domenica 21 ottobre 2018

ASSERTIVITA' AL LAVORO! di Pierluigi TROILO La comunicazione efficace nelle relazioni

"ASSERTIVITA' AL LAVORO! La comunicazione efficace nelle relazioni" di Pierluigi TROILO è un ottimo manuale teorico e pratico: una straordinaria raccolta delle regole e dei meccanismi della comunicazione.
Conoscerli ci aiuta a capire meglio noi stessi e le relazioni con gli altri. Potrai riconoscere il tuo stile, la qualità del tuo ascolto e riconoscere quando comunichi davvero in modo efficace.
In particolare il testo si concentra sulla comunicazione interpersonale perché è quella che condiziona di più i rapporti tra le persone e sulla cosiddetta comunicazione assertiva:

come funziona, come può risultare determinante al fine di una crescita ed un benessere personale, come può essere utile nel prevenire e risolvere contrasti e conflitti.
L'assertività permette di impostare relazioni equilibrate ed efficaci creando uno spirito positivo e costruttivo con l'interlocutore.
Leggi la recensione di un altro libro dello stesso autore:

COUNSELING E PNL di Pierluigi TROILO Un approccio umanistico e integrato



Pierluigi Troilo (www.pierluigitroilo.com) è sposato e padre di tre figli. Ha due lauree magistrali in Psicologia e Ingegneria e tre master in Counseling, Coaching e Programmazione NeuroLinguistica.
Svolge consulenze individuali per migliorare le relazioni con sé e con gli altri, per raggiungere obiettivi di vita e professionali. L'approccio è di tipo Umanistico Integrato.
Inoltre svolge conferenze, workshop e docenze presso aziende, associazioni e scuole professionali. Oltre che consulente è stato per anni anche dirigente industriale, consigliere di amministrazione e formatore per varie aziende.
È autore del libro "Counseling e PNL Un approccio umanistico e integrato", disponibile su Amazon.

Quando si parla di comunicazione si parla di comportamenti, di atteggiamenti e di linguaggio, non di identità. Nelle relazioni l'assertività diventa uno strumento da utilizzare in tutte le situazioni comunicative dove ti relazioni a un'altra persona.
Si intende per atteggiamento assertivo quello che porta a una interazione che si basa: 1) su comportamenti partecipi e proattivi, non passivi; 2) su una condotta responsabile caratterizzata dalla piena fiducia verso se stessi e gli altri;
3) sulla piena manifestazione di sé e sulla capacità di affermare i propri diritti senza negare quelli degli altri; 4) su un atteggiamento non giudicante; 5) sulla consapevolezza e la capacità di riconoscere e comunicare il proprio pensiero, i desideri, ecc.

Quando si parla di comunicazione ci si riferisce a una situazione di interazione. Il suo processo è incentrato principalmente sulla relazione tra i soggetti sociali e genera tra questi un rapporto di reciprocità e interattività.
Assertività al lavoro è così strutturato: nella prima parte vengono presentate le interazioni comunicative e relazionali di chi opera o vuole operare nel mercato del lavoro oggi.
Nella seconda e terza parte sono illustrate le regole e i meccanismi della comunicazione. Nella quarta parte sono analizzate: la comunicazione interpersonale e quella assertiva.
L'ultima sezione è una raccolta di esercitazioni pratiche utili sia per coloro che non sono abituati a lavorare sulla propria comunicazione e consapevolezza sia per chi vuole confrontarsi con le proprie abilità investendo sul loro miglioramento.

L'assertività non è un valore o un ideale, è un comportamento, un'azione; è un principio che, se applicato, può aiutarti a sviluppare il tuo potenziale nascosto nella comunicazione per creare una prospettiva alle tue relazioni.
Amplia di gran lunga la tua visuale su amici, affetti, conoscenti ecc. La comunicazione assertiva ha un grosso potere in sè: rompe gli schemi classici della comunicazione e dei comportamenti. Il termine assertività viene dal latino ad serere che significa "asserire" o anche affermare se stessi.
E' una caratteristica della comunicazione che consiste nella capacità di esprimere in modo chiaro ed efficace le proprie opinioni.
Il verbo "asserire" fu utilizzato dal Guicciardini (1540) con il significato di affermare, sostenere con vigore.

Quando una persona asserisce qualcosa la afferma con convinzione e mancanza di remore, pienamente convinta di ciò che sostiene, assumendosi la responsabilità di ciò che dice e fa.
Come dice Marshall Rosenberg (allievo di Carl Rogers e autore di Quando la giraffa balla col lupo, è uno psicologo noto per aver proposto un modello di comunicazione non violenta basato su una giusta espressione dei propri bisogni e sentimenti):
"In questa società individualistica abbiamo dimenticato la nostra attuale capacità di essere empatici e, in parallelo, abbiamo imparato presto molte forme di comunicazione che alienano dalla vita, che ci portano a parlare e a comportarci in modi che feriscono gli altri e noi stessi."

