"IL SOGNO PERSO" di Luca Bucciantini (Kimerik Edizioni www.kimerik.it) è il suo secondo libro, il proseguimento naturale della sua prima opera: "Semplice come una vita".
La fiaba finale ha vinto il primo premio al Concorso Letterario Nazionale "Granelli di parole" nella sezione favole.
Avere un sogno significa avere la speranza. La speranza di Luca era di riuscire a creare qualcosa che desse speranza anche agli altri.
Il fuoco che ardeva dentro di lui era il fuoco dell'imprenditore. Ma cosa vuol dire oggi essere imprenditore? Per Luca bisognerebbe capire il significato della parola imprendere: imparare, apprendere, comprendere, dare inizio a un'opera alla ricerca e alla costruzione di qualcosa.
E cercare in quel significato il senso dell'essere imprenditore: dietro ogni impresa c'è un uomo e spesso l'immagine della propria azienda lo rappresenta. Questa è la storia di un uomo (e di un imprenditore) che insegue il proprio sogno a cui dona tutto se stesso.
Un sogno che si addentra sempre più in un mondo avido solo di denaro: un imprenditore si scontra con un sistema che ha ritenuto di non percorrere la strada della cultura, del bisogno di moralità, dell'etica professionale, della formazione delle nuove generazioni.
Luca avrebbe voluto donare il suo sogno alle nuove generazioni, essendo convinto che esse andrebbero rese partecipi della vita aziendale affinchè possano costruirsi un futuro stabile e aspirare ai propri sogni, qualunque essi siano.
Secondo Luca la sua generazione ha lavorato all'opposto di ciò. Luca rivendica la funzione sociale che l'impresa oggi deve assumersi e il diritto ad avere riconosciuta tale funzione.
L'imprenditore è colui che genera e infonde fiducia e positività e che arricchisce la propria impresa e chi vi lavora non solo economicamente.
Perché il denaro finisce, la cultura no. L'autore non si arrenderà mai. La sua scelta sarà di lottare sempre e comunque, con la vita.
Luca Bucciantini è amante della scrittura e la sua prima passione è la poesia con la quale esercita la possibilità di un'espressione libera e dove soprattutto l'amore per la vita è quasi come uno sfogo.
Nel 1991, dopo 10 anni di attività lavorativa come operaio, diventa imprenditore. Attraverso questo percorso la sua maturazione di uomo lo porta ad analizzare il mondo che lo circonda nonostante le vicissitudini che attraverserà a causa della crisi economica.
Questo racconto autobiografico narra quel percorso.
"Il sogno perso" ha uno stile molto semplice e scorrevole. La storia è suddivisa in 6 parti:
Parte prima: L'operaio. Parte seconda: Il sogno. Parte Terza: La trasformazione. Parte Quarta: L'obiettivo. Parte Quinta: Il Successo personale. Parte Sesta: Utopia.
Il finale è costituito dalla fiaba della Luna e del Sole, che l'autore dedica soprattutto alle giovani generazioni. Essa parla dell'amore tra la Luna ed il Sole e vuole trasmettere il messaggio di non perdere MAI la speranza nella propria vita.
Tutto il romanzo è centrato sul sogno nel cassetto di Luca (l'autore che è il protagonista). Un ragazzo molto attivo, pieno di "voglia di fare" e di speranza per il suo futuro, che vuole raggiungere il successo personale e professionale.
Quando riesce ad affermarsi come imprenditore iniziano le varie problematiche per portare avanti la sua crescita professionale.
Dopo l'entusiasmo iniziale per la realizzazione del suo sogno si ritroverà in una serie di vicende ed ostacoli poco piacevoli causati da persone non sempre limpide e coerenti, dipendenti e colleghi poco fidati e spesso privi di scrupoli.
Questo testo ci fa capire che anche se le cose non sempre vanno come desideriamo il messaggio di fondo è di NON MOLLARE MAI.
La vita spesso ci consegna tristi delusioni, incomprensioni e cose spiacevoli da sopportare ma non per questo bisogna mollare e crollare. Bisogna focalizzarsi sempre verso un sogno preciso e orientare il proprio percorso verso una crescita interiore oltre che professionale.
La crescita interiore è sinonimo di successo individuale, che inesorabilmente porterà al successo anche professionale (ma solo attraverso la determinazione e la nostra grande forza di volontà: ovviamente niente ci viene regalato).
I sogni sono desideri chiusi dentro ogni essere umano e se coltivati con lo spirito e l'entusiasmo giusto sicuramente potranno essere realizzati.
Il messaggio dell'autore è di non rinunciare MAI ai propri sogni e di sperare sempre con amore... "il sorgere del proprio sole".
"Cos'è il sole? Chiese la luna. Rispose l'aquila: "Il sole è come la fortuna. Quando lo vedi ti si riempie il cuore. E' bello, forte e pieno di ardore.
Emana una luce tutta d'oro e brilla e luccica, come un tesoro. Ha lunghe braccia, che in ogni parte possono arrivare e quando la terra riesce a toccare, lì, nasce un fiore. E' proprio bello, anche l'ombra è riuscito a creare."
IL MONDO MIO...
"Ogni mio passo, in questo mondo di occhi aperti, ne fece senza. Vollero non vedere il disastro, l'ignoranza, la grettezza, la prepotenza. Per non sentire rumori senza senso, e parole, il cui significato è più spento del silenzio.
