né tantomeno ribelli ma devono re-imparare ad accettarsi e a rispettarsi per ritrovare la gioia di vivere in mezzo agli altri.
VIDEO: ANORESSIA e BULIMIA: la forza dell'AMORE
L'ANORESSIA, MALATTIA SOCIALE?
"La nostra società è piena di paradossi. Da un lato il cibo è abbondante e onnipresente. Dall'altro lato la snellezza è eretta e a valore supremo. La pubblicità ci decanta i meriti di diete miracolose.
La dieta e lo sport sono diventati prodotti di consumo ordinari, un'ossessione quotidiana. Il risultato è che siamo combattuti tra la voglia di mangiare e la paura di ingrassare. La nostra società "lipofobica" crea così una frattura tra il corpo reale e un corpo idealizzato.
Questa folle ricerca della forma fisica perfetta conduce a degli eccessi. Ma cosa s'intende esattamente per anoressia? Il termine anoressia è una "malattia" di sinistra reputazione.
E' un'affezione cronica che può alterare gravemente la salute fisica e psicologica. Non è una malattia incurabile ma si può guarire solo se "l'anoressico" riconosce la malattia e accetta le cure.
Tutto parte dalla "testa". La guarigione di questa malattia è favorita prevalentemente dall'atteggiamento della famiglia nei confronti del malato. In pratica i familiari più stretti devono trasmettere l'affetto e l'amore alla persona colpita perchè dietro a questa malattia c'è un "grido" di mancanza di amore e quindi una richiesta concreta e quotidiana.
COSA FARE PER USCIRE DALLA MIA ANORESSIA? 10 regole per uscire dall'anoressia
1) Accettate di recuperare un peso normale 2) Seguite uno schema alimentare strutturato. Mangiate senza affidarvi alle vostre sensazioni di fame e di sazietà.
3) Pesatevi al massimo una volta a settimana per valutare i vostri progressi 4) Riconquistate la fiducia in voi stessi 5) Migliorate la vostra percezione fisica
6) Preservate e sviluppate le vostre relazioni interpersonali 7) Coinvolgete la vostra famiglia o il vostro coniuge nella cura.
8) Individuate i benefici della guarigione piuttosto che le conseguenze della malattia
9) Fate una distinzione tra il controllo della vostra alimentazione e della vostra silhouette e il controllo di voi stessi e della vostra vita 10) Fatevi aiutare da uno specialista
MODIFICATE LA VOSTRA ALIMENTAZIONE
Lasciare la vostra anoressia significa modificare radicalmente le vostre abitudini alimentari e riprendere i vostri vecchi comportamenti alimentari "dimenticati". Vi consigliamo di ristabilire uno schema alimentare normale: 3 pasti al giorno e due spuntini, uno a metà mattinata e l'altro a fine pomeriggio.
Ricordatevi che potete mangiare di tutto, in quantità normale. Contrariamente a quello che pensate non ci sono alimenti "buoni" e alimenti "cattivi". Mangiare è un bisogno vitale, necessario al buon funzionamento del vostro organismo e al vostro benessere psicologico.
Per poter realizzare i vostri progetti di vita dovete curare il vostro corpo. Il cibo è vostro alleato. Non ve ne private. Ne avete davvero bisogno.
CORREGGETE IL VOSTRO MODO DI PENSARE
Il nostro modo di decodificare la realtà ha un'incidenza diretta sulle nostre emozioni e sulle nostre reazioni. Esso traduce la nostra concezione del mondo, degli altri e di noi stessi.
Le nostre convinzioni determinano in parte le nostre reazioni emozionali, i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti. Misteriosa ed enigmatica l'anoressia? NO!
Le nostre conoscenze sull'anoressia sono fortemente avanzate negli ultimi vent'anni. L'anoressia mentale è una malattia difficile da curare ma non impossibile. Solo quando si riconoscerà in lei una vera nemica si inizierà un percorso verso la guarigione.
Si tratta di un percorso lungo e difficile, ma è un percorso che vale sempre la pena di intraprendere e perseguire. La guarigione è possibile.
Bisogna crederci e combattere con tutte le forze senza mai arrendersi." Yves Simon e Francois Nef
Questa poesia è una testimonianza di guarigione: "Ho cercato la purezza. Il bianco, l'acqua nelle vene Al posto del sangue. Ho cercato la finestra linda La trasparenza del mio corpo. Ho rifiutato il mio sangue Le mie forme. Il calore interiore.
Mi costruisco un po' per volta. Un sassolino qui, un sassolino lì. A volte dimentico di metterci l'aria
Cerco ancora la pace La mia riconciliazione. Avanzo nella fiducia. Senza fiducia..."
Un caro saluto.
La società contemporanea, con i suoi modelli legati al mondo dello spettacolo e dello sport, spinge giovani e adulti verso un ideale di perfezione fisica che spesso è all'origine di gravi disturbi nell'alimentazione, con pesanti ricadute sulla psicologia e sulla capacità di relazionarsi del singolo.
L'anoressia non è in senso proprio una malattia sociale ma è senza dubbio in stretto rapporto con le idee in voga nelle nostre società del benessere e dell'apparenza.
