domenica 24 marzo 2013

LA VIA DELLA CRESCITA di Andrea Speciale

"LA VIA DELLA CRESCITA" di Andrea SPECIALE (Casa Editrice KIMERIK) nasce da un dibattito tra amici, che si ritrovano in un agriturismo per un breve soggiorno e analizzano alcuni dei più interessanti problemi di attualità che coinvolgono il nostro Paese.
Essi infatti cercano di elaborare soluzioni realistiche alle numerose problematiche da affrontare, in particolare la crisi economica e la situazione politica italiana.



Andrea Speciale, laureato in giurisprudenza, è stato vice segretario amministrativo, sovrintendente al contenzioso e agli affari legali e amministrativi dell'ospedale di Sant'Agata di Militello.
In seguito ha ricoperto incarichi sempre più prestigiosi nell'Azienda Sanitaria Locale n. 5 di Messina, fino a diventare direttore del Dipartimento Provveditorato ed economico finanziario.
Nel 2012 ha pubblicato "Progetto di riforma: il diritto al lavoro - Come risollevare le sorti del nostro Paese e uscire dalla crisi occupazionale" (Kimerik Edizioni).

"La via della crescita" è formato da quattro capitoli:
CAPITOLO 1: SGUARDO SUL PRESENTE
CAPITOLO 2: LA VIA DELLA CRESCITA
CAPITOLO 3: RIFLESSIONI
CAPITOLO 4: RIORDINO IDEE DI GOVERNO DEL PAESE

Alle attuali gravissime difficoltà e ai rapidi cambiamenti della società non si possono applicare le stesse soluzioni utilizzate in passato, quando le situazioni, le tecnologie, le esigenze, le conoscenze e le emergenze erano diverse da oggi.
Dunque si auspica il superamento dei partiti e una maggiore attenzione alle cose concrete da fare.

Il confronto non è più tra ideologie di destra e di sinistra, ma tra programmi messi in campo per il governo del Paese e per raggiungere il bene comune.
La ragione e il bene non stanno mai da una sola parte, ma è il giudizio complessivo sulle idee, sulle capacità, sull'integrità morale, sulla coerenza e sui comportamenti delle persone chiamate al governo della cosa pubblica, quello che maggiormente conta.

"La via della crescita" tracciata in questo libro consente di raggiungere tre obiettivi:
"- ELIMINARE IL DEBITO PUBBLICO senza deprimere ulteriormente l'economia degli Stati membri;
- SALVARE IL PIANETA dall'irresponsabile saccheggio delle risorse energetiche fossili e dal suo inquinamento, dallo scioglimento dei ghiacciai perenni e dalle mutazioni climatiche;
- INDIVIDUARE UNA STRADA CONCRETA per rendere l'Europa indenne dalla dipendenza energetica e soprattutto tantissime possibilità di lavoro per il presente e per il futuro.

Come può una persona vivere senza un reddito da lavoro?
Un cittadino che non trova lavoro quali soluzioni alternative può trovare per vivere?

Quali reazioni può avere? Quale può essere il suo stato d'animo?
Quali possono essere i pensieri che gli passano per la testa?
Sono questi gli interrogativi più banali, ma allo stesso tempo determinanti ai quali la politica dovrebbe dare la risposta."

"La Via della Crescita" fornisce la strada da seguire per risolvere tre criticità: debito pubblico, rilancio di un piano energetico e lavoro.
Ma esistono altre criticità che debbono essere risolte, per favorire lo sviluppo del nostro Paese.
Ad esempio le imprese, in quanto fonte di produzione, di ricchezza, di nuovi investimenti e di occupazione, non devono essere soffocate dalla burocrazia e da una tassazione pesantissima, che ne riduce sensibilmente la competitività.

"Stato leggero" significa pressione fiscale più sopportabile, più consumi, più produzione, più lavoro.
Purtroppo in Italia è "insopportabile" e deprime l'economia. L'IMU sugli immobili ne è prova tangibile.
I cittadini non hanno i soldi per i fabbisogni della famiglia, per pagare il mutuo della casa. Le banche non concedono i mutui per consentire l'acquisto della prima casa.

Quand'anche pochi cittadini avessero la disponibilità per comprare la seconda casa, non lo fanno, perchè hanno paura della tassazione che la grava, con la conseguenza che l'offerta di case aumenta, i prezzi scendono, le imprese di tutto il settore che ruota intorno all'edilizia sono in crisi e licenziano i lavoratori.
Lo stesso può dirsi per tutti gli altri settori.

Per l'equilibrio di bilancio di uno Stato è indispensabile che sussista un equilibrio di sistema in cui da un lato della bilancia ci sono imprese e lavoratori del privato, che producono ricchezza e contribuiscono ad alimentare l'erario.
Dall'altro lato della bilancia ci sono Organi Costituzionali e pubblico impiego, che assorbono la maggior parte delle entrate dello Stato.
Di conseguenza il sistema diventa sempre più squilibrato perchè l'ingente spesa pubblica, più gli interessi per il debito pubblico, impongono sempre maggiori tasse, che stanno soffocando l'economia del Paese, la competitività delle imprese, i consumi delle famiglie, la produzione e, quindi la domanda di lavoro.

In conclusione "la via della crescita" deve essere considerato un concetto essenziale e non circoscritto ai parametri economici e di incremento di produzione e consumi.
Piuttosto si deve pensare ad un concetto più ampio per la crescita del nostro Paese.

Quel che conta è il benessere largamente inteso
, quindi sociale, culturale, ambientale. E non si può considerare crescita tutto ciò che non crea opportunità e futuro per le nuove generazioni.
Nei fatti la principale ricchezza di un Paese sono i suoi abitanti e per poterla sfruttare bisogna mettere la persona al centro di ogni progetto.


Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi

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