venerdì 21 dicembre 2012

I Maya e il 2012 di Sabrina Mugnos

"I MAYA E IL 2012 È possibile prevedere la fine del mondo? Un'indagine scientifica" di Sabrina MUGNOS (MACRO Edizioni www.macroedizioni.it) è un testo unico nel suo genere.
Un saggio scientifico di grande valore (accompagnato da un ricco reparto fotografico e di illustrazioni), ma anche un diario e una profonda riflessione sulle civiltà antiche e su quella attuale. Un imperdibile viaggio attraverso migliaia di anni di evoluzione della nostra umanità.
Questa nuova edizione contiene importanti integrazioni e aggiornamenti, in particolare sul rapporto tra il calendario maya e quello gregoriano e sul campo magnetico solare.



Sabrina Mugnos (www.sabrinamugnos.com), laureatasi in geologia con indirizzo geochimico-vulcanologico presso l’Università degli studi di Pisa, si è poi specializzata nello studio dell’Astrobiologia, diventando membro del Seti - Italia (presso la Stazione Radioastronomica di Medicina – Bologna) e del Centro Studi di Esobiologia (CSE) di Milano, oltre che socia della Società Italiana di Scienze Naturali.
E' divulgatrice scientifica di professione e tiene corsi, conferenze e convegni a respiro internazionale.

Sabrina Mugnos, scienziata ed esperta di antiche civiltà, ha pubblicato il volume "I Maya e il 2012" con l’intento di far luce su ciò che di vero può esserci riguardo alla presunta e temibile profezia della (eventuale) fine del mondo il 21 dicembre 2012 attorno alla quale si è scatenato un vero e proprio caos mediatico.
Il libro si compone di due parti. La prima parte è suddivisa in tre capitoli:
La grande avventura dei popoli della Mesoamerica;
I MAYA;
21 dicembre 2012 D.C.

Nella prima parte del libro, che ha carattere storico, vengono presentate in modo chiaro e sintetico le più importanti civiltà mesoamericane: Olmechi, Aztechi e Maya.
L’attenzione dell’autrice si focalizza sui miti che circondano le origini e il declino di questi popoli, in particolare quelli che riguardano i Maya.

Chi erano i Maya?

Questo antico popolo abitava in un territorio vastissimo che comprendeva ben cinque paesi dell'America Centrale (Messico, Guatemala, Honduras, Belize, El Salvador) e ha il merito di averci lasciato (almeno quel che resta) una documentazione scritta e scolpita di se stessi di altissimo livello.
Sono quelli, insomma, che assimilarono e svilupparono tutto ciò che si era avvicendato in quelle terre per millenni, consegnando al mondo una civiltà eccelsa, per molti versi superiore a quella babilonese ed egizia.

Un popolo di acuti e meticolosi osservatori, ovvero di abili scienziati. Infatti ciò che li ha resi immortali è proprio la loro predisposizione alla scienza. Il tempo è un continuo fuire di eventi che iniziarono a scorrere insieme all'espansione dello spazio circa 15 miliardi di anni fa.
La storia è un susseguirsi di cicli che, con i loro avvenimenti, si sono ripetuti e si ripeteranno; la dimostrazione? Ogni fenomeno naturale e celeste si ripete con periodi più o meno lunghi e l'uomo è parte di tutto questo meccanismo.

La terra cambia ciclicamente ed egli con essa per riuscire a viverci; ma alla fine è lo stesso di sempre, con i suoi capolavori e i suoi drammi. Cambiano gli attori: i loro nomi, i loro volti, i loro sogni, ma la trama è sempre la stessa. Ogni azione dell'uomo è la manifestazione della sua natura, ed essa è la stessa, non è cambiata e mai cambierà.
Questa è la grande conquista intellettuale dei Maya e di tutti i popoli della Mesoamerica e di altre grandi civiltà antiche.

Perchè si è parlato così tanto di questa data (21/12/2012)? Sono tante le previsioni fatte a questo proposito: c’è chi, pessimisticamente, parla di eventi catastrofici che metteranno a repentaglio la vita sulla Terra, e chi invece, più ottimista, vede nel 2012 l’anno che segnerà l’inizio di una nuova era di pace e prosperità per il genere umano.

Di fronte a ipotesi così divergenti, come è possibile orientarsi per cercare di capire se in questo giorno succederà davvero qualcosa?
Il suo punto di partenza è rappresentato da uno studio approfondito sui legami che gli antichi popoli pre–ispanici hanno con le profezie apocalittiche sulla fine del mondo nel 2012.

