giovedì 21 novembre 2013

STOP AL PANICO! di Gaia VICENZI e Monica TORNO Quaderno di esercizi per superare gli attacchi di panico

"STOP AL PANICO! Quaderno di esercizi per superare gli attacchi di panico" di Gaia VICENZI e Monica TORNO (DISSENSI Edizioni www.dissensi.it) insegna a vincere gli attacchi di panico, tanto traumatici e limitanti quanto RISOLVIBILI, se affrontati con il metodo opportuno.
Nella società attuale una persona su 25 soffre di attacchi di panico: si evita progressivamente di trovarsi in situazioni che possano innescare un'ansia smisurata di cui non si ha il controllo.
Se vuoi leggere un'intervista a Gaia Vicenzi, clicca sul seguente link:

Come gestire lo stress e gli attacchi di panico: qualche consiglio

"Credere nella propria capacità di far fronte al problema, possedendo strumenti operativi per farlo, è un elemento centrale per la cura del sintomo.
Il nostro obiettivo è quello di agire sugli elementi che mantengono in vita questa difficoltà: una sorta di breviario, con una parte teorica accessibile e di facile comprensione e degli esercizi da svolgere mirati al superamento della difficoltà.
Questo libro è come un quaderno, pratico, agevole da mettere in borsa, pronto all'occorrenza, che insegni a risolvere definitivamente il problema." Gaia Vicenzi e Monica Torno
Leggi anche questi post su argomenti simili:

One Minute Panic Strategies - Liberi dal Panico

COME VINCERE LE PAURE Autoaiuto per il benessere di Virginia Garda

STOP ALL'ANSIA di Nicoletta CASSIANI Manuale pratico di PNL per vivere liberamente


Se vuoi guardare il video di presentazione, clicca su questo link:
STOP AL PANICO! Quaderno di esercizi per superare gli attacchi di panico

Gaia Vicenzi (www.gaiavicenzi.com) è psicologa e psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo comportamentale. Svolge sia attività di formazione sia attività clinica.
Da tempo si occupa della cura dei disturbi d'ansia, tra cui gli attacchi di panico. Ha conseguito il suo dottorato con una ricerca sull'impulsività e la sua relazione con le dipendenze patologiche (da sostanze e da gioco d'azzardo).
Gaia Vicenzi ha pubblicato il libro "Esame di Stato per la professione di psicologo. Vademecum per la prima prova" e articoli scientifici sui temi dell'impulsività, delle dipendenze e della gestione del tempo.
Monica Torno collabora da tempo con Gaia Vicenzi nello studio dei disagi emotivi. Attualmente vive e lavora a Losanna.

"Stop al Panico!" è formato da 13 capitoli con una piccola bibliografia finale:
- CHE COS'E' UN ATTACCO DI PANICO?
- SOFFRO DI ATTACCHI DI PANICO?
- IL DIARIO DEGLI ATTACCHI DI PANICO
- L'EVITAMENTO
- L'ANSIA E IL PANICO: LA REAZIONE DI ATTACCO O FUGA
- OLTRE LO STRESS, L'IPERVENTILAZIONE
- LA FREQUENZA DEL RESPIRO E IL RESPIRO LENTO
- COME INTERVENIRE SULLA TENSIONE
- INTERVENTI SUGLI STIMOLI CHE PROVOCANO STRESS
- ESPOSIZIONE GRADUALE
- I PENSIERI
- PUNTI DA RICORDARE DURANTE UN ATTACCO DI PANICO
- INTERPRETAZIONI ERRONEE

CHE COS'E' UN ATTACCO DI PANICO?

"L'attacco di panico insorge come un'esplosione della nostra difficoltà. Spesso l'attacco di panico è il risultato della battaglia interiore di una persona che cerca di non provare ansia (da cui invece sente fortemente di essere invaso).
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è uno strumento molto utile per individuare la causa di questo stato. La comparsa del disturbo difficilmente ha fattori scatenanti ben identificabili.
Molto spesso il primo episodio avviene in modo improvviso, senza che ve ne sia apparentemente una causa.

Il panico si presenta di solito in periodi in cui c'è la percezione di essere sottoposti a forti stress (psicologici o fisici).
Oltre agli eventi che accadono assume molta importanza anche la valutazione che noi facciamo degli stessi.
Lazarus considera la valutazione "il processo mentale attraverso cui diamo all'evento un significato personale, soggettivo.
La valutazione dipende dal timore che qualcosa di importante sia messo in pericolo ma anche dalla stima delle nostre risorse per affrontare il pericolo".

PUNTI DA RICORDARE DURANTE UN ATTACCO DI PANICO (da Fernsterhein e Baer, 1977) - spunti per i pensieri alternativi

1- Non preoccuparti se talvolta ti senti spaventato, irrequieto o confuso: si tratta solamente di un'amplificazione delle normali reazioni allo stress.
2- Il solo fatto di avere queste reazioni non implica l'essere molto ammalati (pazzi). Queste sensazioni sono spiacevoli, ma non sono pericolose e non preludono ad alcun disturbo fisico più grave.
3- Lascia libero accesso alle reazioni fisiche. Cercando di evitarle le hai sempre alimentate, rendendole più acute.
Non cercare di fuggire da uno stato di panico: inspira profondamente ed espira, abbandonandoti alle sensazioni fisiche. Osservale con curiosità, accettale senza combatterle.
4- Cerca di metterti il più possibile a tuo agio senza cercare di fuggire dalla situazione.

5- Smetti di aumentare il panico con pensieri ansiogeni riguardo a cosa sta succedendo e quale potrebbe essere la conseguenza.
6- Pensa a quello che sta realmente succedendo nel tuo corpo. Evita di ripeterti frasi del tipo "mi capiterà qualcosa di terribile, devo cercare di impedirlo".
Pensa piuttosto: "non cadrò per terra, non sverrò, non morrò".
7- Aspetta, dando alla paura il tempo di passare. Non fuggire. Nota che non appena smetti di alimentare il panico con pensieri preoccupati, la paura incomincia a scomparire.
8- Pensa che proprio questa può essere per te un'occasione per fare esercizio. Fra non molto riuscirai a controllare il panico e a dirti che ce l'hai fatta."

Per poter guarire in modo sicuro occorre fare tutti gli esercizi consigliati dalle autrici.
"Però non bisogna avere fretta nel farli. E' opportuno progredire passo dopo passo, soffermandosi sui punti ancora critici fino a che non lo siano più: lo stesso esercizio, dunque, può essere eseguito più volte fino al raggiungimento dell'obiettivo.
E' importante pensare che gli attacchi di panico, così come sono sorti, se ne possono andare. Questo quaderno vuole essere uno strumento utile per combatterli.
E allora: buon lavoro!" Gaia Vicenzi e Monica Torno

Ecco un suggerimento di Fernando Pessoa: NON STO PENSANDO A NIENTE

"Non sto pensando a niente, e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente, mi è gradita come l'aria notturna, fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente! Non pensare a niente è avere l'anima propria e intera. Non pensare a niente è vivere intimamente il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente. E' come se mi fossi appoggiato male. Un dolore nella schiena o sul fianco, un sapore amaro nella bocca della mia anima: perchè, in fin dei conti, non sto pensando a niente, ma proprio a niente, a niente."


Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi

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