Facendo leva sulla crescita dell'autostima e sul miglioramento del rapporto con gli altri diventa possibile vincere l'ossessione per la dieta (alla base delle crisi di bulimia così frequenti e dannose) e normalizzare il proprio peso corporeo.
Yves Simon è medico psichiatra. François Nef è psicologo. Sono entrambi specialisti dei regimi alimentari e dietetici applicati alla cura delle malattie.
Insieme hanno scritto il manuale "Come vincere la bulimia". Per i due studiosi le vittime dell'anoressia non sono persone passive né tantomeno ribelli ma devono re-imparare ad accettarsi e a rispettarsi per ritrovare la gioia di vivere in mezzo agli altri.
VIDEO: ANORESSIA e BULIMIA: la forza dell'AMORE
L'ANORESSIA, MALATTIA SOCIALE?
"La nostra società è piena di paradossi. Da un lato il cibo è abbondante e onnipresente. Dall'altro lato la snellezza è eretta e a valore supremo. La pubblicità ci decanta i meriti di diete miracolose.
La dieta e lo sport sono diventati prodotti di consumo ordinari, un'ossessione quotidiana. Il risultato è che siamo combattuti tra la voglia di mangiare e la paura di ingrassare. La nostra società "lipofobica" crea così una frattura tra il corpo reale e un corpo idealizzato.
Questa folle ricerca della forma fisica perfetta conduce a degli eccessi. Ma cosa s'intende esattamente per anoressia? Il termine anoressia è una "malattia" di sinistra reputazione.
E' un'affezione cronica che può alterare gravemente la salute fisica e psicologica. Non è una malattia incurabile ma si può guarire solo se "l'anoressico" riconosce la malattia e accetta le cure.
Tutto parte dalla "testa". La guarigione di questa malattia è favorita prevalentemente dall'atteggiamento della famiglia nei confronti del malato. In pratica i familiari più stretti devono trasmettere l'affetto e l'amore alla persona colpita perchè dietro a questa malattia c'è un "grido" di mancanza di amore e quindi una richiesta concreta e quotidiana.
COSA FARE PER USCIRE DALLA MIA ANORESSIA? 10 regole per uscire dall'anoressia
1) Accettate di recuperare un peso normale 2) Seguite uno schema alimentare strutturato. Mangiate senza affidarvi alle vostre sensazioni di fame e di sazietà.
3) Pesatevi al massimo una volta a settimana per valutare i vostri progressi 4) Riconquistate la fiducia in voi stessi 5) Migliorate la vostra percezione fisica
6) Preservate e sviluppate le vostre relazioni interpersonali 7) Coinvolgete la vostra famiglia o il vostro coniuge nella cura.
8) Individuate i benefici della guarigione piuttosto che le conseguenze della malattia
9) Fate una distinzione tra il controllo della vostra alimentazione e della vostra silhouette e il controllo di voi stessi e della vostra vita 10) Fatevi aiutare da uno specialista
MODIFICATE LA VOSTRA ALIMENTAZIONE
Lasciare la vostra anoressia significa modificare radicalmente le vostre abitudini alimentari e riprendere i vostri vecchi comportamenti alimentari "dimenticati". Vi consigliamo di ristabilire uno schema alimentare normale: 3 pasti al giorno e due spuntini, uno a metà mattinata e l'altro a fine pomeriggio.
Ricordatevi che potete mangiare di tutto, in quantità normale. Contrariamente a quello che pensate non ci sono alimenti "buoni" e alimenti "cattivi". Mangiare è un bisogno vitale, necessario al buon funzionamento del vostro organismo e al vostro benessere psicologico.
Per poter realizzare i vostri progetti di vita dovete curare il vostro corpo. Il cibo è vostro alleato. Non ve ne private. Ne avete davvero bisogno.
CORREGGETE IL VOSTRO MODO DI PENSARE
Il nostro modo di decodificare la realtà ha un'incidenza diretta sulle nostre emozioni e sulle nostre reazioni. Esso traduce la nostra concezione del mondo, degli altri e di noi stessi.
Le nostre convinzioni determinano in parte le nostre reazioni emozionali, i nostri atteggiamenti e i nostri comportamenti. Misteriosa ed enigmatica l'anoressia? NO!
Le nostre conoscenze sull'anoressia sono fortemente avanzate negli ultimi vent'anni. L'anoressia mentale è una malattia difficile da curare ma non impossibile. Solo quando si riconoscerà in lei una vera nemica si inizierà un percorso verso la guarigione.
Si tratta di un percorso lungo e difficile, ma è un percorso che vale sempre la pena di intraprendere e perseguire. La guarigione è possibile.
Bisogna crederci e combattere con tutte le forze senza mai arrendersi." Yves Simon e Francois Nef
Questa poesia è una testimonianza di guarigione: "Ho cercato la purezza. Il bianco, l'acqua nelle vene Al posto del sangue. Ho cercato la finestra linda La trasparenza del mio corpo. Ho rifiutato il mio sangue Le mie forme. Il calore interiore.
Mi costruisco un po' per volta. Un sassolino qui, un sassolino lì. A volte dimentico di metterci l'aria
Cerco ancora la pace La mia riconciliazione. Avanzo nella fiducia. Senza fiducia..."
Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi
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