giovedì 15 ottobre 2015

LA GEOMETRIA SACRA IN EVIDEON di Corrado MALANGA

"LA GEOMETRIA SACRA IN EVIDEON" di Corrado MALANGA (Edizioni Spazio Interiore www.spaziointeriore.com) spiega come applicare Evideon (la "radice del tutto") alla geometria sacra, espressione che intende non solo la disciplina che studia il modo in cui sono stati costruiti i luoghi di culto in tutti i tempi e i luoghi del mondo, ma una serie di forme e di numeri rappresentativi che descrivono archetipicamente l'Universo virtuale.
Tale geometria include quell'insieme di forme derivanti da simbolismi di natura archetipica (e dunque primordiale) che ognuno di noi porta inconsciamente dentro di sé.
Secondo Malanga ognuno di noi non è solo il custode di tali strutture ma soprattutto il creatore di un Universo che si manifesta sempre con le stesse forme, acquisendo pertanto un carattere frattalico, archetipico, simbolico, ideico e del tutto virtuale.

VIDEO di Corrado MALANGA: la geometria sacra in Evideon

Corrado Malanga è professore, ricercatore e docente di Chimica Organica. Si interessa dell'esplorazione nel campo degli oggetti volanti non identificati da quasi 40 anni, durante i quali ha dapprima organizzato la ricerca per il Centro Ufologico Nazionale (CUN) in qualità di responsabile del Comitato Tecnico Scientifico, proseguendo poi il suo lavoro come fondatore del Gruppo Stargate Toscana.
È stato columnist di importanti riviste di settore quali Notiziario Ufo, Ufo Network, Dossier Alieni, Stargate, Stargate Magazine, Area 51, nonché collaboratore di due opere enciclopediche sugli UFO.
E' stato più volte invitato dai principali network radiotelevisivi italiani per dibattere il tema degli "ET". È autore de "I fenomeni BVM" con R. Pinotti e "Gli Ufo nella mente".
Oggi i suoi interessi sono rivolti alle problematiche legate ai Rapimenti Alieni (abduction), che studia mediante tecniche di ipnosi regressiva e Programmazione NeuroLinguistica.

Cosa si intende per Evideon? Il concetto di Evideon nasce dallo studio condotto su diversi pazienti sottoposti a TCT. Secondo i dati elaborati da Corrado Malanga la fisica chiama fotone un oggetto puntiforme senza massa, che ha la caratteristica di andare alla velocità della luce.
In pratica Evideon significa che noi siamo i costruttori dell'Universo, ognuno crea l'universo nel modo in cui crede che deve essere.
Evideon dimostra che non c'è il "duale" e ci rivela che l'altro siamo noi. I colori sono dentro di noi perchè noi abbiamo costruito l'universo. La dualità non esiste ma la vediamo solo se siamo convinti che esista.
In questo Universo la dualità è solo lo specchio di una realtà che si divide e comprende la divisione per poter vedere se stessa allo specchio. La geometria dell'Universo regola tutto il mondo virtuale ma la virtualità che noi vediamo è quella che crediamo che sia.

"Noi vediamo solo la parte virtuale e non quella reale del Tutto. Il Reale non si può vedere perché se fosse visibile sarebbe descrivibile. Si può concludere che:
Il sistema di riferimento dell'Evideon descrive perfettamente l'Universo sia delle particelle subatomiche (sono tutte le particelle che costituiscono gli atomi che possono essere elementari o composte) che l'universo sociale.
La PNL viene ristrutturata in un contesto geometrico tridimensionale permettendo estensioni esplicite più solide e coerenti. L'obiettivo della Geometria Sacra è di dare informazioni a tutti coloro che sono interessati alla natura dell'universo e di avere uno spunto in più per aumentare la propria consapevolezza.
La Geometria Sacra può essere quindi definita l'emblema della realtà del cosmo (a volte chiamata anche "linguaggio della luce o linguaggio del silenzio"): esso infatti è un linguaggio attraverso il quale viene creata ogni cosa.

Le ultime scoperte scientifiche hanno dimostrato che il nostro cervello trasforma tutte le informazioni (in entrata) in immagini prima di trasformarle in pensieri, parole e concetti. Lo stesso avviene in uscita.
E quindi dimostra che il cervello umano funziona per archetipi. Ma cos'è un archetipo? In psicologia analitica un archetipo potrebbe essere definito come una forma universale del pensiero dotato di un certo "contenuto affettivo" per il soggetto, dunque un simbolo, e che potrebbe a sua volta autodefinirsi come una sorta di valore etico-sociale cui il soggetto crede, si appoggia o è condizionato, consciamente o inconsciamente, nell'arco della sua esistenza o parte di essa, nella realizzazione dei suoi progetti di vita o semplicemente nel suo modo di essere o comportarsi.

I TEOREMI DI GODEL

I famosi teoremi d'incompletezza di Kurt Godel sono stati dimostrati nel 1931 e fanno parte della logica matematica. Si tratta di "teoremi limitativi", che precisano le proprietà che i sistemi formali non possono avere. In sostanza cosa afferma Godel? Due cose molto importanti:
1) l'indimostrabilità della coerenza di un sistema matematico basato su "regole" logiche; in secondo luogo l'incompletezza dei PRINCIPI o di qualsiasi sistema nel cui ambito possa venir sviluppata l'aritmetica; in altre parole l'esistenza di proposizioni aritmetiche logicamente vere le quali non possono essere dedotte dall'insieme.
Quindi il teorema di Godel ci appare vero ma non dimostrabile. L'universo non offre risposte vere o false ma solo risposte. Nessuno ha ragione e nessuno ha torto, ma ognuno è consapevole dell'Universo che ha creato attorno a sé.

Secondo il pensiero di Godel il TCT (Triade Color Test) rappresenta un modello rappresentazionale mentale corretto autodecidibile. L'Universo descritto dall' Evideon è al di fuori delle regole di Godel.
Se è vero, infatti che un sistema di assi che descrive un sistema di regole, cioè un mondo di regole, non è da solo auto-definibile, in Evideon esiste invece il niente che produce il Tutto e l'Antitutto.
Alla fine dei giochi, espressione decisamente metaforica "in questa sede", dobbiamo rivalutare la frase di Amleto: "To be or not to be, this is the question" (Essere o non essere questo è il problema).
In realtà non esiste alcun problema, alcuna domanda, ma solo una questione di fondo legata all'essere o al non essere, cioè al fare o al non fare.
Se accetti il gioco comprendi che TU STESSO SEI IL GIOCO, ma se non giochi non scoprirai mai di esserlo, perchè non ne avrai esperienza.
Per manifestarsi, dunque, la Coscienza ha bisogno di recitare il ruolo di due giocatori per scoprire alla fine che essi sono due manifestazioni virtuali perchè la vera essenza è il gioco stesso. La coscienza, alla fine dell'inizio, si scopre unita come mai è stata prima."
Corrado Malanga




Un caro saluto. Raffaele Ciruolo


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