Comunque sembri, comunque sia, solo su questo contare posso. Questo è il mondo mio, prendere o lasciare l'osso." Luca Bucciantini
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
La fiaba finale ha vinto il primo premio al Concorso Letterario Nazionale "Granelli di parole" nella sezione favole.
Avere un sogno significa avere la speranza. La speranza di Luca era di riuscire a creare qualcosa che desse speranza anche agli altri.
Il fuoco che ardeva dentro di lui era il fuoco dell'imprenditore. Ma cosa vuol dire oggi essere imprenditore? Per Luca bisognerebbe capire il significato della parola imprendere: imparare, apprendere, comprendere, dare inizio a un'opera alla ricerca e alla costruzione di qualcosa.
E cercare in quel significato il senso dell'essere imprenditore: dietro ogni impresa c'è un uomo e spesso l'immagine della propria azienda lo rappresenta. Questa è la storia di un uomo (e di un imprenditore) che insegue il proprio sogno a cui dona tutto se stesso.
Un sogno che si addentra sempre più in un mondo avido solo di denaro: un imprenditore si scontra con un sistema che ha ritenuto di non percorrere la strada della cultura, del bisogno di moralità, dell'etica professionale, della formazione delle nuove generazioni.
Luca avrebbe voluto donare il suo sogno alle nuove generazioni, essendo convinto che esse andrebbero rese partecipi della vita aziendale affinchè possano costruirsi un futuro stabile e aspirare ai propri sogni, qualunque essi siano.
Secondo Luca la sua generazione ha lavorato all'opposto di ciò. Luca rivendica la funzione sociale che l'impresa oggi deve assumersi e il diritto ad avere riconosciuta tale funzione.
L'imprenditore è colui che genera e infonde fiducia e positività e che arricchisce la propria impresa e chi vi lavora non solo economicamente.
Perché il denaro finisce, la cultura no. L'autore non si arrenderà mai. La sua scelta sarà di lottare sempre e comunque, con la vita.
Luca Bucciantini è amante della scrittura e la sua prima passione è la poesia con la quale esercita la possibilità di un'espressione libera e dove soprattutto l'amore per la vita è quasi come uno sfogo.
Nel 1991, dopo 10 anni di attività lavorativa come operaio, diventa imprenditore. Attraverso questo percorso la sua maturazione di uomo lo porta ad analizzare il mondo che lo circonda nonostante le vicissitudini che attraverserà a causa della crisi economica.
Questo racconto autobiografico narra quel percorso.
"Il sogno perso" ha uno stile molto semplice e scorrevole. La storia è suddivisa in 6 parti:
Parte prima: L'operaio. Parte seconda: Il sogno. Parte Terza: La trasformazione. Parte Quarta: L'obiettivo. Parte Quinta: Il Successo personale. Parte Sesta: Utopia.
Il finale è costituito dalla fiaba della Luna e del Sole, che l'autore dedica soprattutto alle giovani generazioni. Essa parla dell'amore tra la Luna ed il Sole e vuole trasmettere il messaggio di non perdere MAI la speranza nella propria vita.
Tutto il romanzo è centrato sul sogno nel cassetto di Luca (l'autore che è il protagonista). Un ragazzo molto attivo, pieno di "voglia di fare" e di speranza per il suo futuro, che vuole raggiungere il successo personale e professionale.
Quando riesce ad affermarsi come imprenditore iniziano le varie problematiche per portare avanti la sua crescita professionale.
Dopo l'entusiasmo iniziale per la realizzazione del suo sogno si ritroverà in una serie di vicende ed ostacoli poco piacevoli causati da persone non sempre limpide e coerenti, dipendenti e colleghi poco fidati e spesso privi di scrupoli.
Questo testo ci fa capire che anche se le cose non sempre vanno come desideriamo il messaggio di fondo è di NON MOLLARE MAI.
La vita spesso ci consegna tristi delusioni, incomprensioni e cose spiacevoli da sopportare ma non per questo bisogna mollare e crollare. Bisogna focalizzarsi sempre verso un sogno preciso e orientare il proprio percorso verso una crescita interiore oltre che professionale.
La crescita interiore è sinonimo di successo individuale, che inesorabilmente porterà al successo anche professionale (ma solo attraverso la determinazione e la nostra grande forza di volontà: ovviamente niente ci viene regalato).
I sogni sono desideri chiusi dentro ogni essere umano e se coltivati con lo spirito e l'entusiasmo giusto sicuramente potranno essere realizzati.
Il messaggio dell'autore è di non rinunciare MAI ai propri sogni e di sperare sempre con amore... "il sorgere del proprio sole".
"Cos'è il sole? Chiese la luna. Rispose l'aquila: "Il sole è come la fortuna. Quando lo vedi ti si riempie il cuore. E' bello, forte e pieno di ardore.
Emana una luce tutta d'oro e brilla e luccica, come un tesoro. Ha lunghe braccia, che in ogni parte possono arrivare e quando la terra riesce a toccare, lì, nasce un fiore. E' proprio bello, anche l'ombra è riuscito a creare."
IL MONDO MIO...
"Ogni mio passo, in questo mondo di occhi aperti, ne fece senza. Vollero non vedere il disastro, l'ignoranza, la grettezza, la prepotenza. Per non sentire rumori senza senso, e parole, il cui significato è più spento del silenzio.
Comunque sembri, comunque sia, solo su questo contare posso. Questo è il mondo mio, prendere o lasciare l'osso." Luca Bucciantini
Un caro saluto. Raffaele Ciruolo
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