La domanda che l’autrice pone al centro del suo libro è questa:
"Dicembre 2012, risulta il mese di conclusione del sistema calendariale Maya noto come Lungo Computo, e precisamente alla chiusura del 13° ciclo iniziato più di 5.000 anni or sono, nel 3.114 a.C, accadrà qualcosa?"

Sabrina Mugnos si mostra determinata a rendere i lettori consapevoli del fatto che NON esistono vere e proprie prove relative ad un’imminente catastrofe e suggerisce che l’enfasi con la quale spesso viene trattata la questione del 2012 può essere interpretata come un sintomo di insicurezza che affligge l’uomo dei nostri tempi il quale, nonostante gli ormai enormi progressi tecnologici raggiunti, non è ancora in grado di prevedere con certezza il proprio futuro.

In questa ottica il dibattito sul 2012 non fa altro che riportare alla luce i dubbi che attanagliano l’umanità: chi siamo, da dove veniamo e soprattutto dove andiamo?
Sabrina Mugnos, attraverso questo suo libro, ci fornirà notizie e risposte ad alcuni quesiti che spesso ci poniamo:

- Il nostro pianeta è realmente esposto a possibili eventi distruttivi di natura geologica e astrologica?
- Quali sono le caratteristiche culturali, antropologiche e strutturali del calendario Maya e come si è arrivati a formulare la data del 21-12-2012 e la fine del mondo sulla base di esso?
- I Maya e altre popolazioni antiche possono veramente aver predetto cataclismi o, addirittura, la fine del mondo?

La seconda parte comprende quattro capitoli più le appendici (A1-A8):
- Capitolo 1: Pianeta Terra, così crea, così distrugge
- Capitolo 2: La minaccia dal cielo
- Capitolo 3: Cosa potrebbe accadere?
- Capitolo 4: Mito, scienza e profezia
- La resa dei conti.

Questa seconda parte del libro fornisce interessanti informazioni scientifiche e profonde riflessioni riguardo alle potenziali calamità naturali che minacciano il nostro pianeta.
Notizie aggiornate e, soprattutto, provenienti da fonti accreditate, vi daranno una "fotografia" puntuale dei rischi reali che coinvolgono la Terra. E' un viaggio di conoscenza scientifica e "esplorativo".
Riusciremo a capire quali sono i pericoli concreti che affliggono attualmente il nostro pianeta e quali, invece, sono considerati "pura speculazione".

Appendici:
A1 = Il diluvio universale: conaca di una tragedia annunciata
A2 = Le profezie di NOSTRADAMUS
A3 = Edgar CAYCE, Il profeta dormiente
A4 = Codice di Dresda: La Tavola dell'Eclissi
A5 = Codice di Dresda: La Tavola di Venere
A6 = "APOCALITTICA" disinformazione
A7 = Una grande calamita di nome Terra
A8 = I capricci magnetici della stella Solare.

In conclusione il "domani" costituisce da sempre il maggiore interrogativo da cui il genere umano è affascinato. Da qui sono venute fuori tante profezie catastrofiche e inesatte. Siamo finalmente giunti al sospirato giorno 21-12-2012.
Fino ad oggi sono state fatte un'infinità di discussioni, di dibattiti, di riflessioni, sono stati versati fiumi di parole: ma il vero banco di prova è sempre e solo "il presente": quindi non esiste alcuna “profezia” proferita in merito dal popolo maya, e tantomeno catastrofi previste incombenti.

Nessuna di queste profezie ha alcun fondamento scientifico e sono state più volte smentite dalla comunità geofisica e astronomica.
E' una supposizione considerata sbagliata dalla corrente principale degli studiosi degli antichi Maya, anche se divulgata in modo caotico.

Da un'iscrizione sul "Monumento 6" si ricava la data del 2012, in cui accadrebbe qualcosa che coinvolgerebbe la misteriosa divinità maya Bolon Yokte, associata in genere alla guerra e alla creazione.
Da qui è stata ricavata la supposta profezia riferita al 2012; esistono tuttavia diverse altre tavolette che riportano date anche molto successive al 2012, cosa che fa ritenere che i Maya non pensassero a questo giorno come all'ultimo giorno del mondo.
Quindi auguro a tutti una nuova era di benessere, pace e prosperità!

"L'umanità è un enigma che non ha ancora trovato una soluzione." Sabrina Mugnos
"Non so con quali armi sarà combattuta la Terza guerra mondiale, ma la Quarta lo sarà con le clave." Albert Einstein


Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi

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