La comunicazione interpersonale resta una questione di responsabilità: è vero che gli stati emotivi possono influenzare i comportamenti ma questo non vuol dire essere alla mercé dell'emozione del momento e comunicare con gli altri disconoscendo i loro sentimenti o il loro valore potendo dire qualunque cosa.
Ogni individuo può sviluppare nuove abilità sociali o (secondo Daniel Goleman) una "intelligenza emotiva" tale da riuscire a gestire i nostri segnali e la loro influenza sulle persone.
Goleman afferma che la conoscenza di sé e l'empatia, che vanno a costruire l'intelligenza emozionale, influenzano molto la vita delle persone: è riduttivo nello studio della personalità affidarsi al quoziente d'intelligenza (QI).
In psicologia il termine assertività viene ripreso dall'inglese assertiveness e tradotto con espressioni come efficacia personale, efficienza, affermatività.

Ma anche da to assert che all'origine significava "mettere uno schiavo in libertà". Franco Nanetti scrive: "Essere assertivi è una condizione dell'essere liberi, dove per essere liberi non si intende un affrancarsi dai condizionamenti ma un poter scegliere responsabilmente.
Essere liberi non significa fuggire da ogni vincolo, abdicare alle proprie responsabilità: essere liberi comporta il divenire consapevoli dei propri valori, delle proprie intenzioni, per poter promuovere conseguentemente un agire orientato con determinazione alla realizzazione di tali valori e di tali intenzioni."

Ma quali sono esattamente i benefici di un atteggiamento assertivo? La stima e la sicurezza di sé con l'atteggiamento propositivo a realizzare i propri sogni (ovviamente non solo quelli lavorativi); l'ampliamento di stategie per portare alla soluzione delle proprie problematiche ricorrenti e dulcis in fundo…
imparare a gestire le proprie emozioni: un'adeguata tolleranza e gestione dello stress; in pratica modificare le proprie abitudini comunicative senza violare i diritti e la dignità altrui. Il mix vincente nella relazione con gli altri è senza dubbio l'empatia e l'assertività.

Quando si comunica con intelligenza sociale ed emotiva i rapporti migliorano, tutto avviene in maniera naturale, quando si vive senza inganni ed invidie, quando tutto è trasparente senza malafede, i rapporti sono duraturi.
L'essenza della concreta empatia e sintonia consiste nell'imparare a coniugare queste tre "voci verbali": riconoscere, gestire ed esprimere un atteggiamento che risulti emotivamente e socialmente intelligente nonché professionalmente corretto ed educato.

Alcune delle mie citazioni preferite dal libro ASSERTIVITA' AL LAVORO! La comunicazione efficace nelle relazioni di Pierluigi TROILO:

"Viviamo in un mondo alla rovescia: l'economia da mezzo per favorire la felicità è diventata fine a se stessa. Dobbiamo lavorare e produrre di più, non per essere felici ma per far crescere l'economia." Mauro Scardovelli
"L'assertività non è una strategia con la quale poter avere ragione o riuscire ad imporsi agli altri. Consiste invece in una serie di principi non violenti e non competitivi che rivelano i tuoi valori e la tua integrità. Il risultato è secondario.
La cosa fondamentale è presentare se stessi in modo autentico."
David Richo

"Chi si porta dentro molta collera senza esserne consapevole e senza esprimerla ha maggiori probabilità di essere attaccato, verbalmente ma anche fisicamente da altre persone incollerite, e spesso senza un motivo apparente."
Eckhart Tolle, autore del bestseller Il potere di adesso
"Il benessere organizzativo è strettamente correlato alla qualità delle relazioni interpersonali che si vivono sul lavoro e, dunque, alla qualità della comunicazione. Tutto questo non vuol dire che l'assertività sia sempre l'unica soluzione alle relazioni e ai momenti difficili.

Certo consente di salvaguardare ogni volta la stima di sé, ma non rappresenta l'assoluta garanzia di risolvere un conflitto con l'altro.
Ma tale consapevolezza matura in seguito all'esercizio di assertività: praticandola si apprende la capacità di leggere il contesto e di trovare il modo migliore per esprimere i propri sentimenti, pensieri, bisogni e difendere i propri legittimi diritti senza violare quelli degli altri." Pierluigi Troilo



Un caro saluto. Raffaele Ciruolo 
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1 commento:

  1. Ho riscontrato nel mio ambiente lavorativo un atteggiamento poco assertivo da parte dei miei colleghi, sono tutti molto concentrati su se stessi e la comunicazione non è sempre al top delle aspettative. Spero che questo libro possa essere utile per molte persone che condizionano negativamente alcuni ambiti lavorativi e spesso li rendono poco produttivi. Grazie della presentazione chiara del libro. Lo regalerò a qualche collega. :-)

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