"CALENDARIO PELLEROSSA 2016 Il piccolo grande popolo" (Il Punto d'Incontro Edizioni www.edizionilpuntodincontro.it) contiene una serie di fotografie d'epoca scattate da Richard Throssel, fotografo di origine Cree che nei primi del '900 raccolse una serie di immagini che documentano la vita nelle riserve Crow.
Le sue foto, oltre a essere importantissimi documenti storici, hanno mantenuto intatta la loro bellezza: ancora oggi ci danno un'immagine viva e affascinante della cultura pellerossa.
Nella tradizione pellerossa i riti e le cerimonie rivestono un ruolo importante della cultura nativa. Accompagnano le attività del villaggio e scandiscono il rapporto con la natura.
Avvicinano al Grande Spirito e consentono di accedere a poteri superiori, attirando così sul proprio popolo la buona sorte.
Questa pubblicazione è stata realizzata nell'ambito del progetto "Saggezza Pellerossa" (www.saggezzapellerossa.it), che contribuisce a diffondere la cultura e i profondi insegnamenti degli Indiani d'America, affinché il patrimonio spirituale della Nazione Pellerossa possa essere condiviso da tutta la Grande Nazione degli Uomini.
Mitakuye oyasin: Siamo tutti fratelli (saluto rituale lakota).
Ma chi erano i pellerossa? E perchè vengono chiamati così? Il termine pellerossa fu coniato dal navigatore Giovanni Caboto nel 1497 per indicare le popolazioni di Terranova. Si chiamavano così perchè si dipingevano il volto e il corpo di rosso.
Tra le virtù dei pellerossa c'era la venerazione della saggezza: infatti essi paragonavano le persone anziane alle nostre biblioteche, in pratica un "ricettacolo del sapere della società" da cui i giovani potevano imparare le tradizioni delle loro tribù.
Il calendario dei nativi americani ha inoltre un modo originale di definire le stagioni, che mette in evidenza il legame stretto di questo popolo con la natura ed i propri animali.
Il tempo di Wabun corrisponde alla primavera: il Grande Spirito si avvicina e la natura si risveglia. Il tempo di Shawnodese corrisponde alla nostra estate: viene lo Spirito del Sud protettore del Coyote, simbolicamente riferito alla conoscenza.
Il tempo di Mudjekewis è il nostro autunno: è quello dello spirito occidentale protettore dell'orso Grizzly, tempo di riflettere e pensare.
Le stagioni del calendario pellerossa finiscono poi con il tempo di Waboose, il corrispondente dell'inverno.
E' quello dello Spirito del Nord, associato anch'esso a un animale (in questo caso il Bufalo Bianco) al quale i nativi sono devoti perchè sacrifica la propria vita per gli uomini. E' il tempo di fumare la pipa indiana legata alla solitudine.
Dal canto della notte Navajo
"Con il cuore colmo di vita e di amore camminerò. Felice seguirò la mia strada. Felice invocherò le grandi nuvole cariche d'acqua.
Felice invocherò la pioggia che placa la sete. Felice invocherò i germogli sulle piante. Felice invocherò polline in abbondanza.
Felice invocherò una coperta di rugiada. Voglio muovermi nella bellezza e nell'armonia. Nella bellezza e nell'armonia tutto si compie."
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
Le sue foto, oltre a essere importantissimi documenti storici, hanno mantenuto intatta la loro bellezza: ancora oggi ci danno un'immagine viva e affascinante della cultura pellerossa.
Nella tradizione pellerossa i riti e le cerimonie rivestono un ruolo importante della cultura nativa. Accompagnano le attività del villaggio e scandiscono il rapporto con la natura.
Avvicinano al Grande Spirito e consentono di accedere a poteri superiori, attirando così sul proprio popolo la buona sorte.
Questa pubblicazione è stata realizzata nell'ambito del progetto "Saggezza Pellerossa" (www.saggezzapellerossa.it), che contribuisce a diffondere la cultura e i profondi insegnamenti degli Indiani d'America, affinché il patrimonio spirituale della Nazione Pellerossa possa essere condiviso da tutta la Grande Nazione degli Uomini.
Mitakuye oyasin: Siamo tutti fratelli (saluto rituale lakota).
Ma chi erano i pellerossa? E perchè vengono chiamati così? Il termine pellerossa fu coniato dal navigatore Giovanni Caboto nel 1497 per indicare le popolazioni di Terranova. Si chiamavano così perchè si dipingevano il volto e il corpo di rosso.
Tra le virtù dei pellerossa c'era la venerazione della saggezza: infatti essi paragonavano le persone anziane alle nostre biblioteche, in pratica un "ricettacolo del sapere della società" da cui i giovani potevano imparare le tradizioni delle loro tribù.
Il calendario dei nativi americani ha inoltre un modo originale di definire le stagioni, che mette in evidenza il legame stretto di questo popolo con la natura ed i propri animali.
Il tempo di Wabun corrisponde alla primavera: il Grande Spirito si avvicina e la natura si risveglia. Il tempo di Shawnodese corrisponde alla nostra estate: viene lo Spirito del Sud protettore del Coyote, simbolicamente riferito alla conoscenza.
Il tempo di Mudjekewis è il nostro autunno: è quello dello spirito occidentale protettore dell'orso Grizzly, tempo di riflettere e pensare.
Le stagioni del calendario pellerossa finiscono poi con il tempo di Waboose, il corrispondente dell'inverno.
E' quello dello Spirito del Nord, associato anch'esso a un animale (in questo caso il Bufalo Bianco) al quale i nativi sono devoti perchè sacrifica la propria vita per gli uomini. E' il tempo di fumare la pipa indiana legata alla solitudine.
Dal canto della notte Navajo
"Con il cuore colmo di vita e di amore camminerò. Felice seguirò la mia strada. Felice invocherò le grandi nuvole cariche d'acqua.
Felice invocherò la pioggia che placa la sete. Felice invocherò i germogli sulle piante. Felice invocherò polline in abbondanza.
Felice invocherò una coperta di rugiada. Voglio muovermi nella bellezza e nell'armonia. Nella bellezza e nell'armonia tutto si compie."
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
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