martedì 1 marzo 2016

QUANDO LA GIRAFFA BALLA COL LUPO di Serena RUST La comunicazione non violenta in 4 passi

"QUANDO LA GIRAFFA BALLA COL LUPO La comunicazione non violenta in 4 passi" di Serena RUST (Macro Edizioni) è un libro semplice e accessibile.
Ti insegnerà i 4 passi fondamentali necessari per attuare una comunicazione efficace in cui ognuno ci guadagna e i bisogni di tutti gli interessati sono sullo stesso piano.
I 4 pilastri della comunicazione non violenta (CNV) sono:
osservare senza giudicare
; sentire senza interpretare;
esprimere i propri bisogni invece di strategie; chiedere invece di pretendere.
In questo modo comunicare torna a significare empatia e comprensione (comunicazione giraffa) anziché imporre e affermare le proprie ragioni (comunicazione lupo).
Un approccio rivoluzionario, spiegato con stile semplice e diretto.

VIDEO sulla comunicazione non violenta: La giraffa e lo sciacallo di Marshall Rosenberg

Serena Rust (www.serena-rust.de) è consulente, coach, formatrice certificata a livello internazionale per la comunicazione non-violenta, mediatrice di conflitti e autrice.
I punti centrali della sua attività professionale sono consulenza e coaching a livello individuale e di coppia, moderazione del team, consulenza in situazioni di conflitto, corsi introduttivi, seminari, training e formazione nel campo della "comunicazione non-violenta".
La sua visione è un'intesa affettuosa ed efficace che porta ai massimi livelli l'unicità individuale e lo spirito di gruppo.

Leggi un estratto dal libro QUANDO LA GIRAFFA BALLA COL LUPO di Serena Rust

Immagina questa situazione: sei arrabbiata con il tuo partner e riesci a esprimerlo in modo che lui capisca senza sentirsi aggredito.
Oppure la tua partner ti fa un'osservazione e tu, invece di offenderti, ti rendi conto di quali siano i suoi bisogni. Sembra quasi un sogno no?
E invece è solo comunicazione non-violenta, quella che ti permette di ascoltare e comunicare nel modo giusto bisogni, desideri e preoccupazioni, tuoi e altrui.

Il metodo di Serena Rust si basa sulla comunicazione non violenta di Marshall Rosenberg, noto come mediatore in tutto il mondo e da alcuni anni anche in Germania, dove ha divulgato con successo il suo approccio rivoluzionario: quello che fa ballare insieme il lupo e la giraffa.
E se stai pensando che non hai bisogno di questo libro perché le tue doti comunicative sono eccelse, credimi, il tuo lupo ha incredibilmente bisogno di una giraffa con cui ballare, anche se tu non lo sai.

La comunicazione non violenta si basa sui principi della non violenza (lo stato naturale di compassione quando nel cuore non è presente nessun tipo di violenza).
Noi siamo tutti compassionevoli per natura e le strategie violente (sia verbali che fisiche) sono abitudini apprese e sono favorite dalla cultura dominante.
Noi tutti condividiamo gli stessi bisogni fondamentali e le nostre azioni sono strategie per far fronte a uno o più di questi bisogni.

Le persone che praticano la comunicazione non violenta hanno una maggiore autenticità nella loro comunicazione, comprensione, interconnessione e capacità di risolvere i conflitti.
La comunicazione non violenta è attiva in più di 65 Paesi nel mondo. Approfondisci come la comunicazione non violenta sta cambiando il mondo e come contribuire:

http://www.cnvc.org/
 
www.comunicazionenonviolenta.it


I 4 PILASTRI DELLA COMUNICAZIONE NON VIOLENTA

"Primo passo: OSSERVARE SENZA GIUDICARE
Nel 1 passo dico qual è esattamente lo spunto che mi spinge a iniziare la conversazione. È importante non introdurre alcun giudizio nella mia affermazione. Qual è stato esattamente il fattore scatenante a cui ho reagito? Che cosa ho visto o ascoltato?
Se dico: "Sei arrivato dieci minuti dopo l'inizio del film!", esprimo ciò che osservo. Se invece affermo: "Sei di nuovo in ritardo!", introduco nella mia asserzione anche il mio giudizio.

Secondo passo: ASCOLTARE LE EMOZIONI SENZA INTERPRETARE
Nel secondo passo mi riferisco alle mie emozioni. Per esempio posso avere paura o essere contenta, turbata, frustrata, commossa o triste.
Se però dichiaro: "Mi sento poco considerata dal mio capo!", do voce al mio modo di interpretare un determinato comportamento del mio capo.

Terzo passo: BISOGNI INVECE DI STRATEGIE
Nel terzo passo dichiaro il bisogno che è alla base della mia emozione, per esempio desiderio di appartenenza, libertà, sicurezza, autonomia, significato.
Con la frase "Ho bisogno di riposo" esprimo un bisogno. Se invece dichiaro "Domani vorrei fare una gita", parlo di una strategia ossia di un modo concreto in cui intendo soddisfare il mio bisogno di riposo.

Quarto passo: CHIEDERE INVECE DI PRETENDERE
Nel quarto passo esprimo una richiesta in cui dichiaro molto concretamente ciò che desidero. "Potresti svuotare subito la lavastoviglie?".
Se sia una richiesta gentile o una pretesa dipende dalla possibilità dell'altro di rispondere "No" senza che la relazione abbia a soffrirne o senza che ne conseguano sanzioni.
Possiamo utilizzare questi 4 passi per esprimere noi stessi o per ascoltare gli altri e immedesimarci nelle loro osservazioni ed emozioni, nei loro bisogni e nelle loro richieste.
In questo modo la nostra comunicazione diventa una danza che oscilla di continuo fra ciò che osservo e provo, i miei bisogni e le mie richieste, e ciò che tu osservi e provi, i tuoi bisogni e le tue richieste." Serena Rust


Un caro saluto. Raffaele Ciruolo


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